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  1. Dall'ultima guida dell'agosto 2019 non è successo moltissimo in campo reflex da parte di Nikon e, nella realtà, nemmeno altri marchi hanno mostrato particolare attività. Abbiamo una certa convinzione che il tempo delle reflex, almeno per quanto riguarda la proposta di nuovi modelli - corpi macchina e obiettivi - sia tramontata. Oggi tutti i produttori spingono tutta la ricerca sulle mirrorless. Per quanto riguarda Nikon, riteniamo che ancora oggi, sebbene ci siano 11 fotocamere a catalogo, sia per gli obiettivi e per l'autofocus a rilevazione di fase che va esplorata l'opportunità del passaggio. I Nikkor Z, sfruttano il tiraggio ridotto e la gola particolarmente larga per sfruttare schemi ottici avanzati a tutto vantaggio delle qualità ottiche. E anche sul piano dell'integrazione software-ottica sono stati fatti passi da gigante. Di fatto, nella maggior parte dei casi, difetti come la vignettatura e l'aberrazione cromatica sono cose del passato. Persino la distorsione viene controllata, qualche volta non senza compromessi importanti, e praticamente azzerata. In più abbiamo ottiche che per le reflex semplicemente non sono mai esistite, oppure su Nikon sono solo state un sogno. Crediamo che difficilmente si vedranno nuovi obiettivi Nikon F. Mentre tecnicamente è impossibile utilizzare gli obiettivi Z su Nikon F. *** Pur con queste premesse, è inutile girare attorno a quello che è il freno principale dell'eventuale passaggio : il costo complessivo. Praticamente - il discorso vale non solo per Nikon - è quasi come passare ad un altro marchio. Anche se sappiamo che qualcuno detesta i mirini elettronici, preferendo la più naturale visione del pentaprisma. Ma è probabile che questi siano la minoranza. Si deve scegliere il corpo giusto e poi contentarsi di adattare i propri obiettivi se sono compatibili. Per poi capire che solo con i Nikkor Z le Nikon Z danno il massimo ... per i soldi che sono costate. Per questo, quando un fotografo dispone già degli obiettivi adatti ai generi che pratica, é economicamente preferibile rimanere nel mondo reflex. Magari permettendosi qualche aggiunta sfiziosa che un tempo si poteva solo sognare. In questa guida, che vuole solo essere una rivisitazione della precedente, vorremmo solo puntualizzare quali siano le opportunità ma anche i limiti di una strategia del genere. Il limite principale è quello di rimanere e di rischiare di rimanere per sempre o molto a lungo (perché più va avanti il tempo, il mercato del materiale reflex si deprezza) con le reflex e i loro problemi. Che sostanzialmente sono legati all'autofocus : in particolare la concentrazione dei punti di messa a fuoco in centro e la necessità, spesso e volentieri, di dover registrare la messa a fuoco per compensare eventuali difetti di messa a fuoco dei singoli obiettivi. L'altro problema è l'invecchiamento del materiale, che necessita di manutenzione, registrazione di precisione (lo specchio, il sensore di messa a fuoco non sono eterni ed hanno tolleranze che con il tempo peggiorano e richiedono una messa a punto). Le reflex hanno dispositivi meccanici che le mirrorless hanno abbandonato (Z8 e Z9 non hanno più nemmeno l'otturatore). Quindi riparazioni, magari con ricambi che cominciano a scarseggiare o a mancare. E i costi inerenti. Che per le ammiraglie sono superiori di quelli delle altre macchine. Come lo sono per le automobili di lusso rispetto alle utilitarie. Resta il fatto che però, se uno ha un parco ottiche che lo soddisfa, si trovano molti corpi macchina, sia sul nuovo che sull'usato. Dall'epoca dell'ultima guida all'acquisto sono uscite due sole nuove reflex Nikon. La Nikon D6, che è una evoluzione estrema dell'ammiraglia dedicata allo sport e alla fotografia "senza compromessi". Il suo prezzo è improponibile (€ 7.500 euro nuova, oltre € 5.000 