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Valerio Brustia

Nikonlander Veterano
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Articolo Commenti pubblicato da Valerio Brustia

  1. 4 ore fa, Sakurambo ha scritto:

    Nauticam è già uscita con il suo scafandro per la Z8

    Ma Nauticam non fa testo. E' una industria che scafandra qualunque cosa. Da 10 anni ha invaso il mercato con una potenza mai vista , offrendo ben poca innovazione e soprattutto senza incidere sui prezzi. Un'azienda industriale in un mondo di artigiani che pero' vende al prezzo degli artigiani. Mmmmm.

    Guarda gli altri: solo Seacam ha in catalogo la Z9. Subal e Aquatica son 6 mesi che han fuori "Z9 coming soon" gli altri, piu' onesti, manco ci han provato: tutti in attesa della ZOTTO.

    Quindi la foto della ZOTTO con l'8_15 e' una dichiarazione: e' arrivato il momento

     

  2. Il 11/5/2023 at 17:23, M&M ha scritto:

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    a parte il battery grip, un altro modo di imbruttirla c'è !
    Con l'FTZ ... :x2x:

    Eppure ...
    ci sono quattro (mi vengono in mente le prime 4 ma ce ne sono forse di + )aziende che aspettavano sta roba qui
    Hugyphot
    Sea&Sea
    Isotta
    Sealux
    che non hanno prodotto e non vogliono farlo, lo scafandro Z9.
    ma saran contente anche Seacam, Aquatica, Subal e Nauticam
    perchè spalmare 3k euro attorno ad una Z7 è stata una roba da pazzi (per chi l'ha fatto)

  3. 5 minuti fa, Leo ha scritto:

     

    ...A parte quel battery grip, onestamente non capisco come sia possibile averlo fatto più corto! Ma perché!?!?!?!?

    economia di scala, si risparmia dove si riesce

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  4. allora la rete

    davanti c'è una rete di Decathlon che ovviamente è fuori produzione perchè Decathlon ha il metabolismo  del criceto; ed è una bellissima fogliata su tessuto a rete fitto fitto. Ho fatto pena in tempo a comprarne un paio di pezze e l'han tolta di produzione. Valli a capire.

    L'altra, dietro, una figata, è arrivata oggi da Amazon, è una rete <classico cinessissimo> ma fantasia Real Tree su ambo le facciate. Molto leggera 2x2m va bene sul fotografo che guarda dai fori, se non avessi la fogliata Decathlon ne avrei preso un'altra pezza 2x2.

    Insomma, è un po' una malattia ed un po' una ragione concreta quella di cercare la combinazione adatta al camuffamento di stagione perchè, forse lo sanno in pochi (boh), ma i soggetti selvatici son la vera sfida e per quanto tu abbia la fotocamera migliore ed il tele più "eccezziunale" poterli inquadrare rimane il VERO quid della faccenda.

  5. Ma è giustificare un esborso che non ha senso, non qui, non tra di noi. 

    La giustificazione proprio proprio dobbiamo darla? Ebbene è nel piacere di usare questi strumenti, e se qualcuno non ha questo gusto, non mi sembra il caso di doverglielo spiegare. 

    Costa caro il nuovo 600 di Nikon, sai che novità. 

    Parliamo di cose serie invece:

    Massimo, allora, sei uscito o no con la grande Berta? io mi sto preparando, domani non piove (forse) e mi arriva il completo da cespuglio "invernale", per l'inverno di queste parti qui cioè senza neve e senza brina. La rete fogliata "secca" è arrivata oggi.

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    No, l'albero di natale non fa parte del "camuffo"

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  6. 7 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

    Più che altro credo che abbiano fatto una sacca sola per 400, 600 e 800. E che il 600 sia quello che “lo prende in saccoccia”. Francamente, sorpresa negativa: possibile che non abbiano pensato a farne una specifica per il 600, solo con 5cm in più di cordura?!?!

    Quando ci vediamo te lo faccio provare. Mooolto leggero! Cosa che per me mette la pietra tombale sul fatto che Nikon facci un 500/4 su Z.

     

    Mi sono interrogato per un mucchio di tempo, sul fatto che fosse la scelta giusta. Vedremo nei prossimi mesi. Ma 400 è corto, per cui solo 600 poteva essere!

    MA SICURO MASSIMO!!!! Vai sereno, anzi userai un botto quel cavolo di 1.4x integrato okkio però, serve aria buona :)
    Sulla borsa

    beh, mettiamola così:Nikon ha fatto un lavorone a produrre 4 tele come mai se ne erano visti, la Z9 è un mostro...ha riciclato la sacca CL-L2, come dire, si son persi nei dettagli. Poco male va là. La borsa è comodissima per i trasferimenti, poi il tele va nello zaino e tanti saluti.

