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Riccardo Davoli

Nikonlander
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Risposte pubblicato da Riccardo Davoli

  1. La scorsa primavera ho acquistato un Nikkor S-C 55 f1,2 per curiosità, per gioco ad un prezzo interessante. 

    Beh, devo dire che mi sta affascinando moltissimo per il colori caldi e le "linee morbide" che riesce a donare alle foto in completa contrapposizione ai pari focali Z.  

    Allego due foto fatte all'alba a Venezia qualche giorno fa.

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    Nikon Z6 + Nikkor SC 55 f1.2

    Come sempre, i commenti sono bene accetti.

    PS: ho seguito i vostri preziosi consigli comprando l'adattatore K&F per collegarlo alla Z6 preservando l'FTZ per altre ottiche. Grazie.

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  2. 15 minuti fa, M&M ha scritto:

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    lo roadmappa li mette vicini-vicini e quindi il confronto è presto fatto.

    Non vorrei diventare noioso, ma se ti servono i 600mm la domanda non si pone.
    Se ti bastano i 400mm, la domanda, non si pone.
    Se hai comprato il 70-200/2.8 è perchè ti servivano i 70-200mm oppure un supertele ?

    Ho comprato il 70-200 perché quando vado a fotografare jazz ed altri spettacoli molto spesso è sufficiente. Mentre nel wildlife il 100-400 non sempre basta. Leo ha centrato il mio dubbio. Purtroppo le mi finanze, nemmeno mia moglie, non mi permettono l'acquisto di entrambi...

    Ormai non dovrebbe mancare molto alla presentazione del 200-600...

  3. 5 minuti fa, PaoloPace ha scritto:

    Da qui i dubbi....avendo il 70/200 S mi chiedo se vale la pena o meno spendere per il 100/400 o aspettare, risparmiando, il 200/600....

    Io ho deciso di usare il 70-200 con il moltiplicatore in attesa del 200-600 e decidere quale prendere...

    Propenderei per quest'ultimo ma dipenderà dal peso e dalla dimensione che saranno certo superiori al 100-400 ma quanto superiori?

    Intanto riempio il porcellino...

  4. Sono pienamente d'accordo sul fatto che il duplicatore va usato sporadicamente ma ho visto che con l'accoppiata Z70-200+TC2.0X si ottiene una foto ottima e, secondo me, all'altezza del F80-400G, se non migliore. Un anno fa l'ho venduto per passare al 70-200 + TC2.0X in attesa di valutare se prendere il 100-400 o il futuro 200-600. Quando fotografo spettacoli è preferibile il 100-400 ma nei capanni spesso è corto...e duplicarlo...temo diventi troppo buio.

    Attendo e temporeggio con quello che ho...anche perché la lista d'attesa del 100-400 è lunghetta...

  5. Visualizza immagine di origine

    Sabato scorso, girovagando tra i banchi di alcuni negozi di dischi mi sono imbattuto nella copertina di un vinile che mi ha molto incuriosito. Tornato a casa lo cerco su Spotify e...mi sorprende. E' rap "colto". Scopro che dietro lo pseudonimo di Murubutu si cela un professore di filosofia di Reggio Emilia. Wikipedia dice: La sua musica, definita «rap di ispirazione letteraria» o «letteraturap», distingue Murubutu da tutti gli altri rapper italiani rendendolo unico nel suo genere poiché unisce l'hip hop con la letteratura, la storia e la filosofia.

    Molto interessante è anche

    Visualizza immagine di origine

    liberamente tratto dalla Divina Commedia in collaborazione con Claver Gold.

     

  6. Come ho promesso, eccomi con le foto degli ultimi due concerti che ho visto, e fotografato, l'anno scorso al 23° Padova Jazz Festival 2021.

    Il terzo concerto è quello di Enrico Rava e Fred Hersch al teatro Verdi. Enrico Rava, credo, non ha bisogno di presentazioni essendo il jazzista italiano più famoso al mondo suonando con musicisti di prima grandezza e partecipando alla "rivoluzione" del free jazz. Con l'età è rientrato nel jazz più mainstream passando dalla tromba al flicorno, meno impegnativo. Fred Hersch, americano, è un talento precoce tanto che a 10 anni vinceva competizioni pianistiche. Al collage scopre il jazz formandosi sui modelli di Bill Evans ed Herbie Hancock e collabora con pianisti di rilievo. Nel 2008 è entrato in coma per due mesi compromettendo la muscolatura per la prolungata inattività che gli impedì di suonare. Dopo una lunga riabilitazione ha ripreso a suonare.

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    Z6 Z70-200 + TC-2.0x  iso 3200  1/60  f5,6  105mm

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    Z6 Z70-200 + TC-2.0x  iso 6400  1/250  f5,6  400mm

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    Z6 Z70-200 + TC-2.0x  iso 6400  1/60  f5,6  220mm

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    Z6 Z70-200 + TC-2.0x  iso 6400  1/125  f5,6  400mm

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    Z6 Z70-200 + TC-2.0x  iso 6400  1/320  f6.3  400mm

    Concerto un po' troppo "cerebrale" per i miei gusti ma comunque molto piacevole. Due grandi musicisti. Purtroppo Rava aveva un visto cerotto proprio sulla fronte e per cercare di renderlo meno evidente l'ho lasciata leggermente sovraesposta...

