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Attenzione, articolo che è bene guardare da una linea fissa perchè ci sono file pesanti. Un concerto barocco natalizio in chiesa. In altre circostanze con la D4 sono andato alle prove e poi al concerto, ho scattato solo sui colpi di timpano o tra le trombe (il bello di conoscere a memoria le partiture). Perchè altrimenti la platea mi avrebbe rincorso fino alla periferia del borgo ... infastidita dal rumore di specchio e otturatore a raffica. Qui invece ho potuto scattare con Z6 e Z7 a raffica da 5.5 scatti al secondo, sempre in otturatore elettronico, potendo fare intere sequenze quasi filmate (e tanti spezzoni di filmato). Mi premeva provare queste mirrorless in queste specifiche condizioni, quindi non cercavo la foto bella ma la prestazione. Ne sono venute oltre 4000 foto, quasi divise a metà, la Z6 quasi sempre con il 70-200/2.8, la Z7 con 50/1.8S, 105/1.4E e 24-70/4S. E mi sono divertito un sacco ... *** Il Magnificat in Re maggiore di Bach é, insieme all'Oratorio di Natale dello stesso Bach, ai primi post della mia ideale hit-parade musicale di tutti i tempi. Nella realtà c'è poco altro che mi commuova di più ad ogni nuovo ascolto. Ma qui siamo su un sito di nikonisti, non di musicofili e quindi non mi attarderò oltre sulla composizione. Basti solo aggiungere che ho sfruttato l'occasione di essere ospite dell'amico Cosimo Lazzarotto e dell'Associazione Pro Musica ed ho potuto assistere alla prova generare e al concerto di Natale nell'ambito della manifestazione Abendmusiken, con protagonista il Coro San Leonardo, l'Orchestra Sinfonica ProMusica diretta da Stefano Bertuol, alla Collegiata di San Leonardo a Pallanza (VB). Musica barocca con pieni di timpani e trombe, coro ma anche arie solistiche con voce accompagnata da uno o pochi strumenti. Il cui click-clack dello specchio di una reflex professionale - tipo la mia fantastica Nikon D5 ! - certo non renderebbe giustizia. Durante un concerto (ovviamente non sto pensando ad uno show di heavymetal) o uno spettacolo teatrale, per non parlare delle cerimonie civili o religiose, credo sia importante che il fotografo si renda il più possibile invisibile e faccia di tutto per non disturbare quanto si svolge. Poter scattare "impunemente" con l'otturatore elettronico, girare video, scattare a raffica, potendo anche salire molto di sensibilità per riprendere in condizioni di luce spesso (molto) sfidanti, donano al fotografo strumenti importanti per ottenere risultati soddisfacenti. Aggiungerei - per prova provata - che poter mettere a fuoco componendo liberamente grazie ad una distribuzione dei sensori AF su tutto il frame, libera completamente dai vincoli e lacciuoli che le reflex full-frame, sempre protagoniste di questo genere di fotografia, hanno imposto per decenni. E' l'inizio di una rivoluzione ? Si, peraltro già ampiamente in corso per gli utenti degli altri marchi e che adesso si rende disponibile anche per noi nikonisti. *** Ok, date tempo al vostro sistema di caricare le animazione che ho allegato a questo articolo. Attenzione, non sono filmati in formato 2K, sono montaggi animati in formato GIF di scatti ad alta risoluzione da 24 megapixel, quindi stampabili in grande formato. Li ho montati in questo modo per farvi entrare nel mood. Qualcuno potrebbe pensare che la musica barocca sia fatta da pinguini imbalsamati con la parrucca e il borotalco, stretti nei loro colletti attillati ed immobili. Nulla di tutto questo. Io ho fotografato musicisti professionisti impegnati a dare il meglio della loro capacità artistica. Salvo che non lo imponga lo strumento, è raro che un musicista stia fermo mentre suona. Anzi, spesso si muove parecchio oscillando sul posto e non solo. Il diretto, lo vedrete in alcuni scatti, a tratti era indemoniato durante le prove, mentre