Gianni54

Dispiace notare l'assenza di partecipazione da un lunedì all'altro ed ha poco senso anche esprimere preferenze. Comunque, mi adeguo e di seguito illustro le mie due preferenze:

Al 1° posto la foto n. 1 - solo perché mi piace la natura viva  con i suoi bellissimi colori;

Al 2° posto la foto n. 2 - bella e curata la composizione, un appunto solo alla strana colorazione delle melanzane;

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Non essendo riuscito a trovare delle belle melanzane colorate e neppure quelle sulle piante in attesa di essere colte, pur di partecipare al contest, ho allestito una natura "smorta".

La buona e la bella

Z 7 - 24-70/4 a 54mm - f. 8  -  T. 2,5s. - Iso 64

No, niente rotelle, spero che le prossime Nikon senza specchio abbiano la distribuzione dei comandi come la D850.

Le mie foto preferite:

Al 1° posto la n.  77 - Semplicemente favolosa, da incorniciare.

Al 2° posto la n. 1 - Bello scatto per i colori, per l'azione, per la difficoltà di ripresa ed per il taglio della foto.

Al 3° posto la n. 36 - Foto tenerissima e l'uccelletto sembra uscire dall'immagine.

Adesso, M&M ha scritto:

Scortati da un'auto di cortesia del gruppo in caso di panne o di errore del pilota ?

Può essere un caso, perché le auto assistenza sono numerose, ma a pensar male spesso si indovina.

L'auto e l'equipaggio che hanno vinto l'edizione 2021 della Mille miglia Storica - Alfa Romeo 6C 1750 SS del 1929 - Andrea Vesco e Fabio Savinelli - 18.06.2021 transito al bivio per Montegonzi 

John Elkann e consorte a bordo di una bella Alfa Romeo 1900 C Super Sprint del 1956 - stesso giorno stesso bivio 

I miei mesi fotografici più intensi vanno dalla fine di settembre ai primi di maggio e per due anni di fila il Covid mi ha fortemente limitato, però la macchina non ha mai avuto le ragnatele. Speriamo che l'autunno e l'inverno prossimo venturo non siano più vietati gli spostamenti tra comuni e regioni. L'estate è un po' il mio letargo fotografico, eccezion fatta per le manifestazioni di auto e treni storici, alquanto diradati in questo periodo. Un'altra gita estiva è la fioritura di Castelluccio di Norcia, ma dai fotogrammi che vedo, per ora i prati sono tutti verdi e niente colori, speriamo nella prima decade di luglio, altrimenti salta anche questa occasione. 

15 minuti fa, M&M ha scritto:

Io dai prossimi contest penso di non partecipare più  perché sinceramente non volevo vincere

Questo non lo devi fare, quanti contest hai fatto senza vincere, se ne hai vinti due di seguito vuol dire che lo meriti. So benissimo che tu e Max non dovete dimostrare niente a nessuno, la Vostra bravura e preparazione è ai massimi livelli, però la vostra partecipazione è uno stimolo per tutti, credo, per me senza ombra di dubbio.

3 ore fa, Max Aquila ha scritto:

La differenza tra una foto realizzata in tema e la difficoltà di molti di seguire il tema, pur con la facilitazione di aver visto presentata come prima foto quella che ha vinto. E le spiegazioni nella seconda, a ruota...

Avete tutte le ragioni del mondo, io fra l'altro ho premiato le foto in base al gusto e non al tema (altro errore), ma la foto che avevo scelto in primis l'ho scartata perché era simile come soggetto a quella presentata da MAX (la posto qui sotto), per cui ho ripiegato su la foto dell'iris fatta senza l'ausilio di lenti addizionali o alte diavolerie, solo con il 70/200 a mano libera e a parer mio all'ottica non potevo chiedere di meglio.

Un saluto

Gianni

Le mie preferite:

1° posto per la n. 8 per l'armonia ed i colori della composizione.

2° posto per la n. 5 per la difficoltà nel riprendere tali soggetti e la piacevole composizione 

3° posto per la n. 1 Un monocolore che cattura lo sguardo con le sue tenue variazioni

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Iris ripreso la mattina presto sulle rive di un laghetto - Z 7 - 70-200/2.8 a 125mm - 1/125 - f. 5.6 - Iso 140 - foto del 11/05/2021 - Ho usato il 70/200 perché è l'obiettivo che utilizzo maggiormente e questo della serie Z è una gioia adoperarlo nella gran parte delle mie  occasioni fotografiche. 

Meglio quella a colori

Le mie preferite:

Al 1° posto la n. 23 – uno stupendo primo piano, dove si nota sia la bravura del fotografo, sia la potenza dell’ottica e non ultima la bellezza della modella.
Al 2° posto la n. 37 – ero indeciso fra altre foto che hanno per soggetto gli animali, ma quella piccola piuma nel becco della pernice, dona a questa foto qualcosa in più.
Al 3° posto la n.   6 – Premetto che non amo il le foto in bianco e nero, ma questa immagine della laguna è particolare, sembra provenite da un tempo passato, direi dal sapore antico.

Mi basterebbe "Thick As A Brick" dei Jethro Tull del lontano 1972.