sul poco usato). E' una fotocamera bellissima, quasi perfetta - fatti salvi i limiti di messa a fuoco che già abbiamo detto - ma che ha venduto poco. Sinceramente la trascureremmo, puntando ad un usato sicuro e garantito di una Nikon D5. Se ne trovano intorno ai 3.000 euro. La Nikon D5 è una macchina estremamente capace, con il solo limite di avere una base ISO piazzata intorno ai 1600 ISO e di avere quindi una dinamica "addomesticata" alle sensibilità inferiori. La D5 è abbastanza recente da essere compatibile con memorie e batterie di produzione corrente. E i ricambi sono ampiamente disponibili. Le ammiraglie precedenti non ci sentiamo di raccomandarle. Oltre ad avere oramai una certa età sul groppone - e con un uso professionale potrebbero non essere belle come sembrano - i ricambi cominciano a scarseggiare e possono presentare la necessità di sostituire la batteria (una EN-EL18 costa 200 euro contro i 50 euro di una EN-EL15 compatibile con tutte le altre Nikon), l'otturatore, anche altre parti meccaniche tipo il pulsante di scatto e lo sportellino delle memorie, ed usare schede di memoria in via di estinzione (come Compact Flash oppure XQD di prima generazione). l'altra novità, e forse l'ultima reflex digitale Nikon della storia è un bell'esempio di ibridazione. La Nikon D780, in pratica l'erede della D750, incorpora molta tecnologia mirrorless derivata dalla Z6, a cominciare da processore e sensore. Il sensore è migliore di quello di tutte le altre reflex Nikon e a specchio alzato si comporta come una mirrorless, mettendo a fuoco con la rilevazione di fase direttamente sul sensore principale. E' ancora a listino. Purtroppo è molto costosa. E sull'usato è rara (circa € 1.500). Ma probabilmente sarà la più longeva tra le ultime reflex Nikon. Di tutte le altre reflex Nikon, ci sentiamo di caldeggiare solo la Nikon D850 e la D500. La Nikon D850, che è tra le migliori reflex di tutti i tempi, ha il solo limite di essere un pò scorbutica con la messa a fuoco (richiede la registrazione degli obiettivi non perfetti) e per esprimersi al massimo, pretende di utilizzare obiettivi di fascia altissima. Ovvero gli ultimi Nikkor F serie E e i Sigma Art e Sigma Sport. Si trova ancora nuova a prezzi scontati, oppure usata intorno ai 2.000 euro o poco di più. La Nikon D500 è più "di bocca buona" ma probabilmente oramai risente dell'età (2016). Ha il vantaggio di essere disponibile facilmente e a prezzi accessibili (appena sopra i 1000 euro). una buona alternativa alla D500 può essere la Nikon D7500. A noi è piaciuta, è ancora a listino sul nuovo, condivide il sensore con la D500 (e con Z50/Z30/Zfc). Costa meno di 1200 euro sul nuovo e intorno a 850 euro (anche meno) usata. Sarebbe la candidata ideale a sostituire le Nikon D3x00 o Nikon D5x00 ma anche D7000 e D7100. Ma attenzione, sia D500 che D7500, moltiplicheranno per 1.5x la focale dei vostri obiettivi. Tenetene conto ! I test approfonditi di tutte le reflex Nikon citate sono disponibili tra i nostri articoli : qui In tutti i casi raccomandiamo di acquistare usato con una garanzia valida ed effettivamente applicabile. Riparare queste macchine può essere impegnativo, costoso e l'accesso ai laboratori autorizzati qualche volta vincolato alla provenienza della macchina. *** OBIETTIVI DA REFLEX Qui c'è da divertirsi e passarsi ogni capriccio. Un pò é Nikon che sconta i prodotti in magazzino, ma più che altro é chi fa il passaggio a Nikon Z che vende a prezzi interessanti per finanziarsi i nuovi acquisti. Non è difficile oggi trovare un superteleobiettivo da 500 o 600mm a poco più di 5.000 euro. Sigma ha recentemente venduto a 4.000 euro il suo 500mm f/4 Sport, il prezzo corrente dell'usato ... Ma per chi li apprezza, si trovano a meno di 2000 euro i vari 200-400/4. Per non dimenticare i 70-200/2.8, 24-70/2.8 di tutte le serie, oltre a 14-24/2.8 etc. etc. e