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Giovan

Nikonlander
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Risposte pubblicato da Giovan

  1. Macro fotografia subacquea

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     Il mondo subacqueo a prima vista è monocromatico, solo nei primi metri si riescono a vedere alghe, organismi, pesci nei loro colori reali, man mano che ci addentriamo nell’elemento liquido la perdita dei colori va gradualmente perduto arrivando a un colore monocromatico blu.

    Tutti sappiamo che la luce bianca solare in realtà è composta di vari colori che spaziano dall’infrarosso all’ultravioletto. Man mano che un raggio di luce solare entra nella massa d’acqua e scende in profondità è filtrato e ha quote diverse i suoi colori sono trattenuti. Questo fenomeno riveste sicuramente un fatto importante nelle nostre immersioni perché non riescono a valorizzare realmente i colori della vita marina. Il subacqueo, quindi ha necessità di avere fonti di luce adeguate per ridare i colori che si perdono a causa dell’assorbimento della luce del sole e della massa d’acqua che s’interpone tra il subacqueo e il soggetto.

    Questo schema ci fa capire il fenomeno dell’assorbimento dei colori.

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    I primi colori a scomparire sono il rosso, l‘arancione, il giallo e così via in successione, fino a rendere la scena di un unico colore blu già a 20mt. di profondità.Inoltre il fenomeno non si manifesta ugualmente in ogni massa d’acqua ma varia a secondo la posizione del sole rispetto alla Zenit, e la presenza di particelle in sospensione nel liquido. Son partito da lontano rispetto all’argomento macro, volevo dare un piccolo cenno sui colori  e del perché in acqua  sembra tutto blu, spesso si rimane sbalorditi del perché certi organismi hanno dei colori sgargianti, saturi, policromie che a prima vista non si direbbe, ma grazie a fonti di luce continue o flash si da loro il giusto valore cromatico. 

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    Foto senza l'uso del flash 

    Ancor di più nella fotografia macro subacquea è necessaria la luce per evidenziare colori, forme, trame, piccoli esseri che senza luce sono avvolti da quel monocromatico blu, oltre al fatto che spesso alcune forme di vita sono nascoste tra alghe, posidonia, rocce, ecc... e delle luci sapientemente disposte fanno si di evidenziare l’animale.

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    Sappiamo tutta cosa s’intende per fotografia macro e non sto qui a dilungarmi, stesse cose valgono per la macro subacquea cambia solamente l’elemento, dove si opera. 

    Se utilizziamo una reflex abbiamo bisogno di  usare obiettivi specifici per la macrofotografia, se  vogliamo utilizzare una compatta controlliamo prima dell'acquisto la distanza minima di messa a fuoco della  macchina, è ormai facile trovare fotocamere che garantiscono la messa a fuoco entro i 5 cm di distanza dal soggetto. Per accorciare ulteriormente la distanza minima anche delle compatte è inoltre possibile acquistare una lente macro aggiuntiva.

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                 Lenti macro aggiuntive di diverse diottrie 

    Importante, quando si decide di fare riprese macro-ravvicinate è da porre più attenzione  alla riduzione della profondità di campo (la zona accettabilmente a fuoco davanti e dietro il punto di messa a fuoco) man mano che aumentiamo il nostro rapporto riproduzione (RR). In RR molto spinti come 1:1 possiamo arrivare ad avere pochi millimetri di profondità di campo, ciò comporta di essere molto precisi nello scegliere il punto di messa a fuoco, cosa ancora  più difficoltosa se s’inquadra  un pesce in movimento.

     

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     Per ottenere la massima profondità di campo dobbiamo sempre impostare il diaframma più chiuso possibile tenendo sempre  conto della potenza del/dei nostri flash in modo da ottenere una foto correttamente esposta.

