Alberto Salvetti

E' parso un comportamento inconsueto anche a me.  Alla seconda mattina che l'ho visto ho deciso di documentarlo.  In effetti si tratta di liti fra due vicine di casa (canneto), perché hanno nidificato a 15 metri una dall'altra.

Mi sono chiesto poi se non fosse stato meglio fotografare solo le due contendenti, anziché tutta la scena.

Due femmine di germano reale  con prole al seguito hanno avuto da ridire su chi avesse il diritto di pascolare in quel posto.

Prima sono volate parole grosse e poi una delle due ha fatto valere le sue ragioni a colpi di beccate al collo della rivale.  Intanto le due nidiate continuavano nella loro attività di ricerca del cibo, probabilmente abituati a tali atteggiamenti.

Le foto non sono granché, ma ho scelto includere anche i piccoli anziché stringere sulle lottatrici.

Nikon D500 + 200-500 F.5,6

1 ora fa, Dario Fava dice:

Io ce l'ho è molto versatile e leggero, si può usare a colonna corta o standard invertita

Sul treppiede non dico niente, ma mi dovete spiegare come si fa fare macro con quella testina lì.

Io ho notevolissime difficoltà di regolazione con la testa Arca-Swiss Z1.

Grazie. Allora beccateve anche questa:

Radichiella di Terrasanta

Margherite. 

D850 + Meyer Goerlitz Trioplan 100mm f/2.8

No. I lavori sono a più di 100 metri dal luogo più vicino di nidificazione e in una rientranza.  

I svassi non si spaventano, perché il pontile da cui si fotografa è il pontile di un cantiere di rimessaggio nautico.  E' per questo motivo che sono così confidenti.

Chiudere una pista ciclabile/pedonale frequentatissima sul lungolago da aprile a luglio è da geni.

Il sito che avevo proposto io è praticamente irraggiungibile.

Gli amministratori di Lazise, non volendo smentire la loro notoria fama, hanno fatto iniziare i lavori per il rifacimento del lungolago/pista ciclabile il 5 aprile e la fine dei lavori è prevista per il 10 luglio. Il che significa che l'accesso a sud, distante 300 metri dal parcheggio,  è chiuso.   Si può accedere da nord con una pista ciclabile/pedonale ma con una percorrenza di oltre 2,5 chilometri dal parcheggio.  La vedo dura arrivarci  con lo zaino o col trolley. 

Picchio muratore.

D850 + 200-500 F.5,6   1/500 sec.  F. 5,6 Auto ISO 160   mano libera.

Pieno controluce con recupero di 3 stop in postproduzione.

Questa mattina ho fatto un incontro insolito.  Accompagnato da un gran gracchiare, un parrocchetto dal collare (Psittacula krameri) è volato su uno dei pochi cipressi calvi (Taxodium disticum) presenti sulle rive del Garda, e si è messo a snocciolare voluttuosamente le sementi del cipresso.  Nonostante la mia presenza.   

Nikon D850 + 200-500 F.5,6

Ci sono quasi tre mesi buoni davanti anche se il mese migliore è aprile.

L'unico problema imprevedibile del lago del lago è l'onda.

Questa mattina alle 7,30 il lago era liscio e perfetto, alle 8,30 una bava di vento ha provocato un'onda che impediva qualsiasi foto decente.

Ci sentiamo più avanti.

Ci sarebbe anche il posto che frequento io, a 500 metri da Lazise. Per voi è un pò fuori mano.

Le occasioni, più o meno buone, in una mattina non mancano.  Il problema è che quest'anno con l'acqua molto bassa i posti realmente buoni sono pochi. Il famoso pontile galleggiante che avete visto in foto non è agibile appunto per l'acqua bassa. 

La luce buona c'è già dalle 7,00 fino alle 11,00.  La stagione è buona da Pasqua a giugno è sempre buona, se si alzasse un pò il livello del lago ve lo consiglierei.

Hyla intermedia è la più piccola rana che frequenta le mie zone.

Se si tenta di avvicinarle, scappano impaurite. Ma sono molto curiose, e a me è capitato di essere circondato, mentre mangiavo un panino seduto per terra.  Sono piccolissime, per proporzionarle tenete conto che nella prima foto la foglia su cui sono posate  è di nocciolo, Corylus avellana.

Bella. Qui si vede la cura nel fare una foto finalizzata ad evidenziare l'attività della formica.

La mia foto era del tutto casuale.

5 ore fa, Roby C dice:

ma adesso ne fai vedere delle altre...

Bastano queste ?

Una mattina estiva del 2015 ero in giardino ad aspettare delle cincie, quando vedo galleggiare in un grosso mastello una parte di fiore di bignonia con sopra una formica. Il tempo di recuperare il Marumi  e voilà.

V3 + 70-300 + Marumi DHG Achromat Macro 330,  Focale 257,7 equivalente a 694 su FF, 1/500 sec. F.8   Auto ISO 560.  Mano libera. 

10.03.2018       D850 + 300/4  PF E      Barlia robertiana, la prima delle orchidee spontanee nella mia zona.

Non saprei cosa scrivere oltre a ciò che è già stato scritto. La D850 è certamente una fotocamera  fantastica e  sottoscrivo totalmente  quanto scritto da Mauro in questi mesi e da quanti mi hanno preceduto in questo post.

