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Annunciata, arrivata... ed in anteprima di immagini, eccola su Nikonland: la Nikon Z 5II, che si aggiunge al gruppo delle mirrorless Z dotate del nuovo processore Expeed7, con il nuovo modello di fascia bassa in formato FX La Compatibile ... per una quantità di ragioni che verranno man mano a galla in questo articolo, a cominciare ovviamente dalla baionetta Z capace di tutto il catalogo ottiche FX e DX ed, attraverso gli adattatori FTZ I e II, anche se dovesse pungere vaghezza di continuare ad utilizzarvi ottiche AFS e G, per godere della completa trasmissione elettrica delle funzioni tra fotocamera ed obiettivo, comprese tutte le innovative opportunità di AF. Compatibile con i vecchi obiettivi F anche MF, ai quali regala il valore aggiunto del VR sul sensore, che aiuta a risolvere la maggior parte dei problemi di mosso a mano libera con illuminazione disponibile. Per ogni riserva relativa a vecchi obiettivi, fare sempre riferimento alla guida liberamente consultabile dalla sezione download del sito ufficiale Nikon, appena pubblicata qui . Compatibile con tutte le unità flash Nikon (anche le più datate) del sistema CLS ed ovviamente con i più moderni flash wireless radiocontrollati. Compatibile attraverso la lettura dei relativi file NP3, con il nuovo sistema di gestione di controllo e personalizzazione dei Picture Control, (ne abbiamo scritto qui ) già inaugurato con analogo pulsante dedicato sulla maschera superiore, sulla Z 50II (e da poco aggiornato sulla Zf, come già sulla Z 6III) Compatibile attraverso la presa di ricarica batteria usb-c a qualsiasi sistema di alimentazione a corrente alternata o continua (dotato di adeguata potenza) tanto da non essere presente il vecchio ed obsoleto caricabatteria, essendo sufficiente un cavetto ed un alimentatore dei tanti che utilizziamo quotidianamente, anche in macchina, per i nostri dispositivi. (le altre prese sono la HDMI tipo D e quelle per microfono e cuffie) la batteria è l'eterna EN-EL15c e come si vede, nel suo vano è presente la contattiera che consente a questa mirrorless Z la compatibilità con ben due differenti battery grip, grazie ad opportuna modifica del disegno del suo fondello la cui descrizione affido ad apposito e separato articolo: Compatibile con i file RAW (aggiornate Camera RAW, che sono appena arrivati) di compressione ad alta efficienza, altamente consigliati dalla redazione di Nikonland per la loro indistinguibilità pratica rispetto al RAW lossless, ma dotati di un ingombro dimezzato o più che dimezzato rispetto quello lossless. Il sensore è come noto il solito CMOS da 24,5 mpx già adottato su un universo di fotocamere, nonsolonikon, ampiamente sperimentato, dotato di un rapporto segnale rumore con il solito dual gain che ne fa apprezzare analogo funzionamento tra gli ISO minimi (100) ed il secondo scalino del tracciato, posto a 800 ISO, sensore che sviluppa un file da 6048x4032 a pieno formato e di peso attorno ai 24M Compatibile con le SD UHS-II di ultima generazione: doppio slot, per la felicità di chi voglia spendere il minimo indispensabile per il serbatoio delle proprie immagini: ma Nikonland consiglia di non usare schede obsolete, nonostante la compatibilità estrema di questo supporto ! Rispetto il modello precedente, sicuramente uno dei più ignorati dal pubblico (ingiustamente a mio parere) oltre a sanare i principali difetti relativi alla scarsa velocità di scatto ed al risibile buffer che impediva velleità appena appena più velleitarie della slow-photography (peraltro su altri marchi ampiamente apprezzata in quanto tale ) questa Nikon Z possiede tutte le prerogative del processore che monta (lo stesso delle ammiraglie e prosumer, ma anche della Z 50II) in termini di dinamica, reattività e progressione: un otturatore elettronico che raggiunge in modalità silenziosa t/8000" ed in basso arriva fino ai tempi lunghi di 900" (oltre a posa B e T) mentre in meccanico e a prima tendina elettronica arriva al massimo tempo di t/2000" e sincronizza il flash fino ad 1/200" (strano: la Z50II arriva anche ad 1/250") oltre al funzionamento in FP (scia di microlampi). Lo