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Valerio Brustia

Nikonlander Veterano
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Articolo Commenti pubblicato da Valerio Brustia

  1. Nonno Roby, ma che pazienza hai? Già solo sapere che per quella z-ina c’è un manuale di 500 pagine mi fa passare la voglia di Z. 
     

    Certo, come sono certo, che i fondamentali sono intuitivi (altrimenti non sarebbe una Nikon) sto male al pensiero di dover spulciare un tomo Treccani per sapere dove trovare l’innovativa funzione. E cribbio. W il formato pdf ed il ctrl+f.

  2. Il 5/2/2020 at 23:11, Giovan dice:

    Ciao Valerio e un saluto a tutti ..ottimo articolo sulla custodia Isotta  per la Nikon Z  e relative riflessioni, certo quel che manca sono gli obiettivi adeguati come dicevi, di certo Isotta nel momento che sono in commercio si adopererà a metterli in commercio è nel suo interesse, per il resto oblò ed estensori soddisfano tutte le esigenze degli obiettivi in commercio per la Z... prossimamente aspetto i nuovi flash Isotta per testarli.

     

    Ti esorto, quando ci parlerai, di insistere sulla ricerca di una soluzione per alloggiare il 15 uw su Nikon Z. Mi sembra di aver capito che sia il design proprio dello scafandro ad impedire la realizzazione di un adattatore. Non vorrei che ciò dipendesse dalle grosse manopole del 15uw. Se così fosse credo che non ci sarebbe nessuna remora a modificarle. Del resto Nexus proponeva la modifica custom al 15 sigma utile per poterlo alloggiare dietro al 4”. Siamo abituati a soluzioni Frankenstein in questo settore.

  3. Il 26 gennaio 2020 at 14:53, Silvio Renesto dice:

    Dipende molto dalle dimensioni dell'obiettivo: bisogna fare  dei conti: è infatti possibile calcolare quale sarà la minima distanza di messa a fuoco di un obiettivo più il tubo di prolunga, tramite una serie di equazioni che trovi QUI, occhio che è un sito per amanti dei numeri :) .

    Una volta che hai risolto l'equazione (le equazioni ;) ) devi confrontare la distanza ottenuta con la lunghezza di obiettivo + macchina.  Se è superiore ok se no è impossibile. Per quello che un vecchio 20mm f3.5  Ai può magari farlo ed un nuovo obiettivo più corpulento invece no.

     

    Sempre interssante, solo una cosa non mi torna: il calcolo del nuovo fattore di ingrandimento, su cui si basa la soluzione del sistema a due equazioni, mi sembra un po' empirica cioè non trovo, non vedo o intuisco, una dimostrazione trigonometrica che mi confermi quella relazione.

    Il mio dubbio parte dal fatto che il ragionamento pare affermare che alla minima dist di fuoco nativa l'obiettivo conservi la sua lf nominale e sappiamo che non è cosi. , È una approssimazione valida  se quella mdf nominale è 10 volte la LF., ma per valori nferiori e' difficile fare questa affermazione (0.5m per un 50mm ci sta, 0.35m, raccontalo ad un altro)

  4. 11 ore fa, Lucky dice:

    Silvio, come sempre ottima recensione, puntuale, precisa e completa. Grazie.
    Cio' nonostante, senza voler minimamente sminuire il valore del test e soprattutto dell'acquisto effettuato, e' mia personalissima opinione che, in mancanza di un nutrito parco di ottiche con baionetta Z da utilizzare nativamente sul tubo, la rispettabilissima "passione per i gadget", che sovente condivido anche io,  possa essere l'unica giustificazione per orientarsi su tubi con attacco Z, piuttosto che su ancora piu' economici, e spesso gia' posseduti, tubi con baionetta F, dovendo usare la macchina con l'FTZ e un 300PF o con altri teleobbiettivi o lenti dotate di baionetta F, e vista la pratica inutilita' del 24-70 Z "tubato..." :)
    L'unica altra possibilita', peraltro credo ancora da verificare, e' che il maggior diametro del tubo "alle spalle" dello FTZ non possa migliorare in qualche modo la vignettatura rilevata nell'altro test effettuato, con varie lenti, da Valerio, che se non ho capito male, dovrebbe aver usato tubi con baionetta F, ma non so su quale macchina.

    Tubi F ed il risultato è lo stesso su qualunque reflex full frame. Gli unici obiettivi che danno problemi sono alcuni tele VR lunghi. Come mostrato nella raccolta dell'altro post, tra cui il 105micro vr (rammento che tutti i micro precedenti potevano finir su soffietto senza problemi), i due PF 300 e 500 possono essere prolungati come si faceva un tempo. Così anche il 300/2.8 vr. 