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     Il rapporto d’ingrandimento macro inoltre ci permette di decontestualizzare i soggetti, di concentrarci su un unico elemento estrapolandolo dal resto dell’ambiente. In questo caso i diaframmi saranno chiusi tra 16 e 22 e non troppo per evitare la diffrazione che incide sulla qualità dell’immagine.

     

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    Quali obiettivi usare?  Gli obiettivi saranno quelli specifici per la macro fotografia terrestre; il 100 mm,105 mm e il 60 mm, in particolare il 60mm con cui ci dobbiamo  necessariamente avvicinarci  di più al soggetto per arrivare a RR 1:1 ci permette di fotografare soggetti più grandi e con una profondità di campo maggiore, in ultimo quello di realizzare immagini anche di più grande respiro o persone, utile perché in acqua non abbiamo la possibilità di cambiare obiettivo e oblò. Il 60mm di solito è quello che uso maggiormente proprio per questa duplice o triplice possibilità di utilizzo.

     

     

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    Nikon AF-S Micro NIKKOR 105mm f/2.8G IF-ED VR                                    AF-S Micro NIKKOR 60mm f/2.8G ED

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    Oblò piano per 60-100 -105 macro foto ISOTTA

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    Oblò piano per 60-100 -105 macro foto con attacco M67 per filtri o lenti addizionali ISOTTA

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    Anello di prolunga con baionetta ISOTTA . Estende la lunghezza dell'oblò della misura indicata e permette l'utilizzo di diversi obiettivi.

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                                                                                    Configurazione macro foto. Custodia ISOTTA  braccetti galleggianti Isotta  Flash Sea&Sea D2 con fibre ottiche 

     Per la macro  è  la fotografia subacquea è importante  evitare la sospensione, che può compromette l’immagine con fastidiosi punti bianchi che sembra neve, angolando il o i flash per contrastare gli effetti di back scattering.

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                                                                                                                  Differenza tra flash frontale e laterale, è più evidente la sospensione con il flash posto sopra la macchina fotografica rispetto al flash posto lateralmente.

     

    In assoluto è meglio  usare flash esterni, meglio due, posti a secondo le necessità e non necessariamente potenti perché si opera molto vicino al soggetto. Facilmente comprensibile perché due flash, uno ci dà un’illuminazione piatta, se sistemiamo il flash in luce radente rischiamo di creare delle ombre nette, con il  secondo invece opposto al primo ci aiuta a schiarire le ombre e rendere più leggibile il soggetto, oltre si può giocare creando effetti di controluce e altro.

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                                                                                                                Illuminazione Laterale con uno o due flash

    Se si usa un solo flash, è meglio disporlo in modo che la luce cada dall’alto sul soggetto, da imitare la luce del sole, sempre tenerlo inclinato per cercare di minimizzare il più possibile la comparsa sospensione.

     

    Se si utilizzano due flash, è meglio impostarli a potenza diversa, impostati alla stessa potenza otterremo una fotografia con luce piatta,  se uno dei due flash lo impostiamo meno potente creiamo un po’ di ombre (appena schiarite dal flash più debole) che porteranno una maggiore tridimensionalità alla fotografia.

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                                                                                                               Varie posizioni  con due flash 

     

     

    Altro elemento importante, che spesso è poco considerato, è lo sfondo. Esso ci aiuta a far risaltare il nostro soggetto non nascondendolo nell’ambiente in cui vive. Le regole compositive valgono come nella fotografia terrestre ma spesso andando contro le regole con la propria interpretazione possiamo dare una visione diversa e del tutto personale.

     

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    Personalmente amo lo sfondo nero per certi animali, cerco il punto di vista perfetto per non includere parte dell’ambiente, posizionare la luce sul soggetto senza illuminare parti che non mi interessano, tempi e diaframmi appropriati per avere il soggetto a fuco ed esposto correttamente che si scaglia nel nero, molti usano a tal proposito lavagnette colorate , accessori vari per creare effetti o particolari colori allo sfondo, personalmente preferisco usare e inventarmi le cose con quello che trovo usando la luce.