scatto in sequenza consente fino a 7ftg/s in modo lento ed in modo veloce fino a 10 ftg/s in modalità silenziosa e fino a 15 dichiarati in modalità estesa. Oltre alle modalità C15 e C30 (solo in JPG normal) di derivazione video . Video a 4K (3840x2160p) fino a 60ftg/s Tutte le modalità AF riguardo alla tipologia dei sensori, eyeAF incluso, sono presenti su questa new entry, compreso l'auspicato gruppo relativo all'individuazione dell'occhio degli uccelli, che su fotocamere come la Z6III è stato inserito via fw solo in questi giorni. Focus stacking, Pixel shift, Time Lapse, intervallometro, opzioni di rete con menù a parte ed ogni altra opportunità dei modelli superiori sono qui presenti. Sensore stabilizzato a cinque assi e pulisci sensore erano già presenti sul modello precedente (cosa che spesso le persone ignoravano), mentre su questa versione mkII troviamo il comodo ed ormai generalizzato monitor LCD touch da 3,2" e 2100k di punti, orientabile in tutte le direzioni, ripiegabile per la massima protezione dello stesso in borsa o in giro. Utilizzabile in live view con l'abilitazione dal menù per la sola messa a fuoco oppure anche per lo scatto. Le dimensioni sono quelle classiche della precedente Z5, comuni anche alle Z6 e 7: mm 134 x 101 x 72 che la rendono compatibile oltre che con due battery grip, anche con ogni accessorio smallrig da avvitarvi sotto, mutuato dalle precedenti Z citate. Pesa 7etti in ordine di marcia. Le sue dimensioni, paragonate alla sorellina DX Z50II, disposizione dei comandi analoga, praticamente identica non solo tra le due low-level, ma come anche nei modelli più alti di gamma unica differenza, il flashettino incorporato da NG7 della DX Questa Nikon Z5II è di certo la versione in divisa ufficiale della Nikon Zf, della quale condivide ogni contenuto tecnico, salvo il vestito vintage. E in relazione all'ambito reflex il suo riferimento più vicino pensiamo possa essere la tanto osannata D750: stesso sensore, prestazioni superiori (AF, raffica, video, live view) grazie alla sua natura mirrorless ed all'evoluzione tecnologica maturata in questi ultimi anni. Nell'utilizzo corrente mi sono sbizzarrito negli ambiti a me consueti ed in pochi giorni da quando l'ho ricevuta, sono riuscito a scattare diverse migliaia di scatti con obiettivi dei più disparati, compresi alcuni non originali. Compatibile con tutto, in quanto dotabile anche di battery grip che aiuta con i tele più ponderosi anche e sopratutto nelle inquadrature verticali, mi sono molto divertito in particolar modo con il recente oggetto di test che è il Nikkor Z 28-400/4-8 VR e con tanti altri, nei prossimi giorni la metterò alla prova. In buona parte degli scatti ho giocato anche con i Picture Control facilmente personalizzabili, di certo impatto rispetto a quelli di default, se tarati sulle nostre esigenze come quelli sviluppati da Mauro Maratta per Nikonland e pubblicati in un recente articolo: prontezza dell' AF in ogni modalità (l'eyeAF auto sembra meno deciso del solito ad individuare, ma le foto poi risultano perfette) e raffiche gestibili con facilità e nei "tagli" più indicati alla tipologia di macchina, senza arrivare ai 20 ftg/s qui fuori luogo: devo dire comunque, come già osservato sulla Z50II, che noto una maggiore propensione al rolling shutter che sulle rispettive versioni mk I. Probabilmente il nuovo processore è davvero troppo per la dinamica di sensori ormai davvero datati, pur se perfettamente efficaci. Facile fotocamera per giocare con i wide anche spinti e maneggevole con ogni tipologia di obiettivo. L'opportunità di caricare personalizzazioni dei file NP3 dei Picture Control aggiunge sapore, a patto di sapersene servire a tempo, luce e luogo debito (standard) (Velvia100) (Velvia50) (standard) (superia) (Velvia100) (Superia) L'abbinamento al Nikkor Z 28-400 4/8 è poi superbo e davvero da considerare per ogni occasione fotografica che includa spostamenti, viaggi e tour anche impegnativa: magari in abbinata ad un superwide ed un piccolo macro fisso. Una parte delle foto le ho scattate con grande soddisfazione nel giorno di Pasqua a Prizzi, in provincia di Palermo, dove da secoli si svolge