Sono stato fra i primi acquirenti della D850, ma ho potuto usarla poco per motivi di forza maggiore.  

Di sicuro è la miglior fotocamera, che io abbia adoperato, sotto tutti i punti di vista. Usarla è una vera goduria e anch’io come  Gianni,  mi diverto come un bambino quando ho fra le mani il mio giocattolo preferito.

 L’abbondanza di megapixel mi permette di usarla con i teleobiettivi su soggetti molto piccoli, grazie all’ottimo  ritaglio che se ne può ottenere. Per il momento non intendo dotarla del battery grip, accessorio che non ho mai digerito, dopo la pessima esperienza con la D300.  Anche perché gli effettivi 7,3 scatti al secondo che ho verificato più volte, non i 5 nominali mai raggiunti con le altre, per le mie esigenze bastano.  E se non bastassero ho sempre la D500.

In qualche uscita “leggera” può da sola sostituire le due, DX e FX, che porto abitualmente con me, ed è un vantaggio non da poco.

Se c’è una cosa che mi lascia sconcertato  in questo dibattito è il continuo ribadire che la D850 da il meglio con obiettivi mirabolanti piuttosto che con fondi di bicchiere. Ma sinceramente mi sembra un pensiero alla Massimo Catalano.  Ci mancherebbe altro che non fosse così.   Io la uso con gli obiettivi che ho e la differenza la vedo ugualmente. 

Inoltre seguo con distacco la frenetica  attesa  di una o più mirrorless Nikon.  Grazie alla D850,  per qualche anno credo di poterne fare a meno.D850  + 600VR/4    1/640 sec. F.4  ISO 110D850 + 100/2 Milvus Zeiss   1/100 sec. F. 3,2   ISO 140

Le gemme di salicone in inverno si prestano benissimo allo scopo.  Ottima idea e interpretazione.

Belle come al solito.  Ho nostalgia degli stormi di centinaia di peppole che passavano dalle mie parti nella loro migrazione.  Ora solo qualche raro esemplare e basta.

Grazie a tutti.

1 ora fa, Diego Celi dice:

Stà di fatto che quel file anche a 160 ISO ha, perlomeno per me, molte più possibilità di essere scattato con una Nikon 1 piuttosto che con una qualsiasi macchina Full Frame.

Sono totalmente d'accordo. Il mio disappunto non sta nella qualità, ma nell'operatività. 

Se fotografassi mulini,  bambini, bambine cresciute, paesaggi, strade o palazzi non avrei nessun problema.   Io sto li delle ore ad aspettare che arrivi un uccelletto. Quando questo arriva occorrono due secondi perché il mirino si accenda e molte volte nel frattempo il soggetto si è già involato.  Tenere il mirino sempre acceso significa scaricare la batteria in meno di un'ora. 

A me bastava che migliorassero il mirino e la durata delle batterie. Non chiedevo molto.

Grazie a tutti per i complimenti.

9 ore fa, Silvio Renesto dice:

Ottime, come tipo di immagini non sono proprio la mia passione, però apprezzo  la magistrale realizzazione.

Anch'io non amo la preparazione di set per il mio tipo di fotografia.  Queste le avevo fatte per dimostrare a degli amici che tutte le foto che si vedevano sul web e che facevano sbavare, si potevano fare agevolmente con un po di buona volontà.

Queste le ho fatte ancora con la  D300s e da allora non ho più fatte.

2 ore fa, Valerio Brustia dice:

Alberto è finita, facciamocene una ragione. Il sistema ONE è andato e non tornerà più.

Mi dispiace. Primo perché ci avevo investito un bel po di soldi.

Secondo perché ho usato la V3 per più di un anno sopportando l'indegno mirino, il continuo spegnersi dello stesso, le batterie che duravano niente, supponendo un prevedibile futuro miglioramento.

Terzo perchè poter portarsi appresso un intero corredo dal peso di poco superiore al chilo ha significato averla sempre con me.

Quarto perché con una buona luce si ottengono dei file che stampo in formato A2 con una qualità ottima.  

Certamente con i formati più grandi si può fare di meglio, con la piccola differenza che l'ingombro non sempre permette di averli a disposizione.

Siccome ho smosso una critica ad una foto postata ieri da Andrea, suggerisco il modo per migliorarla.

Le foto che seguono non sono niente di che.

Le ho fatte qualche tempo fa per dimostrare a degli amici, che andavano in brodo di giuggiole ogni volta vedevano  una goccia in una foto, che per farle non accorre poi molto.

La brina in qualsiasi foto naturalistica ne condiziona favorevolmente la valutazione in chi la osserva.  Personalmente non la cerco e se posso la evito,   ovviamente se c’è non sto li ad asciugare i soggetti.

La foto va fatta in macro. Va posizionato  l’oggetto da riflettere a debita distanza oltre il soggetto.  E’ più difficile spiegarlo che farlo.

Tutte con D300S + Nikon micro 200/4.

Grazie dei commenti.