     

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    In commercio esistono vari accessori, dalle lenti macro di parecchie diottrie che servono ad andare più in profondità nella ricerca di particolari, agli snoot accessori per utilizzare la luce flash in maniera puntiforme solo sul soggetto senza coinvolgere altro.  Magari ne riparleremo in un altro articolo.

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                                                               Saga Snoot                                                                                                              Lente addizionale macro 

     

    Ultimo e non meno importante, fin qui abbiamo parlato di tecnica fotografica, è l’aspetto della conoscenza delle specie, del loro ambiente, il fotografo deve avere quel po’ di conoscenza di biologia per riprendere al meglio le creature nell’habitat in cui vivono interagendo con essi nel pieno rispetto del loro ambiente.  Una fotografia non  ha valore se atteggiamenti poco rispettosi portano a distruggere, uccidere animali, arrecando un danno non indifferente. 

     

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    Spesso i soggetti che andiamo a fotografare sono di piccolissime dimensioni, quindi muoversi con calma e attenzione vicino al fondo o attaccati a una parete riusciamo a individuare facilmente gli animali.

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    © G.B.Giovan Ombrello

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    • Eccellente, grazie ! 2
  2. «Il luogo comune vuole che la fotografia sia specchio del mondo ed io credo occorra rovesciarlo: il mondo è lo specchio del fotografo.», Ferdinando Scianna

    La fotografia è arte, è linguaggio espressivo, è comunicazione.

    Con queste due affermazioni mi piacerebbe aprire una discussione sulla fotografia subacquea, da molti relegata e considerata solo una documentazione dell'ambiente marino, pesci, ambiente, che sicuramente hanno un impatto immediato  di stupore in quanto non  è il mondo che viviamo, un mondo nascosto ai molti, un mondo con policromie nascoste. Se consideriamo la fotografia documentale e quella emozionale diverse, penso che nel caso della fotografia subacquea hanno un unico valore, fotografare un ambiente marino e suoi abitanti hanno insieme la documentazione e l'emozione, trovarsi in un ambiente talmente ostile per l'essere umano ha  per ogni sua manifestazione  un forte valore emotivo. Ma sappiamo che la fotografia è arte, linguaggio, mezzo di comunicazione, scrittura, attraverso il nostro occhio, ritagliamo spazi del reale, con mezzi tecnici, ma soprattutto con il nostro personale vedere, estrapoliamo frammenti di una vita che scorre velocemente rendendoli eterni. La fotografia subacquea non ha nulla in meno o in più rispetto a qualsiasi altra specializzazione fotografica, essa a mio parere, va considerata nella stessa misura e la stessa importanza. Si dice che i fotografi subacquei hanno una capacità di vedere il mondo in maniera più introspettiva e sapere già prima cosa immortalare. Anche se ormai il mondo della fotografia subacquea è diventato saturo per le migliaia di foto che ogni giorno abbiamo a disposizione e che sembrano tute uguali, non è altrettanto semplice creare qualcosa di diverso che si discosta dagli altri.  Osare con se stessi, andare oltre i limiti che ci imponiamo inconsciamente, andare oltre lo stereotipico per trovare dentro di noi quell’innato modo di saper guardare diverso dalla folla.

    • Sono d'accordo 1
  3.  Valerio Sicuramente sei più  bravo di me per quanto riguarda i dettagli,  ho omesso volutamente perché quel passaggio non è menzionato tra le pagine di Isotta e comunque riguardava solamente fare resuscitare  le  custodie Igloo Underwave, non era una loro produzione, un lavoro prettamente tecnico e manuale per ridare vita alle Igloo, che penso ancora fanno.... Comunque concordo con te sui  dettagli scritti ...  

