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Alessandro Pisano

Nikonlander Veterano
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Blog Entries pubblicato da Alessandro Pisano

  1. Alessandro Pisano
    Vicino casa, come ricorderete, ho la fortuna di avere questa Oasi, gestita da dei Benedetti volontari (LIPU), aperta alla domenica e spesso ci vado per eliminare le tossine settimanali, quando non vado in bicicletta 
    Solitamente, cammino cercando e sperando di scattare delle immagini, ma questa volta, mi hanno chiesto se volevo provare il capanno ed ho ceduto fortunatamente alla tentazione 
    Nel capanno ci possono stare 2 persone comodamente, io non ho utilizzato nessuna piastra/staffa/Gimball, sebbene ce ne siano disponibili, perché volevo essere rapido in caso di cambio dell'inquadratura, ho invece usato un piccolo cuscino che mi ha fatto da spessore.
    La distanza tra me e il pettirosso era circa 2-3 metri 
    Le foto sono state scattate con la Z9 e lo Z400 F4.5 mm 
    AF, Area Small, ISO da 400 a 3200, Tempi da 1/400 a 1/640, ad eccezione dell'ultima (1/1600), riconoscimento uccelli, nuova versione dei SW. 4.10, e devo dire che mi ha sorpreso perché ha riconosciuto l'occhio su vista frontale con un'area molto piccola come l'occhio di questo bellissimo pettirosso. 
    Nei prossimi giorni vi farò vedere altri simpatici animaletti 
    A presto.
     
     
     








  2. Alessandro Pisano
    Il 21 Novembre per i Veneziani, e non solo, è la Festività della Vergine Maria, o festa della Madonna della Salute, ricorrenza che avviene dal 1630 
    Per Noi Veneziani, è una festa sentitissima perché ha decretato la fine della peste Bubbonica, io avendo mia madre che era di Canareggio, uno dei quartieri storici di Venezia, e andando da piccolino in pellegrinaggio con Lei sento particolarmente questa celebrazione e oggi mi sono preso un giorno di ferie e ci sono ritornato 
    La festa è cosi sentita che la Repubblica della Serenissima fece erigere dei Santuari/Chiese in tutto il territorio Veneziano, pertanto non solo in Italia ma anche in Istria e anche nella Dalmazia.
    Anche in altri comuni viene celebrata in giorni diversi questa ricorrenza, in Emilia Romagna, e mi risulta anche in Sardegna
    La motivazione è molto semplice, tra il 1630 e il 1631 ci fu un contagio che avvenne perché alcuni Ambasciatori Mantovani si recarono a Venezia per chiedere aiuto per contrastare la peste che si era diffusa a Mantova, e in tutta il Nord Italia, come raccontato magistralmente nei ns. "Promessi Sposi" 
    L'epidemia fu devastante, e nonostante furono prese delle precauzioni, in cui gli Ambasciatori vennero messi in quarantena su un'isola, San Servolo, l'epidemia si diffuse a macchia d'olio, e si propagò anche perché i vestiti dei defunti vennero venduti dai mercanti, i morti erano dappertutto nei lazzaretti (luogo che fu costruito in origine dai Veneziani,) e amassati nelle calli 
    Il Patriarca con il supporto del Doge ordinò di tenere delle preghiere in tutta la città ma niente da fare la peste non rallentava, fu così che il Senato ordinò di costruire una nuova chiesa dedicata alla Vergine Maria Santissima, intitolandola "Santa Maria della Salute"
    Il Senato decise inoltre che ogni anno nel giorno della fine del contagio i dogi dovessero recarsi in pellegrinaggio a pregare in questa chiesa, e la data è il 21 Novembre 
    La chiesa costò una fortuna e venne costruita dal nulla, smantellando molte case nell'area della punta della Dogana, luogo in cui si può ammirare il Bacino si San Marco 
    La particolarità è che durante e solamente per questa festività viene messo, dalle nostre Forze Militari, a cui ho espresso il mio ringraziamento, un ponte che collega San Moisè a Santa Maria del Giglio.
    Ci vuole pazienza perché il pellegrinaggio può durare un paio di ore 
    Ma ora basta e permettetemi di mostrarvi qualche foto, solo documentale, scattate con la Z9 (Z24-70 f.2.8 + Z20 mm f 1.8) in una giornata terribilmente grigia
    Naturalmente non ho scattato nessuna foto all'interno perché è un giorno di preghiera solenne in cui ci sono messe tutto il giorno 
    Si parte dalla Stazione, scusatemi ma resto sempre affascinato da quello che mi si presenta, nonostante l'avrò vista migliaia di volte 
     

