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Nikonland Admin

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Articolo Commenti pubblicato da Nikonland Admin

  1. 8 ore fa, Andrea Zampieron ha scritto:

    Da Giugno dello scorso anno uso un mini PC con caratteristiche meno performanti di quello descritto [...]

    E' una giusta osservazione che ci permette di fare una aggiunta in coda all'articolo.

    Abbiamo scelto una soluzione di alta fascia, più che altro per dimostrare di fatto che un mini pc come quello descritto possa sostituire anche un desktop con processore i9 e architettura da workstation, rivaleggiando anche con le proposte di fascia media di Apple.
    Cosa che ci ripromettiamo di ripetere l'anno prossimo quando Intel ed AMD proporranno soluzioni ancora più sfidanti in termini di potenza di calcolo per watt consumato (perché invece è dimostrato che se non si hanno limiti di alimentazione, i processori desktop e le schede grafiche separate non hanno rivali).

    Ma per usi normali non è necessario arrivare a tanto, anzi, per la maggior parte dei fotografi basterà di meno.

    Quello che ci permettiamo di raccomandare è di non lesinare con lo spazio di memoria e di storage.

    Possiamo anche pensare di mettere la gran parte delle fotografie su un disco esterno collegato in USB 3/4 ma se usiamo Lightroom lo spazio per cache e anteprime rapidamente andrà ad esaurirsi se abbiamo un SSD principale da soli 256 GB.  (raccomandazione che estendiamo a maggior ragione agli utenti Apple, visto che anacronisticamente Apple si ostina a proporre macchine di primo prezzo con dotazioni che sono surclassate dalle nostre schede di memoria che usiamo correntemente sulle fotocamere).

    E sulle porte di comunicazione, perché è inutile avere un processore veloce e poi mortificarlo con porte USB 3.0

    Cordialmente.

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  2. Se qualcuno si sta chiedendo che fine abbia fatto il disco M.2 Kingston da 1TB smontato dal Minis Forum UM790 PRO arrivato dalla fabbrica, ecco qua.

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    è stato montato dentro un involucro in alluminio con interfaccia USB 3.2 Gen 2, in grado di trasformarlo in una unità di trasporto dati portatile e veloce.

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    velocità intorno al GB/s

    e temperature sotto controllo grazie alla dispersione termica :

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    di soli pochi gradi sopra la temperatura ambiente.

    Ma come vedete, anche quelli interni (i due C: connessi in RAID 0) lavorano dentro al mini pc a circa 30 °C.

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  3. 1 ora fa, Antonio Biggio ha scritto:

    [...] Non voglio scatenare le solite diatribe ma, dato che nell’articolo si fa una comparazione di configurazione e costo

    Argomento che non ci interessa né sposare né confutare. Su Youtube ci sono video che mostrano i benchmark sintetici tra mini PC Windows è Apple Mac Mini con configurazioni come da scatola.

    Qui abbiamo indicato approssimativamente i costi in gioco per una configurazione simile sul solo piano merceologico : quanto costa una configurazione simile, ammesso che sia possibile

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    e qui la differenza economica è evidente. Noi abbiamo speso € 845 + 2x €227 = € 1.299 per un pc completo con 8x2 core, 64 GB di ram e 8 TB di SSD M.2, e persino più compatto di un Apple Mac Mini e che consuma solo pochi watt in più a pieno carico.

    Se poi l'esportazione di un video di 45 minuti richiede un'ora con uno e 40 minuti con un altro, é materia che esula dallo scopo di questo articolo.

    Mentre lato user (o usuario, citando Fabrizio Cortesi) è giusto che chi usa Nikon, usi Nikon, chi usa Sony, continui ad usare indefinitamente Sony.

    Cordialmente.

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  4. Pubblicati i dati trimestrali a fine dicembre 2023 (terzo trimestre fiscale) Nikon.

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    cresce il fatturato di quasi 73 miliardi di Yen mentre diminuisce l'utile operativo da 50.6 a 34.4 miliardi.
    Tutti i comparti hanno avuto una riduzione del margine, tranne quello fotografico che ha visto un lieve aumento (+4%) a fronte di un incremento del fatturato del 20%

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    sono state vendute 640.000 fotocamere (+60.000) e 980.000 obiettivo (+50.000).

    Fattori di successo : Nikon Z8 e Nikon Zf
    Lo Yen (molto) debole ha aiutato i risultati contabili.

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    le previsioni per la chiusura dell'esercizio (31/3/2024) restano invariate.

    Fatturato + 48 miliardi annui, utile operativo + 1 miliardo di Yen.

    Fotocamere vendute 800.000, obiettivi 1.250.000 (quote di mercato 13% e 13% rispettivamente)

    ***

    il cash-flow è fortemente negativo
    il magazzino prodotti finiti è in calo ma è ampiamente superiore a quello di fine anno 2022 e 2021

    Motivo per cui ci aspettiamo che fino a fine marzo continui la campagna di sconti per ridurre il magazzino prodotti in catalogo.
    Prima della presentazione di nuovi prodotti la cui vendita partirà con il nuovo anno fiscale (dopo il 1° aprile).