  7. 2 ore fa, M&amp;M ha scritto:
    • 600mm : lunghezza 437mm
    • 800mm : lunghezza 385mm

    vuoi dire che con questi 5 cm di differenza Nikon ha fatto il miracolo ?

    Mi sa di sì :D

    In realtà, più che i due cm in meno di lunghezza rispetto al vecchio VR ,sono i 2Kg di meno che fanno una bella differenza.  Un'altra evidenza delle possibilità offerte dalla "piattaforma Z" dove di gigantesco (e pesante) rimane solo l'elemento frontale. La riduzione di massa è sbalorditiva.
     
    Bravo Massimo, era da tempo che, osservando i dati di scatto delle tuo foto, pensavo che 600 per te fosse la scelta giusta. Bene hai fatto ad aspettare questo 600/4 s, pesi ridotti e TC integrato lo rendono un seicento senza eguali. 
    Buone foto!!

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  8. Adesso, Massimo Vignoli ha scritto:

    Condivido solo parzialmente il tuo ragionamento. Sarà che non fotografo da più di 25 anni, perché sono più giovane 😎. Ma questa frase mi ha fatto un sacco venire voglia di essere nel primo numero. Sono solo?

    No ma leggi le foto sulle riviste da almeno 40 anni e oltre: come me ---coetaneo--- :)

     

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  9. Beh, ma sta nelle cose.

    La fotografia con cui siamo cresciuti è morta da 25 anni, ne rimane l'ombra, la proiezione su un muro, una specie di amarcord infinito, finchè dura, non so.

    Nel meta testo, zeppo di link come un campo minato, che non ha un prima e un dopo, ma solo una sorta di sopra e sotto , la fotografia svolge la sola funzione di richiamo all'attenzione, è da consumarsi nel tempo di un colpo di dita sullo smartphone, e via dimenticata come un soffio d'aria.

    Eddai, lo sappiamo. Peccato.

    Ma qui ci troviamo, perchè Nikoland produce dei "pezzi", degli articoli, che parlano quella lingua della comunicazione che usa la Fotografia in cui ci va la "F". Qui ci siamo trovati, molti anni fa, e qui rimaniamo perchè siamo, pur nelle nostre peculiari sane differenze, sulla stessa lunghezza d'onda.

    Gli strumenti ci sono e mai come oggi sono strumenti STRAORDINARI, manca lo scopo. La rivista che Mauro ha in mente credo che sia proprio la perfetta chiusura del ragionamento, uno spazio fisico concreto chiamato a svolgere la funzione di contenitore di idee e palestra per imparare a produrne. Una cosa per gente come noi, che ha qualche lustro sulle spalle e che sa cosa si sono persi e si perderanno le nuove (e mica tanto nuove) generazioni.

    Oplà, ho ragione e mi spiace anche un po' :(

     

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  10. 1 ora fa, Max Aquila ha scritto:

    Mia moglie dice sempre che a me più che fotografare piace spostare del materiale, non è vero ma non posso biasimarla 

    :rotfl::rotfl::rotfl:

    Brustia quando scrive (pochissimo su NL) mi fa sdraiare dalle risate.

    Ebbene...era così per me quando praticavo il wsurf: in realtà passavo il mio tempo a ... spostare materiale!!!

    Però ho imparato ad imballare, annodare, assicurare a prova di vento i materiali sul tetto delle mie utilitarie.

    E per evitare tutto ciò che...mi sono dato alla fotografia.

    Forse era meglio darsi all'ippica, a ben ragionare

     

     

    Che sono "skills" mica sa ridere.

    NON TEMO NESSUN BAGAGLIAIO E NESSUN CARICO, SONO SOLO UN PROBLEMA A CUI APPLICARE L'ADEGUATA SOLUZIONE. 😀

     

  11. Mi è piaciuto da matti, come del resto, prima di lui, mi è piaciuto un casino il Nikkor Z 800/6.3

    Non credevo che il nuovo  400 fosse così "furbo" ed invece accidenti...

