Cerca nel Forum
Mostra risultati per tag 'trentino'.
Trovato 2 risultati
-
In Val di Non, nei pressi di Tassullo e in posizione dominante rispetto al paesetto, troviamo Castel Valer. Premetto che essendo un edificio di proprietà privata, non è consentito fotografare gli interni. Il castello, il cui nome sembra derivi dalla cappella dedicata a San Valerio presente al suo interno, risale al 1211, quando venne edificato come guardia militare di un’antica strada romana dai conti di Appiano. Ma Per trovarne traccia su documenti scritti dobbiamo però arrivare al 1297, periodo in cui il Tirolo si espanse in Val di Non. Il castello cambia proprietà intorno alla metà del XIII secolo, quando viene espugnato da Ulrico I di Coredo. La famiglia Coredo ne resta in possesso fino al XIV secolo, allorché subentrano gli Spaur, che ne sono proprietari ancora ai giorni nostri. L’attuale castello si compone di due serie di edifici costruiti in epoche diverse: la prima, denominata ‘castel di sotto’, risale al XIV secolo, mentre la seconda, o ‘castel di sopra’, al XVI secolo. Fino a qualche tempo fa le due parti del castello appartenevano a due rami separati della famiglia Spaur ma poi, con l’estinzione di uno dei due, la proprietà si è unificata ed ora gli eredi del compianto conte Ulrico Spaur (venuto a mancare nel febbraio del 2021) ne stanno trattando la cessione con la provincia di Trento tra i possibili acquirenti. Il nucleo originario, ‘castel di sotto’, si sviluppa attorno alla torre ottagonale al centro dell’edificio che, oltre alla particolare forma della sezione, è, con i suoi 4 metri di altezza, la torre più alta della zona e le particolari aperture in cima ad essa permettevano di individuare eventuali assalitori e di difendere il maniero dai loro assalti. Entrati in possesso del castello, gli Spaur dettero il via, all’inizio del XVI secolo, al suo ampliamento con la costruzione di nuove cinta murarie e abitati che costituiscono la parte denominata ‘castel di sopra’. Da fortificazione militare, quindi, il castello diventa, col passare del tempo, sempre più edificio residenziale. Negli ultimi venti anni il conte Ulrico si è preso cura del complesso facendo eseguire un accurato restauro che hanno riportato il castello al suo splendore originale, anche con la ricostruzione del tetto effettuata utilizzando tegole realizzate a mano, dando l’impressione a chi vi entra di tornare in certo modo al medioevo. Un ponte di pietra permette di raggiungere il portone di ingresso e quindi di accedere al castello che, agli occhi del visitatore, si presenta come un piccolo borgo medioevale con le stradine che si snodano tra gli edifici. Con i suoi 5.500 mq, le sue oltre 100 stanze, delle quali ricordiamo, tra le più riccamente decorate, il salone degli Stemmi e le stanze Madruzziane, il castello conserva tutti gli arredi originali perfettamente conservati, che conferiscono un particolare pregio a tutta la costruzione. Da ricordare la presenza, all’interno del castello, della già citata cappella di San Valerio, affrescata da Giovanni e Battista Baschenis. Il committente dell’opera fu il conte Rodolfo Spaur che, avendo concesso loro fondi elevati, permise agli stessi di decorarla con materiali rari (come malachite e azzurrite) e impreziosirla con dorature. Dalla parte opposta dell’ingresso si trovava l’armeria del castello della quale, a causa di un cedimento del terreno sottostante e del conseguente crollo dell’edificio, non rimane più nulla, nemmeno del suo contenuto, probabilmente raccolto tra le macerie dagli abitanti del luogo. Pertanto, questa è una delle poche parti del castello che non si sono potute ricostruire. Altre aree o stanze visitabili che mi limito a ricordare sono il cortile, i giardini, la cantina, la cucina gotica, gli studi adiacenti, il loggiato, le stanze madruzziane, dal principe vescovo Carlo Emanuele Madruzzo che qui trascorreva l'estate, e il Salone Ulrico. Ricordo infine che è possibile entrarvi solo con delle visite guidate ad orari prestabiliti. Le informazioni contenute in questo articolo sono tratte da: https://visitcastelvaler.it/it/ https://www.visitvaldinon.it/it/poi/castel-valer/https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Valerhttps://www.pinetahotels.it/blog/castel-valer/https://www.ladige.it/territori/non-sole/2022/01/11/castel-valer-c-e-l-intesa-per-il-passaggio-alla-provincia-operazione-da-oltre-15-milioni-di-euro-1.3101262https://www.trentino.com/it/cultura-e-territorio/castelli/castel-valer/https://www.cultura.trentino.it/Luoghi/Tutti-i-luoghi-della-cultura/Castelli/Castel-Valerhttp://www.castellideltrentino.it/Siti/Castel-Valer Qui trovate Gli altri articoli del mio blog. Al prossimo articolo! Ciao ciao!
