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Showing results for tags 'teleobiettivi nikon z'.
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Avevo promesso di parlarne: oggi è il tempo di tirare le somme, dopo un mesetto di prove e circa 50k scatti col nuovo Nikkor Z 180-600mm f/5,6-6,3 specialmente quando, dopo essermi fatto la mano utilizzandolo e sfruttando le sue peculiarità, bisogna stabilire dei punti fermi, specie in rapporto all'eventuale coabitazione con l'attuale padrone di casa, ossia il Nikkor Z 400mm f/4,5 di cui scrivevo proprio un anno fa e che di scatti ormai conta circa il doppio... tanto per dare il senso della proporzione delle cose in ballo. Raramente mi è capitato come in questi ultimi due anni di trovare tanta affinità tra obiettivi nati per soddisfare esigenze differenti ed anche diversi per fascia di prezzo, quindi anche per destinazione utente. Perchè, per inciso, osservo che chi decida di comprare un determinato obiettivo, ormai, guardi prima al portafoglio, piuttosto che al motivo per cui lo dovrebbe utilizzare: è questa una banalità? Non credo: oggi, in tempi di progettazione digitale delle componenti di un'ottica, le Case hanno capito come fornire la stessa (o quasi) prestazione, ad utenti disponibili a spendere la cifra necessaria per il suo acquisto. La Redazione di Nikonland, forte di ormai cinque anni di utilizzo e test di tutte le attrezzature del sistema Z, è sempre più convinta del fatto che le prestazioni si siano allineate verso l'alto e la differenza stia ormai in alcune, determinate, caratteristiche, che influenzeranno il prezzo finale e la quantità di pezzi prodotti per una commercializzazione che già in partenza è stimata essere in un certo numero di esemplari. Questa ottimizzazione delle risorse, insieme a un atteggiamento un pò da Grande Fratello, fanno sì che Nikon (o altri) sappiano bene chi tra di noi comprerà quell'obiettivo o quella determinata fotocamera e stabiliscono già in partenza l'inizio e la fine della loro produzione. Andiamo al dunque: del Nikkor Z 400/4,5 S abbiamo diffusamente parlato da un anno in qua, oltre a suffragare quanto asserito riempiendo il sito e le sue gallerie di foto scattate con questo teleobiettivo di luminosità medioalta, che pesa solamente 1200grammi e costa ad oggi circa 3700 euro, salvo sconti. Del Nikkor Z 180-600/5,6-6,3 telezoom lungamente aspettato su questa baionetta, si è scritto ancora poco, ma in questi ultimi due mesi, molte foto sono state pubblicate in questa apposita galleria, cui ne seguiranno certamente altre, trattandosi di un best buy dal prezzo di appena 2050 euro e pesante 2140 grammi: meno di un euro al grammo, dunque! La commercializzazione del 180-600 consente l'approdo alla focale dei 600mm, quella dei soli 4 gradi di angolo di campo, a seguire i due straordinari fissi della stessa focale ma di luminosità oppure tipologia costruttiva molto differente: si parte dal Phase Fresnel 600/6,3 da 5800 euro e soli 1470 grammi e si arriva al mastodontico 600/4 TC da oltre 17mila euro e 3260 grammi, con teleconverter integrato... Difficilmente su focali così specialistiche si è mai assistito ad una offerta così differenziata per caratteristiche e prezzi. Secondo voi, la qualità di questi tre obiettivi starà quindi alla stessa distanza di prezzo che separa l'uno dall'altro...? O non sarà forse che ognuna di queste tre realizzazioni sia dedicata a differenti approcci al soggetto o, addirittura, a soggetti assolutamente diversi? Oppure, non trascurabile, a differenti condizioni di ripresa (diurna, notturna, per luce, latitudine, impiego gravoso o meno, per caratteristiche del soggetto, come dimensioni, velocità, etc...)? Con questo non paragoneremo mai su Nikonland un telezoom come il 180-600 ai suoi 600mm con la stessa focale del 600/4 TC, proprio in funzione delle discriminanti prima espresse: ma certamente in funzione della scelta che l'utente deve (o dovrebbe) fare prima di aprire il portafogli e procedere all'acquisto. Per questi motivi oggi ho deciso di scrivere un articolo confrontando uno zoom con un fisso, di luminosità, peso e prezzo differenti, ma accomunati dall'utilizzo che se ne potrebbe fare. Ho fotografato con la mia Nikon Z9 alcuni dei partecipanti non professionisti alla Maratona d'Inverno che si è tenuta domenica scorsa a Palermo, utilizzando i due teleobiettivi alla stessa focale: 400mm ed alla stessa apertura di f/6,3 che, ovviamente, funziona da tutta apertura per l'uno e da uno stop di chiusura (migliorativo) per l'altro. L'intento è stato quello di farvi rendere conto di come rendano soggetto e sfondo certamente, ma anche di quelli che siano i punti a favore o a sfavore di ognuno dei due. Ecco alcune delle foto