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Nikonlander
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  1. Ho fatto questa foto a mio fratello. Lì per lì la foto è nata perché stavamo cazzeggiando ridendo... però l'ho messa su Photofeeler per ottenere qualche voto e vedere come performava.. e figa sta facendo 9.4. Il che è incredibile, pure le foto con il sorriso di solito arrivano al massimo a 8 tranne rari casi. Quindi niente. Mi fa ridere che vada così forte but still. Quindi ve la propongo. F/1.8, 1/200sec, ISO720, 35mm.
  2. Alla fine ho chiamato. Mi ha assicurato che appena posso passare per Padova glielo consegno così ci dà un'occhiata e lo sistema 🙂 meglio così.
  3. Ah questa è una gran brutta cosa in effetti. Perché se peggiora non è il top. A questo punto allora chiamo e sento quello che mi dicono. Anche perché loro dicevano di avere fatto dei test di funzionamento dell'ottica quindi il fatto che abbia sto problema non va molto bene.
  4. Eh l'unico problema è che l'ho comprato a Padova ma io sono di Milano. Quindi dovrei spendere un 50-60€ tra andare e tornare. O spedirglielo. Entrambe le soluzioni non sono esattamente il top. L'idea che avevo era quella di aspettare la prossima volta che torno a Padova (ho i genitori lì) e portarglielo in modo che ci diano un occhio. Ma comunque probabilmente dovrei lasciarglielo. Quindi sbatti +infinito.
  5. Ho comprato recentemente un Sigma 35mm F/1.4 usato. Nell'uso normale tutto perfetto e immacolato. Mi sono reso conto tuttavia che raramente, se provo a mettere a fuoco da vicino e poi da lontano (e viceversa) accade ogni tanto che l'obiettivo è come se "grippasse" (senti come un rumore di sabbia) e si blocca. Non riuscendo a mettere a fuoco. Mettendo a fuoco qualcosa di intermedio si ripiglia e poi ce la fa. Diciamo che in un uso standard questa cosa non si verifica mai essendo qualcosa che succede solo in casi estremi appunto. Ora, avendo la possibilità di ridarlo indietro entro 7 giorni e comunque ho la garanzia a 6 mesi... cosa mi consigliate di fare? Io tendenzialmente non sarei per ridarlo visto che per quel prezzo non lo troverei e comunque il problema è minimo alla fin fine. Piuttosto quasi me lo terrei così. Ma magari un pensiero era di portarglielo per chiedergli se riuscivano a far qualcosa. Un mio amico proponeva di aggiornare il firmware dell'obiettivo (ammesso che esista e si possa fare come cosa.. ma non ho trovato nulla sul sito della Sigma). Idee? 🙂
  6. Sigma 35mm F/1.4, test su strada Sono riuscito a mettere le mani sul Sigma. Che dire, a parte il lieve difetto estetico è perfetto e funziona alla grande. Pure nessun problema di Front-back focus. Fantastico. Qui vi lascio due fotografie. Una presa con il Nikkor 35mm e l'altra con il Sigma 35mm. Vediamo chi indovina quale delle due ho preso con il Nikkor e quale con il Sigma 🙂
  7. Sigma 35mm F/1.4 Ho trovato quest'ottica usata, con 6 mesi di garanzia. Pulita e verificata in un centro fotografico per la modica cifra di... 400€. A fronte del fatto che la lente ha dei difetti meramente estetici abbastanza marcati ma non eccessivi. Considerato che dell'estetica della lente me ne frega gran poco, direi che questa domenica entra nella scuderia. Direi che con il 35mm e il 50mm full frame giù pronti il prossimo passo è passare in full frame con una D750. Appena mi entrano un 1000-1500€ faccio il salto e punto un 85mm per compensare la differenza di focale. A breve rivendo il 35mm e sto valutando di rivendere anche il sigma 17-50mm. Da quando ho il 35 o uso il 35 o uso il 50, quindi sta diventando abbastanza inutile. Se rivendo bene entrambi potrei finire per metterci praticamente solo 100-150€ in più.