- 4 commenti
-
- 5
-
Questo articolo ci riporta in Trentino, più precisamente nella bassa Val di Non, dove troviamo un monumentale fabbricato di origine medioevale, noto come “Castel Thun”. Il castello, circondato da un sistema di fortificazioni, è situato in cima a una collina (609 metri s.l.m.) nei pressi di Vigo di Ton, che sovrasta, e in posizione panoramica sulla valle. La sua edificazione risale alla metà del XIII secolo, voluta dalla famiglia dei Tono che in otto secoli riuscirono ad aumentare notevolmente la propria importanza fino a diventare esponenti di primo piano della politica dell’epoca. In origine il castello portava il nome Belvesino, dal colle su cui si erge, per poi assumere l’attuale nome derivante dai suoi proprietari. Si tratta di una costruzione in stile gotico ad uso sia civile che militare. L’aspetto attuale del castello è dovuto alle modifiche che vi furono apportate tra il 500 e il 600, periodo al quale risale la “porta spagnola” (1566) tramite la quale si accede al ponte levatoio. Passato il ponte ci si ritrova nel primo cortile, in stile moresco, che si dice sia stato voluto da Giorgio Thun dopo un viaggio in Spagna. Qui troviamo un colonnato, costituito da 18 colonne di pietra, sovrastato da due torri, dette “delle prigioni”, il cui scopo era di dare riparo ai cannoni dalle intemperie. Dalla parte opposta rispetto all’ingresso troviamo altre 2 torri: la torre Basilia e la torre della biblioteca. In quest’ultima, in una grande sala con il soffitto coperto da stucchi barocchi, erano conservati 10.000 libri e molti incunaboli. Al centro della corte si erge il palazzo baronale, che è la parte più antica del castello, con le sue tre torri a cuspide gotica. Da una di esse si entra nell’edificio dove troviamo conservati arredi di valore e numerose stufe di maiolica. La “stanza del vescovo” è quella più conosciuta ed è completamente rivestita di legno di cirmolo, compreso il soffitto caratterizzato da una struttura a cassettoni. Nella stanza è anche presente una stufa in maiolica. La cappella del castello è affrescata a tempera da un allievo di Jacopo Sunter (scuola di Bressanone) ed è dedicata a San Giorgio. La proprietà del castello è stata acquisita nel 1992 dalla Provincia Autonoma di Trento, che ha provveduto al suo restauro e alla catalogazione dei libri contenuti nella biblioteca, oltre che degli arredi. Al termine dei lavori di restauro, il 17 aprile 2010, il castello è stato aperto per le visite al pubblico, mentre il giardino retrostante fa da cornice a concerti e manifestazioni culturali. Qui trovate Gli altri articoli del mio blog. Concludo con un breve filmato montato da me. Al prossimo articolo! ciao!
- 6 commenti
-
- 8
-
- castelli
- castel thun
-
(and 3 più)
Taggato come: