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Pedrito

Nikonlander Veterano
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Risposte pubblicato da Pedrito

  1. 52 minuti fa, Diego Celi dice:

    ...

    Una D750, fatta pure mirrorless con dimensioni più o meno simili, con le sue ottiche esce di casa solo per preventivate motivazioni e quando non si ha spazio e non ci si vogliono sobbarcare chili è ben più probabile di no a differenza di una 1.

    ...

    Diego, ho anch'io un One, per la precisione una vecchia V1 completa di tre obiettivi, ed è indiscutibile la sua praticità e la discreta qualità dei suoi file (rapportati ad una compatta o a uno smartphone); ma ho anche una D750. Ebbene, da un po' di tempo a questa parte quando esco "leggero" preferisco sempre la reflex.

    La macchina con attaccato il Nikkor 50mm f/1.8 pesa poco più di 1000 grammi, i suoi file non sono per nulla paragonabili a quelli della One per dimensioni e qualità, la dinamica del sensore è di un altro livello, ha tutti i comandi (compreso il... mirino!) per esporre con semplicità e velocità in qualsiasi situazione e, una volta tornati a casa, il pc ti fa capire quale differenza intercorra tra lei e una One.

    Dipende ovviamente dal tipo di fotografia che pratichi: ma se lo scopo di avere sempre con sé una fotocamera è quello di avere uno strumento per fare delle buone fotografie quando si è a passeggio o durante una gita, beh, mi pare che un kit come quello che ti ho descritto non sia affatto impegnativo né per peso né per dimensioni.

    Potrebbe esserlo forse per il costo - non ho capito se la D750 l'hai già o l'hai presa a paragone dopo l'intervento di Mauro - ma, in ogni caso, oggi l'acquisteresti nuovo con meno di 1500 euro e avresti uno strumento di qualità per divertirti per diversi anni.

  2. 3 ore fa, Mauro Maratta dice:

    L'amico Jorgos si riferiva alle macchine DX e segnatamente al segmento al di sotto della D500.

    Non è un mistero che le vendite di D3X00 e D5X00 siano in caduta libera e che per venderle Nikon debba scontarle di brutto (ma attenzione che nemmeno la bella D7500 è un best-seller).
    Peraltro in questo segmento non c'è larga diffusione di obiettivi oltre il kit e quindi non c'è alcun rischio di spezzare vincoli di fedeltà.

    Ma è in questo segmento che Nikon è più debole e l'unico modo per far ripartire le vendite é quello di rivoluzionare l'offerta, passando subitissimamente a mirrorless che richiamino gli stilemi Nikon ma al contempo rendano gli oggetti attraenti per un pubblico che NON è quello di Nikonland.

    ...

    Perfettamente d'accordo.

    Mi sembra che i fotografi che vedo in giro con D3X00 e D5X00 siano amatori con in mano la loro prima reflex, tant'è che quasi sempre utilizzano lo zoom del kit. E immagino anche che in un secondo momento, quelli che desiderino migliorare la propria attrezzatura perché vogliosi di maggiori prestazioni/qualità, passino poi a corpi più performanti anziché sostituire semplicemente lo zoom di "primo equipaggiamento".

    Credo quindi che a questi clienti, che sono la maggioranza in termini numerici, Nikon rivolgerà la sua nuova offerta ML per mantenere/incrementare il suo fatturato. Tra l'altro, questa tecnologia che prevede mirino elettronico e live view facilita enormemente il neofita durante i suoi scatti, e immagino che questa tipologia di utenti possa essere la più interessata all'offerta oltre che, come detto, più profittevole per i conti di Nikon.

     

    PS  Sarebbe interessante - ammesso che i dati non siano già disponibili - conoscere quanti clienti passano da una reflex consumer ad una prosumer o ad una professional, stimare il grado di affezione al marchio (il passaggio avviene all'interno dello stesso brand?) e valutare la percentuale di chi, dopo aver acquistato la sua prima reflex, continua ad utilizzarla in modo più o meno continuativo piuttosto che abbandoni la sua esperienza fotografica, indagandone i motivi.

  3. 50 minuti fa, Dario Fava dice:

    5A4CD9E8-7A89-401B-A842-ADB00B45D992.thumb.jpeg.d95e815b8b3413193c1b5c62b166c066.jpegIo non la trovo una gran bella idea, nella vita reale ci si aspetta che le cose seguano certe regole, che un portatore di occhiali abbia delle lenti, più o meno visibili, meglio meno, ma l’assenza comporta un effetto sgradevole e visibile.. i riflessi vanno controllati non eliminati alla radice, quindi per conto mio sarebbe più opportuno fare in modo che le lenti siano pulite, trasparenti e senza riflessi indotti dal fotografo.

    Se mi chiedessero di fotografare un’automobile (molto più complesso) non mi sognerei di far levare i vetri, ma sfrutterei le luci per fare in modo che i vetri seguano le curve della vettura, senza essere fastidiosi.

    Il bello del mestiere di fotografo sta proprio in questo, saper risolvere i problemi reali.