  5. così tanto per ascoltare Mauro:

    scatto difficile, per prova in casa, 1s f/16 per 640mm di focale

    MESSA A FUOCO A MIRINO OTTICO E SCATTO A PULSANTE32_VAR_0016.thumb.JPG.89278ef02f14a7b12901b1d1418e8b2f.JPG

     

    MESSA A FUOCO A MRINO OTTICO, SCATTO A PULSANTE MA MIRROR LOCK UP
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    LIVE VIEW MESSA A FUOCO E SCATTO CON TOCCO SUL DISPLAY
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    Ecco, con le mie fotocamere reflex non riesco a farlo. Le conclusioni ...

     

    PS
    Mi son rasato ^_^

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  6. 3 ore fa, Monibuzz dice:

    io andrò controcorrente ...
    ma aspettavo l'uscita di questa Reflex e penso che ne acquisterò due corpi entro fine 2020, da possessore di tre corpi D750 ... uno venduto qualche mese fà ( quello con meno scatti 250.000 ) ora con i due rimasti ( 650.000 scatti + 330.000 scatti ) non penso di andare avanti ancora per molto ... e di non poter pretendere degli €uro per una eventuale vendita ...
    Considerando che nel mio lavoro principale ( eventi ) scatto circa 5/6.000 files a weekend x 52 weekend l'anno
    ... questa D780 non mi fà cambiare nulla nel mio approccio sul lavoro ... mentre alcune caratteristiche tipo poter scattare a 1/8000 anzichè 1/4000 coi flash hss per i servizi in esterni con spose e/o immagini per privati sia una gran bella cosa ...
     e poi ... magari cominciare a scattare non dal mirino ... ma con il monitor durante le foto in studio ( dove avrò tempo per pensare ) o durante i servizi a casa dei clienti con i bimbi prima di un battesimo ( per esempio ) continuando ad usare il 85 f/1.4 e il 35 f/1.4 come prima ...
     

    Sono persone come te che mi fanno montare la rabbia verso Nikon. Ad una persona come te, non dico che dovrebbero stendere il tappeto rosso dove cammini, ma czz! Due obiettivi moderni già 5 anni fa te li potevano offrire o no? Tu usi focali fisse e tutto sommato non hai di che lamentar troppo, ma se confronto l'offerta di Canon rivolta ai suoi utenti reflex, non posso che concludere che Nikon si è beata sugli allori per un bel pezzo. 

     

    ps
    SE AVESSI ANCHE SOLO IMMAGINATO, questa mattina mi sarei rasato :|

  7. Il futuro è Mirrorless, il presente è mistiflex

    Ma quanto sarebbe costato a Nikon infilare tre obiettivi di classe sul sistema F??! Ormai è troppo tardi, ora Nikon si trova in una situazione di paradosso. Difficile pensare a successi commerciali di qualunque nuova reflex ed aggiungo: il nuovo 120-300/2.8 fa un po' incazzare.

    In tutta onestà farei anche la pazzia di impiccare i risparmi per il 180-400/4 FL, ma con i presupposti correnti la pazzia non sarebbe solo economica!

  8. Ho indagato e confermo i tuoi dati. Di fatto nikon dalla serie AFS II non ha più cambiato lo zoccolo di alloggiamento del piede quindi dal 300/2.8 AFS Ii all'800/5.6 FL passando per l'ultimo nato 120-300/2.8 presenta lo stesso zoccolo con cava quadrata e 4 viti di serraggio. Cambiano i piedoni ma non l'incastro. Vigliacco se tra tutte queste zampe ce ne fosse stata una con la cava Arca Swiss. Bah!

  9. Le batimetriche sono in piedi. Dividi pure per tre e scopri che quei matti son scesi a quasi 100m. Gli scafandri sportivi in alluminio sono garantiti fino a 60m. Vanno anche più giu', per chi ne ha gusto, ma per esser tranquilli ci sono le versioni speciali (Subal e Seacam le fanno) che garantiscono i 120m. Il tallone d'achille e' il dome port emisferico, se la pressione è eccessiva collassa. Per ciò vengono prodotti emisferici più spessi che costano una fucilata. Se invece si usa  un'ottica sub water contact il problema si risolve brillantemente senza patemi d'animo ed ecco un'altra bella caratteristica del vecchio 15uw  Nikonos.

  10. Tornando ad Isotta.

    Se io oggi dovessi scafandrare, non avrei dubbi, ma nessuno proprio: Isotecnic a mani basse. Io uso Sea&Sea per una serie di ragioni, storiche e di servizio, ma oggi il contesto è cambiato, dovessi ripartire i miei scafandri sarebbero di un bel rosso "antico", e che cribbio, ma nemmeno un dubbio.

  11. Sì, ma mi aspetto freddezza da Giovanni per le ragioni che ho esposto cioè mancano gli obiettivi Z. Se Nikon calasse quel 14-24/2.8 che "sembrerebbe" con lente piatta, allora la prospettiva cambia e con l'emisferico da 230mm Isotta, il giusto estensore, magari non a 14mm ma a 16-17mm, probabilmente potrebbe rivelarsi un'ottimo strumento grandangolare. 