scattate col 180-600 Adesso quelle scattate nella stessa condizione col 400/4,5 S chiuso a f/6,3 Ovviamente apritele e valutate per entrambi gli obiettivi la resa sul piano di maf ed anche dello sfondo. Ma la prima osservazione che voglio fare è che una volta esaurito il motivo di mantenere alla stessa focale i due obiettivi e potendo scegliere quello con cui continuare a fotografare, ho posato il fisso e ripreso su lo zoom con il quale divertirmi a navigare zoomando sui soggetti che mi correvano incontro...come in questa sequenza fra tante: dai 600mm a quelle scattate intorno ai 300mm per allargare attorno ai 250mm e ritornando a 300mm sui dettagli salvo riaprire alla focale minima dei 180mm, a distanza ormai ravvicinatissima Non lo stesso concetto a mare, dove i soggetti necessitano quasi sempre della focale più lunga disponibile, compatibilmente con la condizione meteo e a distanze superiori ai venti metri dal punto in cui si scatti ecco il 180-600 a confronto, il 400/4.5 In queste foto a mare, il 400/4,5 è rimasto un 400mm con le opportunità connesse e sfruttando al massimo la sua maggior luminosità, mentre il 180-600 si è spinto a cercare anche soggetti più lontani, ma non disdegnando la comodità di scendere fino ai 180mm per realizzare ritratto a distanza utile. Con ciò non voglio certamente dire che uno zoom sia sempre più utile di un fisso, ma soltanto farvi concentrare sulla similarità della qualità di questi scatti, da sola condizione quasi impossibile per far propendere la scelta verso l'uno o l'altro dei due obiettivi.... I limiti in termini materiali di questo Nikkor Z 180-600mm f/5,6-6,3 sono pochi e già stati evidenziati dal primo articolo di Nikonland che se n'è occupato: staffa per treppiedi tendente a flettere se utilizzata sulla filettatura più avanti delle due disponibili: su monopiede, consiglio sempre di avvitare su quella a passo da 1/4" necessità di monopiede o treppiede in utilizzo prolungato oltre la mezz'ora di scatto: i due chili di peso, per quanto bilanciatissimi e con la struttura IF che migliora decisamente quella del suo predecessore F-mount (non IF), alla lunga stancano, specie se abbinato ad una Z9 come nel mio caso: al contrario dello Z 400/4.5 che è obiettivo da poter usare sempre a mano libera il collare di rotazione della staffa per il treppiede è molto più fluido di quello del vecchio 200-500 ed anche molto meglio realizzato di quello, ma indubbiamente nulla a che vedere con quello del 400/4,5S inoltre è difficile da bloccare in posizione con la vite di bloccaggio, se non estremamente serrata i migliori risultati in termini di nitidezza e, sopratutto, contrasto, si ottengono entro i 400-500mm mentre andando oltre e con situazioni avverse di luce tende a risolvere un pò meno che alle focali precedenti I vantaggi rispetto al mio 400/4,5 sono prevalentemente concentrati in relazione alla eccellente poliedricità nell'uso in situazioni diverse e con tipologie di soggetti che spaziano dallo sport alla fotografia di escursione e documentativa: a chi decida di partire per viaggi organizzati in zone a lui sconosciute, ma dove si troverà a scattare in situazioni imprevedibili, consiglio vivamente l'acquisto di questo telezoom, piuttosto che uno similare di marche universali: perchè è ottimo nelle sue prestazioni, a volte indistinguibile da un fisso Nikon corrispondente... perchè è un Nikon Z e quindi verrà sempre tenuto nella considerazione della Casa, quando ci sarà occasione di aggiornamenti fw, sia delle fotocamere, sia dello stesso zoom: non lasciando mai con un palmo di naso i suoi acquirenti (come è spesso avvenuto invece con altre marche) perchè una volta che lo si impugna, la sua ghiera di zoomata, precisa e ben selettiva, fluida ben di più di quella del vecchio 200-500 F-mount, non chiede altro che di essere tormentata da un estremo all'altro del suo range: il motore stepper di messa a fuoco è silenzioso e preciso e le sequenze di scatto che ne derivano saranno infinite. Per chi invece sia chiaro cosa stia andando a fotografare è ovvio che un teleobiettivo fisso come questo 400/4,5S o i suoi fratelli maggiori come i due 600mm e l' 800/6,3 saranno la chiara soluzione della sua esigenza di ripresa. Il Nikkor Z 180-600/5,6-6,3 è quindi deliberatamente un obiettivo non S, nella strategia Z mount, per contenerne il prezzo e destinarne l'acquisto ad una larga fetta degli utenti del marchio, ne più ne meno come fatto in basso con l'altro superzoom, quel 24-200/4-6,3 che tanti di noi tengono stabilmente in borsa. Ah...volevate sapere per caso quale ho deciso di tenere? E indovinate ! Max Aquila photo © per Nikonland 2023
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Nikkor Z 400mm f/4,5 S VR: il parametro !