    Completamente d'accordo 😊👍

  4. Per quando sostituirò la mia reflex - cioè non domani mattina - mi piacerebbe una ML Nikon assolutamente FX, compatibile con tutti i miei (numerosi) obiettivi, che abbia le almeno le stesse prestazioni di quella che uso oggi e di dimensioni "giuste": la mia D750 da quest'ultimo punto di vista è perfetta, così come per il peso contenuto che mi consente di portarmela in giro per ore senza stancarmi.

    Poi, col tempo, potrei anche pensare di sostituire/aggiornare alcune lenti con nuove di dimensioni più compatte e leggere (tipo i vari Summicron di Leica) che dovessero essere prodotte, così da avere finalmente un sistema realmente "portatile" per le mie foto di strada e di reportage.

    Bene se il sensore fosse stabilizzato così da poter rendere le lenti più piccole e leggere, ma le prestazioni dovranno essere quelle a cui sono ormai abituato, a cominciare dalla batteria di durata "corretta".

    E mi aspetto che i comandi siano posizionati dove sono abituato a trovarli, magari portandone qualcuno in posizione più pratica: ad esempio, vorrei una bella rotellina per la sovra e sottoesposizione proprio sopra il corpo macchina, come nelle vecchie reflex o in qualche nuova ML di stile retrò, perché questo comando deve essere a portata di dito e non è per nulla retrò... xD

    Vabbé, io la letterina per Babbo Nikon l'ho scritta, vediamo per il futuro cosa arriverà... 9_9

  5. Credo che Silvio abbia (finalmente) ottenuto la disponibilità della sua Sigma soprattutto - se non esclusivamente - per gli scopi scientifici a cui la destinerà, dopo averla testata con successo per il dettaglio che consente nelle macro di fossili e simili oggetto del suo lavoro.

    Se poi la macchina sia per questo specifico uso sotto utilizzata o impiegata per una parte più o meno piccola rispetto alle prestazioni che consente, credo sia un fatto di relativa importanza.

    Immagino che questa discussione sia comunque di interesse per quanti desiderano avere maggiori ragguagli su questa fotocamera e sulle sue caratteristiche in vista magari di un suo futuro acquisto o per un utilizzo migliore se già la possiedono. ;)

  6. Sono soddisfatto della mia D750, perché è maneggevole per l'uso "stradale" che ne faccio, ha un sensore di buona qualità, è sensibile e precisa nella maf, nell'esposizione e nel wb, è fantastica ad alti iso e, una volta che ci si è impratichiti dei comandi, è sufficientemente rapida nell'uso.

    No, oggi non la cambierei se non con una ML di prestazioni superiori che, a quanto leggo in giro, ad oggi non esiste.

    Certo, potrebbe essere migliorata, a partire dagli stessi comandi che non seguono la linea delle macchine PRO e che su queste sono più rapidi ed intuitivi, e dal software piuttosto lento sia nell'accesso alla review delle immagini che ai menu di configurazione, ma per il resto va benone così.

    Tra l'altro il mio esemplare non è neanche passato dall'assistenza tecnica per i noti problemi di flare e di altro, aspetti che praticamente non hanno mai influito sul mio utilizzo, sebbene all'acquisto ciò mi avesse molto seccato in rapporto alla qualità attesa del prodotto.

    No, grazie, per adesso mi tengo stretta la mia D750. ^_^

  7. Salve a tutti,

    dopo aver cominciato a utilizzare con più frequenza la mia Epson SC P600 acquistata tempo fa, vorrei migliorare la qualità/fedeltà delle stampe acquistando uno strumento per calibrare il monitor (Dell U2412M), strumento di cui fino ad ora ho un po' troppo disinvoltamente fatto a meno.

    Dopo aver letto il dettagliato articolo di Spinoza e qualche testimonianza qui sopra, non riesco ancora a capire quale prodotto se sia più indicato:

    1) X-Rite 1Display Pro oppure X-Rite ColorMunky Display?

    Inoltre:

    2) contestualmente dovrò poi calibrare anche la stampante? E come?

    3) per curiosità, il mio monitor ha la LUT interna?

    Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi. ;)

  8. 1 minuto fa, Dario Fava dice:

    La 750 ha il Wi-Fi integrato, scarica l’app dedicata e vedrai che potrai fare le stesse cose più o meno.

    WMU Nikon ce l'ho già, ma rispetto alle prestazioni di Snapbridge che citi è piuttosto limitato.

  9. Ho avuto anch'io un problema simile con l'ultimo aggiornamento ma fortunatamente sono riuscito a tornare allo stato precedente, semplicemente avviandolo in modalità provvisoria e, al successivo messaggio di impossibilità di soluzione automatica del problema, riavviando il pc senza selezionare alcuna opzione.

    A questo punto invito a NON effettuare questo aggiornamento e ad attendere il prossimo. ;)

  10. Volevo segnalare io questa interessante serie di documentari, purtroppo terminata domenica scorsa con il terzo ed ultimo filmato. :( Ma credo che chi se l'è persa può rimediare su Sky On Demand. 