si sforzava di trovare l'amalgama tra un coro e una orchestra che non fanno usualmente musica insieme. Io ho potuto seguire varie fasi delle prove potendo permettermi di muovermi a mio piacimento ma sfruttando al massimo il potenziale di invisibilità delle Nikon Z, cioè scatto silenzioso (sempre) e apparenza rassicurante. Potendo scattare senza in alcun modo disturbare o influenzare i musicisti nel loro lavoro. Vedendo le animazioni e le foto d'insieme valuterete anche le tipiche condizioni di scatto in una chiesa tardo-barocca. L'altare è volutamente l'unico punto molto illuminato, in questo caso un tripudio di dorature. E li davanti c'era il coro. L'orchestra più avanti, ancora in luce. Il direttore più in ombra ma molto meno dei cantanti, messi sul limitare della gradinata, praticamente in ombra. Scattando ho potuto anche qui sfruttare le doti delle Z di inquadratura libera al limite dei quattro bordi del fotogramma, potendo puntare il cursore dell'autofocus sempre sul volto del soggetto inquadrato, spesso sfruttando anche il riconoscimento del volto, e li fare l'esposizione per ottenere una media accettabile. Luce scarsa, spesso necessità di salire molto di sensibilità per non avere foto troppo mosse. Scatti in continuo a 5.5 scatti al secondo per seguire espressioni, movimenti, momenti topici. Ed eccoci qua (ancora, attenzione alle animazioni, servono per dare il mood ma sono chiaramente dithering a 256 colori, non a 8 bit, quindi ci sono artefatti che poi nelle foto successive, come vedrete, non ci sono). sequenza animata di 52 scatti consecutivi durante un'aria col soprano e il direttore in evidenza Nikon Z6 e Nikon 70-200/2.8E ad f/2.8, 1/100'', ISO 5600 uno scatto qualsiasi della sequenza vedete la forte differenza di esposizione tra il volto del soprano e quello del direttore e qui 50 scatti montati in sequenza, scattati a 18.000 ISO di cui questo é uno scatto qualsiasi, ideale per pulizia (semplice conversione da NEF a jpg senza regolazioni). 18.000 ISO ... le condizioni di luce nella navata centrale, scura come sempre per ogni chiesa di questo genere, costringevano a tenere sensibilità "pazzesche" per non avere il mosso sul soggetto Z6 a 40000 ISO (si : quarantamila ! Conversione con le impostazioni di LR da Nikon) situazione migliore sugli strumentisti Z7 con 105/1.4E a 1600 ISO, file pulitissimo al naturale Alcuni dettagli sul direttore durante le prove Z6 a 5000 ISO e a 16000 ISO un montaggio di 40 scatti tra i 300 scattati in sequenza guardate i movimenti, le espressioni, la foga. Altro che fotografia statica. Io ero praticamente tra i coristi, del tutto invisibile e in grado di cogliere ogni espressione e ogni momento. Ho volutamente limitato a 300 scatti la sequenza solo per non avere troppi fotogrammi da esaminare a casa ... altrimenti avrei potuto farne migliaia solo da questa posizione. diversamente da quanto un profano possa immaginare, i musicisti barocchi si muovono parecchio, non sono imbalsamati con parrucche coperte di talco. Il fotografo - e il suo sistema di ripresa - ha il suo bel da fare per riprendere al meglio nel dettaglio uno scatto tra le prove, Z6 e 105/1.4E ad una sensibilità che non useremmo normalmente ma che ci consegna comunque una plasticità di immagine abbagliante ! Z6, 7200 ISO ancora evidenza sulla necesità di bilanciare la luce per evitare zone bruciate e zone troppo in ombra (luce dall'alto, volti scuri e pelate brillanti !) Z7, 5000 ISO Z7, 2500 ISO 105/1.4E durante le prove del concerto per archi di Locatelli Andiamo al concerto che, chiesa affollata, ho ripreso dalla balaustra del coro dell'organo, dall'altra parte della chiesa, sfruttando l'allungo del Nikon 70-200/2.8E obiettivo f/2.8 su Z6 che può salire meglio di sensibilità, f/1.8 o f/1.4 su Z7 per consentirle di esprimersi al meglio in tutta la