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Un giorno d’autunno in questa affascinante cittadina di 180 k abitanti. Pur sotto una cappa di nuvole grige e conseguente luce pessima riesce comunque ad esprimere una atmosfera particolare: mi pare di entrare in un altro mondo. Una visita fugace alla città che meriterebbe, invece, qualche giorno di attenzione. Ma si fa il possibile con quello che si ha. # 1 veduta dal fiume Salzach, entrando nella città vecchia # 2 e dall’alto della rocca Mönchsberg # 3 # 4 per le vie della parte vecchia # 5 # 6 passando per la celebre Getreidegasse # 7 per arrivare al mercatino, unica nota di colore, dove si può trovare perfino il radicchio rosso tardivo di Treviso (re spadone per quelli della Marca); # 8 si arriva poi alla piazza dove sorge il Duom, su progetto di Santino Solari in stile barocco (la prima a nord delle Alpi). In precedenza sorgeva una cattedrale fin dal 767, distrutta da un incendio nel 1167; fu ricostruita per volere dell’arcivescovo Konrad III von Wittelsbach ma nel 1598 venne danneggiata dalle fiamme. L’allora arcivescovo Wolf approffitò dell’incendio per raderla al suolo e fu il cugino Markus Sittikus von Hohenems che le diede l’attuale aspetto; # 9 l’interno # 10 # 11 # 12 ampi spazi ma anche luoghi meditativi # 13 # 14 l’immancabile omaggio a Mozart # 15 in piazza # 16 giornata uggiosa anche per gli animali... # 17 il piccolo cimitero adiacente il Duomo # 18 spostandosi verso la fortezza di Hohensalzburg costruita nel lontano 1077 dall’arciverscovo Gebhard con funzioni difensive militari, modificata tra l’alto dall’arcivescovo Leonhard von Keutschach, oggi è adibito a museo ; # 18 Interni # 19 # 20 dove in una sala è rappresentato un assalto in battaglia con le armi dell’epoca. # 21 la visita volge al termine e un timido raggio di luce regala un verde fino a quel momento nascosto. Certmente la luce è stata la grande assente, ma a volte bisogna fare con quello che c’è...