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  5. l'ISS

    NIKON Z 9 VA NELLO SPAZIO: GLI ASTRONAUTI DELLA STAZIONE SPAZIALE RICEVONO LA FOTOCAMERA MIRRORLESS FULL-FRAME DI NIKON

    La NASA riceve diverse telecamere Z 9 fisicamente non modificate per condurre ricerche e documentare la vita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

    La Nikon Z 9 è stata lanciata sulla Stazione Spaziale Internazionale a gennaio, dove aiuterà gli astronauti della NASA a catturare le immagini iconiche e mozzafiato della Terra e dello spazio con qualità e chiarezza stellari. Questo è un risultato fondamentale per la serie Nikon Z, poiché questa sarà la prima fotocamera mirrorless Nikon utilizzata dall'equipaggio della stazione spaziale.

    Diversi corpi Z 9 insieme a un'impressionante selezione di obiettivi NIKKOR sono stati inviati al laboratorio in orbita durante la ventesima missione di servizi di rifornimento commerciale di Northrop Grumman per la NASA. La navicella spaziale cargo Cygnus, trasportata dal razzo SpaceX Falcon 9, è stata lanciata dallo Space Launch Complex 40 presso la stazione spaziale di Cape Canaveral il 30 gennaio 2024.

    "Nikon crede fermamente nella missione della NASA di esplorazione spaziale e ricerca pionieristica, e continueremo a lavorare a stretto contatto con l'agenzia spaziale per assicurarci che siano adeguatamente equipaggiati", ha affermato Naoki Onozato, Presidente e CEO di Nikon Inc. "Il coraggioso equipaggio ha per resistere ai rigori dell’esplorazione spaziale, ma vogliamo aiutare a garantire che non debbano preoccuparsi della loro attrezzatura fotografica”.

    La Z 9 utilizza la più recente tecnologia mirrorless e sta sostituendo l'attuale inventario di fotocamere reflex digitali Nikon D6 e D5 sulla stazione spaziale, con la D5 in servizio dal 2017. Dalla missione Apollo 15 più di 50 anni fa, le fotocamere e gli obiettivi Nikon sono stati utilizzati dalla NASA per l'esplorazione spaziale in varie missioni e sulle navette spaziali. A partire dal 1999, le fotocamere Nikon (Nikon F5) e gli obiettivi NIKKOR sono stati utilizzati a bordo del laboratorio orbitante per aiutare nella ricerca scientifica, nella manutenzione e per aiutare gli astronauti a catturare le immagini iconiche della Terra, dei cieli e oltre. L'attrezzatura viene utilizzata sia all'interno della stazione spaziale, ma anche nel vuoto incessante dello spazio in una speciale “coperta” sviluppata dalla NASA. Nel 2008, la NASA ha preso in consegna la reflex digitale D2XS e nel 2013, 38 fotocamere reflex digitali Nikon D4 e 64 obiettivi NIKKOR sono stati consegnati all'equipaggio della stazione spaziale.

    La serie Nikon Z di fotocamere digitali mirrorless è stata lanciata nel 2018 e da allora ha beneficiato delle ultime innovazioni, di continui aggiornamenti del firmware e di una linea di obiettivi NIKKOR Z in rapida espansione. La Z 9 è la fotocamera mirrorless full-frame di punta di Nikon, apprezzata per la sua struttura estremamente robusta, l'affidabilità incrollabile per i professionisti e la tecnologia di prossima generazione. La Z 9 è la prima fotocamera del suo genere a eliminare l'otturatore, riducendo al minimo le parti mobili per la massima durata. Le telecamere utilizzate nel laboratorio in orbita non sono fisicamente modificate, il che significa che i consumatori terrestri hanno accesso alla stessa qualità costruttiva dell’equipaggio della stazione spaziale nello spazio. Si tratta di una testimonianza che certifica che la tecnologia Nikon e la Z 9 sono in grado di resistere ai rigori estremi della vita a gravità zero e dell'esplorazione spaziale.

    Sebbene la fotocamera sia fisicamente la stessa, gli ingegneri Nikon hanno lavorato direttamente con la NASA per creare un firmware dedicato personalizzato per servire meglio gli astronauti e l'ambiente nello spazio. Ciò include l’espansione della riduzione del rumore a velocità dell’otturatore più elevate per tenere conto del costante bombardamento di radiazioni cosmiche a cui sono soggetti l’equipaggio e gli equipaggiamenti sulla stazione spaziale. Sono state apportate ulteriori modifiche alla sequenza dei nomi dei file, nonché alle impostazioni e ai controlli predefiniti ottimizzati per la vita a bordo del laboratorio in orbita e quando racchiusi nella copertura protettiva per le missioni esterne.Sono state apportate modifiche anche all'FTP integrato nella fotocamera e al protocollo di trasferimento per semplificare il flusso di lavoro dell'astronauta, aumentare l'efficienza e ridurre il consumo energetico durante l'invio di immagini dallo spazio alla Terra.

    Nuove fotocamere Nikon e obiettivi NIKKOR a bordo della stazione spaziale
    Mentre la NASA integra la tecnologia più recente del sistema di fotocamere mirrorless Nikon, è stata inviata anche una selezione di obiettivi per assistere gli astronauti. La spedizione comprende 13 Z 9, 15 adattatori FTZ II e un totale di oltre 15 obiettivi NIKKOR Z, inclusi super teleobiettivi e obiettivi macro.

    "Nikon crede fermamente nella missione della NASA di esplorazione spaziale e ricerca pionieristica, e continueremo a lavorare a stretto contatto con l'agenzia spaziale per assicurarci che siano adeguatamente equipaggiate", afferma Naoki Onozato, Presidente e CEO di Nikon Inc.. "L'equipaggio coraggioso deve resistere alle difficoltà dell'esplorazione spaziale, ma vogliamo aiutarli a garantire che non debbano preoccuparsi della loro attrezzatura fotografica."

