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Z6 e 200mm f4 Ai (con lenti addizionali)
Silvio Renesto ha pubblicato una discussione in Club Z6 - Z7 - Z5 - Z6 II - Z7 II - Z6 III
Visto che siamo qui per giocare... Ho recuperato il caro vecchio 200mm f4 Ai, per provare come va sulla Z6. Di questo obiettivo, a cui sono particolarmente affezionato, ho già scritto QUI e per le specifiche rimando a quell'articolo. Sulla Z6 sta magnificamente, compatto e bilanciato per niente sgraziato, anche con l'adattatore. Non ho avuto molto tempo di fotografare per strada, lo farò più avanti. Comunque il focus peaking è di aiuto, ovviamente su soggetti statici, meglio se con qualche contrasto. Io ho cominciato a fotografare un poco prima della comparsa dell'autofocus, per cui non è un trauma per me, devo però rifare un po' la mano. La resa sulla Z6, è in una parola, onesta, non è un obiettivo Z, non è ED, non è inciso come un rasoio, ma è nitido quanto basta per la maggior parte delle occasioni, specialmente chiudendo ad f8, non ci sono evidenti aberrazioni cromatiche, insomma, tenendo conto dell'età, non c'è da lamentarsi. E poi, è soprattutto un gioco. Non ho ben capito se l'IBIS funziona o no, anche perchè con l'adattatore, anche selezionando obiettivo senza CPU, la Z6 non da' segno di riconoscere diaframmi, ossia ho un bel F-- nel display. Forse ho sbagliato qualcosa io, però l'esposizione è corretta. IBIS o meno, quando hai il tempo di focheggiare con calma e non hai vibrazioni, direi che i risultati sono piacevoli sia come nitidezza che come morbidezza di transizione fra le parti a fuoco e lo sfuocato. Vincent è molto inciso. Cliccare sul crop sotto per aprirlo. Soprattutto però volevo giocare con le lenti addizionali. Le mie lenti addizionali (sempre e solo acromatiche a due elementi!) hanno diametro 58mm, 55mm e 52mm, mentre con la D500 sul 70-300 P non c'erano grossi problemi, con la Z6 TUTTE vignettano inesorabilmente, dato che il diametro dell'obiettivo è 67,mm a formato pieno si paga lo scotto. Vediamo come vanno allora con il 200mm f4 Ai ed il suo diametro da 52mm. Per avere qualità accettabile ho chiuso ad f8-f11 (a tutta apertura le lenti risultano sempre un po' morbide). Le mie lenti addizionali in ordine decrescente di potenza (da sinistra a destra), D. L. sta per distanza di lavoro massima ossia dalla lente stessa,con obiettivo focheggiato ad infinito, questo perchè, come ho spiegato più volte, focheggiando a distanze inferiori in genere la qualità cala. Ho preso un soggetto qualsiasi: Ho verificato il rapporto di ingrandimento ottenibile con le tre lenti e l'obiettivo focheggiato ad infinito. Con la SIGMA AML si raggiunge un rapporto di riproduzione di 1:3 Il fuoco è sulle scritte, il righello è spostato. Con la Marumi, si arriva a poco più di 1:2 (0.6) Con La Sigma Life Size Converter, si arriva circa ad 1:1 e con buoni risultati! La qualità dell'accoppiata 200mm più lenti? Di solito un obiettivo normale accoppiato ad una lente addizionale non ha la qualità di un buon macro ed anche qui non si sfugge. Ne scrivo ad esempio QUI , ma anche in altri articoli. Inoltre i macro mettono a fuoco da infinito alla minima distanza, con le lenti (o i tubi) si perde la continuità di messa a fuoco. Le lenti sono un utile accessorio all'occasione, ma tutto qui. In queste prove in due casi il risultato è abbastanza soddisfacente. La resa infatti varia con le diverse lenti. Paradossalmente la Sigma AML da 1,6 diottrie è risultata la più morbida, mentre sia la Marumi che la Sigma Life-Size Converter sono risultate più incise. Ho scritto paradossalmente perchè di solito le lenti più deboli sono quelle che ammorbidiscono meno. Evidentemente la Marumi è di migliore qualità della Sigma AML. La vera sorpresa però è la piccola, vecchissima Sigma Life-size Converter. Può darsi che essendo stata progettata come accessorio dedicato per raggiungere il rapporto di riproduzione 1:1 con il sigma 90mm macro, che arrivava ad 1:2, potrebbe godere di una maggiore correzione. Fossile ripreso con la Sigma Life-size Converter. Un rapporto di riproduzione da 1:1 a 18cm dalla lente frontale non è per niente male per un accrocchio (il 105 VR Micro ha una distanza di lavoro di 16cm). Mi sono anche cimentato in un focus stacking, non quello automatico, ovvio, ma all'antica, con la slitta di messa a fuoco. Sfruttando il focus peaking e scattando sfiorando lo schermo touch per non avere la pressione del dito sul pulsante. Unione di una decina di scatti (con la Marumi DHG 330). La mirrorless (non vale solo per la Z, ma per tutte) in queste cose ha un indubbio vantaggio, sia per il focus peaking che per la gestione della luce (qui ho usato un piccolo illuminatore a LED e un pannellino riflettente opposto). La rana è lunga 4 cm e larga circa 5cm. Basta giocare per oggi. Alla prossima.- 16 risposte
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