  8. Uh che svarione! Grazie per avermelo fatto notare 🙂 C'è un backstage in cui ci sono le sue modelle che parlano delle foto. Non mi entusiasmava perché avrei preferito sentire parlare lui. A volte non mi convincevano molto certe analisi fatte dalle modelle. Però provo a cercare quello che mi hai consigliato tu 🙂 ----- Comunque, oggi lezioni sui diffusori, ombrelli, flash, ecc. lo devo dire: la cosa più pallosa di sempre 😂 e non per colpa del buon Nicola, l'insegnante, che ci ha messo un sacco di buona volontà. Ma obiettivamente l'argomento era quanto di più "tecnico" e privo di emozioni che esista. Ma vabbè, anche questo andava fatto 🙂 E va detto che la cosa mi ha fatto riflettere non poco. Visto che attualmente in palestra le foto che ho scattato erano quasi da "reportage". Ovvero le persone che fanno e io al volo scatto. Mettersi a impostare tutto uno schema di luci, per quanto semplice, implica che non puoi fare uno scatto dietro l'altro a batteria. Stile quasi una discoteca. Devo far notare questa cosa alla direzione.
  9. Paolo Roversi Anche qui, molto è rubato da: http://www.nikonland.eu/forum/index.php?/page/indice.html/_/grandi-fotografi/paolo-roversi-io-mi-devo-emozionare-r661 https://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Roversi_(fotografo) Perchè mi venga voglia di fotografare, qualcosa mi deve toccare, qualcosa mi deve emozionare, deve portarmi un ricordo, un sogno. Tutto comincia da uno sguardo. Guardo qualche cosa e in me si accende la voglia di fotografarla. Paolo Roversi, classe 1947, italiano trapiantato a Parigi, tra i più affermati e ricercati fotografi di moda del mondo. Ha firmato servizi per tutte le riviste più famose, per tutte le edizioni. Vogue trabocca di sue foto. Il suo tratto caratteristico è la pellicola in grande formato, Polaroid 20x25 e produzione quasi esclusivamente in studio. Tutti i suoi scatti sono molto pensati, curati e voluti. L'uso della luce è quello di una luce diffusa e soffusa. Con un utilizzo di una pellicola che gli consente di creare colori eteri. Non ricerca il realismo ma cerca il sogno che ha voluto cercare di immortalare in quell'attimo, con quello scatto. La resa della Polaroid, infatti, rende i colori delle foto irreali, creando un mondo stilisticamente sospeso tra reale ed irreale Paolo Roversi lavora essenzialmente in grande formato, con la Polaroid 20x25 o con il banco ottico e per questo tutta la sua produzione è quasi esclusivamente in studio. Roversi pone molta attenzione all'uso dell'illuminazione cercando di ricreare molto spesso atmosfere malinconiche, il chiaroscuro nella sua tecnica è determinante.A proposito del suo approccio al colore, Paolo Roversi ha dichiarato al critico e storico Gabriel Bauret: «Alla ricerca dell'emozione e della suggestione (…) rifiuto l'oggettività del colore e lo uso in maniera molto soggettiva. Il mix magico dell'immagine fotografica è quel misto indefinibile di realismo e finzione, astratto e concreto, illusione e verità."» Molto spesso negli scatti di Roversi si denota una certa tendenza alla fusione fra lo sfondo e le ombre con la pelle e i vestiti indossati dalle modelle. Il modo di utilizzare l'illuminazione da parte di Roversi è stato definito da Bauret "una luce "italiana", quasi pittorica"[1]. Le modelle risultano quasi impalpabili, con una sensualità trattenuta anche nei nudi. Il curatore e scrittore d'arte Martin Harrison definisce la fotografia di Roversi com "l'espressione più estrema della grazia e della bellezza fragile"[17]. Paolo Roversi sostiene che il motore principale del suo lavoro sono "la nostalgia dell'infanzia" e "l'inconosciuto". I suoi scatti sfruttano l'effetto delle lunghe esposizioni, da pochi secondi fino a 30, e si affidano al flash per congelare l'espressione della modella. Questa tecnica, secondo l'autore, dà maggior tempo all'anima di affiorare e manifestarsi. Nella fotografia di Roversi la modella solitamente è sola, una figura centrale e protagonista su un fondo neutro, sovente di un bianco cremoso, con praticamente nessun altro elemento al di fuori di sé stessa e dei vestiti che indossa. I nudi spesso vedono la figura statica, in piedi e frontale, in posa del tutto naturale con lo sguardo rivolto direttamente all'obiettivo, in un ambiente spoglio, buio ed essenziale.