qualsiasi altra cosa un tempo abbiate desiderato e non vi siete potuti permettere. un Nikkor F 500mm f/4G, da nuovo ci volevano € 9.000, oggi si trova a poco più di 3.000, anche con garanzia di un anno. Anche qui, o soprattutto qui : attenzione alla garanzia. Alcune serie di obiettivi hanno motori SWM fragili che facilmente richiederanno la sostituzione. Operazione che può costare anche 1.000 euro pronta cassa. Su Nikonland ci sono articoli su oltre 100 differenti obiettivi : qui *** Ecco, questa guida voleva essere più che altro una carrellata di consigli per gli acquisti, dettata dal buon senso del "padre di famiglia". Ma ci possono essere centinaia di combinazioni differenti che cambiano in base a dove siete voi e a dove vorreste andare anche a fronte di una particolare "occasione". Nei commenti c'è lo spazio per affrontare ogni caso, se avrete la cortesia di esporcelo. Intanto ... buoni acquisti e buone foto con le vostre amate reflex !
  2. L'ultima guida all'acquisto di Nikonland risale al 2019 ed era incentrata su reflex ed obiettivi per reflex e solo una presenza marginale di materiale Z. Dopo si è aperta la nuova fase delle mirrorless che ancora si sta sviluppando. Riteniamo però che sia già sufficiente per scrivere una nuova guida che contempli, in questo articolo, una scelta ragionata dei corpi macchina, sono già 11 quelli sul mercato. Per poi dedicarci ad un approfondimento sugli obiettivi. Su Nikonland abbiamo avuto la fortuna di avere a disposizione (quasi) tutto ciò che Nikon ha presentato nel mondo Z. Vi invitiamo a leggere gli articoli e i test approfonditi (sono un centinaio) in questa sezione dell'area editoriale. *** Nikon Z, la scelta del corpo macchina. Potremmo anche sbrigarci in un attimo, indicando la Nikon Z8 come la macchina ideale per tutti. Ma non saremmo giusti, perché sebbene fantastica, la Z8 non è indispensabile a tutti. Dipende dalle esigenze effettive. Possiamo però fare un appunto introduttivo in linea generale. Possiamo considerare già obsolete le Nikon Z che non prevedono la porta USB-C come via di comunicazione e di ricarica della batteria. Insieme a quelle che non hanno il processore Expeed 7 (praticamente tutte, tranne Nikon Z9, Z8 e Zf). Ciò però non significa che chi possiede una di queste fotocamere e la usi con profitto debba smettere di usarla né che, a condizioni particolari di acquisto, un fotografo debba trascurare una buona opportunità. Purché sappia cosa sta acquistando in base a ciò che gli serve. Ultima osservazione di carattere generale. Se è vero che il corpo macchina è importante, è ancora più importante metabolizzare il concetto che Nikon Z significa principalmente quel nuovo bocchettone (il più ampio e quello col tiraggio più corto del mercato) su cui Nikon sta progettando i nuovi obiettivi. I veri protagonisti della nuova generazione, per cui le fotocamere rappresentano lo sfogo effettivo. Solo la combinazione Nikon Z + Nikkor Z consente la piena esplicitazione delle qualità offerte dalle nostre mirrorless. Piuttosto che usare una combinazione ibrida, tutto sommato una scelta di natura per lo più economica pensata "al risparmio", tanto vale restare con una splendida reflex come può essere la D850 o come è la D780, per tacere di D5 e D6. E stiamo nominando alcune tra le migliori reflex della storia. A cui purtroppo Nikon non sempre o solo limitatamente ha dato obiettivi degni di loro. Oggi siamo al contrario, con alcuni corpi macchina un pò claudicanti che trovano però supporto da obiettivi che, confrontati con i pari classe da reflex, risultano sempre vincenti e spesso superiori anche a quelli da reflex di categoria superiore. Quindi, si, il corpo macchina è importante ma le ottiche lo sono sempre di più. Infine, il progresso non si ferma. E lo sviluppo è continuo. Per il biennio 2024-2025 ci aspettiamo il lancio di nuove Nikon Z e l'uscita di