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Ieri, Autodromo Nazionale di Monza, Variante Ascari
V3, 300/4E con TC20EIII = 1.620 mm, F8
D7200, 300/4E
D7200, 300/4E con TC20EIII, attraverso la rete (!)
seeing esagerato in quelle con la V3 (ma siamo anche in una giornata torrida e dopo che hanno girato centinaia di auto).
Nessun crop in nessuna foto.
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Nikkor 300/4E con TC 20 E III :
Nikon V3, 400 ISO, F8, 1/60'' (a mano libera, 1/60'', un 1620mm equivalente !)
Nikon D7200, 1250 ISO, F11, 1/250''
Nikon D7200, 1600 ISO, F16, 1/250''
nel caso della D7200 siamo al crop mode 1.3x (1200mm eqv.) e poi leggermente croppato in sviluppo, con la V3 invece siamo al fotogramma pieno (600x2,7= 1620mm eqv).
Mano libera.
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dubito che avrei portato (anzi, ne sono certo) il 300/2.8 VR II in spiaggia o sugli scogli per queste foto.
Mentre avevo una borsettina a tracolla con dentro il 70-200/2.8 che mi sembrava enorme rispetto a questo 300 mm :
la seconda sembra fatta in studio ma invece si era in spiaggia (D750, Godox VN850, Nikkor 300/4E).
La posterizzazione a destra deriva dalla riduzione del formato.
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Autodromo di Monza, Variante Ascari, seduto comodamente in tribuna.
A circa 15 metri da me, sulla piattaforma per i fotografi, un collega con la sua D4s e un 400/2.8 camuflaged :
Nikon D7200, Nikkor 300/4E, 1/1000', F4, ISO 160, jpg, crop 1.3x : focale equivalente 600mm
Nikon D7200, Nikkor 300/4E con TC 20 E III, 1/1000', F8, ISO 900, jpg, crop 1.3x : focale equivalente 1200mm
ISO 320 (questo è un crop all'incirca al 50%)
Nikon D7200, Nikkor 300/4E con TC 20 E III, 1/1000', F8, ISO 1100, jpg : focale equivalente 900mm
Nikon D7200, Nikkor 300/4E con TC 20 E III, 1/1000', F9, ISO 450, jpg, crop 1.3x : focale equivalente 1200mm
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Evidentemente il 24-70/2.8 non è nelle corde dei progettisti Sigma. Io ho avuto anche il primo e l'ho dovuto considerare un obiettivo scadente.
Questo è sostanzialmente un obiettivo simile al 24-105/4, premiato nella luminosità, a discapito della escursione focale.
Che rende al meglio intorno ai 50-60mm. Ma con un differenziale di prezzo solo parzialmente giustificato.
Francamente però io non mi sentirei di dire che il Nikon 24-70/2.8E VR sia meglio. Li ho usati insieme e, insieme, li ho rispediti via senza sentirne la mancanza.
Trattenendo il solo 24-105/4 con cui, con la D5, ho fatto 40.000 scatti in un anno.
Per tutte le volte che posso portare un solo obiettivo che deve poter fare tutto, al meglio, senza sperare nell'eccellenza.Per quello, come abbiamo detto, si deve pensare ad altro.
PS : non per voler pestare sempre la stessa acqua nel mortaio, ma con quello che costa un Nikon 24-70/2.8E VR, ci viene un secondo corpo su cui montare un obiettivo fisso a scelta che possediamo già
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Il Nikon 24-120/4 andrebbe decisamente rinnovato. Presto ... che è tardi !
Impensabile montarlo su una D810, figuriamoci su una D850
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Ecco, leggi l'articolo di confronto di Max, appena pubblicato qui
Il diaframma più aperto serve spesso. Ma in quei casi avrai almeno un 50/1.8 in tasca
Obiettivo che - pur a fronte dei suoi 150-180 euro di costo - si mette ... in tasca qualsiasi 24-70/2.8 che c'è sul mercato -
Grazie Max era molto atteso questo confronto.
Ma, perdonami, é un articolo "fin troppo approfondito" in cui alla fine stona la mancanza del classico specchietto con i Pro e i Contro dei due protagonisti.