     

    Il quarto concerto è quello di Ermanno Maria Signorelli e Ares Tavolazzi alla Chiesa di S. Gaetano. Ermanno Signorelli è un chitarrista classico con incursioni jazz mentre Ares Tavolazzi è stato il batteriste deli Area, gruppo progressive italiano la cui voce era Demetrio Stratos. Purtroppo è stata la location più "difficile"...

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    Z6 Z70-200   iso 4000  1/50  f2.8  200mm

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    Z6 Z70-200   iso 4000  1/60  f2.8  150mm

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    Z6 Z70-200   iso 8000  1/20  f7.1  200mm

    1767580078_PJF21-Signorelli-04.thumb.JPG.ffe3d738bd16d4243487f073e4e2f035.JPG

    Z6 Z70-200   iso 7200  1/125  f2.8  110mm

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    Z6 Z70-200   iso 8000  1/25  f25  200mm

    Anche questo è stato un bel concerto con una sonorità più "classica" che jazzistica. Purtroppo la location non era favorevole per realizzare buoni scatti. Gli artisti non avevano un palco rialzato, le luci improvvisate, il pubblico vicino agli artisti ed elementi di disturbo. Peccato.

    Come avete visto, ho usato in molte foto il Z70-200 f2,8 con il duplicatore TC-2,0x rimanendo molto soddisfatto per la resa sia cromatica che come definizione. Prima avevo l'80-400 G ultima versione ma questa combinazione (70-200+TC-2,0x) non mia ha fatto rimpiangere il vecchio obiettivo, anzi. Mi è sembrato più dettagliato.

    Naturalmente ogni commento/suggerimento/critica è bene accetto. 

    Grazie.

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  7. Grazie effe. E grazie anche a chi è passato a vedere le mie foto lasciando un segno. Grazie.

    Hai ragione. Murray e Lloyd credo siano rimasti gli ultimi sassofonisti "old school" rimasti...non che i giovani non siano bravi ma sono un'altra cosa. Almeno per me.

    David Murray lo vidi per la prima volta nel 1990 a Mestre quando venne con il World Saxophone quartet, 4 sassofoni e null'altro. Oltre a Murray al sax tenore c'erano Oliver Lake e Arthur Blythe al sax alto e Hamiett Bluiett al sax baritono. Fu un concerto strepitoso, free, tanto che rimasi sorpreso positivamente dalla potenza del suono. Me lo ricordo ancora. Comperai un loro disco ma non riescono ad esprimere la loro "forza" come dal vivo. 

    Purtroppo hai ragione per la luce non ottimale ma, nonostante l'organizzatrice sia una appassionata di fotografia, le luci e/o la disposizione sul palco non sempre sono ottimali per fare fotografie.

    Più tardi vedo di fare un nuovo post con gli altri due concerti che ho fotografato l'autunno scorso... 

  8. Nella mia città, Padova, si tiene da parecchi anni un festival Jazz giunto alle 23° edizione organizza da una donna, Gabriella Piccolo Casiraghi, amante della musica Jazz e della fotografia nonchè socia del Foto Club Padova. Unendo queste due passioni è sempre riuscita ad ottenere la possibilità di fotografare durante tutti i concerti. Così, da appassionato della musica dal vivo, a novembre ho visto e fotografato 4 concerti.

    Il primo è stato quello del David Murray Trio con David Murray alla sax, Brad Jones al contrabbasso e Hamid Drake alla batteria. Murray è stato uno dei fondatori del World Saxophone Quartet, che vidi due volte in passato, passando dal free jazz ad un jazz più "ecumenico". 

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    Z6 z 70-200 f2,8 + TC-2.0x  iso 6400 1/30 f5,6 400mm

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    Z6 z 70-200 f2,8 + TC-2.0x  iso 6400 1/60 f5,6 270mm

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    Z6 z 70-200 f2,8 + TC-2.0x  iso 6400 1/100 f6.3 400mm

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    Z50  Z16-50 iso 2200 1/50 f6,3 22.5mm

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    Z6 z 70-200 f2,8 + TC-2.0x  iso 6400 1/80 f5.6 320mm

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    Z6 z 70-200 f2,8   iso 6400 1/100 f4.0 200mm

    Il concerto mi è piaciuto molto incorniciato nella sala dei Giganti al Liviano che, già da sola, è bellissima. I musicisti erano molto affiatati tra loro e il batterista aveva un'energia incredibile.