  4. 20708175_10209698026716498_2581058527991633835_n.jpg.6c0e318e0c4c4ffe7ccec64ea09698d5.jpg

    ISOTTA LA STORIA

    Testo e foto tratte dal sito Isotenic

    Nel 1967 Egidio Isotta apre, a soli 18 anni, lo studio fotografico Foto Isotta a Lazise, sulle sponde del Lago di Garda. Dopo anni dedicati con passione alla fotografia professionale e servizi integrati (fotografici, video e pubblicità) sulla terraferma, nel 1977 inizia le prime immersioni con l'inseparabile macchina fotografica. All'inizio degli anni '80, grazie alla conoscenza acquisita nella vendita di attrezzature fotografiche e video subacquee da tutto il mondo, intuisce che il mercato è pronto per offrire nuove soluzioni ai fotografi che necessitano di un prodotto per l'illuminazione che sott'acqua sia leggero e maneggevole.

    Nel 1980 Egidio Isotta progetta e realizza il primo flash subacqueo con prestazioni elevate e dimensioni ridotte: l'Isomat 33, alto meno di 15 cm e dal diametro di soli 80 mm, dal caratteristico corpo in alluminio anodizzato rosso e copertura fino a 94 gradi. Tre le posizioni: CHARGE, per la ricarica delle batterie, 5, 6 - 8, funzionando in manuale. Il colore rosso, tutto italiano, sarà  da quel giorno l'emblema aziendale. La qualità e le prestazioni dell'Isomat 33 gli permettono di acquisire in poco tempo il maggior mercato italiano e di fondare con la moglie Lilia, l'azienda Isotecnic, con cui commercializza il flash a partire dal 1982. Il flash diventa presto uno dei più utilizzati e noti tra i fotografi professionisti. Isotecnic, sulla scia del successo, amplia la gamma dei flash e dei fari per uso subacqueo con impugnatura a pistola, gli Isolux, con prestazioni, potenze e dimensioni diverse (20, 50, 100, 250 Watt). L'inizio degli anni '90 vede il lancio del primo flash automatico, il 33 TTL, seguito dal 50 TTL nel 1996.

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    L’evoluzione arriva durante gli anni ’90, quando Isotecnic crea la prima innovativa custodia per videocamera con lente grandangolare per uso subacqueo, che permetteva di zoommare dal grandangolo al teleobiettivo fino alla macro con la stessa lente: la custodia era collaudata per la profondità di 70 metri, comandata grazie a pulsanti esterni e dotata dello speciale sistema di luci Astice con diverse potenze (200, 300, 500 Watt), costituito da due fari sostenuti da bracci mobili alimentati da una batteria, venne presentata in anteprima nel 1990 in Australia e Usa. 

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    Successivamente, l’azienda studia una linea interamente costruita in Italia di questi prodotti. Perfeziona così le prime custodie per fotocamere analogiche e digitali e in seguito per reflex con il marchio Isotta. Il design italiano, il caratteristico colore rosso e le caratteristiche ergonomiche e funzionali ne decretano il successo: minimo ingombro, apertura con una sola mano, doppi O-Ring su ogni parte e fedele riproduzione dei comandi della fotocamera dall’esterno conquistano i più grandi nomi della fotografia subacquea italiana ed europea.isotta_storia_00.thumb.jpg.dcd5c49ebd771e2eb35ca53a2de5848f.jpg

    Oggi la tradizione continua con Elisa Isotta, che dal 2006 guida l'azienda insieme al marito Andrea, e prosegue con gli stessi principi d'innovazione sostenuti dal padre: negli anni ha ampliato l'offerta di prodotti professionali investendo nelle nuove tecnologie, mantenendo però l'attenzione per l'originalità del marchio, la cura dei particolari e l'uso esclusivo di materie prime di pregio. L'affidabilità  e la qualità dei prodotti della linea Isotta, caratterizzati dal tipico colore rosso, scelto come marchio di fabbrica fin dal 1980 da Isotecnic, è conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo. Oggi avere una custodia Isotta è un'emozione da trasformare in scatti di qualità in ogni occasione sott'acqua, ovunque la passione possa portare.10347416_913385032021290_5673513578871988883_n.jpg.9f221fe0c35821f245dcfd1f812dae95.jpg