nuove versione di firmware. In particolare : Nikon Z6 III, nuovo sensore, nuovo processore, prestazioni allo stato dell'arte del suo segmento Nikon Z50 II/Z70, nuovo sensore, nuovo processore, forse stabilizzatore integrato Nikon Z7 III, nuovo sensore, nuovo processore, nuove funzionalità Nikon Z9 II, nuovo processore, sensore aggiornato, prestazioni assolute insieme alle versioni di firmware 2.0 per la Z8 e 5.0 per la Z9 che aggiungano nuove funzionalità alle due macchine di punta. Bene, finita l'introduzione, andiamo al dettaglio. *** a sinistra la Nikon Z8, lanciata nel maggio del 2023, a destra la Nikon Z9, lanciata nell'ottobre 2021 Consideriamo Z9 e Z8 le eredi dirette delle premiate coppie Nikon F5 e Nikon F100 dell'era analogica o Nikon D3 e Nikon D700 dell'era digitale. Offrono il massimo delle performance odierne per Nikon che ha dimostrato di saperle tenere aggiornate anche a livello di sviluppo firmware. Le due macchine condividono buona parte dell'elettronica ed hanno prestazioni quasi coincidenti. Hanno lo stesso sensore, tanto veloce da essere per lo più in grado di azzerare gli effetti del rolling-shutter. Sono le uniche prive di otturatore meccanico, potendo sincronizzare il flash anche senza. Non avendo parti meccaniche, non subiscono usura all'otturatore né necessitano di una sua registrazione periodica. Al di là del differente prezzo, la Z9 va considerata nell'uso di obiettivi grossi ed impegnativi e in ambiti dove conta poter esprimere sempre il massimo del potenziale. La Z8 invece è più abbordabile, per prezzo, peso e volume, potendo funzionare tranquillamente anche senza battery-grip con un fattore di forma non così più impegnativo delle macchine di fascia inferiore. La Z8 paga alla Z9 una minore autonomia, un corpo meno capace di dissipare il calore generato da processore e sensore oltre a qualche dettaglio più o meno importante. L'ergonomia della Z9 è imbattibile. La Z8 è più discreta. La Z9 al momento ha nuove funzionalità aggiunte via firmware (scatto automatico, riconoscimento uccelli) che però ci è stato promesso verranno estese anche alla Z8 ad inizio 2024 (mentre alla Z9 verranno estese funzionalità della Z8 e della Zf che per ora non sono previste nella Z9). Abbiamo un articolo che le confronta dettagliatamente : Nikon Z8 o Nikon Z9 : quale scegliere ? Ma entrambe le macchine andrebbero scelte consapevolmente per lo più da fotografi che richiedano prestazioni, velocità, capacità video allo stato dell'arte, tenuta sul mercato. Hanno caratteristiche professionali che per chi fa foto ragionata in ambienti rilassati sono praticamente tutte superflue. La nostra Nikon Z9 ha accumulato in 18 mesi oltre un milione di scatti e sembra ancora nuova. Le Nikon Z8 passate per il laboratorio sommano circa 250.000 scatti e potrebbero stare in vetrina. Me sappiamo di Z9 e Z8 che in un anno non hanno fatto che poche migliaia di scatti. E alcune sono in vendita sull'usato con 500-600 scatti. Molti meno di quanti ne servano per testare la capacità di una nuova scheda di memoria. Entrambe necessitano di schede di memoria di livello per esprimere il loro potenziale. E fotografi non privi di immaginazione ma, soprattutto, di occasioni fotografiche, perché non passino il più del loro tempo, "sprecate" in vetrina. *** Non troppo a sorpresa, Nikon ha presentato poco più di un mese fa una Z che può essere considerata un ibrido, una sorta di laboratorio sperimentale. la Nikon Zf deve molto del suo appeal all'aspetto che sembra una replica moderna di una reflex a pellicola dei primissimi anni '80 del secolo scorso. Ma dentro quella scocca e sotto a quei quadranti, c'è il sensore della Nikon Z6/Z6 II che offre ancora buone potenzialità, con il processore di Z8 e Z9. Questo è responsabile di funzionalità e prestazioni insospettabili per una semplice fotocamera "vintage", tanto che come autofocus