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 Gran Premio Nuvolari 2020 del 19/09/2020 - Triumph TR2 del 1955 - 24-70 a 70mm – 1/500 – f. 7.1 – iso 90

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 Le crete al tramonto - 24-70 a 34mm – 1/160 – f. 8.0 – iso 110  (Foto del 3/02/2021)

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Non ho una fotocamera digitale preferita, quindi propendo sempre a prediligere sempre l’ultima entrata e, quindi, la Z 7 prima generazione.
Il perché è facile da spiegare. Per i miei interessi fotografici la Z 7 è più che sufficiente e mi ha eliminato diversi piccoli, ma fastidiosi ed inevitabili impicci che le reflex si tramandavano.
In primis, la mirrorless non necessita di calibrare la messa a fuoco, mentre in precedenza una delle tre ottiche autofocus in mio possesso era sempre da regolare, per un problema di back-focus. Attualmente le quattro ottiche Z, più il duplicatore le innesto e fanno il loro lavoro in maniera egregia e silenziosa. In sostanza ho di fatto azzerato i fuori fuoco e se capita è perché ha sbagliato il sottoscritto. Ho pure annullato o alquanto limitato i micro mossi, cosa non da poco. Senza contare la possibilità di vedere nel mirino la foto che andrò a scattare e valutando in tempo reale le eventuali variazioni e/o correzioni.
Solo pregi? No, rimpiango un po’ il confort operativo della D850 (distribuzione dei comandi ed ergonomia), la possibilità di avere di notte i pulsanti illuminati e le giuste dimensioni del corpo macchina. Infatti, alla Z 7 è bastato aggiungere la famosa basetta SmallRig per migliorare l’operatività generale. Peraltro, la staffa oltre al centimetro in più, offre pure la comodità dell’attacco “arca” per il treppiede.
Nella speranza che l’attesa “VERA 2° generazione” di mirrorless Nikon, riesca a pareggiare o meglio superare quello che la Casa Gialla offre nel segmento “PRO” lato reflex, continuo a divertirmi con questa Z 7, con la quale ho già sommato più scatti, rispetto al totale di quelli effettuati con le tre macchine che l’hanno preceduta.

 Iris - 70-200 a 200mm – 1/200 – f. 5.6 – iso 720 (foto del 11/05/2021)

Le mie preferenze:

Al 1^ posto la n. 3 - la prima foto quella col battello sul lago di Como. Posto incantevole, prima o poi riuscirò a tornarci.

Al 2^ posto la n. 4 - bella l’atmosfera dell’ora blu in contrasto con le luci ed i colori del porto.

al 3^ posti la n. 6 - nonostante la luce non ideale è una bella immagine di un luogo particolare.

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I fontoni, così vengono chiamati i laghetti artificiali che caratterizzano il territorio delle "crete senesi", nati per abbeverare le greggi. La foto è del 20/5/2021 mentre ero alla ricerca dei campi di grano e della nebbia che si vede in lontananza mentre si dissolve sulla val d'Arbia. In pratica ho sbagliato posto, ma nel contempo ho trovato questo bel panorama. 

Z 7 - 24-70/4 a 49mm - 1/160 - f. 5,6 - Iso 72

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  Nella foto a distanza ravvicinata - Z 7 - 70-200/2,8 a 200mm - f. 5 - 1/400 - Iso  90

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 Ottimo nel paesaggio - Z 7 - 70-200/2,8 a 70mm - f. 6,3 - 1/160 - Iso  64

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L’obiettivo che preferisco è una somma di focali, perché è lo zoom 70-200/2,8 S. Ottica che ho usato nel 34% delle mie foto (somma delle versioni F mount -f. 4- e Z mount - f. 2,8). Perché, assieme al 24/70 costituiscono il 70% delle immagini in archivio. Perché la sua versatilità mi consente di soddisfare una gran parte delle mie esigenze fotografiche (dal paesaggio, agli eventi motoristici storici – treni e auto – alla foto a distanza ravvicinata). Inoltre, senza togliere meriti all’ex 70-200/4 il nuovo 2,8 S è di un’altra categoria, veloce, silenzioso, non perde il fuoco andando avanti e indietro come l’effe 4 ed ha una resa ottica eccellente.

 L'ultima corsa del treno natura attraverso le crete senesi, prima dello stop imposto dal "covid" - Z 7 - 70-200/2,8 a 200mm - f. 2,8 - 1/250 - Iso 140

Queste le mie tre preferite:

1^ la n. 1 - è la foto più in tema con il contest, ci sono i colori e la felicità del bimbo è contagiosa e infonde serenità.

2^ la n. 7 - come dice il proverbio, chi si somiglia si piglia, riccio il cagnetto e riccia la padrona. Bel colpo d’occhio.

3^ la n. 8 - bella l’idea se l’immagine è stata pensata e realizzata, altrettanto valida se colta al volo.

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Una bella mattina di primavera, che con il suo splendore di luci e colori, ammanta una strada nel cuore delle “crete senesi” ed infonde, almeno nel sottoscritto, un minimo di serenità in questo secondo anno nel quale siamo ancora costretti a difenderci da un subdolo e pericoloso nemico invisibile.

Nikon Z 7 - 24-70/4  a 45mm -  64 Iso - 1/160 - f. 5.6

Foto del 20.05.2021

Le mie tre preferite in ordine di preferenza:

19 di Gabriele Castelli: che ci ha regalato un momento di vita sociale ormai in via di estinzione.

2 di M&M:  genere fotografico che non conosco e non pratico, ma che si sposa benissimo col bianco e nero. 

18 di Cris7:  una tenerissima foto da stampare ed un giorno poter dire a quell’uomo/donna: quello/a eri tu. E, lui/lei di rimando: che bella foto mi hai fatto.