    Cominciai ad usare i prodotti Isotta, come tanti del resto, tanti anni fa con i flash costruiti da buon Egidio, insieme alle Nikonos  erano una accoppiata vincente, ancora uso il 33 Ttl  e 50 Ttl  accoppiati con un Subtronic  fanno sempre il loro dovere, luce calda, omogenea  con un angolo di campo di 94 gradi circa, ottimo per l’ambiente. Isotenic, azienda tutta italiana, fondata da Egidio Isotta  ora passata alla figlia Elisa e al marito Andrea sono diventati uno dei marchi più risonanti  di custodie subacquee.  La rossa non ha nulla da invidiare alle custodie più blasonate, personalmente ho usato le Subal  e Seacam  e debbo dire che questa differenza non esiste, le Isotta sono costruite con materiali all’avanguardia, , robusta, ha tutto ciò che serve, ogni custodia è sottoposta a tutti i test, ergonomiche, accesso a tutti i comandi della macchina reflex o compatta che sia, affidabilità e competitiva e la certezza di avere alle spalle un’assistenza sempre pronta e preparata, cosa chiedere di più se si aggiunge anche un costo adeguato e competitivo  rispetto alle  custodie straniere. Insomma, bellissime custodie, rosse, dal cuore forte. 

    Giò

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    TROFEO ISOTTA 2017 USTICA 

     

     

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  5. 2 ore fa, Valerio Brustia dice:

    Roby, pensa che son tutti pesci comuni nel nostro mediterraneo salvo un paio (uno proprio non l'ho mai incontrato mentre l'anthias solo all'acquario di Genova ed in mar rosso) purché il mare sia pulito e roccioso, ricco di anfratti e praterie di posidonia. Allora si, i pesci ci sono (che bei labridi!) e sono vari. E se poi non si può pescare allora salta fuori la cernia bruna e i saraghi son più confidenti.

    Giovanni,

    Comprendo, nei modi,  la valenza dell'iniziativa: fucile al chiodo e okkio ai pesci, il che fa ampliare notevolmente lo spettro di interesse. Ovviamente il raccolto è un ottimo "campione" della biodiversità del tratto di costa interessato dalla gara, sono dati che se diventano metodici posso o essere indicatori dello stato di salute del mare.

    Pero' Giovanni demolisci questa mia  perplessità: l'esperienza insegna che l'agonismo e' in grado di tirar fuori il meglio ma anche il peggio delle persone, che aria tira nel vostro circuito in termini di sportività?

    grazie e ciao

    Valerio son tutti pesci  del nostro mare ... nessuno escluso, gli anthias li trovi dai 25 mt in giù, in qualche posto li trovi anche meno profondi.  

    Il Safari  Fotografico Subacqueo , ormai da anni, è considerato dai biologici un mezzo efficace per monitorare tratti di costa o le riserve marine per avere un controllo sulla biodiversità e del numero delle specie, non per nulla tutti i Campionati Italiani si svolgono presso le riserve marine Italiane, considera 40 atleti che per 3 giorni a colpi di flash immortalano tutto ciò che c'è  in giro nei fondali del luogo scelto. Spesso spuntano specie nuove o specie non mediterranee durante le gare.  

    A me non è mai piaciuto l' agonismo pur avendo fatto sport da sempre, e capisco ciò che vuoi dire,  in effetti certi ambienti sportivi sono alquanto malsani. Mi sono avvicinato a questa disciplina per tanti motivi, la prima che ho imparato a vivere il mare con maggiore conoscenza e consapevolezza di quello che abbiamo, la conoscenza delle specie, il loro nome, l'abitat, le abitudini, le livree che cambiano durante le fasi riproduttive, insomma andare per mare con maggiore conoscenza e non con superficialità. 

