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    Ancora su microSD e Nikon Zf (e confronto Lexar Vs Samsung)

    Come già sappiamo fin dalla presentazione, Nikon con la sua nuova Zf non ha voluto rinunciare alle due schede di memoria.

    Ma i vincoli progettuali, primo tra tutti la necessità di alloggiare le due schede nel vano batteria, sotto al fondello, per l'impossibilità - anche estetica - di praticare una apertura sul lato destro della macchina, hanno impedito di scegliere le performanti schede CFexpress.
    Deciso per la SD card, per la seconda scheda é rimasto poco spazio.
    E anche per questioni di dissipazione termica, è stato riesumato il formato microSD, che avevamo dato per disperso dopo l'uscita dal mercato delle Nikon 1.
    Ma intanto queste schedine si sono evolute tanto da rivaleggiare - e in alcuni casi superare - le performance e la capienza delle schede SD.

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    il vano batteria della Nikon Zf.
    Sopra alla linguetta gialla di sgancio della batterie, ci sono le due fessure per le schede di memoria.
    Quella a destra, più grande, per la SD, quella a sinistra, più piccola e incavata, per la microSD.

     Ed è spesso impiegato come memoria di massa fissa per Digital Audio Player, drone, videocamere, tablet.
    Sono piuttosto comuni le microSD di grande capienza, da 512GB o da 1TB, meno quelle veloci o molto veloci.

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    la microSD Lexar Gold oggetto di questa prova, inserita per metà nella fessura ad essa dedicata dentro alla Nikon Zf.

    Bene.

    Non possiamo nascondere che il formato microscopico di queste schedine si presta facilmente allo smarrimento (parliamo di oggetti spessi meno di un millimetro e grandi circa 15x10 mm, fatti di un materiale che ricorda il cartone).
    Ma soprattutto la scomodità di inserimento e di disinserimento nella fotocamera.

    Per infilarla bisogna centrare la fessura e poi premere fino al blocco.
    Per toglierla si deve necessariamente togliere la batteria e poi premere con la punta dell'indice, perché un altro dito sarebbe troppo grande.

    Attenti a non fare come noi, che premendo dentro la scheda ma non facendola bloccare, l'abbiamo poi vista volare tipo toast fuori dal tostapane.

    Quindi ben venga il colore giallo per poterla ritrovare a fine volo ...

    A nostro avviso, quindi, per comodità e tranquillità di mente, queste schedine sono da intendersi per come vengono intese negli altri dispositivi elettronici : come memoria fissa, quasi permanente.
    E non da inserire e togliere a fine lavoro come siamo usi fare con le altre schede.

    I file delle nostre "catture" possono poi essere trasferiti via cavo, mentre la fotocamera è collegata al computer.
    Purché la porta di collegamento sia veloce (e possibilmente USB-C), l'operazione sarà indolore.

    Ma se il vostro computer è datato, con porte lente USB 3/USB-A, vi sconsigliamo proprio di dotarvene.

    Smarcate ergonomia e funzionalità, le prestazioni ?

    Andiamo agli oggetti di questa prova.

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    in primo piano la Lexar Gold da 256GB V60, inviataci in prova da Nital - distributore dei prodotti Lexar - e sopra la Samsung da 512 GB già provata nel test della Nikon Zf.

    La Lexar è una UHS-II come testimoniato dalla doppia fila di contatti dorati :

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    la Samsung no.

    Per sfruttare questa caratteristica ci siamo dotati di un lettore Lexar USB 3.1, capace di leggere sia SD che microSD di formato UHS-II.

     

    Il classico test sintetico al computer ha così mostrato prestazioni eclatanti che con un semplice adattatore SD->microSD non avrebbe dato

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    la schedina sfiora di 200 MB/s in scrittura e i 300 MB/s in lettura.

    Che nella vecchia classificazione risalente ai tempi del CD audio, corrisponderebbe ad una 2000/1333x, rispettivamente in lettura e scrittura.
    Meglio di molte SD che abbiamo in casa.

    Per confronto la Samsung, pur pregevole, si ferma molto prima :

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    sia in lettura che in scrittura.

    Per pronto riferimento, qui abbiamo le misurazioni di una scheda SD Lexar Gold 1800x (teoricamente 270 MB/s in lettura)

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    E come possiamo vedere, questa microSD di ultima generazione, supera la velocità della SD che usiamo correntemente come scheda principale per la Zf.

    Nel video non abbiamo rilevato le stesse differenze ma resta il vantaggio della Lexar che si dimostra adeguata anche ai formati più leggeri del 8K

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    prestazione video della microSD Lexar Gold

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    prestazione video della microSD Samsung PRO Plus

     

     

    Bene, ma sulla Nikon Zf come vanno queste schedine ?

    Vanno bene e al netto delle limitazioni imposte da Nikon (per salvaguardare l'otturatore meccanico e per evitare eccessi di calore ?) non hanno molto da invidiare da una buona scheda SD.

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    in questo specchietto riassumiamo le capacità di raffica fino al riempimento del buffer o ad intervento del limitatore (200 scatti per la raffica H* e 2000 per la raffica a 30 frame al secondo).

    Sostanzialmente le due microSD vanno allo stesso modo. La scheda SD ha un vantaggio solo per chi usa l'otturatore elettronico oppure per chi usa il NEF compresso senza perdita.

    Sono prestazioni complessivamente elevatissime per una macchina che nasce principalmente per dare sensazioni vintage e che si penserebbe "sotto al vestito niente".
    E invece Nikon ha dovuto mettere un limitatore perché il fotografo entusiasta non abusi di un corpo non pensato per esagerare inutilmente.

    Perché ditemi chi mai avrà bisogno di fare raffiche a 14.8 fps per oltre 100 o 200 scatti consecutivi con questa macchina (o superare i 2000 scatti a 30 fps, magari con prescatto ...).
    Insomma, questa non è né una Z8 né una Z9. Ma se solo glielo permettessero ... :)

    Un ultimo appunto, un test empirico di lettura dei file dalla fotocamera collegata via porta USB-C al computer.

    301 file NEF per complessivi 2.83 GB vengono trasferiti in circa 46:86''
    Sono circa 60 MB/s. Non tantissimi, ma nemmeno una miseria come ci era sembrato durante il test preliminare con il sample di pre-produzione.

    A conferma che i dati prestazionali vanno sempre consolidati con un esemplare definitivo con firmware finale.

    E' possibile che queste prestazioni della Zf possano essere persino migliorate via firmware una volta che Nikon avrà una base dati completa di utilizzi reali.
    Ma già così non crediamo ci sia da lamentarsi di nulla.

    In ogni caso, le attuale schede microSD hanno prestazioni elevate che non fanno rimpiangere troppo le schede SD e non dovrebbero impedire al fotografo serio di dotarsene.
    Come memoria permanente, in caso di bisogno. O per fare backup. O in caso di dimenticanza/guasto/smarrimento della scheda principale.

    Purché siano schede di qualità. Oramai i costi sono talmente bassi da non fungere da deterrente.

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