  10. Peter Limbergh Premessa: riprenderò molti contenuti presenti nelle seguenti analisi: http://www.nikonland.eu/forum/index.php?/page/indice.html/_/grandi-fotografi/peter-lindbergh-nur-frauen-r70 Quello che caratterizza Limbergh è sicuramente il suo uso del bianco e nero che è tipico della maggior parte dei suoi scatti. Di origini tedesche, nato verso la fine della seconda guerra mondiale, un po' incarna gli schemi di quell'epoca. Immagini per lo più molto pure, a tratti ruvide, tratti anche un po' fredde che trasmettono molto ma non hanno la paura di lasciare in chi guarda a volte un senso di disagio. Scelto più volte per fare il calendario Pirelli, vuole che le sue modelle abbiano qualcosa da dire. Che trasmettano un'emozione in chi guarda. E in quanto tali, le preferisce nude non solo nel vestire ma anche nel loro modo di esprimersi davanti alla fotocamera. Vuole che siano autentiche, realistiche, se stesse. Senza particolari orpelli o cose che vadano a modificare la loro naturale bellezza. Anche la stessa post produzione delle sue foto è molto minimale se non assente. E' contrario alla perfezione in quanto uccide quel realismo, quell'autenticità che lui cerca in ogni scatto. Rimangono delle dee, di una bellezza superiore e intoccabile, ma ne riusciamo a scorgere il lato più umano, autentico e a tratti fragile. Guardando il suo back-stage la cosa che colpisce è quanto scatti. Scatta a macchina, sembra un mitragliatore. Muovendosi anche continuamente e cercando molti punti di vista diversi. Come alla ricerca dell'attimo perfetto. Verso la fine finisce per usare quasi solo una lente 70-200 F/2.8. Forse per praticità e comodità, vista la vecchiaia. Per quanto in passato abbia usato anche lenti fisse. E' molto semplice, a tratti minimale, nel suo modo di allestire la scena. Lo vediamo nel caso di Mini Anden: Lasciata nuda. Senza trucco o con un trucco molto semplice. Espressione seria ma comunque piena, coinvolta nello scatto. Fondale nero e sedia su cui è appoggiata a malapena presente nella scena. Un po' forse derivante dalle sue origini di pittore, la sua fotografia è arte. Arte fotografica. Non c'è quella ricerca della perfezione e delle foto glamour iper-pompate e perfette nei loro canoni irrealistici. Anzi, l'espressione per Limbergh è quasi più quella di un ideale. Di un'emozione. Dell'anima stessa della modella con le sue imperfezioni e paure. La sua ricerca quindi è quella di presentare la bellezza riducendola quasi ai minimi termini, annullando persino il trucco. Oltre al calendario Pirelli ha fatto varie pubblicità. Come il caso di Amber Valletta, ritratta seguendo il tema della donna angelo. Donna che, nonostante le sue parvenze angeliche, rimane comunque terrena e reale. A Limbergh piace inoltre coinvolgere le sue modelle, costruendo delle amicizie di lungo periodo. Andando in profondità e riuscendo quindi ad esprimere cose che il fotografo superficiale non riuscirebbe a cogliere. La stessa Amber Valletta la ritroviamo infatti oggi, 20 anni dopo, in uno scatto sicuramente più moderno. E anche con uno sguardo più audace, duro e meno sognante che non quello di vent'anni prima. Questo scatto, per quanto possa sembrare rubato, è invece studiato in ogni millimetro. E prevede un lungo periodo di coinvolgimento tra la modella e il fotografo. I suoi scatti infatti si alternano così. Tra gli scatti in studio a sfondo uniformi e quelli per strada, apparentemente