    L'altra perché ho trovato un ambiente sano, goliardico, amichevole, amanti del mare prima di tutto poi atleti che comunque non si tirano indietro a darti una mano, non ho mai riscontrato aspetti poco sportivi in nessuno degli atleti che conosco, c'è quella amicizia sana che ci lega insieme al mare.

     

  6. Il 6/2/2018 at 09:04, Valerio Brustia dice:

    Giovanni, ci racconti che impostazioni di fotocamera (D800) raccomandi  per ottimizzare i jpg per queste riprese?

    intendo quale WB, contrasto, nitidezza e profilo immagine

    ti ringrazio.

    Una nota: tutti in macro. Nessuno tenta riprese grandangolari?

    NEL Safari fotografico subacqueo si fotografano solo pesci, è come una caccia, invece di sparare e uccidere si  scatta la foto all'animale, le foto devono avere delle caratteristiche ben precise, il pesce nella sua interezza, occhi a fuoco, o  ripreso riempiendo tutto il fotogramma o nel suo ambiente e comunque il pesce deve occupare lo spazio maggiore del fotogramma, sono consentiti dei primi piani che devono  includere solo dalla parte delle branchie e tutta la testa, se si parte dalla parte centrale del pesce non è molto gradita ai giudici di gara. Durante le gare che durano 4 ore il fotografo deve consegnare al giudice non più di 70 foto e possibilmente di specie diverse, più specie riprendi più punti accumuli, ogni specie di pesce ha un coefficiente diverso a secondo, il pesce meno mobile 2, il pesce più mobile 4 i pesci che vivono in acqua libera 6 , di queste 70 foto che vanno valutate a coefficiente, cioè gli viene assegnato un punto a secondo il suo valore, l'atleta può consegnare da 12 a 15 foto in giuria per la valutazione, ed è chiaro che qui le foto devono rispecchiare tutti i parametri per essere una bella foto, quindi, composizione, colori,esposizione ecc ecc.... il coefficiente del pesce va poi moltiplicato per i voti presi in giuria che poi si sommano agli altri consegnate come cattura di specie. Le foto vanno consegnate solo in jpg senza post-produzione e quindi bisogna far si che il file sia una foto buona, almeno quelle che si presentano in giuria, le altre basta che sia riconoscibile il pesce. Ecco quindi che bisogna attrezzarsi già in ripresa, l'obiettivo più usato per il FF è il 105, o anche l'85 per il Dx, io uso, dopo tantissime prove,  a secondo il tipo di flash per la sua temperatura, varie impostazioni, ma quella standard è questa: 

    WB Auto2 - Picuture Control saturo , nitidezza 9 - Contrasto +2  luminosità + Saturazione +1 Tinta 0    sRGB ( per regolamento è previsto questo profilo) io per mio conto fotografo in Adobe RGB. GIO_7465-Modifica.thumb.jpg.d1559558ebf925fcf39520b130c9b309.jpg

    Esempio di foto  primo piano pesce ambientato 

     

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    Esempio primo piano pesce non ambientato.    

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    Esempio pesce  intero occhio a fuoco 