    Comunque la Nikon D4 di Joel e le sue lenti macro sono ben visibili durante gli shooting, così come i set che allestisce per fotografare gli animali, dai coleotteri fino ai rinoceronti.

    Semmai non sempre si riesce - o non riesco io - ad inviduare di volta in volta l'obiettivo utilizzato e le eventuali lenti close up per la messa a fuoco a pochissimi centimetri dal soggetto. Immagino che una close up la usi quando scatta a 5/10 centimetri dal piccolo rettile o dal coleottero che si vede documentato, o no?

  11. Bravi, degli scatti bellissimi per delle macchine bellissime che noi over 30 xD abbiamo potuto ammirare fin da quando hanno cominciato a girare per le strade di tutti i giorni.

    Vi dirò: sono delle foto così perfette che... quasi quasi stonano un po' sia con la non più giovane età delle auto che con le istantanee un po' incerte che eravamo abituati a vedere sulle riviste di automobilismo!  ^_^

    Ma vabbé, a fotosciopparle aggiungendo del mosso, un po' di fuori fuoco e un pizzico di grana (quello della pellicola, non quello padano, of course!) si farebbe sempre a tempo.

    Complimenti ancora. Anzi, se ne avete altre, postatele pure, soprattutto quelle delle mie macchine preferite, la Lancia Fulvia HF e la Stratos. ;)

  12. Attrezzatura forzatamente minimal per uno street photographer:

    • Nikon D750
    • Sigma 35mm 1.4 Art (oppure Nikon 17-35mm 2.8)
    • Nikon 50mm 1.8 G
    • Nikon 75-150mm 3.5 E (oppure Nikon 70-300mm G VR)

    o, quando impossibilitato:

    • Nikon One V1
    • Nikon 1 18,5mm 1.8
    • Nikon 1 30-110mm 3.8-5.6 VR

    Nelle escursioni, vacanze, ecc., nello zainetto Manfrotto Gear Backpack M aggiungo solo:

    • Nikon 24mm 2.8 D
    • Comando remoto Nikon ML-L3
    • Flash Nissin Di622
    • Lente close-up Nikon 4T 52mm
    • Batterie EN-EL15
    • SD Card Sandisk 16GB e 32GB
    • Tripode portatile
  13. Io penso invece che i RAW ridotti possano essere utili proprio per sfruttarne le caratteristiche intrinseche di lavorazione senza appesantire l'hard disk o il processore del pc con file inutilmente grandi rispetto allo scopo finale di utilizzo, e - credo - anche per aumentare la frequenza di scatto.

    Il jpg ti "costringe" ad utilizzare il file così come esce dalla macchina, mentre il raw ti dà comunque la possibilità di operare quelle modifiche che si ritengono necessarie. E' una banalità, certo, ma se si desidera aggiustare difetti di esposizione, di bilanciamento del bianco, ecc. per scatti effettuati in condizioni limite e magari destinati al web, i raw ridotti possono essere più flessibili rispetto ai jpg e aiutare non poco il fotografo in fase di post produzione.

    Come ha detto Francesco, lo immagino di notte a fotografare auto impegnate in prove rallystiche nelle quali le condizioni di luce variano tantissimo (immagino la stessa macchina ripresa prima di muso con gli abbaglianti spianati e poi di posteriore con le sole luci di posizione accese) in cui non è semplice ottenere buone immagini e per le quali la successiva pp può aiutare a recuperare gli inevitabili errori in fase di ripresa.

  14. Aggiungo che gli scatti esposti si apprezzano davvero molto sia per l'illuminazione delle sale, pensata ad hoc per una mostra fotografica, sia per i grandi formati delle stampe, tutte di cm.70 x 100 e di cm. 100 x 140, sia infine per la cura data alle cornici fine art con vetro antiriflesso.

    Sembra ridondante dirlo, ma troppo spesso vengono allestite delle esposizioni in cui la luce è pessima o addirittura impedisce la corretta visione delle opere, oppure le stampe vengono esposte su supporti inadatti o addirittura, come mi è capitato tempo fa di vedere, le immagini sembravano stampate (e per me lo erano) con un lab automatico... :/

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  15. Ho visitato la mostra e consiglio a tutti di non perderla se vi trovate nei paraggi o se volete, come ho fatto io, fare una gita a Forlì e visitare la città, i suoi dintorni e... i suoi punti di ristoro. ;)

    Si tratta di circa 170 fotografie stampate ed esposte con grande cura in una parte dei Musei San Domenico, che possono essere ancora di più apprezzate con l'ausilio di una audioguida (compresa nel prezzo del biglietto) che descrive brevemente la "storia" degli scatti più noti o curiosi.

    Da non perdere le sale con gli scatti a colori del maestro, una vera novità, data la sua predilezione per il bianco e nero e per il fatto che queste stampe sono state solo recentemente selezionate ed esposte al pubblico.

    Per una visita attenta suggerisco di dedicarvi un'ora e mezza, se non altro per avere il tempo di ascoltare con l'audioguida la genesi di molti scatti, alcuni veramente famosi e diventati negli anni dei "cult" nel panorama fotografico mondiale.

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