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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 16/09/2018 in Blog Entries

  1. Ora tocca ai creatori di Nikonland, che grazie a passione esperienza ed inventiva hanno creato un sito dove si discute con cognizione di causa, si provano le attrezzature in prima persona: Nikonland is different. Cominciamo con Max Aquila. Raccontaci qualcosa di te, Sono una persona un pò dispersiva indirizzata quotidianamente verso molteplici direzioni, ognuna caratterizzata da un diverso 😎 senso della responsabilità. I miei percorsi di formazione prendono le mosse, quindi, da doveri e passioni, sempre ed allo stesso tempo: quando studiavo a scuola e durante l'università leggevo in maniera compulsiva e contemporaneamente sperimentavo quasi ogni esperienza che dalle letture promanasse: così nelle attività materiali come in quelle immateriali. Il trait d'union di questa accozzaglia di forze e sforzi è sempre stata la pulsione a immaginare di costruire piuttosto che a creare, quasi mai suffragata dalla riuscita dei tentativi, ma tuttavia ciò ha costituito nel bene e nel male il tessuto connettivo della mia esistenza (e della mia motivazione e tensione verso l'obiettivo) Le mie soddisfazioni in questo mare magnum sono certamente le emozioni che quanto detto ha generato nei miei primi cinquant'anni ed i quali effetti spero mi sostengano per i ...successivi. Non andrò mai in pensione, nè per i i lavori che svolgo, nè con le sensazioni che provo: fine pena, MAI ! Quando e come ti è nata la passione per la fotografia? Probabilmente dal momento in cui mi sono visto fotografato da mio padre, da piccolo: con la Rolleiflex del 1965 comprata appositamente e che oggi, arricchita di tutti gli accessori che sono riuscito a regalarle negli anni, è ancora insieme a me. Mi piace stare dietro gli strumenti e non davanti: deve essere stato per questo già da piccolo. Poi ho scoperto, dopo i 16 anni, le potenzialità espressive del mezzo che hanno preso il netto sopravvento sull'esigenza documentativa che fin dalla Rollei e poi dalle Kodak della Prima Comunione mi hanno sempre accompagnato quando mi muovevo: recentemente una persona cara mi ha fatto sentire molto bene raccontando ad un'altra persona che chiedeva della mia passione, come ...dove finiscono le mie dita debba necessariamente incominciare una...fotocamera (parafrasando De Andrè). Qual'è il tuo genere preferito oggi? Reporter da sempre. In ogni senso. Riconosciuto come tale anche da tutti coloro, tanti, che mi hanno delegato questo ruolo fotografico, in ogni ambito. ù ù E quando hai iniziato? I negativi del mio primo rullino di pellicola, scattato interamente da me, è del 1974. Avevo dieci anni ma erano già due o tre anni che avevo imparato a collegare inquadrature con immagini. Nikon perchè? Un caso o una scelta? Un caso? Nemmeno per idea ! Nel 1987, non appena mi fu offerto di avere in regalo la reflex ad ottiche intercambiabili (era questa la necessità) che volessi, non ebbi dubbi e fu la Nikon F301 con un 35-70 f/3.3-4.5 Non avevo preclusioni di sorta verso altre case, ma alle spalle anni di letture di caratteristiche ed opinioni a confronto. Il mio mito allora si chiamava F3, le possibili sostitute FA ed FE-2... ma comandarono i soldi che permisero la F301. Nel decennio successivo però, mi sono tolto tutti gli sfizi relativi alle attrezzature lungamente desiderate, complice l'avvento del digitale, di ebay e dello smantellamento da parte degli anglosassoni dei magazzini dell'usato: ho approfittato di queste contingenze, utilizzando per anni il meglio della produzione dei migliori periodi di NIkon. In questo modo Nikon è diventato per me uno strumento insostituibile che fa da tramite alla mia passione per fotografare... Come ti trovi? Cosa ti manca? Mi trovo nel momento ideale: la transizione da reflex a mirrorless nella maturità economica e compositiva. E' una festa continua: potrei accontentarmi di ciò che posseggo, ma mi diverto ancora a sperimentare: non si ridiventa bambini da vecchi?! Oltre alla fotografia hai altre passioni o interessi? Molte: dai viaggi e le interrelazioni culturali che ne derivano, alla musica da ascoltare sempre ed ovunque mi trovi, anche a costo di cantare o fischiare per la strada o mentre guido auto e moto. Gli sport, specie a mare, la natura, il suo rispetto. Osservare. Leggere. Al di sopra di ogni cosa però, la mia passione principale sono i miei figli e la visione del mondo che passa per le loro menti ed occhi: così diversa dalla mia come la mia lo fu da quella dei miei genitori: o forse no...il Tempo rimette tutto in ordine. Io lo osservo scorrere dalle lancette dei miei orologi che lo misurano, oppure dalla mole dei dati che sui miei hard disk, ogni anno si stratificano. Fotografi i soggetti o gli oggetti di queste altre passioni? Certo. La Fotografia e ...le fotografie che scatto sono il mezzo con il quale io scandisco il tempo a mia disposizione. Qual'è la foto, o il portfolio, il progetto fotografico da te realizzato a cui sei più affezionato Senza alcun dubbio Nikonland, nei limiti di ciò che sono fin qui riuscito a fare ed oltre, in funzione di ciò che pur essendomi ripromesso, non sono ancora riuscito a realizzare o esprimere. In questo progetto fotografico, per la prima volta in vita mia, è stato determinante l'aiuto, i consigli, gli incoraggiamenti, la disponibilità infinita, la comune visione e quelle divergenti col mio amico e co-fondatore, Mauro Maratta. E in futuro? In futuro voglio tentare di concentrare la mia azione, fotografica, su alcuni progetti che mi sono molto a cuore che devono sfociare nella pubblicazione stampata di una parte, quella più rilevante per i temi in questione, delle centinaia di migliaia di foto scattate negli ultimi dieci anni: senza fossilizzarmi nel ricordo, ma continuando contemporaneamente a fotografare ciò che mi piace di più. Ogni giorno qualcosa ... Nikonland, perchè? L'esperienza antecedente a Nikonland sul web faceva comprendere a Mauro e me di essere in grado di contribuire all'informazione ed alla crescita di un sito che fosse scevro da compromessi ideologici o commerciali. Non c'era... e abbiamo ancora tanto da scrivere... siamo appena all'inizio: il nostro limite è puramente anagrafico. Solo l'obsolescenza del mezzo, sempre annunziata e non ancora sopravvenuta, potrebbe farci desistere. Ma siamo lieti di poter essere considerati per ciò fin qui realizzato. Cosa ha rappresentato Nikonland e cosa rappresenta oggi? Cosa ha rappresentato e quanto ci tenga l'ho già espresso: oggi è un database di dodici anni di esperienze condivise, su attrezzature, materiali e considerazioni sulla fotografia in genere. Sta ai lettori decidere della sua utilità: ogni tanto riceviamo segnali confortanti in questo senso. Altre volte io e Mauro ci chiediamo se non sia solo un sottile filo quello che ci unisca a persone con le quali (talvolta anche "per le quali") condividiamo passione ed aspettative di divertimento e contenuti.
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