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Il deserto fluviale
Valerio Brustia ha pubblicato una discussione in Fotografie (commenti & critiche)
Non immaginavo che in pieno inverno il letto del Sesia, il fiume di casa mia, potesse essere così povero di vita. Nemmeno un pesce, un vairone o una sanguinerola: NIENTE. Ma andiamo con ordine. Intorno alla metà di Gennaio, una domenica sera, complice una giornata quasi serena (comunque senza nebbia), mi son preso due ore per curiosare sulla solita riva del Sesia. Era pomeriggio inoltrato e sapevo che avrei potuto sfruttare solo l'ultima luce del giorno, fatto sta che mi son trovato davanti ad un fiume calmo e limpido come il cristallo. Il cielo blu del crepuscolo era sufficiente ad illuminare il letto del fiume ed i sassi del fondo si potevano distinguere nitidamente anche in quella luce fioca. Non è raro che in pieno inverno il fiume si presenti limpido e chiaro ed il suo letto sia lindo cioè senza la patina algale giallo bruno. Purtroppo l'acqua è fredda e, pure peggio, l'aria fuori non lo è da meno. Con questi pensierucci in testa ho ripreso il sentiero del ritorno, rimuginando un modo, una soluzione, perchè il fiume così limpido è un'occasione ghiotta. Camminando sotto le stelle, nel buio pesto del bosco, il mio pensiero era fisso su quell'acqua trasparente. Pochi giorni appresso avevo avuto una dritta da Adam Hanlon di WetPixel (forum di fotosub come non ce ne sono altri al mondo) relativamente ad un vecchio grandangolo lineare capace di riservare ottime sorprese sott'acqua. L'obiettivo in questione è il Tokina ATX-Pro Aspherical 17/3.5 e su E-Bay ho trovato un'offerta dal Giappone a cui non potuto resistere. Intanto qui su Nikonland si apre una nuova sezione dedicata alla fotosub, arrivano contributi belli ed interessanti da chi vive il mare quotidianamente e la mia voglia di fare due scatti acquatici cresce oltre misura, fino a sabato 3 febbraio, previsioni per domenica 4 febbraio: SOLEGGIATO UN PO' VENTOSO. Ed allora ci provo. Il minimo indispensabile sul greto del fiume. Incappucciato là dietro lo scafandro MDX-D800 pronto per il bagno. L'acqua è ancora bella limpida e metà attrezzatura sta sull'altra sponda, tocca andare a prenderla. Ready to GO: nello scafandro c'è la D800 con il 17/3.5 Tokina su cui ho montato la lente correttrice M77 di Sea&Sea pensata per l'emisferico Dome 240. Quello a destra sono io e l'inquadro è da 24mm con autoscatto: non pretendete .... A casa non ho detto chiaramente dove andavo, mi credono in montagna per mezza giornata sulle colline di Varallo, invece alle 13.00 in punto sono vestito di tutto punto pronto per provare a guardare "dentro" nel fiume in febbraio. La facevo più fredda invece tutto bardato sto decisamente bene a mollo nella corrente del fiume. Non mi capacito di questo "finto" inverno, sul greto il sole non è quello delle 14.00 di un giorno d'inizio febbraio, assomiglia di più ad un sole di primavera; un precoce inizio di primavera? Le cose riassumono una dimensione più congrua al calendario quando mi sfilo un guanto per sistemare il bordo del cappuccio: l'acqua è gelida come in un torrente di montagna e la mano si intirizzisce immediatamente. Il guscio della muta stagna funziona decisamente bene consentendomi il tempo per perlustrare, avanti ed indietro, il tratto di fiume dall'acqua limpida che mi chiamava da 2 settimane. Cerco ovunque, tra i sassi, sotto i sassi, vicino, lontano, in corrente, nelle morte, sto a mollo per un'ora abbondante: nulla, niente. Nemmeno un barbo, nemmeno un vairone od un cobite. Per un istante intravedo un piccolissimo scazzone, pesce di fondo simile al ghiozzo d'acqua salata. E' l'unica forma di vita vertebrata che incrocerò in un'ora e mezza di snorkeling invernale, un po' poco per un fiume come il Sesia. Questa è l'unica nota di colore in cui mi sono imbattuto: un bel mattone pieno. Chissà da dove arriva. E' demoralizzante e non credo che sia normale che in un corso d'acqua perenne come il Sesia non si intraveda l'ombra di un pesce, per giunta in un'area protetta dove la pesca non è consentita. C'è qualcosa di storto, qualcosa che non quadra. Nelle Lame, dove l'acqua difficilmente riesce ad essere limpida come questa in cui sono immerso (6 metri abbondanti di visibilità) di pesci ce ne sono eccome anche in inverno. Ed allora la causa deve trovarsi altrove perchè, a meno di clamorose cantonate, non riesco ad imputare questo deserto alla stagione invernale, non può essere. Osservando con attenzione in mezzo ai sassi ho visto tantissimi minuti gamberetti aggrappati alle sporgenze rugose, ergo la catena alimentare dal basso è garantita. Mi viene in mente la mia vecchia ipotesi secondo la quale i fiumi senza rive boscate, senza detriti vegetali immersi, sono delle pietraie senza vita. Mi sbaglierò, può essere, ma una pena come quella di questo strambo pomeriggio di inizio febbraio vorrei non vederla più. Lo snorkeling invernale in un fiume sub alpino si è rivelato quasi banale grazie alla muta stagna ed alla "superpippo" imbottita, la vera sfida è stato trascinare tutto il necessario sulla riva del fiume. Queste tre foto sono in effetti ben poca cosa però raccontano, a chi passa di qui, cosa c'è nei fiumi di casa in febbraio: un cacchio! Val la pena rifletterci sopra perchè quello che si immaginerebbe di vedere dovrebbe assomigliare a questo: Stesso fiume pochi metri più a valle, in luglio di 11 anni fa [Nikon F801 Nikon Ais 16/2.8 Aquatica 80 e dome 8", Sensia 100] ma soprattutto sotto i rami schiantati di un salice. Sono centinaia tra giovani barbi, vaironi e alborelle. Così dovrebbe essere!! E l'obiettivo nuovo? Beh questo 17/3.5 Tokina "nuovo" non lo è più da un pezzo, comunque se la cava, non fa gridare al miracolo, ma se la cava. Al centro è molto nitido cala ahimè ai bordi ficcando un bel po' di Aberrazione Cromatica. Mettiamola così: non è migliore dei miei vecchi cavalli da battaglia (i Nikon 18-35 AFs e 17-35 AFs), ma in acqua devo ammettere che non va peggio, anzi. Poi è piccolino e richiede un distanziatore di soli 20mm contro i 60mm degli zoom, a tutto vantaggio della trasportabilità. C'è da dire che mette a fuoco a 25 cm mentre gli zoom si fermano a 28-27cm ed in acqua è una manna. Dovrò fare delle prove comparative e decidere cosa sia ottimale per me. Magari queste prove le sposto un po' più in là nella stagione, quando l'aria si scalderà un pochettino e magari cercherò un luogo di immersione che offra qualcosa da fotografare, altrimenti se vado avanti così il prossimo orizzonte potrà solo essere il seguente: IL TOMBINO!!- 13 risposte
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