la tradizione del "Ballo dei Diavoli", una caratteristica processione delle statue dell' Immacolata e del Cristo, divise dalle scorribande dei diavoli e della morte, che tentano di non farli ricongiungere. A cui partecipano non solo i paesani, ma anche una gran quantità di persone che provengono da tutte le parti del mondo. Banda, tamburinai, salti, balli, canti e oboli da versare per essere liberati se catturati dai diavoli... E Picture Control (Velvia sopratutto) a profusione Così come il periodo di festività pasquale ha invogliato anche all'uso dei Picture Control in bianco e nero (HP5) (TMax) (Neopan) (TMax rosso) Esperienza di scatto con questa Nikon Z5II del tutto paragonabile per sensazione di affidabilità e coerenza alle altre mirrorless del più recente catalogo Z: il processore Expeed7 le accomuna di certo e rende le differenze effettivamente poco percepibili su di utilizzi come quelli condotti, che poi sono la maggior parte delle occasioni di scatto a nostra disposizione. Per le specificità esistono i corpi macchina e gli obiettivi adatti: il fattore "C" della compatibilità assoluta della Z5II con ogni altro componente del listino Nikon Z ne fa un punto di riferimento assoluto non soltanto per il prezzo, che al momento della commercializzazione è fissato (solo corpo più scheda SD da 128GB) a 1899euro e facilmente andrà in discesa dopo i primissimi mesi. Ma sopratutto perchè per una buona parte dei potenziali clienti, la differenza di prestazioni, puramente in senso di maggior reattività dell'AF e di capacità di raffica e di resistenza al rolling shutter di una NIkon Z6III potrebbe non valere la differenza di prezzo dei 900 euro che le separano. A maggior ragione, il possessore di una Z6III o di una più datata 6II o 7II, potrebbe trovare in questa Z5II l'ideale complemento come secondo corpo al pari di come in ambito reflex, la D750 lo è stata negli specifici corredi F-mount. Per noi di Nikonland, diventerà presto il best-buy del catalogo mirrorless Nikon Z Max Aquila photo © per Nikonland 2025
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Era da qualche tempo che Nikon non ci sorprendeva su quell'ambito che per decenni era stato un suo cavallo di battaglia: la retrocompatibilità dei suoi componenti. A proposito di battery grip, in formato Z, tanti erano stati i mugugni fin dall'inizio, tanti e ripetuti man mano che venivano presentati nuovi modelli di fotocamera, mugugni di varia entità e motivazione. Nell'ordine cronologico: le due mirrorless del 2018, la Z7 e la Z6 che nascono senza possibilità di trasmissione elettrica ad un battery grip dello scatto e di regolazione delle funzioni e solamente dopo 15 mesi dalla commercializzazione, vengono dotate del deludente MB-N10 privo di qualsivoglia pulsante di comando. In pratica semplicemente una basetta portabatterie, che raddoppia l'autonomia delle macchine compatibili, ne permette la ricarica via USB (con le EN-EL15b e successive) e consente un più agevole uso con teleobiettivi ingombranti, con un adeguato grip. alla presentazione nel 2020 della coppia Z6II e Z7II finalmente dotate di contatti interni al vano batteria, per la connessione al nuovo BG, in molti fanno motivo di acquisto di una di queste due fotocamere proprio del MB-N11 che trasferisce sull'impugnatura verticale non solamente il pulsante di scatto ma anche il comodissimo joystick e due tasti funzione, oltre alle ghiere principale e secondaria. nel 2023 viene presentata la Nikon Z8, diretta filiazione della Z9 in dimensioni da prosumer e la necessità di riprogettare un BG a causa delle quote ben differenti su tutte le dimensioni del nuovo corpo macchina, portano alla commercializzazione del MB-N12 che altro non è...che un MB-N11 risagomato per allocare la Z8 !!! La naturale conseguenza è che si tratta di una soluzione di compromesso estetico (non funzionale: è perfettamente efficiente) inaccettabile per un nikonista che spenda i soldi per comprare una Z8: la fotocamera è più larga del grip e quindi sborda rispetto ad esso. Davvero impensabile poi il fatto che non sia stato pensato per accogliere attraverso apposito adattatore, la batteria in dotazione alla