     

    NOTA DELL'ADMIN : i sensori vengono bombardati da “raggi cosmici” e si danneggiano, dando loro una durata di circa sei mesi. Queste Nikon Z9 acquisite il mese scorso, quindi, saranno probabilmente sostituite da un altro lotto quest'estate.

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  6. Aggiornamento di elevato livello o come direbbero gli americani, Major Upgrade.

    Si allinea - e supera - alla Nikon Z9. Sostanzialmente, e non è un modo di dire, la Z8 di oggi non è la fotocamera che abbiamo comperato, ma è un modello superiore con questo aggiornamento firmware.
    Che arriva come era stato anticipato da Nikon stessa, senza ritardi, e gratis (mentre altri marchi stanno chiedendo denaro in cambio di aggiornamenti).
    Sviluppare a questo livello il software di una fotocamera ha costi elevati. Che in pratica Nikon ci fa pagare una-tantum, con l'acquisto iniziale del prodotto.

    Onore a Nikon.

    Aggiornamento.

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    il file è già pronto per l'uso, non cercate di scompattarlo : NON E' NECESSARIO

     

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    come al solito, batteria pienamente carica e pazienza, ci vuole del tempo.

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    dopo lo spegnimento la prova dell'avvenuto aggiornamento.

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    e giusto solo alcune delle aggiunte adesso disponibili nel menù

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    Grazie Nikon !

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  7. MonsterAdapter LA-FE2 è una versione evoluta del popolare adattatore elettronico LA-FE1 di MonsterAdapter, che può pilotare i tradizionali obiettivi Nikkor AF (come gli obiettivi D) rilasciati dal 1987 su mirrorless Sony. Gli obiettivi supportati da LA-FE1 vengono completamente mantenuti su LA-FE2, rendendo il numero di obiettivi che LA-FE2 può gestire la messa a fuoco automatica ha superato 200 al momento del rilascio.

    Nella parte software, le funzioni e i vantaggi di LA-FE1 sono stati effettivamente mantenuti ed ereditati. Allo stesso tempo, LA-FE2 ha incluso sin dal suo lancio l'acclamato algoritmo di messa a fuoco G Driver di MonsterAdapter, che può massimizzare il potenziale degli obiettivi autofocus con attacco F sulle nuove fotocamere con attacco E. Ti consente di sperimentare un effetto di messa a fuoco veloce, fluido e stabile.

    LA-FE2 ha ridisegnato l'adattatore migliorando l'ergonomia, rendendo i vari interruttori più in linea con le abitudini di utilizzo degli utenti e rendendo il funzionamento più fluido e semplice, al fine di ottenere una migliore esperienza d'uso.

    In termini di lavorazione, LA-FE2 utilizza materiali più forti e resistenti all'usura, il che non solo è bello, ma può anche prolungare efficacemente la vita del prodotto. Allo stesso tempo, con il lancio di LA-FE2, i prodotti MonsterAdapter inizieranno a utilizzare un nuovo pacchetto. Il nuovo pacchetto è molto più rispettoso dell'ambiente.

    Dimensioni del prodotto: circa 79 mm x 74 mm x 34,5 mm
    Peso: circa 155 g

    Prezzo e disponibilità: il prezzo di LA-FE2 è di 439 USD o equivalente.

     

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  8. Nuova intervista Nikon, questa volta ad Akiya Maekawa del Design Center e Mitsutero Hino del dipartimento di pianificazione UX di Nikon, Imaging Business Unit.

     

     

    Portare la "sensazione" della DSLR nell'era delle mirrorless

    Quando Nikon lanciò le fotocamere Z originali, la Z6 e la Z7, i fotografi Nikon di lunga data trovarono immediatamente familiari le nuove fotocamere mirrorless nonostante i fattori di forma più piccoli. Anche se alcuni pulsanti e controlli sono andati persi durante la transizione, gran parte dell'esperienza complessiva ricordava l'illustre era delle DSLR di Nikon, che di per sé non rappresentava un allontanamento così drammatico dalle sue fotocamere a pellicola in termini di aspetto generale.

    "Le fotocamere Nikon hanno costruito una solida tradizione attraverso le serie F e D, ma ciò che rimane coerente è l'impegno a perseguire la facilità d'uso come strumento per catturare i momenti desiderati", spiega Maekawa. "Nella progettazione delle fotocamere Nikon, riteniamo importante perseguire un'usabilità che si adatti ai tempi, consentendo alla fotocamera di adattarsi comodamente alle mani di ogni utente e di sentirsi come un'estensione del proprio corpo."

     

    “Pur ereditando i principi ergonomici sviluppati nel corso degli anni, è fondamentale incorporare un’usabilità che sia in linea con le esigenze dell’epoca. Con il sistema baionetta Z-Mount, Nikon ha continuato a sostenere questa filosofia di ergonomia, garantendo che la sensazione e il comfort durante il funzionamento e la meticolosa attenzione ai dettagli contribuiscano alla distinta esperienza e familiarità Nikon apprezzata dai clienti", continua Maekawa.

    Ciò non vuol dire che ogni nuova fotocamera sia progettata tenendo presente lo status quo. Come possono attestare gli utenti Nikon Z, c'è stata una continua evoluzione nel design e nell'ergonomia delle fotocamere Nikon Z.