     

    Il secondo è stato quello di Charles Lloyd al sax, Gerald Clayton pianoforte, Reuben Rogers contrabbasso e Kendrick Scott alla batteria al teatro Verdi. Lloyd, 83 anni, comincia suonando Blues per poi approdare al jazz come direttore musicale dell'orchestra di Chico Hamilton per poi fondare un quartetto con Keith Jarret, Cecil McBee e Jack DeJohnnette. Nel 't70 si ritira dalle scene jazzistiche per tornare un dozzina di anni più tardi con Michel Petrucciani che lo riporta al jazz con continuità.

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    Z6 z 70-200 f2,8 + TC-2.0x  iso 6400 1/60 f5.6 400mm

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    Z6 z 70-200 f2,8 + TC-2.0x  iso 6400 1/320 f5.6 400mm

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    Z6 z 70-200 f2,8 + TC-2.0x  iso 6400 1/200 f5.6 220mm

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    Z6 z 70-200 f2,8 + TC-2.0x  iso 6400 1/200 f5.6 270mm

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    Z6 z 70-200 f2,8 + TC-2.0x  iso 3600 1/160 f5.6 150mm

    Il suono del sax di Lloyd a me piace moltissimo, caldo e vellutato. Il concerto è stato meraviglioso, coinvolgente e caldo; quello che mi è piaciuto di più.

    A breve farò un nuovo posto con gli altri due concerti.

    Naturalmente ogni commento/suggerimento/critica è bene accetto.

    Grazie.

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  9. 4 ore fa, Max Aquila ha scritto:

    Allora ..che mi fate ascoltare oggi?

    Adesso sto ascoltando un disco recente (2020) ma non nuovo di un muscista e produttore inglese Tom Misch ed un percussionista jazz, sempre inglese, Yussef Dayes edito da Blue Notes.

    Ultimamente mi stanno intrigando le commistioni tra generi diversi...e questo è molto interessante. 

    R.jpg

  10. La mia scelta:

    16)   ottimo colpo d'occhio nel "vedere" la foto e nel post produrla. I due alberi obliqui danno il movimento necessario a non renderla statica.

    9)    mi piace la combinazione di colori caldi delle zucche. Mi fa tanto autunno...e calma.

    4)    mi piace l'edificio incorniciato da due linee oblique che danno l'idea di fuga verso l'alto. Che sia fatta con uno smartphone è puramente incidentale, comunque non escluso dal "regolamento". Per me è importante il risultato più dello strumento usato...

     

  11. In queste ultime ore ho riletto con molto interesse i commenti alle foto in modo particolare alla mia ed ho notato due cose che mi hanno attirato l'attenzione e che all'inizio non avevo collegato.

    Mauro nel tuo commento collettivo hai messo la seguente opinione: 

    Il 3/4/2020 at 09:57, MM! dice:

    20) carnevale, le maschere, le luci del tramonto. A colori, magari, ma sarebbe comunque stata una composizione sbilanciata. Il tipo con il chitarrino in mano non ci azzecca nulla e guarda una mandria di fotografi con il flash.
    Credo che il 90% dei fotografi comuni non avrebbero nemmeno inquadrato la scena

    molto severa.

    Mentre quando postai la foto hai messo un cuoricino come a volerla apprezzare.

    Non è una contraddizione? o sono io che non ho capito fino in fondo il tuo commento?

  12. 20

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    Buonasera e grazie a tutti per i commenti che avete fatto alla mia foto e a chi ha avuto quest'idea che ritengo molto utile per gli apprendisti come sono io.

    Comincio dal perché ho scelto questa foto. Non lo so di preciso ma mi piaceva l'atmosfera che creava il vestito con le figure in ombra. E' una foto fatta all'ultimo carnevale il giorno prima che lo chiudessero per virus alle 6.38 del mattino. Poco prima che il solo sorgesse. 

    Ammetto i mie limiti nella post produzione soprattutto con il bianco e nero e, se all'inizio ero abbastanza soddisfatto della lavorazione, dopo i vostri commenti non lo ero più. Così ho provato a correggerla seguendo i vostri suggerimenti. Mi sembra migliorata ma lascio a voi giudicare.

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    In molti hanno chiesto di vederla a colori

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    perché forse avrebbe reso di più. Non lo so. Io preferisco il bianco e nero...

    A me Venezia piace molto. Ho la fortuna di abitare ad una mezzora dalla stazione di S.Lucia e mi rilassa camminare per le calli e campielli. Carnevale rappresenta per me una piacevole occasione di svago con la macchina fotografica al collo e da quando ho scoperto la bellezza dell'alba in piazza S.Marco…. Sto cominciando a capire chi soffre della sindrome di Stendhal.

    Da qualche anno cerco di non fare più i classici ritratti alle maschere ma di cercare di "ambientarle"; di fare street. Ma ho ancora molte scarpe da consumare...

    Vi ringrazio fin d'ora per eventuali e grati ulteriori suggerimenti. Mi aiuteranno a crescere fotograficamente. Grazie.

     

    La foto è stata fatta con la Z6, il Z50 1,8 e il flash Godox 685 a 1/32 della potenza ISO 250 1/100' f1,8

    La PP l'ho fatta con Lightroom per il colore e SilverEfex Pro per il bianco e nero.

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