Sfruttando qualche ora di un non pianificato giorno di ferie ho preso la moto per una toccata e fuga fotografica in un posto vicino e di cui avevo sentito solo parlare.
Il risultato poteva essere meglio se non avessi avuto fretta di tornare a casa per altri impegni.
Il sentiero pare nei pressi della chiesa di S. Martino, poco fuori dall'abitato di Valmadrea (LC)
Pochi passi e si cominciano a incontrare le "vasche", pozze scavate dal torrente nella roccia
Il sentiero sale in parte lungo il corso del torrente per poi allontanarsi per alcuni tratti
e ricongiungersi dopo i salti più impervi
Mi fermo qua e la piazzando a volte il cavalletto anche se avverto la mancanza di un filtro ND.
Si è fatto tardi, meglio rientrare alla base... Ritorno sui miei passi
... fino a tornare a S. Martino
Chissà, magari ci tornerò con più calma raggiungendo la fine del sentiero che, porta fino alla piana di San Tomaso.
L'estate, si sà, è sinonimo di vacanze è sinonimo di vacanze, per la maggior parte degli italiani di vacanze al mare.
Ma io ho sempre preferito le vacanze in montagna, trascinando con me anche la mia metà.
Nonostante da quando ci sono i bambini abbiamo cercato di suddividere le vacanze tra amre e monti, non abbiamo mai rinunciato a trascorrere almeno una settimana in montagna, alternando le mete Trentine o Altoaesine a quelle Valdostane.
Quest'anno, complice il famigerato virus, avevamo deciso di rinunciare alle vacanze, ma non potevamo rinunciare alla montagna e abbiamo provato a compensare dedicando qualche giorno ad alcune escursioni rimanendo in zona in modo da raggiungere il luogo in giornata.
Tramonto al Bolettone
Ed ecco che, appena iniziata la "fase 2", cercando di evitare il più possibile la ressa, optiamo per una passeggiata vicino casa e ad un orario "insolito".
E' un po' strano guardare dallì'alto quella pianura che ci ha tenuti prigionieri per così tanto tempo
Partiamo volutamente nel tardo pomeriggio di una delle giornate più lunghe dell'anno per goderci il tramonto dalla cima del monte Bolettone.
Scendiamo mentre calano le tenebre e torniamo all'auto col buio aiutandoci con le torce.
Da Moggio ad Artavaggio
Ormai l'estate è arrivata e in compagnia di alcuni amici ci dirigiamo verso i piani di Artavaggio
affidandoci solo alle nostre forze pur di evitare la coda alla funivia.
Ma la flora e il paesaggio ripagano per la fatica.
I più piccoli si fermano al primo rifugio approfittando dei prati per giocare o riposarsi
... mentre con un gruppetto decidiamo di proseguire un'altra mezz'ora fino al rifugio Nicola
La vista verso Le grigne e il Resegone sono davvero spettacolari e valgono la fatica in più
La gente non manca... ma c'è spazio per tutti per potersi rilassare sui prati.
Notturna a San Tomaso
Altro sabato sera e altra passeggiata serale
La meta questa volta è la piana di San Tomaso, sopra Valnadrera, nel Lecchese
da cui si gode una bella vista sui laghi della Brianza...
e su Lecco.
Anche questa volta aspettiamo l'imbrunire in compagnia di qualche altro gruppo
fino a che spunta la luna da dietro il Monte Barro
e la città comincia ad illuminarsi.
Alpe Devero
Questa volta scegliamo di sconfinare in Piemonte per raggiungere l'Alpe Devero
nonostante sia sabato quando arriviamo i parcheggi sono quasi pieni e bisogna percorrere a piedi l'ultimo tratto per raggiungere la piana.
questa volta con noi ci sono nonni zii e cuginetta
e complice anche una partenza un po' in ritardo arriviamo solo fino al lago del Devero
SI tratta di un bellissimo lago artificiale circondato da alte montagne rocciose e stupendi boschi di conifere.
Ne approfitto per cercare qualche scorcio interessante
Si rientra ripassando per Crampiolo fino a tornare alla piana (questa volta per la carrereccia).
Alpe Premaniga
E' il 1° agosto e optiamo per uan meta relativamente vicina.
L'alpe Premaniga è un alpeggio sulle montagne sopra Premana, in Val Sassina, uno dei cosi deti "Mont".
Si raggiunge a piedi atraverso boschi e prati
fino a raggiungere in agglomerato di case.
L'alpeggio è uno dei pochi della valle ancora abitato durante la bella stagione.
Rientriamo scampando per poco la pioggia in un clima caldo e afoso nonostante, a giudicare dal "foliage", sembri autunno.