sua risoluzione Z6, 20000 ISO, 70-200/2.8E ad f/2.8, 1/250'' dettaglio sul coro la chiesa dalla mia posizione. Ombra, ombra e poi improvvisamente luce. Io, al centro della navata (a luci spente). Z7, 14400 ISO, 105/1.4 ad f/1.4 FTZ free, zaino free e treppiedi Free ? Yes ! *** Non mi dilungo oltre, pensando di aver detto tutto quanto mi premeva esporre ma che vorrei sintetizzare ulteriormente. Credo che in questo particolare genere le mirrorless possano fare la differenza, consentendo possibilità sconosciute alle reflex. In particolare per : la capacità di scomparire, sia per ingombri che aspetto, ma soprattutto per l'assenza di rumore di scatto in otturatore elettronico, in modo tale da non infastidire nessuno e soprattutto far scomparire il fotografo che non deve assolutamente interferire col lavoro dei musicisti (e l'ascolto del pubblico) capacità di messa a fuoco selettiva e di precisione anche ai bordi del frame, lasciando piena libertà di espressione e di inquadratura al fotografo nella stessa situazione, capacità di esporre mediando le differenti luci, visualizzando a mirino - meglio con l'istogramma in tempo reale - come sarà la foto scattata buone prestazioni generali di autofocus e di bilanciamento del bianco con limitata generazione di rumore ottime prestazioni nel video anche a mano libera (mi spiace ma non siamo attrezzati per mostrare il video di qualità su Nikonland, dovete fidarvi) semplicità d'uso. Alcune delle foto esposte sono state riprese dal mio amico Cosimo - nikonista abituato alla D7000 - cui ho semplicemente messo in mano alternativamente la Z6 o la Z7 senza alcuna spiegazione. Eppure lui se l'è cavata senza problemi. con questi limiti al momento : il mirino consente di vedere al buio e mostra una scena molto luminosa. Ciò in alcuni casi può ingannare il fotografo che tende a sottoesporre la scena che vede troppo brillante. Per questo consiglio di visualizzare a mirino l'istogramma in tempo reale per avere una migliore aderenza con l'effettiva esposizione mancanza di teleobiettivi luminosi nativi che permettano di fare un servizio anche in video, senza FTZ (ricordo che gli obiettivi Z non fanno rumore di messa a fuoco, gli AF-S si e i loro sibili vengono captati dal microfono della fotocamera in ripresa) un problema limitato all'ambiente Adobe in sviluppo. Inutile fare il prebilanciamento del bianco perchè il software poi lo interpreta male, significativamente per il tint. Quindi ho dovuto poi regolare gli scatti di Z7 e Z6 differentemente (sul grigio del travertino delle colonne della navata : 2550 K e -27 per la Z6 e 3150 K e -12 per la Z7). e direi basta. Per quanto mi riguarda. Cioé basta reflex in questo contesto, secondo me. Se dovessi riprendere con continuità concerti di questo tipo (o anche di musica da camera) o rappresentazioni teatrali, oggi mi doterei di una coppia di Nikon Z, probabilmente due Nikon Z6. Niente più reflex. Credo che lo stesso ragionamento possa essere esteso anche alla fotografia da cerimonia religiosa, per le stesse motivazioni. Intendiamoci, io non sono uno specialista di questo genere (meno che meno del matrimonio) e mi è capitato poche volte di fotografare un concerto in chiesa. Ma mai come questa volta mi sono divertito, ottenendo scatti di qualità, potendo osare liberamente anche oltre il limite (le reflex, affidabilissime, spesso mi conducono a stare entro i confini usuali, non so come spiegarlo. Le mirrorless - al costo di tanti scatti in più - mi liberano verso la sperimentazione.) Spero di aver reso l'idea, scusatemi per il peso dei file animati ma non avrei saputo in quale altro modo darvi una dimostrazione delle condizioni reali di scatto, mostrandovi poi la reale qualità delle migliaia di scatti conseguenti le mie ... sequenze. (c) 2019 Mauro Maratta per Nikonland, riproduzione riservata