Z9, per ottenerne i relativi vantaggi di autonomia ben superiore (soluzione già praticata invece in ambito reflex) nel 2024 viene presentata la Nikon Z6III ossia l'evoluzione del modello II in un corpo macchina che ricalca da vicinissimo le quote delle precedenti Z7, 6, 5 (identiche tra loro per chassis) ma...più larga di 5mm (139mm contro 134 delle precedenti), ergo...: ennesimo BG, il modello MB-N14 praticamente identico per funzioni e logica ai precedenti, ma incompatibile fisicamente ad essi per pochi mm Qualche campanello d'allarme deve essere squillato negli uffici di progettazione e design di Tokyo, perchè la nuova Nikon ZII è stata presentata come compatibile con i due grip MB-N11 ed MB-N14 in modo tale da ridurre il disagio a chi fosse in possesso, o di una precedente fotocamera o di un precedente battery grip (o entrambe le cose) e appianare la querelle che da diversi anni trasformava questo argomento in una vera e propria barzelletta. Ho avuto l'opportunità di provare insieme alla nuova Z5II anche entrambi i battery grip per riscontrarne le differenze (se percepibili) e la funzionalità che ne deriva, specialmente nelle inquadratura verticali, utilizzandoli in unione a telezoom di peso e ingombro differente da quello di un fisso di piccole e medie dimensioni, più facilmente brandeggiabile sia in landscape, come in portrait. Entrambi utilizzano il solito portabatteria interno a due elementi, uno solo dei quali estraibile senza dover tirare fuori la slitta intera. Innanzitutto ecco il dettaglio dei contatti elettrici dentro l'alloggiamento batteria della nuova fotocamera (assenti nella originaria Z5) che ne consentono la trasmissione delle funzioni al battery grip Ho dovuto contrassegnare con una piccola etichetta i due grip, perchè sono quasi indistinguibili tra essi, se non per minimi particolari. come si vede qua sopra, a sx l' MB-N11 e a dx l' N14, nel secondo, sopra la vite di sblocco posteriore è presente una flangia supplementare a supportare i 4mm in più di profondità della 6III rispetto i modelli precedenti; ed analogamente, in prossimità della vite metallica di fissaggio alla fotocamera, manca del tutto la modanatura di contenimento anteriore dei corpi Z precedenti la 6III, così come anche quella sul bordo sx, presente invece nel MB-N11. Come si nota ancora meglio nella vista in prospettiva (qua sotto il primo è l' MB-N14, sullo sfondo l' N11) Merito deve essere quindi dato al progettista del fondello della nuova Nikon Z5II che accoglie senza discriminare entrambi gli MB, ovviamente con una differente resa estetica (stavolta indifferente, rispetto al risparmio ottenuto se si possegga già uno dei due MB) Ecco come rende in vista anteriore e posteriore la Z5II corredata del MB-N11 perfetta la coesione estetica con questo MB-N11 e la nuova Z5II Ecco invece lo scalino che si crea a destra, utilizzando il grip MB-N14 della Nikon Z6III a causa delle maggiori dimensioni di quest'ultima (quasi invisibile nella vista da dietro) ma visibile guardandola dall'alto Le differenze menzionate si valutano bene da questa prospettiva, in cui a sx abbiamo l' N14 e a dx l' N11 Nessuna differenza estetica o funzionale tra i due grip: in entrambi è sempre presente l'alloggio per lo sportellino batteria (da rimuovere preventivamente alla messa in opera del grip) per evitare di disperderlo in borsa...o peggio in entrambi i grip è ovviamente presente la solita USB-C che ne fa un efficiente basetta di ricarica dei due elementi (prima B e poi A), anche se staccato dal corpo macchina (cosa utilissima per caricare più di due elementi se in possesso di un powerbank multi connettore) Perfetto l'abbinamento estetico e funzionale della Z5II al MB-N11 ...che determina il ricorso al successivo MB-N14 solo se si sia in possesso anche di una Nikon Z6III con la quale condividere il battery grip, evidentemente meno coeso alla Z5II dell'altro modello: ma il vantaggio della doppia compatibilità fa della Nikon Z5II un modello utile a fare da secondo corpo non solo ad una ipotetica Z7II, ma anche alla Z6III senza la necessità di comprare un ennesimo battery grip, qualora esso possa rendersi necessario con telezoom come il 28-400 o il 180-600 o qualunque altro obiettivo che necessiti di un migliorato grip anche nelle inquadrature verticali. Dal punto di vista del funzionamento, non ho notato differenza alcuna che non sia puramente estetica, nè sul piano delle prestazioni, tantomeno su quello dell'ergonomia. A questo round, Nikon è tornata ad essere la Casa che amiamo, perchè ha pensato alle esigenze dei suoi affezionati Clienti.... Max Aquila photo © per Nikonland 2025