     

    Determinare i cambiamenti giusti al momento giusto

    "Nel contesto del design delle fotocamere Nikon, è fondamentale identificare quali aspetti dovrebbero essere modificati e quali dovrebbero essere preservati in risposta all'evoluzione dei tempi, soprattutto considerando la nostra lunga tradizione nel design delle fotocamere", afferma Maekawa.

    “La capacità delle fotocamere Nikon di catturare i momenti desiderati in vari ambienti è resa possibile dall'integrazione di numerose funzionalità. Quando si tratta di incorporare nuovi elementi nel sistema di interfaccia utente consolidato, viene sempre condotta un’attenta valutazione durante tutto il processo di progettazione”.

    Tra le sfide più significative nella progettazione delle fotocamere mirrorless c’è il perfetto equilibrio tra i controlli hardware e i corpi macchina mirrorless sempre più compatti. Mentre alcune fotocamere, come la Z9 orientata ai professionisti, hanno molto spazio con cui lavorare, altre sono significativamente più piccole delle DSLR Nikon del passato.

     

    Gli ingegneri di Nikon stanno lavorando all'implementazione di funzionalità touchscreen migliorate per compensare la riduzione dei controlli fisici e sfruttare il modo in cui i clienti moderni si aspettano di interagire con i propri dispositivi. L'azienda ha anche aumentato la personalizzazione dei controlli, cosa che ha avuto un effetto significativo sulla Nikon Z9.

    Più funzionalità significano ulteriore complessità

    Un'altra sfida da superare per ingegneri e progettisti UX è che con le fantastiche fotocamere mirrorless e le nuove funzionalità arrivano più opzioni di menu, che possono rapidamente sembrare travolgenti, soprattutto per gli utenti inesperti.

    “Le fotocamere Nikon sono progettate con coerenza nelle loro operazioni fondamentali. Tuttavia, poiché l'usabilità desiderata può variare a seconda delle capacità e dell'esperienza dell'utente, forniamo un'operabilità adeguata per ciascun modello entry-level e di fascia alta, consentendo ai nuovi utenti di migliorare gradualmente le proprie capacità fotografiche", afferma Maekawa.

    “Inoltre, attraverso l’utilizzo di controlli hardware e funzionalità come l’i-menu, le nostre fotocamere sono progettate per diventare più facili da usare man mano che gli utenti approfondiscono la comprensione delle tecniche di ripresa di base. Recentemente, abbiamo anche preso in considerazione iniziative per supportare aggiornamenti complessivi a livello di sistema, non solo per le singole fotocamere”.

     

    In definitiva, sebbene l’accessibilità sia importante, l’obiettivo finale è sempre la funzionalità. Maekawa aggiunge: "Le fotocamere e gli obiettivi sono strumenti che consentono agli utenti di catturare immagini, quindi è fondamentale che siano facili da usare".

    “Per quanto riguarda la funzionalità, diamo priorità alle nostre fotocamere e obiettivi alla capacità di catturare immagini in modo efficace sia con le foto che con le riprese video. Per raggiungere questo obiettivo, perseguiamo progetti che consentano agli utenti di acquisire immagini in modo affidabile, principalmente a mano libera, utilizzando anche apparecchiature di stabilizzazione come treppiedi quando necessario. Non aggiungiamo indiscriminatamente pulsanti o luci di posizione alla ricerca della funzionalità; tutto viene considerato attentamente.

     

    Il primo passo è considerare le mani di un fotografo

    Il primo passo nel processo di progettazione della fotocamera è considerare il modo in cui gli utenti la terranno. Da ciò consegue tutto, incluso dove gli utenti posizioneranno la mano sinistra durante lo scatto mentre impugnano la fotocamera con la mano destra e quali operazioni verranno eseguite quando la fotocamera è su un treppiede.

    "Naturalmente, le dimensioni delle mani variano da individuo a individuo e ci sono vari modi per tenere la fotocamera, nonché per visualizzare l'EVF (con l'occhio destro o sinistro)", afferma Maekawa. “Tenendo conto di questi fattori, miriamo a fornire la migliore soluzione possibile per ciascun modello, in modo che il prodotto possa essere utilizzato da un’ampia gamma di persone”.

     

    Nikon ritiene giustamente che esistano troppi controlli e funzionalità, che possono rendere una fotocamera o un obiettivo ingombrante da trasportare e difficile da sostenere durante le riprese a mano libera. Il punto in cui cade questo equilibrio tra funzionalità e usabilità dipende dall'utente target e dal segmento di prodotto.

    Le preferenze e il comportamento sono cambiati in risposta alla tecnologia della fotocamera Mirrorless

    Mitsutero Hino di Nikon aggiunge che il comportamento degli utenti cambia man mano che i fotografi passano dalle fotocamere DSLR alle fotocamere mirrorless. Mentre alcuni tiratori Nikon sono entrati al piano terra e altri hanno acquistato una fotocamera Nikon per la prima volta negli ultimi anni, le sue richieste e preferenze generali cambiano man mano che la base di utenti Z cresce.

    “Evolviamo il sistema operativo per allinearlo al loro utilizzo. Sebbene le fotocamere come la Z9 con molti pulsanti e controlli siano importanti, consideriamo altrettanto importanti anche le fotocamere più piccole come la Z6 II e la Zf”, afferma Hino. “Tuttavia, il nostro approccio differisce a seconda del modello.”