rubati. Di istanti di vita vissuta... per quanto ricreati alla perfezione dal fotografo. Il tema della donna angelo torna spesso negli scatti di Limbergh. Con scatti come quello di Linda Evangelista: O molti altri, dove il tema dell'angelo continua o esplicitamente: Oppure in modo più indiretto: Gli angeli dunque possono anche essere intesi in senso lato. Visto il suo lavoro costante e molteplice con supermodelle e attrici famosissime dell'epoca, come Helena Christensen. Il suo obiettivo dunque è quello di ricercare quella bellezza interiore che deriva anche dalla profonda conoscenza dei soggetti. Si, molti dei suoi soggetti erano supermodelle e ragazze molto avvenenti. Ma ha anche vari scatti con soggetti dove la bellezza esteriore è svanita o sta svanendo. Come il caso della Signora Mirren, non più giovanissima, ma resa bellissima dallo scatto di Limbergh. Oppure ancora: Donne non più giovanissime o persino oltre i settanta, dove però Limbergh riesce a far esprimere tutta la loro bellezza. Rendendole spontanee, autentiche, loro stesse al cento per cento. Nonostante gli innumerevoli scatti in bianco e nero di modelle, troviamo scatti anche a colori. Questo è uno dei pochi scatti di coppia fatti dallo stesso Limbergh. Tuttavia famosissimo, anche per via dei soggetti coinvolti nella foto. Riassumendo quindi, Limbergh ricerca il più possibile l'emozione pura, quasi ruvida, semplice, autentica e spontanea. Entrando in connessione profonda con i suoi soggetti e facendogli esprimere la loro vera anima.
  11. Weekend Milanesi - Foto ritratto In questi giorni ho fatto un po' di foto con l'obiettivo di cambiare leggermente stile. Quindi meno 35mm, più 50mm. Più mezzi busti / foto del viso, meno foto intere. E più immagini verticali e meno orizzontali (a quanto pare la foto in verticale è più adatta a una foto di ritratto, prendendo più corpo del soggetto. Per quanto ammetto che mi trovo ancora un po' a disagio a livello compositivo). Vi lascio quelle che mi sono piaciute di più. Sul ragazzo ho qualche dubbio in realtà tra queste due: Rispettivamente: 50mm, F/1.8, 1/640sec, ISO 180 50mm, F/1.8, 1/1600sec, ISO 100. L'idea era di prende uno scatto in primo piano del viso. La domanda che mi faccio è se, come sono solito fare, non ho lasciato il diaframma un po' troppo aperto. Magari un F/2.0 e qualcosina di più avrebbe potuto avere più senso visto che già le orecchie sono sfuocate. Mhm. Ne ho fatta anche una old style in orizzontale. A me come tipologia ammetto che piace di più, visto anche il background che aveva il suo perché. 50mm, F/1.8, 1/1600sec, ISO 100. ---- Venendo invece alla ragazza, ho voluto fare uno scatto che facesse tanto stile "vacanze". Stile che sei in una casa in affitto ed esci sul balconcino finita la colazione o per appunto farla. Il babydoll della ragazza poi era davvero carino. 50mm, F/1.8, 1/640sec, ISO 140 Peccato che magari come back-ground del balcone si poteva aspirare a qualcosa di meglio ma pazienza ahah 🙂 Dopo mi metto e faccio una selezione delle ultime foto che ho fatto per il mio portfolio da portare a lezione. Speriamo di arrivare a 10 che si salvano 😂
  12. .screen

    Vento

    Foto davvero stupende ed è bello vedere come la fotografia sia stata come una compagna sin da piccolo. Ammetto che le foto naturalistiche prima d'ora non mi avevano mai attirato particolarmente, ma dopo questo post è qualcosa che proverò sicuramente con maggiore interesse 🙂