Selvaggia Val Bodengo
La val Bodengo è una valle laterale della val Chiavenna, sopra Gordona.
Si tratta di una valle poco battuta dal turismo e abitata solo nella parte iniziale.
Lasciato l'omonimo paese (Bodengo appunto) raggiungibile in auto grazie ad una strada a pagamento, si giunge a Corte Terza dove termina la strada (che nell'ultimo tratto è sterrata).
Da qui si può proseguire a piedi raggiungendo gli altri alpeggi, sempre più abbandonati...
Corte Seconda...
... Corte Prima
Proseguendo è possibile arrivare fino ad un bivacco e volendo sconfinare in Svizzera o nella vicina val Darengo.
Noi però ci siamo accontentati di sfuggire un po' alla pianura e rilassarci rinfrescandoci nei torrenti lungo il percorso
Rifugio Gherardi
Rimaniamo anche questa volta in Lombardia; siamo in val Taleggio, in provicia di BG ma al confine con la Val Sassina.
il tempo non sembra promettere bene,
ma dopo qualche goccia di pioggia sembra migliorare un po' permettendoci di proseguire
in reltà giungiamo in vista del rifugio con un cielo piuttosto grigio.
Si dovrebbero vedere i piani di Artavaggio (meta di qualche settimana prima) ma le nubi nascondono tutto
una volta rifocillati non resta che riprendere la via del ritorno
... per il panorama se ne parlerà un'altra volta.
Val di Mello
Nonostante fossimo un po' stanchi dalla gita del giorno prima non potevamo dire di no alla Val di Mello
a cui è sempre difficile rendere giustizia in foto
ma che attira sempre un gran numero di vacanzieri
Ma anche di rocciatori esperti che capita spesso di vedere sulle pareti granitiche della valle (no, questa vola non ne ho visto nessuno )
Qui è sempre bello rilassarsi in un prato o rinfrescarsi nei pressi di una cascata
Albi, è ora di tornare a casa...
La prossima volta veniamo attrezzati di costume per fare anche noi un tuffo nel "Bidet della Contessa"
Una domenica dello scorso luglio, d'accordo con una coppia di amici e dei rispettivi figli decidiamo di fare una camminata al rifugio Ponti, situato in val masino ai piedi della parete ovest del monte Disgrazia.
L'escursione (faticosa ma pressocché priva di difficotà) parte dalla piana di Preda Rossa e si sviluppa nella valle omonima.
(Chi volesse effettuare la medesima escursione o semplicemente raggiungere il punto di partenza, molto frequentato anche da chi vuole semplicemente fare un picnic, sappia che per percorrere la strada che conduce fino lla piana occorre pagare un ticket del costo, se non ricordo male, di 5€)
Lasciata l'auto e icalzati gli scarponi, partiamo quindi per l'escursione
Il sentiero si addentra per una prima grande piana attraversata dal torrente che forma diverse anse
Quindi inizia a salire portando ad un secondo pianoro
Il meteo non sembra essere più dalla nostra parte ed inizia a piovere proprio metre attacchiamo la seconda rampa che sale ripida sulla sinistra della piana.
Ma per fortuna si tratta di un emporale che lascia presto il posto ad un bel sole brillante; possiamo quindi godere del panorama sulla vallata
e riprendere la salita che da qui ha come sfondo la parete del Monte Disgrazia
Il sentiero è curcondato da cespugli di rododendro e altri fiori alpini
Passiamo a fianco ad una picola Madonna che ci mostra in lontananza il rifugio, meta della nostra gita
Siamo stanchi (qualcuno più degli altri) ma la meta è ormai vicina
Ed eccoci fialmente arrivati; giusto il tempo di mettere qualcosa sotto i denti sperando di godere un po' del sole ma ecco che riprende a piovere e ci rifugiamo all'interno in attesa che smetta.
Passato il secondo temporale il cielo torna più azzurro di prima e possiamo riprendere la via del ritorno attraversando in discesca un picolo nevaio già percorso in salita
e ammirando i fiori tipici di queste altitudini
C'è ancora molta strada da fare
Ma piano piano si ridiscendono gli sbalzi che conducono alle due piane
Ormai siamo esausti e i piedi dolgono
Ma riguadagnamo il parcheggio dove ci attendono le auto.
Rientriamo a casa stanchi ma felici e appagati per la bella giornata trascorsa in un ambiente meraviglioso
R.M.
(Tutte le foto sono realizzate con Nikon D700 alternando Nikon 24-120mm f/4 e Nikon 17-35mm f/2.8, in alcuni casi con Filtro polarizzatore)