la scatola originale. Tra i primi modelli con i cingoli a maglie separate da incollare. Decal per i reparti russi e per la DDR.
Altro modello vintage, pescato in mansarda.
Fatto nel secolo scorso e rifinito tutto a pennello.
Un modello decente a suo tempo, della defunta Esci che oggi mostra i suoi limiti, specie nel dettaglio.
Cionondimento rappresenta molto bene il temibile T-72, il carro russi che spaventò gli occidentali al suo apparire in forze nella guerra dello Yom Kippur, sbaragliando tutti i carri israeliani.
E sulle cui prestazioni si conformarono lo sviluppo dei vari Leopard 2, Abrams M1, Leclerc e Merkava, ovvero i migliori carri odierni.
Ma condizionò tanto anche i russi che ebbero difficoltà a superne efficacemente il concetto una volta appurato che il T-72 era superato.
Tanto che il T-90 di fatto è una sua evoluzione, il T-80 un complessivo insuccesso e il T-72 aggiornato nei suoi componenti principali (in primi la corazzatura) è ancora in servizio ovunque, magari nella versione T-72 o in quelle con corazzatura reattiva.
Io qui l'ho rappresentato in verde "russo", sporcato a secco ed infangato a pennello.
Mi sono anche inventato un impossibile sistema di rabbocco dei serbatori interni da quelli esterni con dei tubi adattati.
Nel complesso non è troppo male ma per superarne il concetto, sono in attesa di un T-72 odierno di Zvedza, sempre nella mia scala la 1/35.
Vedremo come sarà quello e come sarò capace io di farlo rendere al vero.
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Le foto che seguono illustrano il modello al suo stato attuale, fotografato in luce naturale con tecnica del focus stacking via Helicon Remote ed Helicon Focus, circa 20-25 scatti ad immagine, ripresi con la Z7 e il 24-70/2.8 ad f/8, intorno ai 55mm, ISO 160, 500 o 800 a seconda dei raggi del sole debole del 1/11/2020. Spero che lo guarderete con indulgenza