  13. Oh grazie per la dritta 🙂 lo farò sicuramente.
  14. Corso di Ritratto con Nicola Casini Ho iniziato il corso con questo fotografo e devo dire che ne sa a pacchi ed è davvero molto gentile e disponibile. A quanto pare le lezioni saranno molto incentrate al commento e all'analisi di fotografi famosi (in ambito di ritrattistica) per estrarre le cose più importanti del loro stile. Oltre ad alcune lezioni teoriche, anche alcune su flash e luci. Il mio "problema" maggiore 🙂 quindi bene dai. Per la prossima lezione devo analizzare il portfolio di Peter Limberg e di Paolo Roversi. Cercando di identificare i tratti peculiari del loro stile. L'analisi poi la posterò qui, più per me che per altri. Essendo quello più incapace del gruppo (io fotografo da 4-5 mesi, la maggior parte degli altri da 4-5... anni!) mi sa che mi toccherà studiarmi parecchio anche a casa per stare al passo con gli altri. Ma vabbè dai, è anche il modo migliore per migliorare velocemente 😉 Nel mentre devo anche selezionare 10 foto che mi piacciono di più tra quelle che ho scattato finora. Trovarne 10 di buone la vedo dura ma ci proviamo ahah 🙂
  15. Ahah non è la mia ragazza 🙂 e comunque ci scherza sopra anche lei 😉 è la proprietaria del circuito di palestre dove faccio le foto.
  16. Meglio? 🙂 grazie mille. Mi sa che riproviamo a farla a questo punto, sfruttando appunto questi suggerimenti. Ho anche un'idea di dove farla 😉
  17. Il 35mm mi sta dando davvero molte soddisfazioni. Avendolo preso anche a un prezzo discreto potrei rivenderlo perdendoci al massimo 10-20€ quindi ci potrebbe stare l'upgrade. Oltre al fatto che prendendo il Sigma Art, passerei a un obiettivo full frame quindi dovessi passare in full frame potrei continuare a usarlo serenamente. E sarebbe comunque una focale interessante da avere in corredo. Sto anche pensando di rivendere il 50mm. A parte i primi piani (che faccio raramente) di fatto non lo sto più usando. A questo punto quasi avrebbe senso rivendere tutti i miei obiettivi (50mm, 35mm e il sigma 17-50mm) per prendere il sigma art 35mm e rimanere su quello. Detto questo, stavo riflettendo su queste altre due foto che ho fatto. Che ne dite? 35mm, F/1.8, 1/100sec, ISO 100. Qui ho voluto provare a fare una sorta di cornice usando un altro macchinario facendo di necessità virtù. Visto che quell'area della palestra era terribilmente incasinata. 35mm, F/1.8, 1/100sec, ISO 100. Qui invece ho voluto fare una foto frontale più "frontale" (anche se frontalmente era praticamente impossibile). Quale delle due preferite? Ci stanno o la avreste fatta in un altro modo ancora? Ah. Piccola nota: questa foto non è mia purtroppo ahah. L'ho messa perché era appunto la foto di riferimento che mi ha ispirato l'ultima delle mie, quella con la maglietta bianca. Purtroppo però appunto non sono io l'autore di questo scatto, sicuramente di livello molto più alto del mio 🙂 L'autore è Alora Griffiths per chi potrebbe interessare.