     

    “Ad esempio, lasciatemi spiegare la sequenza di eventi dallo scatto alla riproduzione delle immagini. Nelle fotocamere reflex digitali, dopo aver catturato un'immagine, gli utenti dovevano spostare la mano sinistra dall'obiettivo al retro della fotocamera per controllare l'immagine sul monitor LCD montato posteriormente. Ciò comportava un movimento fisico della mano. Con le fotocamere mirrorless, invece, è ora possibile visualizzare l'immagine riprodotta attraverso un mirino elettronico. Gli utenti possono passare alla schermata di riproduzione tramite la riproduzione automatica dopo lo scatto o premendo un pulsante con la mano destra. Ciò consente loro di confermare l’immagine riprodotta senza la necessità di movimenti significativi della mano o di spostare lo sguardo”, afferma Hino.

     

    Questa è una considerazione importante. Il semplice porting, in mancanza di una parola migliore, del sistema operativo da una DSLR Nikon a una fotocamera mirrorless Nikon, sebbene molto più semplice ed economico, non riuscirebbe a tenere adeguatamente conto delle diverse funzionalità offerte dalle fotocamere mirrorless e di come queste funzionalità cambiano il modo in cui un utente interagisce con la fotocamera.

    D'altra parte, come è già stato accennato, apportare un cambiamento radicale a ogni aspetto dell'esperienza dell'utente allontanerebbe gli attuali tiratori Nikon. I cambiamenti non possono avvenire in un colpo solo ma devono essere attentamente considerati e implementati nel tempo. Sebbene le fotocamere mirrorless siano una rivoluzione per la fotografia, l’esperienza di utilizzare le fotocamere e scattare foto deve essere più un’evoluzione.

    “Con il passaggio alle fotocamere mirrorless, ci sono stati cambiamenti nelle azioni pre e post-scatto e questi cambiamenti variano da persona a persona. In risposta a ciò, abbiamo evoluto le funzioni della fotocamera per consentire agli appassionati Nikon di personalizzare varie azioni in base alle proprie preferenze", spiega Hino. “Indipendentemente dalle dimensioni della fotocamera o dal numero di pulsanti e controlli, miriamo a fornire la possibilità di adattare la fotocamera al proprio stile di ripresa. Ciò garantisce che gli utenti possano adattare le funzionalità della fotocamera alle proprie preferenze individuali."

     

    Il desiderio di una maggiore personalizzazione su tutta la linea

    Cambiando marcia, la Nikon Zf ha riscosso un grande successo tra i fotografi per le sue prestazioni e lo stile vintage. Quando è stato chiesto se ci sono piani per portare il design esterno di ispirazione retrò della Zf nel sistema di menu della fotocamera, ad esempio con una skin del menu ispirata a FM2 o caratteri/colori retrò, Nikon ha risposto che, sebbene non possa commentare piani specifici per lo sviluppo futuro , il feedback, come tutti i feedback che riceve dai clienti, viene attentamente considerato.

    Tuttavia, Hino ammette che gli piacerebbe maggiori opzioni di personalizzazione come diversi colori di menu e suoni di scatto personalizzati.

     

    “In passato, abbiamo offerto scelte in Picture Control e Creative Picture Control, oltre a suggerire opzioni di regolazione fine. Abbiamo anche consentito la personalizzazione dei pulsanti, aggiunto obiettivi in edizione speciale, introdotto opzioni della fotocamera come Zfc, fornito opzioni di colore per la pelle artificiale Zfc e Zf e consentito la personalizzazione delle impostazioni di visualizzazione live view e del suono dell'otturatore", spiega Hino.

     

    “Il nostro obiettivo è creare un'esperienza fotografica che possa essere personalizzata in base alle preferenze individuali, in modo che il tempo trascorso con gli obiettivi Nikkor e le fotocamere Nikon sia emozionante e divertente. Questo è qualcosa che personalmente non vedo l’ora di prendere in considerazione”.

    I suoni dell'otturatore personalizzabili, i colori dei menu e persino la scelta dei caratteri stilizzati sarebbero un successo per alcuni utenti Nikon. La fotografia è un'attività estremamente personale, quindi anche l'esperienza di utilizzo di una fotocamera dovrebbe essere personale.

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  9. Per pronta consultazione, il passo filtri di tutti i Nikkor Z

    • 46 mm
      • 16-50mm f/3.5-6.3 VR DX
      • 24mm f/1.7 DX
      • 50 mm f/2,8 MC
    • 46mm (a inserimento)
      • 400mm f/2.8TC VR S
      • 600mm f/4TC VR S
      • 800mm f/6.3 PF VR S
    • 52 mm
      • 24-50mm f/4-6.3
      • 26 mm f/2,8
      • 28 mm f/2,8
      • 40mm f/2
    • 62 mm
      • 18-140 mm f/3,5-6,3 VR DX
      • 35 mm f/1,8 S
      • 50 mm f/1,8 S
      • 50-250 mm f/4.5-6.3 VR DX
      • 105 mm f/2,8 VR S MC
    • 67 mm
      • 12-28mm f/3.5-5.6 PZ VR DX
      • 17-28mm f/2.8
      • 24-200 mm f/4-6,3 VR
      • 28-75 mm f/2,8
      • 70-180 mm f/2,8
      • 85 mm f/1,8 S
    • 72 mm
      • 24 mm f/1,8 S
      • 24-70mm f/4S
    • 77mm
      • 20 mm f/1,8 S
      • 24-120mm f/4S
      • 70-200 mm f/2,8 VR S
      • 100-400 mm f/4.5-5.6 VR S
    • 82 mm
      • 14-30mm f/4S
      • 24-70 mm f/2,8 S
      • 50mm f/1.2
      • 58 mm f/0,95 NOCT S
      • 85 mm f/1,2 S
      • 135mm f/1.8 Plena
    • 95 mm
      • 180-600 mm f/5.6-6.3 VR
      • 400 mm f/4,5 VR S
      • 600mm f/6.3 PF VR S
    • 112 mm
      • 14-24 mm f/2,8 S
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    • Eccellente, grazie ! 4
  10. 2 ore fa, PiermarioPilloni ha scritto:

     

    39 minuti fa, Antonio Biggio ha scritto:

    Io sempre su Amazon qualche anno fa avevo preso questo.https://www.amazon.it/gp/aw/d/B07H2VF6ZR?psc=1&ref=ppx_pop_mob_b_asin_title&th=1

     

    cortesemente, potreste inserire i link con il tasto apposito ? Perché così sono proprio sgradevoli anche esteticamente.

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  11. Per favorire una partecipazione organizzata fotograficamente ed avere un punto di sfogo creativo concentrico, abbiamo pensato di aprire, sperimentalmente, una nuova fase di contest settimanali.

    Trovate tutto qui :

     

    Cordialmente.

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  12. La gente che c'è dietro ai Nikkor Z parla delle possibilità di espressione della piattaforma, dei suoi sogni futuri, di quello che si potrebbe realizzare.
    Intervista in tre parti a margine della celebrazione del 90° anno dal lancio del primo Nikkor (Gli Aero-Nikkor e il 90° anniversario Nikkor)

    Parla Kouichi Ohshita di Nikon, del terzo reparto di progettazione della divisione di ingegneria ottica di Nikon.

    "

    Quando Nikon ha lanciato le fotocamere mirrorless Z6 e Z7 nel 2018, inaugurando il sistema fotografico Nikon di prossima generazione, l'azienda è passata dal venerabile attacco F al nuovo attacco Z. Rispetto alla baionetta F, lanciata negli anni '50, la baionetta Z presenta un diametro maggiore (55 contro 44 millimetri) e una distanza focale della flangia più corta (16 contro 46,5 millimetri). Il Nikon Z è l'attacco per obiettivi full-frame dal diametro più grande e presenta la distanza della flangia più breve.

    “Sfruttando la combinazione Nikon Z Mount con il suo diametro di 55 millimetri e la distanza focale corta della flangia di 16 mm, è stata realizzata una flessibilità di progettazione superiore per gli obiettivi Nikkor Z, aprendo nuove possibilità per i creatori di immagini. Un esempio di obiettivo reso possibile dal sistema Z-Mount è il Nikkor Z 58mm f/0.95 S Noct, l'obiettivo più veloce nella storia di Nikkor, lanciato nel 2019"

     

    “All’inizio, i progettisti di obiettivi Nikon tracciavano il percorso della luce attraverso l’obiettivo e ne stimavano le prestazioni in base a vari valori di aberrazione. Circa 50 anni fa è stata introdotta la tecnologia di valutazione OTF (MTF), che consente di comprendere le prestazioni di risoluzione degli obiettivi durante la fase di simulazione”.

    Attualmente, con il progresso della tecnologia di simulazione delle immagini, i progettisti possono predeterminare se l’obiettivo produrrà la rappresentazione desiderata e come gestirà i bagliori e le immagini fantasma durante la fase di progettazione (al simulatore NdA). Questi fattori contribuiscono alle prestazioni superiori degli obiettivi Nikkor Z.”

    Ci sono stati anche importanti miglioramenti nella progettazione, ingegneria e produzione degli elementi in vetro.

    “Inoltre, le innovazioni tecnologiche prima e dopo lo sviluppo dell’attacco Z-Mount hanno consentito una maggiore libertà creativa nella progettazione degli obiettivi. Ad esempio, lo sviluppo di materiali per lenti PF che riducono significativamente il chiarore PF, che si verifica intrinsecamente nelle lenti PF; lo sviluppo del vetro SR che aiuta a ridurre al minimo l'aberrazione cromatica; lo sviluppo del Meso Amorphous Coat, che riduce notevolmente l'effetto ghosting; e il continuo progresso delle tecnologie delle lenti come le lenti asferiche, che sono state utilizzate fin dall’era della baionetta F: questi sono tutti esempi di progressi tecnologici che hanno giocato un ruolo significativo nel fornire ai designer la capacità di creare design più creativi e innovativi”

    Ohshita aggiunge che i miglioramenti nelle correzioni delle immagini basate sul software non dovrebbero essere trascurati. Sebbene i miglioramenti nell’hardware siano vitali, lo sono anche i progressi nel software. Cita l'obiettivo Nikkor Z 14-30mm f/4 S, che è paragonabile al vecchio obiettivo Nikon AF-S 14-24mm f/2.8 G ED in termini di qualità dell'immagine. Questa parità relativa, nonostante una spaccatura in termini di dimensioni, peso e costo, è dovuta in parte a migliori algoritmi e software di correzione delle immagini.

    Speranze o anticipazioni ?

    "La gamma di obiettivi Nikkor Z è diventata davvero piuttosto ampia, ma credo che manchino ancora obiettivi specializzati", afferma l'ingegnere ottico. “Permettetemi di suggerire obiettivi che personalmente mi piacerebbe vedere rinnovati. Innanzitutto, un obiettivo fisheye. Nikon ha progettato vari obiettivi fisheye nel corso degli anni e mi piacerebbe vedere un obiettivo fisheye per l'attacco Z che offra qualcosa di unico e senza precedenti. Allo stesso modo, anche un obiettivo tilt-shift è un buon candidato. Mi entusiasma pensare alle possibilità di creare un attraente obiettivo decentrabile che sfrutta le caratteristiche uniche dell’attacco Z-Mount.”