    Certo, sommando tutti i costi, parliamo di tante palanche, proprio tante.

    Perchè insisto con i grandangoli? perchè è qui che si potrà vedere la differenza tra F e Z tanto in aria quanto, mi aspetto, in acqua. Le ottiche Macro per quanto ottime sono "livellate" in acqua dal vetro frontale dell'oblò  piano che introduce aberrazioni laterali piuttosto significative. Non a caso Aquatica negli anni '90 proponeva una lente curva anche per l'oblò del  55-60 micro.

  12. Ma io veramente non ho fatto un po' un cacchio, lo spettacolo lo ha fatto Isotecnic con questa linea di prodotti. 

    A ricordare il passato fa piacere vedere questa bella evoluzione di un costruttore italiano da sempre presente nel mondo fotosub, ma mai come ora vero protagonista delle opzioni di scelta di tanti subacquei a livello mondiale. 

    Come è stato possibile? Perchè negli anni '80 e '90 Isotecnic si limitava a realizzare cilindri stagni o poco più ed oggi invece il ventaglio proposto è vasto, vastissimo?

    Due fattori.
    Il primo è stato la diffusione di macchine fresatrici a controllo numerico CNC pensate per  produzioni di numeri ridotti di pezzi, ma con una potenza di calcolo (quindi di precisione e complessità) inimmaginabili negli anni delle realizzazioni a fusione in getto in sabbia. I gusci e le maniglie di Isotta, come molte altre parti del corpo scafandro, sono scolpite dal pieno, partendo da sbozzi di lega di alluminio a prova di corrosione. Grazie a queste macchine CNC l'offerta fotosub si è ampliata moltissimo ed Isotecnic non è rimasta a guardare.
    Il secondo fattore è legato agli Oblò. Oggi Isotecnic può guardare negli occhi produttori come Subal, Aquatica, Seacam ecc perchè, come questi costruttori, offre un parco oblò completo. Dall'inizio del nuovo secolo il mercato del settore ha visto comparire produttori terzi di oblò emisferici in metacrilato e, soprattutto, in cristallo SBK (Zen Optik e SAGA) in grado di realizzare oblò a cupola da 230mm, un diametro che ancora all'inizio degli anni '90 era da fantascienza.

    Ovviamente i due fattori insieme non bastano, serve coraggio (tanto) per lanciarsi in questa avventura dominata da Gioiellieri austriaci, giapponesi organizzati e nuovi costruttori asiatici (Hong Kong==Cina)  tutti pronti a giovare delle nuove disponibilità tecnologiche.

    Isotta - Isotecnic ce la sta facendo, offrendo un prodotto ottimo ad un prezzo straordinariamente competitivo. In soldoni questo scafandro per Nikon Z lo si porta a casa con circa 2700 euro, caro? Gli altri costano dai 3700 ai 4200. Parlo di scafandri in alluminio, con il metacrilato Ikelite e Nimar raggiungono costi inferiori (1600-1700 euro), ma son cosa differente da valutare in funzione di molti aspetti.

     

     

  13. Che bel sifolone! Sembra non finire mai. La nuova filosofia di nikon: spazio, ultima frontiera, vogliamo occuparlo TUTTO.

    77mm di diametro è una bella sorpresa come i valori della minima messa a fuoco. Credo che sarà un benchmark per la categoria, scommettiamo?

    SR sta per? (Senza Ritegno? Non credo) Super Refractive?

  14. Max, se Nikon e Canon costruissero l'ammiraglia solo per le ultime mosche bianche di fotogiornalisti superstiti, sinceramente da mo' che avrebbero smesso. È un prodotto che ha un significato di flagship ed i 7k stimati sono il prezzo target, selezionato dai loro analisti, come costo che la platea consumatori (di quella fascia) è disposta a cacciare per il "giuiello". È un elastico da tirare fin dove si crede di poter arrivare. 

    Il prezzo Nital della D5 viaggia su logiche tutte italiote. A livello europeo nuova siamo sotto i 6k, e non di 20 euro.

    Ho trovato una D5 usata a 2800 euro, 500.000 shot. Fosse solo per l'otturatore la troverei interessante, ma in quel mezzo mega di scatti  ci sarà anche un qualche kilo di strapazzi. In altre parole il numero assoluto di "auslosungen" non è mica esaustivo, dipende tanto da come è stata usata quella macchina e questo lo sa solo il proprietario ;) 

  15. Si, tutto questo stona un poco con i SETTEMILA euro stimati. Perché per le agenzie ecc ecc son tempi difficili con gravi difficoltà economiche quindi starei attento a proporre, per un settore traballante, strumenti da lavoro a prezzi di gioiellieria. 

    L'unica D5 che  conosco lavorare dietro ad una PIVA è quella di Dario. Le altre, che conosco, producono foto senza necessità di mercimonio. Conclusioni ad intuizione.

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