  18. Beh intanto quanti commenti 🙂 forse questo giro ho fatto qualcosina di meglio del solito 🙂 grazie mille. Sul WB effettivamente hai ragione che il ragazzo è un po' troppo sul giallo. Sul mantenere una certa coerenza intendi i pre-set o a cosa ti riferisci? Pensavo anche io di dare un certo taglio "standard" alle mie foto, ma ammetto che ancora ne so troppo poco sulla post produzione e non vorrei fare persino peggio. Se però hai qualche link, video o tema da cercare su Google, mi informo volentieri! Grazie mille 🙂 Grazie! Piacciono molto anche a me. Per l'illuminarle in effetti hai ragione. Ho chiesto e posso provare con il flash. Devo ricordarmi di leggere le guide che mi hanno già linkato qui e cominciare a testare. Prendere confidenza con questo tipo di luci mi farebbero sicuramente fare un bel salto in avanti sulla qualità. L'unica cosa è da capire quanto rompo le palle, ma pazienza. Per i contrasti intendi una cosa così? O cosa intendi? Se vuoi fare tu una cosa veloce per darmi un'idea, sentiti liberissimo (se non hai tempo / voglia, come non detto). Per lo sfondo scuro in effetti ci sta. Magari anche un muro scuro sarebbe stato il top. Poi avrei cambiato la maglia con un top. Ma vabbè dai. ----- Comunque sono contento del miglioramento. Aver cambiato attrezzatura mi ha anche aiutato abbastanza. La D7500, specialmente per l'autofocus, ti aiuta parecchio. Il 35mm poi ti permette uno sfuocato molto migliore del sigma e si vede. La tentazione di prendersi un Sigma Art 35mm F/1.4 è enorme. Se mi arrivano un paio di premi che dovrebbero arrivare il mese prossimo ci penso seriamente.
  19. Fitness, ci riproviamo Vi posto un po' di foto scattate oggi sempre in tema fitness. 35mm, F/1.8, 1/160sec, ISO 180 Mi piaceva l'idea di fare una foto delle spalle di questo ragazzo. I tatuaggi mi colpivano particolarmente. Ne ho fatta anche una centrata, ma tagliata sul braccio mi piaceva di più. 35mm, F/1.8, 1/125sec, ISO 100 Mi piaceva davvero molto il colore della tuta della ragazza. Oltre a lei che meritava parecchio. Mi piace anche la naturalezza con cui teneva la posa. 35mm, F/1.8, 1/100sec, ISO 100 Mi piaceva parecchio la forma fisica di questo ragazzo. Oltre alla vascolarizzazione dei muscoli. E la barba e il taglio di capelli che gli davano un'aria molto "macho". Poi parlandoci e capendo che probabilmente era gay, forse voleva anche un po' rifarsi a Freddie Mercury. 35mm, F/1.8, 1/125 sec, ISO 100 Volevo tentare di rifare questo scatto visto online: Mancano parecchi tatuaggi. Il corpetto è molto più figo. E la forma fisica della mia ragazza non è la stessa... ma vabbè dai ahah 🙂 ci abbiamo provato.
  20. Nikkor 35mm 35mm, 1/40sec, F/1.8, ISO 2800 Qualche nota sul 35mm. Beh, che dire, si respira. Decisamente una lente più serena e meno spinta del 50mm. Il che ti permette di essere molto più vicino al soggetto e di fare foto molto più classiche se vogliamo, senza la visione "a tunnel" tipica del 50mm. Ovviamente, ragionando tutto in DX. Dirò una cosa molto banale. Ovvero che per la DX il 35mm è molto più fondamentale di quanto non possa essere un 50mm. Lente comunque apprezzabile per i primi piani e che comunque riacquisterei. Per il resto, qualità equiparabile al 50mm con le differenze elencate. Piccola nota sul soggetto. Persona stupenda. Anche se non stava mai ferma ed è stata quasi un'impresa prendere questo scatto. Tra l'altro, peccato per la poca luce che mi ha costretto ad alzare gli ISO a 2800 e un pochino si vede. HP Sprocket Devo dire davvero tanta roba. Pensavo fosse una cavolata e invece la sto usando parecchio. Ovviamente è inutile aspettarsi una qualità eccelsa da questo apparecchio ma è sicuramente un buon acquisto per divertirsi e giocare. Ho regalato alcune foto fatte sul momento e poi passate attraverso questa macchinetta. Effetto wow assicurato! Anche grazie allo Snapbridge della Nikon D7500 che permette di passare rapidamente le foto dalla reflex al cellulare. Per poi girarle alla stampante. Vi lascio con una foto dell'output. Così per rendervi un po' conto di cosa produce. Se presa usata, io l'ho pagata sui 60€, devo dire che è sicuramente un acquisto da fare e da portarsi sempre con se.