  7. Il safari fotografico subacqueo è una specializzazione della fotografia subacquea finalizzata alla cattura fotografica dei pesci liberi nel loro ambiente quindi a impatto zero per l’ambiente marino, non consente nessun prelievo se non quello di fotografare i pesci. Il safari foto sub, durante lo svolgimento della gara, consente di realizzare un vero e proprio monitoraggio delle condizioni ambientali ed ecologiche dell’area di mare teatro delle immersioni, inoltre alle gare partecipano sia atleti in apnea che con l’ara, con fotocamere compatte che reflex interessando un’ampia zona di mare da zero a profondità più impegnative, ogni atleta deve catturare (con il mezzo fotografico) più specie possibili, senza omettere la buona esecuzione della fotografia, corretta esposizione e composizione e soprattutto le foto vanno consegnate a fine gara senza nessuna post-produzione se non le impostazioni in macchina e un numero stabilito dal regolamento, quindi le foto devono essere già di buona fattura  dal punto di vista tecnico . Il safari foto sub negli ultimi anni, grazie per l’avvento del digitale, sta riscuotendo molta attenzione e un continuo aumento di partecipanti nelle varie categorie. Dentro il safari fotosub, come dentro le attività subacquee quali la fotografia, l’archeologia, l’immersione , c’è un grande amore per il mare e i suoi abitanti. Il safari foto sub insegna a vedere, cogliere i particolari a capire , scoprire i rapporti che intercorrono tra gli organismi marini, attraverso il loro comportamento le loro abitudini, il territorio, il mimetismo e tanti aspetti curiosi e interessanti del mondo dei pesci. Il safari fotosub è finalizzato alla cattura del pesce attraverso la ricerca, l’avvicinamento, l’appostamento e infine la cattura vera e propria con il mezzo fotografico. Il safari foto sub unisce quindi tecnica di pesca e fotografia, il tutto nel rispetto dell’ambiente. Il Safari Fotografico Subacqueo, prima chiamato caccia fotosub,  è come una vera  e propria caccia al pesce nel suo ambiente naturale, tale disciplina è tra gli sporti subacquei del circuito  Fipsas/Coni che organizza in tutto il territorio le gare, attraverso le società affiliate, selettive per la qualificazione al Campionato Italiano.  

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    Campionato Italiano Safari Fotografico Subacqueo  2017 Crotone 

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    Inizio Gara 

     

     

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  8. Mio modesto parere ..ok tutte le custodie ormai sono progettate con una affidabilità incredibile sia nelle funzioni sia per la sicurezza della macchina fotografica, personalmente ho avuto Seacam, Subal, e vi garantisco che tutta questa differenza con le bellissime Isotta tutta Italiana non esiste. Ho avuto modo di usare alche le Nauticam  ottime ma i costi delle tre Nauticam Seacam e Subal  sono enormemente superiori a quelle Isotta, e non capisco il motivo se non che paghi un marchio ed è straniera. Io ormai da anni uso la rossa ed ha tutte le carte in  regola, robusta, affidabile, perfetta in ogni suo aspetto, e vuoi mettere che hai l'assistenza a portata di mano e delle persone che sempre disponibili per qualsiasi info. 

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  9. A Ustica dal 28 giugno al 1 luglio il primo Trofeo di fotografia subacquea dedicato ad Enzo Maiorca.