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Nikon MB-N12 : il battery grip per la Nikon Z8
Nikonland Admin posted an article in Accessori e altro per Nikon Z
CONFEZIONE il prodotto, è inutile nasconderlo, è del tutto analogo al battery grip MB-N11 proposto per le Nikon Z6 II e Z7 II. Lo stesso vale per la confezione che non presenta sorprese, sia nell'aspetto esterno che nell'interno. naturalmente per sfruttare la capacità di doppia batteria del battery-grip si dovrà acquistare almeno una seconda EN-EL15c. NIKONLAND RACCOMANDA L'ACQUISTO E L'UTILIZZO DI BATTERIE ORIGINALI NIKON. NON E' SUI POCHI EURO RISPARMIATI CHE E' IL CASO DI RISCHIARE FOTOCAMERE DA MIGLIAIA DI EURI DETTAGLIO Ma andiamo nel dettaglio. Esattamente come nel modello MB-N11 del quale questo replica sia l'architettura che le funzionalità generali, la contattiera che mette in comunicazione il grip con la fotocamera è rappresentata da un gruppo di pin dorati sulla sommità del protuberanza che va introdotta dentro alla Nikon Z8, ovviamente privata di batteria interna e del relativo sportellino copribatteria. l'impugnatura è ampia ed ergonomica. La solidarietà con la fotocamera è assicurata da diversi perni - oltre alla "falsa batteria" costituita dalla gamba verticale, mentre il blocco avviene per il tramite di un vitone azionato da una grossa ghiera avvitabile e svitabile con le dita della mano. i comandi verticali sono replicati. E' previsto un blocco per evitare azionamenti involontari con il palmo della mano destra. Il tastino funzione aggiuntivo è di default impostato su Compensazione della esposizione ma può essere riassegnato ad esempio alla modifica della sensibilità ISO. il posteriore presenta la replica del mini-joistick della Z8 e il tasto AF-ON. Resiste il comodo appiglio per il pollice. Come i due led che indicato la carica delle due batterie, denominate A (quella esterna) e B (quella interna). dettaglio della piastra di contatto col fondello della Z8 dettaglio del comodo alloggiamento dello sportellino del copri-batteria della Z8 che va rimosso prima di montare il battery-grip. In questo modo si evita di dimenticarlo chissà dove e poi doverlo comprare come pezzo di ricambio. dettaglio del pulsante di scatto verticale con il suo blocco di scatto. altri dettagli costruttivi. CONFRONTO CON LA Z8 e LA Z9 A vedersi da solo non si direbbe ma non è piccolo. Di fatto è la replica di quello pensato per fotocamere più piccole come Z6 e Z7 II. Ne differisce solo per dettagli. Sufficienti a rendere incompatibili i due modelli MB-N12 ed MB-N11 tra loro. Ciò comporta che in altezza il battery-grip MB-N12 aggiunge alla Z8 quei centimetri che la fanno diventare più alta della Z9. praticamente la Z9 arriva alla spalla della Z8 ... con il tacco a spillo. Se ciò aggiunge comodità di presa e tanto spazio per poggiare il palmo della mano destra, fa anche si che la Z8 così "carrozzata" diventi più alta, più ingombrante, più ... goffa. Probabilmente - non abbiamo verificato con la bilancia - anche più pesante. Perdendo di fatto tutti i vantaggi che la differenziano in positivo dall'ammiraglia. Lo scotto da pagare per guadagnare la presa verticale e l'autonomia aggiuntiva della seconda batteria. Non sfuggirà che l'aspetto più squadrato e un pò affilato delle linee laterali - indispensabili per guadagnare ogni millimetro indispensabile a mettere due batterie EN-EL15c per la lunghezza - corrisponda ad una peggiore ergonomia rispetto all'ammiraglia Z9 che è invece pensata per dare il massimo durante l'uso. FUNZIONALITA' Ma andiamo alle cose pratiche, perché questo accessorio non è pensato per l'estetica. Dovessimo dare un voto al design, a stento arriveremmo ad assegnare un