  21. Shopping: 35mm F/1.8 DX & stampante simil-polaroid Oggi ho fatto un po' di shopping e ho portato a casa: in asta su eBay un NIKON DX AF-S NIKKOR 35mm 1:1.8G usata su Amazon una HP Sprocket Z3Z91A#631. Per chi non la conoscesse è una stampante stile Polaroid che permette via bluetooth di stampare le foto che le si inviano. Ideale quindi per stampare foto fatte dal celluare... o fatte con la Reflex e poi girate tramite il cellulare alla stampante. Avendo lo Snapbridge sulla D7500, la cosa dovrebbe anche non essere troppo complessa. A breve il testing di entrambe le cose 🙂 Direi che sul fronte ottiche, per quelli che sono i miei obiettivi, mi mancherebbe solo uno zoom. Un Nikon AF-S DX NIKKOR 55-200mm f/4-5.6G ED VR II potrebbe fare al caso mio. Dimensioni non importanti, economico e anche se non particolarmente luminoso, mi permette di capire se è un tipo di ottica che mi può interessare oppure no. Il dubbio grosso infatti è finire per non utilizzarla. Inoltre, servirebbe fare qualcosa anche sul fronte luce. Con flash e faretti che ancora sono un punto di domande (dovrei studiare di più sull'argomento, cosa che farò il prima possibile). Fatto questo mi sa che si inizia a mettere via qualche soldino in ottica FX. Anche se solo l'idea un po' mi piglia male. Guardavo il 35mm F/1.8 della FX sempre Nikkor e a meno di 450 usato non lo porti a casa. Ci sarà da lasciarci giù gli stipendi.
  22. Boudoir... Ieri ho giocato con una ragazza che frequento a fare qualche foto "simil" Boudoir. Ho trovato i video di questo YouTuber / fotografo e volevo provare una delle pose che ha scelto. Il risultato è stato questo: F/1.8, 1/25sec, 50mm, ISO 3200. La sfida era riuscire a fare questa foto utilizzando soltanto la lampada che avevo sul comodino. Questo per darle una luce più "spontanea" che non qualcosa di staged o di ben illuminato. Anche per dare proprio quella sensazione di scatto rubato, per un qualcosa che sta avvenendo. Oltre a mettere alla prova la D7500 per vedere cosa riusciva a fare. A livello di estetica, lei aveva questo pigiama rosa da bambina piccola... e quindi, un po' per spezzare, un po' per gioco, le ho scritto "Bitch" sul petto. Con un cuoricino nero proprio sotto il collo. Per poi sbavarlo volutamente. Fingendo come che si fosse sbavato durante l'amplesso. Devo dire che la D7500 effettivamente regge meglio gli ISO della D3500. A livello di grana a ISO 3200 siamo più "puliti" di quello che non avrebbe fatto la D3500 a ISO 1600. Questo mi ha permesso quindi di tenere i tempi su 1/25sec e non scendere ulteriormente. Cosa che mi avrebbe dato sicuramente un mosso o micromosso. Ho poi voluto provare a fare un'altra foto, sempre simile, ma più vicino. Tra le due ho scelto la prima, ma a voi l'ardua sentenza. F/1.8, 1/25sec, 50mm, ISO 3200. Il motivo per cui mi piaceva più l'altra è che qui il seno è forse troppo spinto in fuori. E la scritta si legge bene. Ma mi piace più l'idea di avere il viso di lei a fuoco e la scritta leggermente sfuocata. Come se fosse una sorpresa che scopri solo leggendo più attentamente la foto. F/1.8, 1/15sec, 50mm, ISO 3200. Sul comodino ho una lampada con due luci. Una normale. Una invece che può mettere il colore che voglio. Ho provato a metterla sul rosso. Poi con il cellulare l'ho leggermente illuminata per riuscire a tenere i tempi sull'1/15sec altrimenti venivano mosse anche a stare immobili sia io che lei. Forse è troppo intenso come colore, ma l'idea non mi dispiace. F/1.8, 1/40sec, 50mm, ISO 3200. In questa, a parte mettere in risalto il seno, volevo dare un'idea della bambola di pezza. Quasi che fosse finta, senza vita. Con questo fiocchettino rosa, innocente da bambolina buona e perfetta. Con la scritta che un po' ti dà l'effetto "The Ring". Con una bambina dolce e buona, rovinata dalla vita.
