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Pedrito

Nikonlander Veterano
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Risposte pubblicato da Pedrito

  1. Se posso dare la mia opinione, una persona che ha lavorato e fatto fortuna per tanti anni con l'editoria cartacea e si avvicina ai suoi 70 anni di età, nel momento in cui il settore si sposta verso nuove tecnologie per lui difficilmente comprensibili/gestibili per i motivi che si immaginano, è comprensibile che lasci tutto per dedicarsi ad altro (e magari anche per godersi i frutti di quel lavoro).

    Non voglio generalizzare, ma in questi casi spesso contribuisce la situazione familiare e la possibilità o meno di lasciare l'attività a figli e nipoti, o il rifiuto a riorganizzare e reinventare un lavoro svolto nello stesso modo per tanto tempo, o la consapevolezza di non essere in grado di rimanere in un mercato profondamente cambiato e la conseguente decisione di chiudere prima di affrontare le inevitabili difficoltà che seguirebbero.

    Oppure c'era la certezza che figli e nipoti a cui lasciare l'attività non fossero in grado di proseguirla, e pertanto è stato meglio liquidare l'azienda piuttosto che lasciarla a chi la potesse mandare a put.... xD

    Piuttosto mi sorprende che un uomo di 84 anni avesse ancora il brevetto per volare: aldilà delle sue condizioni psicofisiche probabilmente entro gli standard richiesti, io impedirei anche di guidare l'auto a quell'età. Per la sicurezza sua e delle persone che un eventuale incidente può coinvolgere.

  2. Il 24/6/2021 at 10:32, Silvio Renesto ha scritto:

    L'ho scattata come si dice di solito di non fare la macro, ma che invece funziona quando i soggetti sono vivi e svegli, non hai il treppiede, c'è vento od altro che rende la situazione poco controllabile. 

    ...

    Grazie. In effetti attendo di poter usare la Sigma sul 24-200 per il fatto che ha meno diottrie della mia Nikon 5T 4T, e per la maf automatica dello zoom che senza dubbio aiuta.

    Comunque mi consola che anche tu butti via tanti scatti per averne uno buono: la macrofotografia spesso è davvero frustrante... :(

  3. Il 21/6/2021 at 17:13, Silvio Renesto ha scritto:

    Hum...

    Ho venduto la D500,  il 70-300 P e il 24-70 S
    Ho comprato il 24-200 Z. 

    ...

    Lo sai che avevo pensato anch'io a vendere il 24-70/4 S e a rimanere con il 24-200 come zoom tuttofare?

    Mi frena solo la migliore luminosità a cui dover rinunciare, ma con i pancake in arrivo si tratta forse di un falso problema...

    • Sono d'accordo 1
  4. Tante belle foto in cui evidentemente la passione del fotografo per il suo strumento lo rende ispirato permettendogli di realizzare i suoi migliori scatti.

    Detto questo, le immagini che più mi hanno colpito sono:

    1) la n. 9 di Viandante, per la bellezza della composizione in un genere come la macrofotografia davvero difficile;

    2) la n. 30 di Andrea Zampieron, forse una macro imperfetta per ripresa del soggetto e rispondenza ai canoni del genere, ma non per questo meno suggestiva;

    3) la n. 1 di Tanker, per l'inquadratura inconsueta ed originale di un'evoluzione acrobatica aerea.

     

  5. Aggiungo che ieri finalmente e dopo lungo tempo con gli amici del fotoclub abbiamo potuto ritrovarci per pianificare "Itinerari", la consueta mostra fotografica che da oltre trent'anni organizziamo in una bella sala esposizioni della città e che si terrà dal 1 al 7 luglio prossimi.

    Quindi: ma manco per niente, fotografo sempre a più non posso (ed espongo pure) !

    :vittoria:

    • Sono d'accordo 1
  6. Riccardo, il nostro è un hobby costoso, come del resto lo sono tante altre attività fatte per svago e passione.

    Detto questo, si può fotografare anche con strumenti meno sofisticati e limitare al minimo la post produzione così da poter fare a meno di hardware e software potenti, e dei buoni scatti possono essere raccolti anche intorno a casa senza fare chilometri in auto alla ricerca della location giusta.

    Io mi divertirei ugualmente. Tu no? :sorriso:

    • Sono d'accordo 4
  7. Purtroppo non sono riuscito a partecipare, ma do i miei voti.

    Poiché mi pare ci sia già (a pieno merito) un vincitore annunciato, provo a premiare le altre proposte che più mi hanno convinto:

    1) la n. 6 di Adriano Max: per l'originalità, per i colori, forse anche perché si tratta di una foto "urban", la metto al primo posto pur essendo consapevole che il bokeh non sia il soggetto principale dell'immagine;

    2) la n. 8 di Alberto Salvetti, perché mi appare come un'immagine onirica con i toni delicati e sognanti nei suoi gradevoli sfocati;

    3) la n. 7 di cismax, perché il ritratto del gatto ben si sposa per i suoi colori con quelli dello sfondo piacevolmente sfocato.

    Nota di merito per la foto dell'albero di acacia di Andrea Zampieron che, se fosse stata in gara, nelle mie preferenze se la sarebbe giocata con quella di Alberto Salvetti che ho premiato.

     

    • Sono d'accordo 1
  8. Posseggo l'Olympus E-M10 come "macchina da passeggio" che sul piano estetico mi soddisfa molto, preferita a suo tempo alla PEN per lo stesso motivo.

    Percui no, non comprerei una Z dx con quella linea, sebbene abbia più volte pensato a permutare la mia E-M10 con una Z50 per il menù Nikon a cui sono abituato, e non "litigare" più con quello Olympus sofisticato ma poco user friendly.