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    Oltre ad essere veramente ben fatto, è straordinariamente maneggevole e PICCOLO. Era noto in verità da molti anni che la soluzione 400/4.5 permette configurazioni decisamente compatte, il nonno 400/4.5 Canon FD e lo zio anziano 400/4.5 Minolta AF  erano soluzioni veramente interessanti che ebbero il loro successo, tutto di nicchia per carità ma significativo. Va detto però che quegli obiettivi si trascinavano appresso il concetto del "voglio ma non posso", noioso e alla lunga frustrante, che li relegava tra gli attrezzi di passaggio, palestra economica verso altri strumenti più impegnativi o verso la dismissione di una passione troppo impegnativa. Qui invece Mauro mi ha concesso di testare con mano un nuovo concetto che deve far pensare, ponderare in modo nuovo, tante cose. Intanto il Nikkor Z 400/4.5 digerisce con una leggerezza imbarazzante il TC 14Z, il che non è affatto ovvio. Se fate mente locale, con il vecchio Canon FD o il Minolta AF a nessuno veniva in mente di accoppiarli con un TC imbruttendoli di uno stop oltre che devastandone irrimediabilmente le qualità ottiche native.

    Qui Invece grazie al mirino elettronico lo stop in meno non è pervenuto, e la qualità risultante è impressionante. 

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    In pratica un subiolotto da circa 32 cm (con il paraluce) capace di una risolvenza micidiale, che diventa un 560/6.3 dellamadonna, usabilissimo a mano libera grazie ad un autofocus scattante e alla reattività del VR di ultima generazione, leggero e poco invasivo. Per capirci ecco il confrontino con il 200-400/4 VR II

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    Nel  mio zaino grosso questo Nikkor Z400/4.5 ci "balla dentro" a differenza del mio caro zoom che fa ballare me. Ok, ok, confronto uno zoom f/4 con un fisso 4.5 non è la stessa cosa, vero, vero. Ma il potere di ingrandimento lo fanno i 400mm e questo è un aspetto fondamentale altrimenti non saremmo qui a parlarne. Ho ripreso alcuni pellicani ricci a distanza siderale e i jpg della Z9 a tutto schermo sono ben più che ottimi.

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    Ha ragione Mauro

    questa coppia di teleobiettivi apre orizzonti nuovi. Riprese che normalmente pretendono un certo impegno e dedizione, con ottiche come questa diventano una passeggiata. Il che vuol dire potersi concentrare meno sulla logistica e di più sulla fotografia.

    Mia moglie dice sempre che a me più che fotografare piace spostare del materiale, non è vero ma non posso biasimarla:  un paio di treppiedi reti mimetiche il tele lungo e quello corto, il grandangolo e tre macchinette fanno un bel volume e un bel tonnellaggio. Il nuovo paradigma Nikon ci propone una soluzione assolutamente vincente, tutto sta a digerire quei diaframmi non canonici che rimandano a limitazioni ben note, limitazioni che oggi realmente non esistono più. 

    Grazie Mauro!

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  12. Provali bene in macro ravvicinata e chiudimi il diaframma per cortesia, f/11 f/16 roba del genere.

    Il 105 AFs è un buon obiettivo, soffre di AC ma si compensa al volo. Il guaio delle riprese reflex con questo obiettivo sono il micromosso e lo scarto di messa a fuoco che impedisce di "mettere tutta la potenza a terra". Con la Z9 questi guai vengono eliminati quindi si può cavarne il massimo. Ciò nonostante non mi aspetto chissà che sorprese, il 105 Z è sicuramente una spanna avanti e credo lo sia specialmente nelle riprese a campo lungo.

    Dai vediamo cosa scopri.

    Grazie e ciao

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  13. 7 ore fa, Max Aquila ha scritto:

    Aggiungi il progressivo alleggerimento dei progetti ottici per i tele e, last but not least, la stabilizzazione dei sensori, adesso compatibile con l uso su treppiede.

    Il mosso oggi è un problema molto meno sentito che dieci anni fa solamente.

    verissimo,

    ma quando mi son dotato di quegli arnesi le pellicole VELOCI erano 200 iso :)

    Oggi pur non essendo ancora ML con un Serie 3 con una bella testa 52mm sia quel che sia la marca cina o franza basta che se magna (e poi non è qui il posto dove i PREZZI son secondari? ehm Mauro eddai)  fotografo serenamente con il 600mm e la D500. Con una ML i vantaggi si moltiplicano. Quindi Innorel o quel che l'è alla grandissima.

    Qui l'argomento è nel merito di un medio treppiede pensato da Leofoto. felice che Mauro ne sia soddisfatto, ma voglio solo precisare che, per chi se ne volesse dotare, l'applicazione è molto molto ristretta, occorre far bilancio per bene, altrimenti, mi ripeto, si avranno serie delusioni.