e raffica si mangia la Z6 II a colazione. E in un uso spensierato non fa troppo rimpiangere la Z8. Dove è cedente rispetto alla Z8 e alla Z9 è nel comparto memorie - adeguate alla macchina ma in una strana combinazione tra SD e microSD - e nella relativa vetustà del sensore, ottimo per capacità di dinamica e tenuta al rumore, ma lento nel readout (un ventesimo rispetto a Z8 e Z9) che ha obbligato Nikon a mantenere l'otturatore meccanico e che, se usata in modalità silenziosa, rende le immagini di soggetti in rapido movimento, sensibili agli artefatti indotti dal rolling shutter. La Zf nasce per dare le sensazioni d'uso di un tempo, però manca di ottiche dedicate con l'anello del diaframma funzionante. Ci sono solo due obiettivi - identici a quelli normali - che ne richiamano solo l'estetica. Ma in generale, oltre che bellissima e ottimamente costruita, ha ottime prestazioni e funzionalità anche sovrabbondanti per il fotografo tipo che la "dovrebbe" acquistare. Ne abbiamo parlato in anteprima qui : Nikon Zf : io sono leggenda ! *** Le tre fotocamere che abbiamo già trattato sono quelle più moderne e dotate dell'ultimo processore di immagini Nikon, il responsabile delle migliori prestazioni di autofocus, riconoscimento del soggetto, video evoluto, velocità di raffica. Le successive sono deficitarie in questi comparti e andrebbero considerate dai fotografi che effettivamente, per genere di fotografia praticata o per aspettative generali, non necessitino di quel genere di capacità. Pensando al formato DX, il 24x16mm, Nikon propone una linea di tre fotocamere che sostanzialmente ... sono la stessa macchina proposta in tre allestimenti differenti. Un pò come certe Volkswagen che si trovano negli autosaloni, marchiate anche Seat o Skoda (quando non anche Audi). le tre Nikon in formato DX condividono sensore, processore, batteria, differiscono per aspetto, ergonomia, porte di comunicazione, mirino Delle tre, sinceramente oggi non ci sentiamo più di consigliare la Nikon Z50, tranne che non venga offerta in kit con i due pregevoli zoom dedicati, ad un prezzo inferiore a quello di uno smartphone di fascia media. Pur avendo ancora buone capacità ed essere l'unica ad avere il flash incorporato, non ha la porta USB-C e anche alcuni aspetti a livello firmware sono stati trascurati. E' un pò come se Nikon si fosse dimenticata di lei per dedicarsi agli altri modelli. L'ultima DX proposta, già a metà dell'anno scorso, la Z30 invece, pur nell'assenza di mirino incorporato, presenta il miglior mix di capacità sia in ambito foto che video. E costa il giusto, oltre ad avere una ergonomia infinitamente superiore a quella della più "carina" Zfc che è la prima proposta Nikon di Z con aspetto vintage. Questa ha vinto tutti i concorsi di bellezza, sia nella versione nera che nero e silver e in tutte le possibili combinazioni di pelli colorate. Ma presa in mano a lungo provoca dolori. E come la Zf, manca di ottiche dedicate che consentano di evitare le ghiere del corpo macchina per cambiare il diaframma dell'obiettivo. Nessuna delle tre ha il nuovo autofocus con le librerie di riconoscimento oggetti, salvo il rilevamento dell'occhio di umani e animali (per lo più cani e gatti). Sono da considerare però la porta di ingresso nel mondo Nikon Z, avendo piena compatibilità con ogni obiettivo Nikkor Z. Costano il giusto, sono compatte e leggere. La Z30, in particolare, la più adatta per gite e scampagnate, da tenere in un tascone o in una borsetta minuscola anche quando dotata di un paio di obiettivi. Le ottiche, poche in formato dedicato, sono pregevoli, tutte di gran lunga adeguate alle necessità e superiori a quelle analoghe, offerte da Nikon per le reflex di questa categoria. Insomma, non sono seconde scelte ma vanno prese in considerazione avendo bene a mente cosa si cerca e cosa si ottiene nella scatola. Perché difficilmente