  23. Come recensione penso sia la migliore che ho visto prima di acquistare la fotocamera e anche la più dettagliata. Sicuramente molto di più delle mie considerazioni (che faccio più come "diario di bordo" che non per altro). Le altre che ho visto su YouTube invece per il 90% erano "lamenti" sul battery grip e sulla doppia SD appunto. Molto inutili. Considerato che come fotocamera si difende bene e devo dire che a fronte del costo come funzionalità è onesta. Penso che dovessi passare a una full frame me la terrei comunque per avere anche una DX da usare alla bisogna quando mi serve una fotocamera più leggera (o una doppia ottica).
  24. D7500 - considerazioni Ieri mi sono messo a leggere il libretto delle istruzioni della D7500. Devo dire che la maggior parte delle recensioni fatte da chi ha una full-frame si concentravano su due cose: mancanza del battery grip e mancanza del doppio slot per le SD. Peccato che se arrivi da una D3500 fra poco non sai manco cosa siano e invece noti cose totalmente diverse. La qualità delle foto così a naso non mi sembra abissalmente diversa dalla D3500. Devo ancora metterla in difficoltà ma dalle foto che ho fatto siamo lì. La differenza grossa la fanno le feature. Come accennavo l'autofocus è molto buono. Meno killer di quanto sembrava all'inizio ma comunque molto più chiaro. Anche nell'indicare il punto di messa a fuoco. Sia il mirino che lo schermo LCD sono più grandi. Il che rende quindi più facile fare un po' tutto. Sulla D3500 a volte quasi dovevi immaginarla la foto più che vederla. Lo schermo LCD estraibile è comodo in situazioni più complesse. Tipo foto dal basso o dall'alto. Specialmente per me che sono solo 1.73m e con i soggetti alti mi diventa complesso a volte. Però il fatto che non si possa estrarre completamente e girare per fare i video è un gran peccato. Fatto 30 potevano fare 31. I comandi sulla macchina sono molti di più della D3500. Il che vuol dire che all'inizio è un po' un casino perché devi capire quale pulsante ti serve premere invece che cercare le cose dal menù. Allo stesso tempo però puoi impostare gli ISO senza togliere l'occhio dal mirino. Idem autofocus e tante altre modalità. L'autofocus è possibile impostarlo anche per fare in modo di fargli mettere a fuoco il viso della persona scattata. Il che è tremendamente comodo. Specialmente per i video. E altre modalità che la D3500 non ha. Hai un paio di tasti e di modalità programmabili. Proprio per poter aumentare il range delle cose fattibili senza togliere l'occhio dal mirino. Sicuramente comodo per quando si diventa un attimo più esperti della macchina. Ha una seconda rotella per impostare le modalità di scatto. Dalle raffiche di vario genere, all'autoscatto. Al poter scattare riducendo il rumore che si fa quando la macchina scatta. La D3500 ha queste impostazioni ma con meno flessibilità e all'interno del solito menù interno della macchina. Cosa molto scomoda specialmente per le raffiche. Che a volte magari hai il ragazzo che sta per partire a fare squat e prima cambi modalità di scatto meglio è. Molto in breve l'acquisto conviene più per tutta una serie di comodità e di agevolazioni che ha il fotografo che non per la qualità della foto in se. Qualità che tuttavia necessariamente aumenta nel momento in cui hai la macchina che ti aiuta così tanto.
  25. Ho pensato la stessa cosa. Peccato. Dallo schermetto della fotocamera non me n'ero molto accorto purtroppo. Grazie per il feedback
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