     

    I possessori di Nikon Z, in particolare i fotografi di paesaggio e di architettura, apprezzerebbero queste aggiunte alla gamma di obiettivi Z nativi. Gli obiettivi fisheye e tilt-shift con attacco F di Nikon hanno molti fan e molti fotografi li utilizzano senza dubbio sulle fotocamere Nikon Z insieme all'adattatore FTZ.

    Tuttavia, come è stato dimostrato con altri obiettivi Z, c'è ampio margine di miglioramento quando si riprogetta un obiettivo con attacco F per le fotocamere Nikon Z. Non esiste alcun sostituto per un'ottica nativa realizzata con la moderna tecnologia ingegneristica.

    "Inoltre, mi piacerebbe vedere riprogettati anche gli obiettivi DC e gli obiettivi micro-zoom"

    “Ma piuttosto che incorporare semplicemente queste funzioni negli obiettivi Nikkor Z (senza essere guidati dalla tecnologia), credo che sarebbe meglio considerare ciò che i clienti si aspettano da questi obiettivi ed esplorare mezzi alternativi per fornirli. È fondamentale considerare attentamente le aspettative dei clienti e trovare modi innovativi per soddisfare le loro esigenze”.

    "Consideriamo ogni prodotto in modo univoco, identificando clienti e mercati target specifici", risponde Ohshita. "Comprendiamo che le prestazioni a cui gli utenti danno priorità possono variare notevolmente a seconda di fattori come il soggetto che fotografano e la lunghezza focale."

    "Pertanto, ci impegniamo in discussioni e diamo priorità a diversi aspetti come prezzo, prestazioni e specifiche per ciascun obiettivo, su misura per soddisfare le esigenze del nostro pubblico target."

     

    Quali sono gli obiettivi più difficili da progettare?

    "Se dovessi menzionare un tipo specifico, forse citerei gli obiettivi di prezzo medio-basso venduti come obiettivi in kit"

    "Gli obiettivi kit sono obiettivi che i clienti acquistano insieme al corpo macchina e devono fare una buona prima impressione e offrire versatilità per vari usi pur essendo convenienti, leggeri e compatti."

    “Inoltre, è necessaria una tecnologia per garantire una produzione stabile e di massa di lenti in kit. Lo sviluppo di lenti in kit comporta la sfida di trovare il delicato equilibrio tra prestazioni, prezzo, dimensioni ed efficienza produttiva”.

    Il desiderio di fare una prima impressione fortemente positiva con i clienti che acquistano un kit fotografico ha molto senso. Sebbene ci siano sfide associate alla produzione di qualsiasi obiettivo, indipendentemente dal suo prezzo, c’è qualcosa di particolarmente difficile nel garantire ai clienti un’esperienza positiva con un obiettivo che costa solo poche centinaia di dollari.

    Ohshita osserva che ogni “tipo” di obiettivo presenta le proprie sfide. Gli obiettivi ultragrandangolari luminosi, ad esempio, presentano vincoli relativi all'uniformità nel campo dell'immagine, al controllo del chiarore del coma sagittale, una delle principali preoccupazioni per l'astrofotografia, e alla produzione di elementi di lenti asferiche.

    D'altra parte, "Per gli obiettivi per ritratti, le sfide includono l'acquisizione dei dettagli delicati del soggetto, l'ottenimento di uno splendido bokeh di fondo e il mantenimento di una transizione bokeh fluida davanti e dietro il piano focale. Ogni tipo di obiettivo ha diversi vettori (direzioni) di difficoltà”

    Indipendentemente dal tipo di obiettivo, gli ingegneri Nikon mirano a renderlo il più piccolo e leggero possibile senza sacrificare le prestazioni. Allo stesso modo, gli obiettivi primari devono offrire qualcosa di unico, qualcosa che gli obiettivi zoom non possono offrire. Gli obiettivi zoom devono essere versatili senza compromettere le prestazioni a qualsiasi lunghezza focale specifica nella loro gamma.

    “Voglio sottolineare che i progettisti Nikon si dedicano a ogni aspetto dello sviluppo degli obiettivi, indipendentemente dalla fascia di prezzo. Comprendiamo l'importanza di fornire obiettivi di alta qualità a prezzi accessibili per soddisfare le esigenze di un'ampia gamma di clienti"

     

    Nel corso della lunga storia degli obiettivi Nikkor di Nikon, è facile dividere i prodotti in epoche diverse in base al loro aspetto generale e al linguaggio del design. C'è un'enorme differenza tra gli obiettivi AF-D degli anni '80 e '90 e gli obiettivi AF-S del 21° secolo. E, naturalmente, gli obiettivi Nikkor Z hanno un aspetto ancora diverso, con un aspetto molto più elegante e moderno e design diversi dei pulsanti e degli anelli di zoom/messa a fuoco.

    Interviene su questo argomento Hiroyuki Ishigami del dipartimento di pianificazione UX di Nikon nella business unit Imaging.