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  14. Lascia perdere i treppiedi per teste con bocce da 70mm, non è di questo che parliamo. (questi sono i miei)

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    Come sai, da tanti tanti anni mi trascino per boschi e boscaglie attrezzi come quelli per garantirmi la massima tenuta con tele importanti

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    Anche io pensavo che L365c  fosse un compromesso interessante , poi però l'ho portato a spasso e onestamente... è un peso medio che non supporta un carico medio.

    Probabilmente Leofoto ha sbagliato il conto scegliendo di mantenere una crociera "mignon" aggrappata a gambe medio grandi. Il vantaggio della compattezza è l'unico vero skill di questo leofoto L365c ma l'insieme risulta comunque piuttosto pesante (poco + di 1/2 kg in meno del mio serie 3 con Arca B1) e decisamente poco rigido:  nella pratica non c'è troppa differenza (di carico utile sostenibile) tra questo L365c e il mio cippirimerlo LS254c.

    E' un po' paradossale: nessuno dei due regge un 300/2.8 ma entrambe consentono di scattare con il 300/4 PF, però  il LS254c pesa quasi la metà ! 

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  15. Avendolo provato ho avuto modo di fare dei paragoni netti con il Gitzo GT3541LS mio cavallo di battaglia .

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    Il confronto ci sta perchè se non negli ingombri ma nei pesi i due treppiedi pare vogliano giocare nello stesso campionato. Dico subito NO, sono due categorie diverse. 

    Pur nella precisione della costruzione e nella qualità dei materiali questo modello di Leofoto mi sembra un esperimento non riuscito. 

    La scelta di utilizzare tubi di diametro maggiore comporta un incremento di stabilità ma anche un importante aumento del peso, aggiungiamo l'opzione 5 sezioni che consente l'altezza occhio ma riduce sensibilmente la stabilità ed aumenta ulteriormente i pesi, ed otteniamo uno strumento certamente compatto ma comunque pesante e enormemente meno solido di uno stativo come il Gitzo serie 3 o equivalenti

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    Per ottimizzarne la stabilità ho preferito rinunciare  alla culla di livellamento ottenendo un assetto più rigido

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    La riduzione del "braccio" tra piastra fotocamera e centro crociera diventa molto contenuto a tutto vantaggio della riduzione vibrazioni. Si vede bene nella foto seguente quanto sia più compatto rispetto alla Arca B1 su Gitzo

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    Nonostante questa accortezza mi è stato difficile mantenere la solidità necessaria a riprese con tele medi come il 70-200

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    Le cose sondo andate un po' meglio con focali corte, ma sempre mirror lock-up e telescatto sono obbligatori. Nella foto a  seguire un leggero "fuori asse" che non si dovrebbe fare con un gitzo serie 3 , mentre con questo leofoto non si DEVE proprio neanche pensare

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    Ho montato anche ottiche pesanti come il mio vecchio 300/2.8. La testa marsace 44 sparisce un po' sotto la massa del tele, la frizione lavora ma il bloccaggio no: 4 kg di batteria sono troppi. Il corpo treppiede invece è da tener sotto controllo allungando le sole sezioni più grosse e magari non proprio fino a fondo corsa.

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    Per concludere
    IMHO non mi lancerei in questa direzione. Se si cerca un treppiedi leggero per equipaggiamento leggero ci sono opzioni + o - economiche che offrono maggiore compattezza ed una riduzione dei pesi veramente significativa. Per corredi più impegnativi vale la pena cercare strumenti più importanti come i nuovi Innorel 

    Questo Leofoto 365c mi è apparso troppo poco solido per sostenere una full frame con un 70-200/2.8, per contro eccessivamente massiccio per ML poco impegnative. C'è il rischio concreto che la soluzione Leofoto 365C prima o poi faccia incazzare il fotografo che se ne è dotato.

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  16. Il 2/6/2022 at 08:10, effe ha scritto:

    Non saprei come valutare questa notizia. Insomma, RED nel suo campo è una potenza ma è anche una macchina che accessoriata e senza lenti viaggia bene anche oltre i 35.000 euro e non credo proprio che Nikon incrocerà mai la sua strada... Sony è possibile, ma Nikon proprio non mi pare sia interessanta alle macchine da presa. Non sono propenso neanche a credere al furto di brevetti.  Mah, chissà cosa ne verrà fuori.

    vien fuori che RED ha visto ROSSO quando si è accorta che una z9 da 5400 dollari SMERDA una RED da 35000$

    eh hai voglia RED, è arrivato TOBY

    :)

     

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