     una classica veduta dal Ponte degli Scalzi 
     
    Passeggiando per Venezia ho visto questa lancia (imbarcazione) della Polizia con attrezzature subacquee bagnate, e il mio pensiero è andato a Valerio, anche se lui si immerge in acque totalmente diverse e con altri scopi 

    Poi passando per le Zattere, ho fotografato, lo "Squero", luogo dove vengono manutentate e riparate le gondole 

    Ma eccoci in prossimità della Madonna della Salute, classica vista dal Ponte dell'Accademia" ma come potete notare si vede il ponte provvisorio sorretto con dalle piattaforme galeggianti 



    Infine alcune immagini dalla Punta della Dogana, in cui si può vedere tutto il bacino 


    Con la speranza di avervi trasmesso le mie emozioni 
    Buona Immacolata Cari 
     
     
  3. Alessandro Pisano
    Un mio fratello poco tempo fa mi faceva notare che noi da ragazzi, ci spostavamo da una parte all'altra del paese macinando chilometri in bicicletta, cantando quasi .. sempre, forse eravamo un può più spensierati dei ragazzi di oggi, e penso che fossimo anche un po più felici, (ma non voglio aprire una discussione su questo tema) e quando andavamo tra i campi, come diciamo noi nel Trevigiano, ascoltavamo i suoni della natura …. 
    Oggi mi sono ricordato di quei tempi e mi sembra di aver fatto un salto ad un pò di anni fa……ma allora non avevo una reflex, e suoni, le immagini sono impresse solo nella mia memoria, ma oggi proverò a condividerveli 
    All'inizio del mio "giretto" all'oasi, sono stato catturato dal canto di questo piccolissimo picchio, cantava a squarciagola…. forse aveva perso o chiamava la sua Mamma, qui si intravede appena ma il canto era incredibile potente 
    Z9 con Z 70-200 @300 mm 1/500 f.2.8 ISO 900 

    poi ha messo fuori la testolina 
    70-200 @300 mm 1/500 f.2.8 ISO 560

    poi ho provato a cambiare un pò l'angolazione cercando di farmi spazio tra la vegetazione, anche se quella foglia … 
    sempre con Z 70-200 @300 1/500 f.2,8 ISO 450 

    poi, ho provato ad utilizzare lo Z 400 @400 mm 
    1/1000 f.4,5 ISO 720 

    stessi parametri ma ad ISO 800 , e lui continuava a cantare a squarciagola ….

    a questo punto mi sposto e vengo catturato da questa variazione di colore

    ma il tour con lo Z 400 continua ….ed ecco che un altro uccello che canta, presumo sia una Sterna, correggetemi per favore se sbaglio
     






    poi sento un battito di ali molto forte ed in lontananza arriva lui ...

    solo dopo ho capito che era l Airone Rosso (di Silvio) ma l'attimo è scappato, le altre foto non gli rendono giustizia 
    Ma restiamo sulla Sterna, in fondo al piccolo lago notavo che la Sterna faceva delle picchiate che poi mi hanno fatto capire il reale motivo...

    in rapido avvicinamento 





    e poi arrivano anche loro ad impreziosire 


    fine della mia passeggiata, sono rientrato e il picchio continuava a cantare… e in macchina l'ho fatto anch'io 
    scusatemi se ho postato cosi tante foto sperando che possano essere gradite 
    Buona giornata 
     

