Saverio Antinori

L'ho ripresa circa tre anni fa. Ho altre foto per tentare di identificarla. Metto solo quelle più guardabili. D300: la prima foto con 300 mm. AF-S, le altre con moltiplicatore 1.7 x. Lieve crop. Ho tentato di identificarla, anche utilizzando la guida al riconoscimento, che Silvio Renesto ha gentilmente fornito. Purtroppo mi trovo ad altre latitudini, nel Lazio, quindi la più somigliante (Aeshna isosceles), credo mi porti fuori strada. Tento da anni di fotografarle, al tempo con diapositive, negli anni '80. Spero di avere un po' di tempo per fare sul serio in futro. Grazie.

Nota: non riesco a ridurre il peso dei file oltre un certo limite, quindi li posto di seguito

Grazie delle dritte. Apprezzo, tra gli altri aspetti, anche quello pratico che le persone più esperte sanno suggerire su questo sito. Mi attrezzo.

Grazie. Lo cercherò. Seguo da diversi anni il sito che apprezzo molto.

Grazie. Ci riprovo, ma credo sia meglio per me avere un monitor calibrato, oltrechè un corso di software di sviluppo!

Meglio?

Grazie del gradito commento. L'osservazione riguardo il taglio verticale mi sebra opportuna come riguardo la posizione centrale del soggetto,che invece sarebbe stato più opportuno dsporre spostato. Avevo una posizione piuttosto scomoda per far in modo da non essre visto dal simpatico uccellino. ho un moltiplicatore 1.7 nikon ma non l'ho usato in questa occasione per la scarsa luce e i tempi che avrebbero dovuto essere più lenti. Si potevano alzare gli ISO, ma dato il rumore e la presenza del vetro, temevo avrebbe peggiorato le cose. La foto dove la cincia è sfocata l'ho lasciata per dare l'idea della sequenza posatoio-partenza per il nido. Mi farò vivo con qualche macro (sono in rodaggio con la Z6) nel club di fotografia naturalistica.

E' la prima volta che mando delle immagini. spero non sia questo la sezione sbagliata.

Eccole qua. Bentornate! Tutti gli anni puntualmente, una coppia di cinciarelle decide di onorarci scegliendo la nostra casa come luogo per il nido. E' un po' stretto, ma il passaggio tra parete e cornice della finestra sembra perfetto per loro.

Dall'interno della stanza si sente il tramestio del nido ed il pigolare dei pulli. Per tutto il giorno è continuo il viavai degli adulti, che tornano con succulente prede nel becco. Fanno sosta, scegliendo uno dei posatoi vicini al nido e poi in un attimo, scompaiono letteralmente nel piccolo pertugio.

Ogni anno faccio delle foto. Le seguenti sono di quello in corso. Purtroppo le condizioni meteo non hanno giovato alle riprese. A differenza degli altri anni ho scelto un'angolazione diversa, che però ne ha ridotto la qualità. Le ho colte infatti attraverso il vetro della finestra fissa, nel locale vicino a quello dove si trova la finestra-nido.

Ho utilizzato una vetusta D300 con il 300 mm. AF-S f4, alla massima apertura, ISO 200. Grazie dell'attenzione.

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