potranno essere aggiornate se non con nuovi modelli. Di cui uno, pensiamo, uscirà nel 2024. *** Z6 e Z7 sono le prime Nikon Z presentate oramai 5 anni fa. Poi è arrivata la Z5, modello entry-level per le pieno formato e quindi sono state avvicendate Z6 e Z7 con modelli quasi identici salvo avere un doppio processore e la possibilità di montare un battery-grip con i pulsanti verticali (mentre Z6 e Z7 hanno solo un battery-pack senza comandi di controllo). Il sensore della Z6/Z6 II è originale ed ha buone caratteristiche ma è lento e soggetto a rolling-shutter quando usato in modalità silenziosa. Ha però ottime caratteristiche dinamiche e di tenuta al rumore. Diciamo che è forse il miglior sensore full-frame da 24 megapixel della sua categoria, pur con il limite della relativa lentezza. Il sensore della Z7/Z7 II è quello della Nikon D850 a cui è stata aggiunta la rilevazione di fase sulla matrice di microlenti sopra alla matrice di Bayer. La Z5 ha invece un sensore vecchio - quello della D750 che non ha ancora il dual-gain - ed è limitata in quasi tutte le sue prestazioni. E' nata per offrire un prezzo d'attacco aggressivo che però per noi dovrebbe stare ben al di sotto dei mille euro per essere attraente. Da evitare l'obiettivo in kit Nikkor Z 24-50mm, non perché abbia scarse prestazioni ma per la troppo ridotta escursione focale. la Nikon Z5 e in suoi due slot di memoria di tipo SD a destra, a confronto con la Z6 e il singolo slot XQD/CFexpress La domanda che nasce spontanea, dopo il cappello iniziale non può che essere : vale la pena di pensare ad una Z5-Z6-Z7 a fine 2023 ? In linea di massima ci permetteremmo di rispondere di no, non ci sembra il caso oggi. Se avete atteso fino ad ora, meglio attendere ancora qualche mese in più. Siamo certi che la Z6 verrà avvicendata nella seconda metà del 2024. Forse lo sarà anche la Z7. E le prossime macchine avranno prestazioni e potenzialità tali da renderle "quasi" soluzioni definitive. Ma nemmeno di fronte ad un usato sicuro o ad una offerta che non si può rifiutare ? Qui è d'obbligo il più sonoro dei dipende ! Dipende dalle esigenze del fotografo e se questo non avrà poi a pentirsene quando leggerà le specifiche della prossima generazione che metterà definitivamente fuori mercato la prima. Per fotografia "lenta", paesaggio, foto in studio, still-life, nulla che contempli l'azione, una qualsiasi di queste Nikon Z (e ci permettiamo di dire anche le macchine DX) va meglio delle corrispondenti reflex, specie se usate con gli obiettivi Nikkor Z. Oltre che naturalmente dal budget. Una Z6 a circa 1000 euro può essere un buon affare da tenere magari poi come secondo corpo e intanto allestire un bel corredo. La Z7 invece è sempre stata la Nikon Z con il peggior rapporto prezzo/prestazioni. Andrebbe scelta solo dall'estimatore di quel sensore ... Per la Z5 siamo ancora più scettici. Solo a prezzi molto marginali ma senza poi pentirsene. E la differenza tra Z6 e Z6 II e Z7 e Z7 II ? Non tali da stare troppo a pensarci. Le versioni II hanno aggiunto solo marginali capacità, soprattutto le due schede di memoria, un buffer maggiorato per la Z7, pochi altri dettagli oltre al battery-grip vero di cui abbiamo già detto. Nikon Z6 II e battery-grip per due Nikon EN-EL15b/c con comandi di scatto verticali Nikon Z5 e battery-pack semplice, senza comandi di scatto Salvo che non vi serva il video in formato 4K60p, quello lo offrono solo le versioni II (in full frame la Z7 II e in ritaglio DX la Z6 II). Ma è solo una questione di prezzi in fondo, con un budget ridotto da destinare anche agli obiettivi, allora meglio puntare su una Z6 di prima generazione "usato garantito" e spendere di più sulle ottiche, oppure risparmiare più soldi per la prossima Z6 III che temiamo andrà pericolosamente a sfiorare i 3.000 euro e cominciare a vendere tutto il materiale reflex che abbiamo ancora in casa prima che diventi difficile da "liquidare". State ragionando sul prossimo acquisto e avete ancora dubbi dopo le nostre considerazioni di questo articolo ? Chiedete nei commenti quanto vi rimane oscuro, chiarendo quale sia la vostra situazione attuale e le vostre aspettative. E noi faremo del tutto per aumentare la vostra indecisione confondendovi ancora di più le idee in modo persino più dettagliato !
