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La settima tappa del viaggio in Giappone ci porta nella città di Sendai. Sendai è il capoluogo della prefettura di Miyagi e, col suo milione di abitanti circa, la più grande città della regione del Tohoku. A Sendai si volge uno dei Matsuri più importanti della regione: il Tanabata. Mentre nel resto del Giappone questa ricorrenza cade il 7 luglio, a Sendai si tiene un mese dopo, il 7 agosto e le manifestazioni legate ad esso si svolgono in tre giorni, dal sei all’otto di agosto. Ma cos’è il Tanabata? Il Tanabata (七夕 che letteralmente significa "settima notte") è una tradizione nipponica che però di rifà a una leggenda di origine cinese. Questa leggenda narra la storia di una bellissima principessa, Orihime, figlia di Tentei, l’imperatore del cielo, dedita alla tessitura degli abiti degli dei, e di un mandriano, Hikoboshi, il cui compito è quello di stare a guardia delle greggi celesti. Orihime e Hikoboshi rappresentano, rispettivamente le stelle Vega e Altair. Tentei, vedendo sua figlia triste, decise di farla incontrare con Hikoboshi per dargliela in sposa. Tra i due scoppiò un amore a prima vista che li portò, però, travolti dalla passione, a trascurare i propri compiti. Tentei, adirato, decise di punire i due innamorati facendo in modo che non si potessero più vedere, separati dal fiume celeste, la Via Lattea. Si narra che, impietosito dalla disperazione della figlia, Tentei concesse loro di potersi incontrare, attraversando il Fiume Celeste, una volta all’anno, il settimo giorno del settimo mese, il giorno, appunto, del Tanabata. Esistono varie versioni di questa leggenda, molte delle quali legate all’astronomia. Tra queste una versione molto conosciuta è ambientata in Cina, sulle rive del fiume Han. In questo luogo, si dice, viveva la figlia del sovrano della regione, abilissima tessitrice che, in età da marito, venne data in sposa a un giovane pastore. Anche in questo caso i due giovani, travolti dalla passione, abbandonano i loro doveri per essere poi crudelmente separati. Per il fatto che i cinesi sono un popolo dedito allo studio del cielo e dei suoi fenomeni, a questa storia venne dato uno scenario celeste. Con l’introduzione del calendario gregoriano, alla fine dell’ottocento, la festa del Tanabata è venuta a coincidere con il sette luglio, mentre in precedenza il calendario utilizzato era quello lunisolare per il quale l’anno inizia a febbraio. Secondo questo calendario il settimo mese cade ad agosto e ciò spiega il motivo per cui in molte zone del Giappone i festeggiamenti siano rimandati di un mese rispetto alla data fissata del 7 luglio. La festa del tanabata fu importata dalla Cina in Giappone dall’imperatrice Kōken nel 755. La sua origine si deve al Kikkōden (乞巧 奠festa per pregare per le abilità), versione nipponica del Qīxī che veniva celebrato in Cina e che fu adottato dal Palazzo Imperiale di Kyoto nel periodo Heian. È nel periodo Edo, però, che diventò popolare tra i giapponesi, quando le celebrazioni si uniscono all’obon (che all’epoca cadeva il 15° giorno del 7° mese) dando così origine al Tanabata come lo conosciamo oggi. Il matsuri di Sendai risale all’epoca di Date Masamune, leader del clan Date e fondatore della città. I kisudama, le decorazioni con cui viene addobbata la città, originariamente avevano la forma di un fiore. Hanno assunto l’aspetto attuale nel 1946 su iniziativa del proprietario di un negozio ubicato in centro città. Insieme alle stelle filanti fukinagashi, sono le decorazioni moderne più famose del Tanabata. Onnipresenti nella vita dei giapponesi, anche qui non potevano mancare i personaggi dell'animazione (in questo caso Takami Chika e, nella foto successiva, Kurosawa Ruby di "Love Live! Sunshine!!") I tanzaku sono delle striscioline di carta che simboleggiano i fili di seta intrecciati da Orihime e sui quali vengono scritti i desideri o le preghiere, anche in forma di poesia, da rivolgere alle stelle. Questi ‘foglietti’ vengono legati a un ramo di bambù e poi bruciati per consentire loro di raggiungere le divinità. Questa usanza ebbe origine nel periodo Edo, quando i desideri dei bambini erano di migliorarsi nella scrittura, per cui si allenavano a scrivere vari caratteri su piccoli ritagli di carta. Per le bambine il desiderio, invece, era di migliorarsi nelle attività manuali. Gli orizuru, o gru di carta, sono un tipo di origami e per la precisione quella che ne è considerato la forma più classica. L’orizuru rappresenta la gru della Manciuria e si ritiene che porti salute, protezione e lunga vita alle famiglie. Ciò perché secondo tradizione vivrebbe fino a 1000 anni. Questo particolare tipo di origami è legato alla storia, per chi la conosce, della piccola Sadako e della sua tragica fine causata da una delle bombe atomiche (ne ho scritto in un articolo precedente tempo fa). Eventi come spettacoli teatrali, danza tradizionale, musica dal vivo e intrattenimento si svolgono in piazza Shimin Hiroba, nel Parco Kotodai e lungo la via Juzenji Dori. Sono sempre presenti le immancabili bancarelle col cibo. Piccole idol crescono... Qui trovate Gli altri articoli del mio blog. Concludo con in breve filmato montato da me. つづく