Una sintesi finale, insomma, che suggerisca in chiara evidenza la tua scelta, senza sussurrarla troppo all'orecchio del comune fotografo della strada che, qualche volta, preferisce affidarsi ad una ricetta pronta all'uso, piuttosto che alla sola lista dei migliori ingredienti
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25 minuti fa, Paolo Mudu dice:
I tecnici giapponesi sono molto fedeli alla propria azienda. Se fosse in Italia un Goto sarebbe già passato ad una casa tipo Sigma.
Più facilmente, sarebbe da tempo 'esodato' senza né stipendio, né pensione
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Quali ottiche, tipo un 135/2.8 Nikkor-Q ?
Il mio ha scassato la leva di attuazione (di burro) del diaframma della Df.
Eppure la Df è stata venduta prevalentemente con questo scopo in mente.
Salvo poi abbinarla al 50/1.8G che ha lo stesso fascino di una lavatrice Philco ... -
Sinceramente io ritengo che il boom commerciale che sta avendo la D850 dia l'ossigeno (in termini di contanti) per fare lo sviluppo del resto dei prodotti in fase di incubazione, e tolga un pò dell'affanno a rincorrere il mercato delle mirrorless che, senza Canon e Nikon, non sta certamente svettando.
Il tempo c'è, io tutte queste preoccupazioni per il futuro di Nikon non le ho. Anche perchè ho più volte dichiarato in pubblico che ho la ferma intenzione di morire nikonista (naturalmente il più tardi possibile e in grado di fotografare ancora una bella ragazza ).
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27 minuti fa, Sakurambo dice:
Una Df mirrorless potrebbe essere un buon modo per introdurre qualche tecnologia sul mercato prima di lanciare modelli da grandi numeri.
Se la pensano come macchina di nicchia possono osare qualche scelta particolare e farsi le ossa sulla "strada".
Sia chiaro che è una mia ipotesi, letta tra le righe.
Il fatto che Goto si sia messo a dire che si può ridare il gusto del click-clack per via "sintetica" anche su una mirrorless è un modo di anticipare una ipotesi.Ma nessuno sa niente di quello che stanno decidendo in Nikon.
I referenti italiani con cui mi sono confrontato sono sicuri che le mirrorless Nikon saranno prodotti di fascia alta. Ma anche qui, fino alla prossima smentita ufficiale
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28 minuti fa, Alberto73 dice:
Se la Df2 fosse una mirrorless che usa le ottiche della reflex potrebbe essere interessante....
Si e no.
Nel senso che SI, sarebbe comodo ed economico, utilizzare le ottiche già abbiamo nella Df2.
Ma che NO, sarebbe in qualche modo ripetere l'errore della Df, lanciata con un normalissimo 50/1.8G con l'anello argentato, quando la gente invece sognava di fare passeggiate nella campagna scozzese, focheggiando a mano, cambiando il diaframma dell'obiettivo, e prendendosi i tempi che non sono compatibili con obiettivi moderni motorizzati e sofisticati. Salvo poi scoprire - come me - che l'obiettivo vintage rischia di romperla facilmente la fragile Nikon Df.Io credo che la gran parte del successo delle Fujifilm sia nella concezione delle ottiche che si integrano con i corpi e non ne sono estranei come sono gli obiettivi moderni con la Df.
Ma le Fujifilm sono APS-C e questo favorisce obiettivi più compatti e più leggeri che sono moderni nella concezione e vintage solo nell'aspetto e nella logica di funzionamento.
E non compatibili con nient'altro (tant'è che nessun altro produce obiettivi per le Fujifilm).Insomma, l'equazione non è di facile soluzione.
Per questo Goto dice chiaramente che la strada del retro non può essere l'unica seguita da Nikon che ha da accontentare tutte le fasce di una clientela consolidata con 60 anni di prodotti.
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Certo Fabio. Ma una semplice uscita giustifica uno zoom superprofessionale da 2200 euro ?
Per me no. Per quell'uso un 24-105/4 (o pure un 24-85) basta.Mentre se fosse l'obiettivo professionale che professionalmente ti serve per fare il tuo lavoro si.
Insomma, lo zoom è comodo ma per giustificare certe spese, deve anche essere eccezionale. E al momento io di zoom eccezionali ne conosco pochi, nessuno nel range 24-70-105
Nikon 300mm F4E VR PF : il peso piuma (test/prova)
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Nikon D810 e Nikkor 300/4G PF