    Enzo-Maiorca-1-1.jpgInserita tra gli eventi più prestigiosi del programma del Villaggio Letterario, stagione 2018, si svolgerà a Ustica dal 28/6 al 1/7 la prima edizione del “TROFEO ENZO MAIORCA”,  concorso e mostra fotografica dal tema ” ECOSISTEMA MARINO USTICA “ . Enzo Maiorca, il  “signore degli abissi” più volte detentore del record mondiale di immersione in Apnea  ha dedicato tutta la sua vita al mare e alla sua salvaguardia.  Il Primo Trofeo Maiorca 2018 è istituito per ricordarne la memoria e la sua battaglia per la difesa del Mediterraneo. Il Trofeo riunirà specialisti di fotografia subacquea nella Prima Riserva Marina nel 1986 in Italia ed il Tema del concorso è proprio il suo ecosistema a distanza di oltre trent’anni dalla istituzione della stessa.  Le foto dovranno essere effettuate ad Ustica dal 28 giugno al 1 luglio e dovranno avere i seguenti temi:
    2  FOTO A TEMA “LA SALVAGUARDIA DELL’ ECOSISTEMA”: dovranno rappresentare l’ambiente subacqueo o singoli organismi con la presenza di un oggetto non naturale (carta, corda, ancore, ….) e lo stesso ambiente subacqueo o singoli organismi senza l’oggetto non naturale.  Due foto che rappresentino il mare “pulito”  ed il mare “sporco”.   Si raccomanda il pieno rispetto dell’ambiente sottomarino e l’utilizzo di elementi non inquinanti.
    1 FOTO “AMBIENTE”: dovrà rappresentare liberamente l’ambiente del campo di gara ripreso con obiettivo grandangolare ed è ammessa la presenza dell’elemento umano (modella/o), sia come centro di interesse, così come elemento complementare dell’immagine;
    1 FOTO “PESCE”: dovrà rappresentare, come soggetto principale, l’immagine di uno o più pesci, ripresi con qualsiasi tipo di ottica, purché i caratteri distintivi della specie siano riconoscibili;
    1 FOTO “MACRO”: dovrà rappresentare, come soggetto principale, l’immagine ravvicinata di un organismo sommerso o di un suo particolare (pesce compreso). 
    I concorrenti saranno divisi in due categoria <Reflex> e <Compatte> a seconda dell’utilizzo, con obiettivo intercambiabile o non, di fotocamere digitali; il tema “ambiente” sarà il punto focale dell’intero Trofeo; massima libertà sarà loro concessa nella rappresentazione dell’ambiente subacqueo in cui operano; tutti avranno come riferimento il Regolamento Nazionale Gare di Fotografia subacquea.  Prestigiosa per riconosciute competenze, la giuria sarà composta dal Presidente Alberto Romeo (Tridente d’Oro per la fotografia subacquea, giornalista e scrittore), da Alessandra De Caro (dirigente della Soprintendenza del Mare), da Giovanni Ombrello(fotografo subacqueo e docente Palermo Foto) e da Santo Tirnetta (istruttore subacqueo e campione italiano di Foto Safari cat. ARA Master). Al 1° classificato andrà un premio di 1.000,00  €uro, al 2° di 200,00  €uro ed al 3° un Voucher Viaggio; in più ai tre sarà donato un libro sul Mare.  L’organizzazione farà stampare in formato minimo 30*40 o 30*45 tutte le foto vincitrici ed almeno una di ogni partecipante non premiato che saranno esposte in mostra al Club del Villaggio Punta Spalmatore di Ustica dal 20 luglio al 15 settembre ed in seguito dal 15 novembre al 30 dicembre all’Arsenale della Regia Marina a Palermo. Le immersioni saranno seguite dal <Diving Blue Shark> di Alfonso Santoro e dal <Diving La Perla Nera> di Roberto Fedele. Il Progetto ed il coordinamento è a cura dell’arch. Anna Russolillo, event manager Ustica Villaggio Letterario e direttore HUPS (per informazioni: info@villaggiopuntapalmatore.com – villaggioletterario@gmail.com) e di Alfonso Santoro, istruttore subacqueo e titolare del diving Blue Shark che compie immersioni ad Ustica da oltre trent’anni. La manifestazione avrà l’onore di ospitare nella graditissima veste di “madrina” Patrizia Maiorca, figlia di Enzo, mai dimenticato “re” delle profondità marine e della sua salvaguardia. 

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  10. Anche per me la fotografia  è solo una , poi ci sono le varie specializzazioni, glamour, food, reportage, architettura ecc.ecc. e fotosub, però capisco che a molti può interessare poco tutto il resto che riguarda la fotosub, oblò, custodie ecc ecc .

    penso che uno spazio apposito non significa relegare( anche se spesso si tende a farlo) in un angolino la fotografia subacquea, non credo che gli amministratori del sito siano su questa linea.  Ben venga uno spazio apposito e inviterò un po di amici subbi a farne parte con il loro contributi, potrebbe essere l'inizio di belle pagine sul mare e fotografia.

    Grazie Mauro per aver creato FOTOSUB : IL MEGATOPIC ottimo inizio 

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