  3. Non dovrebbe porsi il quesito, secondo me, ma in caso, meglio chiarirci le idee insieme. Ecco la mia opinione in merito. Quando Nikon vuole, l'offerta diventa talmente ampia che ci si confonde. Per anni abbiamo richiesto a gran voce una macchina professionale che rinverdisse i fasti della veneranda D300/D300s. Per un pò di anni Nikon ha fatto finta di non sentirci ed ha farcito di potenzialità da ammiraglia le macchine "amatoriali" della serie D7x00, cercando di convincerci che potevamo accontentarci di quelle. Non lo metto in dubbio ed ho avuto modo di scriverlo, D7100 e D7200 sono buone fotocamere, prestazionali, complete. Ma in confronto ad una macchina professionale, l'impostazione è del tutto differente. Ed hai voglia di aggiungere il battery-grip o di sfruttare i due slot di memoria. In certe circostanze non bastano. Ma l'anno scorso è arrivata Lei, la Nikon D500. Che non è l'ammiraglia Nikon per eccellenza solo perchè oramai per questo è richiesto un sensore full-frame. Ma ad averla avuta una cosa come la D500 quando eravamo costretti a fotografare lo sport con la cara e vecchia D2h o, ancora prima, con la povera D1h. Bene, siamo tutti contenti ? E no, perchè a metà 2017 Nikon ci propone anche la versione amatoriale della D500, con una operazione di trapianto che ci lascia spiazzati. Mette il sensore della D500 nel corpo della D7200. Aggiunge un pò di pepe più o meno ovunque, ed eccoci alla D7500. La differenza di prezzo tra i due corpi è tale da proporre più di un dubbio al potenziale acquirente. Eppure la scelta secondo noi è tanto facile che si potrebbe fare ad occhi chiusi. Non ci credete ? Ma si, vi guidiamo noi la Nikon D7500 è una macchina ben costruita ma ancora compatta e con un peso contenuto a 640 grammi. la D7500 in primo piano e dietro, svettare sopra al suo battery-grip MB-D17, la grande Nikon D500 Le due macchine hanno lo stesso sensore. E il display posteriore mobile. Ma le similitudini si fermano qui. Non che non siano importanti, sono arcisicuro che nelle stesse condizioni di scatto, le foto dell'una e dell'altra macchina saranno del tutto indistinguibili. Il nuovo sensore che le due macchine condividono è un progetto originale Nikon, con peculiarità differenti rispetto ai precedenti 24 megapixel delle D7100 e D7200. E differente anche da quello che equipaggia gli ultimi modelli di D3x00 e D5x00. E' un sensore veloce che consente raffiche e cadenze elevate e video fino al formato 4k. Ma lo stesso motore, vi assicuro, consentirà a piloti diversi di esprimersi secondo la propria indole diversa con un cambio e un telaio vettura differente. di fronte, sagoma più compatta per la D7500, più imponente per la D500 i comandi sono di derivazione diversa. La D500 ha una impostazione tipicamente professionale : ad ogni tasto corrisponde un comando e non si passa da menù a scomparsa o tendine sul display. Tutto é a portata di dita. Mancano gli automatismi di immagine e di scene. La D7500 strizza l'occhio anche al fotografo meno esperto e gli consente, sulle prime, di credere di essere lui a portare la danza, mentre nella realtà è lei che ha il comando. Mentre se il fotografo sa il fatto suo, allora si mette zitta ed obbedisce ai comandi. Con la D500 se non si conosce la teoria di esposizione, tempo di scatto, diaframma, sensibilità, si rischiano di fare foto peggiori che con una compatta. le connessioni sono complete per entrambe le macchine il comparto memorie è invece molto