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[macrofotografia] Asilide (insettaccio) mini stacking e flash
Silvio Renesto ha pubblicato a blog entry in Il naturalista racconta
Per la serie ogni scarraffone è bello a... gli Asilidi non sono certo dei mostri di bellezza (magari per molti di voi sono dei mostri e basta) ma a me piacciono perchè ... sono gli intercettori, i Mig 41 (incrociati con un elicottero Apache) degli insetti. Volatori velocissimi e predatori implacabili in grado di uccidere vespe e libellule molto più grandi di loro, il loro aspetto è espressione di questo design per la massima efficienza di volo e di predazione. Mi affascinano per cui li fotografo. John Shaw (fotografo naturalista famoso) ha scritto nella sua Guida alla Macrofotografia "se gli Asilidi fossero grossi come un cane barbone, nessuno oserebbe uscire di casa". Forse mi sono lasciato trasportare un po' dall'entusiasmo, ma io sono un naturalista che prova a fare il fotografo e non viceversa, abbiate pazienza . Torniamo alle foto. . In questa torrida giornata in cui chi mai penserebbe di uscire per fare macro (a parte me)... ne incontro uno: Questo è uno dei più grossi dalle nostre parti (più di 3 cm). Di Asilidi ce ne sono centinaia di generi e specie e ci vuole uno specialista per distinguerli con precisione, per cui anche io mi devo accontentare di chiamarlo Asilide e basta. Era posato su un tronco coperto di licheni questo spiega il colore del primo piano. Dietro c'era ombra. Ho usato: Nikon D500 il 105 AFS micro G, più il TC 14 EIII per avere una distanza di lavoro tale da non farlo scappare subito. Data la temperatura ambiente, era ben sveglio. Flash Godox V 860 con il suo pannellino diffusore (quello che allarga a 14mm) testa inclinata a circa 45° con estratto il diffusore bianco piccolo. Naturalmente su cavalletto. f14, 1/640s, 640 ISO F14 per avere massima profondità di campo ma senza entrare nel campo della diffrazione pesante. Il soggetto però non era verticale ma leggermente obliquo e, nonostante i diaframmi abbastanza chiusi, non c'era modo di avere contemporaneamente a fuoco la testa e l'estremità dell'addome. Non sapevo quanto sarebbe rimasto fermo e non era comodo con il tronco di mezzo angolarmi con precisione così ho optato per un mini stacking fai date. Ho fatto due scatti in live view con lo schermo touch, prima focheggiando la testa e poi l'addome come si vede sotto: Il risultato, che è la prima foto sopra, mi ha soddisfatto. Le zampe sono un po' fuori fuoco, è vero, .. dopo questi due scatti avrei voluto provare anche ad aggiungere scatti alle zampe, ma si è mosso e allora addio allineamento. Comunque sono contento. Concludo con una inquadratura frontale, occhi che vedono a 360°, nascosto tra i peli il micidiale pungiglione con cui l'Asilide prima scioglie e poi risucchia i tessuti della preda. Alla prossima, prometto animali più ... gradevoli.- 3 commenti
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