    “Gli obiettivi Nikkor rappresentano sempre la tecnologia ottica più recente. Il linguaggio del design è fortemente influenzato da questo e da altri fattori di evoluzione, inclusi materiali e funzionalità come l'operatività fluida e diretta degli anelli di controllo e dello zoom, nonché la facile accessibilità ai componenti operativi come il pulsante Fn. Ci impegniamo a perfezionare e migliorare costantemente questi aspetti in futuro”, spiega Ishigami.

    L'anello di controllo è qualcosa che Nikon ha introdotto con il suo primo lotto di obiettivi Nikkor Z nel 2018. L'anello personalizzabile fornisce all'utente l'accesso diretto alle impostazioni selezionate, inclusa la compensazione dell'esposizione e ISO.

    Cosa ti piacerebbe realizzare ?

    "Vorrei espandere l'obiettivo Noct in una serie, includendo un obiettivo Noct ultra grandangolare e un teleobiettivo Noct da 200-300 mm"

    "Il Noct ultra-wide sarebbe l'ideale per le riprese live view di sciami meteorici o aurore, mentre il teleobiettivo Noct servirebbe come strumento di astrofotografia per catturare comete in movimento di breve durata", continua Ohshita. "Immagino che questi obiettivi offrano una profondità di campo senza precedenti e un bokeh unico, fornendo una resa dell'immagine distintiva ed eccezionale, anche per la fotografia normale."

    Quale è il Nikkor Z più straordinario ?

     

    ll Nikkor Z 58mm f/0.95 Noct come l'obiettivo Nikkor Z più impressionante disponibile.

    "Questo obiettivo è stato sviluppato come obiettivo di punta della serie Nikkor Z, incorporando lenti asferiche rettificate di grande diametro e ad alta precisione, lenti asferiche in vetro stampato, vetro ED, tecnologie ARNEO Coat/Nano Crystal Coat e il meglio delle tecnologie di progettazione e produzione di Nikon . Può davvero essere considerato il culmine degli obiettivi Nikkor."

    “Fino ad allora, gli obiettivi di grande diametro erano considerati obiettivi 'speciali' che consentivano ai fotografi di godere di caratteristiche di resa distintive a diverse aperture, presentando aberrazioni uniche se utilizzati a tutta apertura e supportando una resa nitida quando l'apertura veniva ridotta. Tuttavia, questo obiettivo non presenta differenze evidenti nella resa tra le impostazioni di apertura"

    "Permette agli utenti di godersi il rendering alla massima apertura a un livello completamente nuovo, come si addice al suo nome, 'Noct.'"

    "

    ***

    Chi meglio di un progettista ottico Nikon può trasformare i suoi sogni in realtà commerciali ?
    Noi siamo sicuri che per ognuno dei possibili Nikkor Z futuri menzionati, esistano già progetti concreti, se non proprio prototipi.

    Ad ogni modo l'intervista chiarisce e ribadisce discorsi che noi andiamo facendo da tempo sulle nostre pagine :

    1. la principale novità del sistema Nikon Z non sono le fotocamere, quelle sono in corso di evoluzione e maturazione, ma il gigantesco Z Mount che ha liberato ogni più pazzesca fantasia dei progettisti
    2. il miglioramento della tecnologia di produzione delle lenti (sia tradizionali che asferiche che Fresnel) consente sviluppi di schemi inconsueti con prestazioni mai viste
    3. il passaggio alla modellazione al simulatore consente di sviluppare gli obiettivi come gli ingegneri della Formula 1 disegnano e "testano" virtualmente le monoposto da gara. Solo a sviluppo completo del progetto si passa alla produzione di un prototipo per verificare che si comporti come da simulazioni. Questo libera risorse, accelera i processi, contiene i costi
    4. i rivestimenti superficiali sofisticati consentono cose mai viste in termini di attenuazione dei difetti ottici
    5. l'utilizzo di tecnologie software per rendere trasparenti le correzioni agli occhi del fotografo che vedrà già a mirino l'immagine per quanto possibile priva di difetti, permette di pensare oggetti compatti con prestazioni a prima vista impossibili
    6. se si sogna in grande, non ci sono limiti.

    Per tutto il resto però ci vuole una Visa con un massimale da sceicco.
    Potete immaginare quanto potrebbe costare un 300mm f/2 Noct ...

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  13. Dopo circa 18 mesi di voci del tutto campate in aria (super-risoluzione da un fantastiliardo di pixel, global shutter, 8K e altro) si stanno coagulando finalmente rumors credibili sulla prossima Canon R1, mirrorless ammiraglia dedicata alla fotografia d'azione (sport e wildlife).

    Ci crediamo abbastanza da riportarli anche qui come riferimento per il futuro dei concorrenti.

    • 30 megapixel, nuovo sensore dual layer stacked
    • che sincronizza ad 1/1250''
    • no otturatore meccanico
    • 40 al secondo scatti in continuo
    • 1 secondo di prescatto
    • 240 al secondo scatti fino a riempimento del buffer
    • RAW compresso con perdita di 1/3 della dimensione senza perdita
    • video 6K

    in sostanza la risposta sia a Nikon Z9 che Sony a9 III e la dimostrazione - cosa di cui siamo convinti - che non sia del tutto indispensabile un global shutter per avere velocità molto elevate.

    Probabilmente la stessa via su cui stanno lavorando i tecnici di Nikon con la Zh, ammesso che il muletto di cui si parla poi prenda la via della produzione.

    Al momento abbiamo sentito che ogni programma Nikon è rimandato a partire dal primo trimestre 2025 (che comincia fiscalmente il 1° aprile 2024).

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