    • Sono d'accordo 1
  9. Ecco le mie preferenze:

    1) la n. 37 di Andrea Marzorati, per la bella ambientazione montana del soggetto colto in un momento (per me) inconsueto e curioso;

    2) la n. 30 di Massimo Vignoli, per l'ambientazione quasi magica nella quale ha fotografato un soggetto molto diffidente e difficile da riprendere;

    3) la n. 11 di Gianni54, per essere riuscito a fissare in una bella immagine un paesaggio parzialmente immerso nelle foschia ma già illuminato dalla luce del sole, momento che dura generalmente pochi minuti e che non è facile cogliere.

     

  10. Posto che alcuni assunti che hai citato non sono molto corretti (ad esempio "gli zoom leggeri da kit sono di scarsa qualità", ciò che, per dire, il 24-70/4 S non è) direi che non esista la lente perfetta per la street photography.

    Cioè vale sempre il fatto che l'obiettivo migliore per i propri usi è quello con cui si ha più feeling.

    Detto questo, credo che un fisso fra 24 e 50mm (avrei potuto scrivere da 28mm a... ma personalmente odio questa focale che per me non è né carne né pesce) sia la soluzione migliore, perché ti abitua a cercare la distanza giusta muovendoti, ti fa concentrare su soggetto e l'inquadratura, ti evita di aggiustare la focale che potrebbe essersi spostata con la macchina alla mano, non ti distrae con altri settaggi (ad esempio uno zoom ad apertura variabile modifica il diaframma al variare della focale) e, in generale, ti consente di essere più reattivo quando devi scattare. Inoltre il 50mm di focale massima è sufficientemente ampio da avere una buona pdc ed un altrettanto ampio angolo di campo per non perdere di vista possibili soggetti interessanti.

    Se posso darti un suggerimento, seleziona un buon numero di tuoi scatti fatti per strada ed osserva quali focali hai usato più di frequente: probabilmente l'obiettivo giusto si presenterà da sé... ;)

  11. 19 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

    Secondo me tu e Marco non vi siete capiti.
     

    Non mi pare di aver detto che chi usa la reflex è uno sciocco, tant'è che uso ancora con soddisfazione le mie D come affermato a proposito delle foto che continuo a fare, a pubblicare, a stampare, ecc.

    Ho affermato invece che è da sciocchi negare i progressi che le ML hanno compiuto e le prestazioni che consentono, sebbene sia d'accordo sul fatto che in alcuni campi, come il wildlife appunto, le reflex abbiamo ancora degli indubbi vantaggi.

    Poi ciascuno utilizza lo strumento con cui ha più confidenza e che lo soddisfa maggiormente per i risultati che cerca. Nulla quaestio.

  12. Aggiungo un'ultima considerazione sfuggitami nel post precedente.

    Lo sviluppo tecnologico nella fotografia va avanti, e anzi negli ultimi 20 anni ha corso a grandi falcate. Ed è giusto usufruirne, perché non si possono ignorare i passi in avanti che fa la ricerca per migliorare le cose.

    Non volerne tenere conto più che da nostalgici è da sciocchi.

     

  13. Non faccio wildlife ma in generale sono d'accordo con Steve: la foto la fa il fotografo.

    Nel mio caso, il passaggio a ML mi ha permesso qualche volta di cogliere delle istantanee che con la reflex non avrei fatto, grazie al suo scatto silenzioso ed alla messa a fuoco su tutto il frame in quei casi in cui il rumore dello specchio avrebbe tradito la mia presenza o distratto il soggetto.

    Ma si è trattato di un qualcosa in più, un aiuto che ha reso più agevole lo scatto, non un aspetto senza il quale non avrei portato a casa la foto. Cioè grazie al fatto di aver potuto continuare a scattare indisturbato ho aumentato le possibilità di ottenere un'immagine migliore, sebbene al primo shot avessi già una foto decente.

    Tutto questo per dire che con una migliore tecnologia possono essere effettivamente migliori i risultati, ma questi - almeno nella mia esperienza e nei generi che pratico attualmente - non saranno mai così lontani da quelli ottenuti senza i vantaggi di quella tecnologia.

     

    • Sono d'accordo 2
  14. La ricerca di qualche foto per partecipare su queste pagine al contest sulla propria fotocamera digitale Nikon preferita mi ha riportato ad osservare una serie di scatti fatti a Venezia alcuni anni fa.

    In quella occasione ero con alcuni amici iscritti e frequentatori di queste pagine, e insieme decidemmo di darci appuntamento in Piazza San Marco prima dell'alba per fotografare la città finalmente libera dalle migliaia di turisti che durante la bella stagione (era settembre) affollano le calle ed i campielli.

    E' stata un'esperienza assolutamente straordinaria! Girare per le calle deserte, osservare i canali e i palazzi illuminati dalle sole luci dei lampioni, apprezzare il silenzio e i profumi del salmastro della laguna e sentirsi per qualche ora virtuali padroni della città, così come assistere al suo risveglio mentre lentamente si rimette in moto per un nuovo giorno non ha prezzo.

    Ecco una selezione di quelle istantanee.

    1.
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    2.
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    3.
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    4.
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    5.
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    6.
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    7.
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    8.
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    9.
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    10.
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  15. Se fosse un tema di microchip non disponibili sul mercato o di qualche altro problema, penso che comunicarlo chiaro non sarebbe visto come una debolezza ma come un'attenzione ai clienti che attendono i prodotti giusti per le proprie necessità. E sarebbe apprezzato, o almeno io lo apprezzerei.

     

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