  4. Alessandro Pisano
    Carissimi Nikolander ben trovati 
    volevo segnalarvi nel caso vi fossero sfuggite le seguenti mostre fotografiche a Venezia e nei dintorni, precisamente ad Abano nei Colli Euganei:
    Inge Morath dal 18 Gennaio al 4 Giugno 2023 (Venezia)
    Ugo Mulas dal 29 Marzo al 6 agosto 2023 (Venezia) 
    Elliot Erwitt dal 28 Gennaio al 11 Giugno 2023 Abano (PD) 
    Io andrò lunedì 13 pv, mi sono preso un giorno di Ferie, per vedere Inge Morath   
     
     
     
     
     



  5. Alessandro Pisano
    Oggi per la prima volta proverò a scrivervi ed ad allegare alcune foto dell'isola di San Francesco del deserto o L'Isola del deserto 
    L'isola di San Francesco o L'Isola del Deserto è all'interno della laguna veneta ed è vicina a Burano, arrivare a Burano è relativamente semplice, ci si può arrivare da Venezia (dalla stazione) anche se a mio avviso è meglio partire dalla fermata di Fondamente Nove, una volta arrivati a Burano il collegamento verso l'Isola del deserto è possibile attraverso una navetta (barca), questo è il rif. Massimo  +393479922959 o scrivere all’indirizzo email: massimiliano.zane@alice.it. Per ulteriori informazioni consiglio di visitare il sito ufficiale di Lagunaflaline. L'Isola è visitabile in determinati periodi dell'anno , il mio consiglio di andare sempre nel web per trovare maggiori informazioni.
    Io ci sono arrivato in Barca, partendo da Portegrandi , questa è una foto del canale che porta nella laguna di Venezia 

     

    Arrivati all'interno ho notato questa foto appesa al muro all'interno del Chiostro in cui si può vedere la sua planimetria
    All'interno c'e un chiosco molto grande alcune cappelle e un giardino molto bello  

    Brevemente cercherò di raccontare la sua storia, spero che nessun storico si possa offendere se ometto delle info.
    All 'inizio l'isola di San Francesco del Deserto, era chiamata Isola de Do Vigne (delle due vigne) ed era di proprietà di un nobile veneziano Jacopo Michiel.
    Si narra che nel 1220, San Francesco d'Assisi si fermò per un breve periodo in ritiro spirituale, di ritorno dall'Oriente poiché in questa isola c'era una piccola chiesa
    Nel '400 l'isola venne abbandonata, a causa di malattie e della pestilenza, fu in questa occasione che al suo nome venne applicato il suffisso "del deserto", ribattezzandola in Isola di San Francesco del Deserto.
    Dal '400 in poi l'Isola di San Francesco del Deserto è sempre stata amministrata dall'Ordine dei Francescani, ad eccezione dei primi anni dell'ottocento (1808) quando le truppe napoleoniche trasformarono l'isola in un magazzino e una polveriera.
    Nel 1858, per opera del Padre Bernardino da Portogruaro, l'isola venne donata alla Diocesi di Venezia, che consentì ai frati di rifondarvi il monastero, ancora adesso attivo.
     
    All'interno dell 'isola c'è un giardino molto bello, considerate che siamo a Luglio con temperature "calienti" 



    La cappella di San Francesco è bellissima a mio avviso per la sue semplicità , ed all'interno traspare la spiritualità del posto, io ho avuto la stessa sensazione ad Assisi 
    L'Isola di Burano vista dall'Isola , in cui si può notare l'inclinazione del campanile che lo rende cosi famoso 

    Per chi volesse nell'isola di San Francesco del Deserto si possono fare dei brevi ritiri spirituali contattando il Monastero 
    Spero che questo mio primo racconto sia stato piacevole seppur breve 
    Tutte le foto sono state scattate con la Z9 il 24-70 f.28 
     
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