INSUFFICIENTE. lo sportellino si apre a scorrimento e poi gira su se stesso. Cela la slitta che si sblocca con la levetta bianca. questo consente di estrarre la slitta completa con le due batterie che sono chiaramente montate in controfase tra loro. La prima, quella esterna, designata come A, entra ed esce a scorrimento, la seconda, designata come B, si incastra e può essere inserita o rimossa solo estraendo del tutto la slitta. La prima invece può essere estratta anche senza muovere la slitta, semplicemente premendo il blocco giallo come si farebbe con la batteria integrata nella Z8. Ma la differenza è che la batteria A può essere rimossa o sostituita " a caldo " senza spegnere la macchina, a condizione che la batteria B sia ancora carica. sostituendo la batteria A si può quindi continuare a fare ciò che si stava facendo senza interruzioni. Inoltre il battery-grip, dispone di una sua presa USB-C di ricarica. Attraverso quella, le batterie inserite nel grip possono essere ricaricate anche off-camera, avendo di fatto la possibilità di un caricabatterie doppio. La condizione stabilita da Nikon è che si abbia un alimentatore da almeno 30 Watt, meglio se con Power Delivery. innesto USB-C di un terminale di ricarica proveniente da un Baseus da 100 Watt con Power Delivery, con un mini-tester di verifica. Il battery-pack, come si vede in foto è separato dalla fotocamera ma la ricarica avviene comunque. E in questo caso viene ricaricata la batteria B, come evidenziato dalla relativa spia accesa. qui invece abbiamo l'operazione di ricarica attiva con il battery-grip montato sulla camera. La batteria B è carica mentre viene ricaricata la A. L'operazione avviene dalla presa USB-C del battery-grip, non della fotocamera. il menù della Z8, alla voce "Info batteria" evidenzia in ogni momento lo stato delle due batterie. In questo momento la B è al 100%, la A al 3% e necessita di ricarica. durante la presa di carica viene evidenziato il segno di presa di corrente per dire che l'alimentazione è collegata. Sia sul display superiore che su quello posteriore la ricarica assorbe 5 Watt a 15 Volt. E' più lenta di quella diretta dalla Z8 o da un caricabatterie dedicato. Ma lo stesso pienamente funzionale. Usando la Z8, quando la batteria A si sta scaricando appare il segno ROSSO a mirino, anche se la batteria B è ancora carica. Ma ad avvenuta scarica completa, si innesta automaticamente la batteria B, senza soluzione di continuità. Come detto, è sempre possibile, a condizione che la batteria B abbia ancora carica residua, sostituire al volo la batteria A scarica con un'altra carica. GIUDIZIO COMPLESSIVO Nell'uso il battery-grip è pienamente funzionale. L'autonomia della Z8 supera quella della Z9 con la sua enorme EN-EL18d e l'ergonomia complessiva ne guadagna, in particolare per lo spostamento del baricentro verso il basso, la presa più sicura con il palmo che ha tutto lo spazio che si vuole senza premere contro lo spigolo della parte inferiore della fotocamera. Ovviamente nell'uso in ripresa verticale, specie con obiettivi "importanti", non c'è paragone rispetto al corpo senza battery-grip. Di contro dobbiamo registrare, oltre al costo, non indifferente del MB-N12 (€399) e quello di una batterie aggiuntiva (€ 68), un ingombro complessivo che toglie ogni ragione di preferire la Z8 alla Z9 perché più compatta. La costruzione è di qualità ma la finitura complessiva meno raffinata di quella del corpo Z8 per non parlare di Z9. Senza nulla voler togliere al suo valore funzionale, sembra una soluzione di ripiego, pensata per chi ha proprio bisogno e non può farne a meno ma senza quelle particolarità che invece caratterizzavano il grip delle reflex professionali, come ad esempio, quello sensazionale della Nikon D850 che poteva integrare anche una batteria da ammiraglia al suo interno. Noi ne raccomandiamo l'acquisto a chi ne necessiti sporadicamente. Chi avesse bisogno permanentemente di questa soluzione, probabilmente troverà meglio soddisfatte le sue esigenze acquistando una Z9. Se già non ce l'ha. Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti- 42 comments
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