differente. La D7500 ha un solo slot di memoria, per schede SD di tipo UHS-I, con una velocità di scrittura massima di circa 70 megabyte al secondo. La D500 ha due slot, uno dei quali identico alla Nikon D5, utilizza memorie XQD da oltre 300 megabyte al secondo, mentre l'altro monta chede SD di tipo UHS-II, con velocità teoriche paragonabili alle XQD. la Nikon D7500 mantiene il tipico flash a scomparsa di bassa potenza, capace di fungere da commander per flash separati ma soprattutto di operare in condizioni di emergenza per schiarire un controluce o illuminare soggetti vicini. La D500 pretende che voi abbiate un flash professionale in borsa : altrimenti vi arrangiate ! un confronto impossibile la Nikon D7500 con montato un professionalissimo Nikon 24-70/2.8E VR e la Nikon D500 con un superprofessionalissimo Nikon 70-200/2.8E VR la differente stazza e robustezza fa premio per la D500, più adatta all'uso con obiettivi professionali, grossi, pesanti e ... cattivi in caso di urto o strofinio in borsa. Fin qui all'esterno. La D7500 mantiene un sensore AF simile a quello delle precedente D7100 e D7200 e a quello della D750, un Multicam 3500 II DX da 51 punti di cui 15 a croce , la Nikon D500 ha il nuovo sensore Multcam 20k DX da 153 punti di cui 99 a croce, con capacità di inseguimento sinora senza pari nelle reflex. 15 dei punti della D500 hanno capacità di autofocus per obiettivi con apertura massima di F8 (moltiplicati) mentre solo 1 della D7500 lo è, quello centrale. L'elettronica e la meccanica della D500 è in grado di mantenere una cadenza di 10 scatti al secondo quasi all'infinito se si usa una XQD. Quelle della D7500, di punta rispetto alle altre macchine APS-C, tengono gli 8 scatti al secondo per 33-55 scatti, dopo di che dipende dalla schedina SD. La batteria della D7500 regge bene nell'uso quotidiano. Ma se si deve lavorare per tutto il giorno a bordo stadio o in autodromo, con la D500 si può usare la batteria della D5 ... Insomma, le differenze ci sono, tante e vanno al di là del differente prezzo di acquisto. Un fotografo che non ha un genere specialistico prediletto, troverà nella D7500 un'amica più cordiale, compatta e in grado di soddisfarlo praticamente in tutto, sporadicamente anche nei settori più indicati per la D500. La D500 sembra pensata per scattare sempre a raffica. Francamente - lo so che si può usare anche per (tanto) altro - la vedo più come un teleconverter potentissimo che si può montare dietro ad un 600mm F4 per concentrare al centro del fotogramma i suoi 21 megapixel, più che una macchina professionale generalista. Perchè a quel punto, per utilizzi più estremi, si sconfinerà - più appropriatamente - nei domini in cui le full-frame professionali hanno molte prerogative in più. Quindi, in estrema sintesi. - per chi si avvicina alle reflex di fascia media e pratica fotografia generalista, senza ottiche professionali, non necessita delle peculiarità dei corpi professionali : la Nikon D7500 - per chi fa sport o fotonaturalistica, oppure necessita di un corpo professionale a tutta prova dove poter montare anche batterie potenziate ed utilizzare schede di memoria che consentano alta cadenza, possiede già ottiche pesanti e professionali, non punta alla compattezza ma alla massima performance al centro del fotogramma : la Nikon D500 intendiamoci, ciascuna delle due macchine darà grandi soddisfazioni comunque, ma io non vedrei la D7500 dietro ad un 800/5.6 per una intera giornata in Lapponia d'inverno. Parimenti considererei mal spesi i soldi di una D500 per fare foto in spiaggia durante le vacanze o street spensierato con un 35/1.8 DX. Però che bello avere tutte queste possibilità di scelta Quando mi sono avvicinato io al digitale, c'erano solo la D1x a 7500 euro, oppure la D100, a 2500 euro. E in mezzo scorreva il fiume ...
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