Max Aquila posted an article in Nikkor Z : Test obiettivi Nikon
Game changer, pietra miliare, outsider, qualunque sia il vostro pensiero riguardo il neonato Nikkor Z 400mm f/4,5 VR S, sappiate che da questo momento ESSO diventerà IL PARAMETRO, in base al quale giudicare ogni altro teleobiettivo della stessa o di altre focali, in casa Nikon e, sopratutto, anche fuori da essa ! Comincio insomma questo test dalla fine, dalle conclusioni e diversamente non si potrebbe, perchè sicuramente qualcun altro vi avrà già spoilerato a riguardo... eccolo qua, avuto in prestito dall'amico Mauro (verso il quale stamattina è ripartito), piantato sulla mia Z9, con la quale ha bisbocciato per due mesi alternandosi col fratellone, 800/6.3 del quale parlerò in seguito, anche lui prestatomi... (si lo so, ho un grande amico) (il fiore è per lui) Se voleste un riassunto della tecnologia insita a questo nuovo parametro per i tele futuri, non avete che da attingere all'unboxing di Mauro di luglio scorso qui invece vedrete un sunto delle più di 22k foto scattate in questo lasso di tempo (nel quale mi sono diviso oltre che con l' 800/6.3 anche col 100-400). L' estrema compattezza e leggerezza di questo Z 400/4,5 incontra un solo limite, nell'incomprimibilità del suo (pur leggero) paraluce, rispetto alla capienza di una borsa standard. Io ho risolto dedicandogli uno zaino Nikon di ottima fattura, purtroppo non più in commercio, nel quale gli spazi ricavati mi hanno consentito di trasportarlo sia attaccato, sia staccato dalla fotocamera, come a seconda delle situazioni, scelgo di fare di volta in volta. e resta ancora spazio... Approfitto subito per precisare una cosa importante, che magari non piacerà a tutti: la staffa per il treppiede della quale vedete dotato questo Z 400, (identica a quella dello Z 70-200/2.8) la utilizzo esclusivamente per il trasporto come comodo appiglio per sollevare l'insieme fotocamera/obiettivo dalla borsa...dopodichè: ...la levo e scatto sempre a mano libera eliminando questi altri 90 grammi di peso dai 1245 complessivi: un peso irrisorio per un tele di questa focale dotato di motori AF e di VR !!! sia in orizzontale, sia in verticale, agevolato dal peso consistente e dall'ergonomica impugnatura della Z9 che fa da contrappeso ideale a questo imbattibile sistema, che da 400/4,5 in FX a 45,7Mpx, si trasforma con un tocco di ghiera in un impressive 600/4,5 in DX da 20Mpx abbinamento ideale per ogni tipo di sport che prediliga focali lunghe e lunghissime... essendo capace di essere accoppiato con i due moltiplicatori di focale per Z-mount ...arrivando col 2,0x a lavorare in DX alla focale equivalente di 1200mm f/9 Devo dire che, disponendo in parallelo nello stesso periodo dell'800/6,3, mi sono accontentato di usare liscio questo 400/4,5 tranne che in qualche occasione con i miei surfisti... ma che ho sempre constatato una linearità di comportamento esemplare, tale da non far quasi riconoscere gli scatti ottenuti col mio 1,4X rispetto quelli senza. I miei soggetti preferiti li trovo a mare: ed è a mare che sono prevalentemente stato con tutta questa parade di supertele negli ultimi due mesi. Ma a mare fotografo soggetti dei più vari, tanto da utilizzarne le foto in gallerie di Nikonland ben differenti da quelle sportive: del resto la vita e le storie si articolano anche viste dal moletto di una spiaggia... Specie con una Z9 e lo Z400/4,5 appresso... E dunque, facciamo scorrere qualche galleria: People... dove sia da vicino che da lontanissimo, l'accuratezza del dettaglio e la tridimensionalità della scena vengono rese sia in luce, sia in controluce. Se avrete l'accortezza di aprire le immagini ve ne potrete accorgere ancora meglio. Ritratto, glamour... Honì soit qui mal y pense: si ... sono scatti ed espressioni carpite a passanti inconsapevoli. Cambia poco il senso delle cose: questo obiettivo è un campione di dettaglio, specie alle brevi e medie distanze. Quando troverete il soggetto che riempie (o sborda) dal fotogramma, quella sarà la sua definitiva apoteosi: non per nulla un parametro. Per velocità e precisione di AF, nitidezza, contrasto e accuratezza del dettaglio. Volatili... Il blu è il suo colore, specie se contrastato dal complementare: una tavolozza di colori fedeli, nitidi e saturi al punto desiderato. La postproduzione può tuttalpiù servire a correggere errori di esposizione sulle ombre e di contrasto nel controluce. Adatto a volatili di tutte le specie, purchè alla sua portata (che si raggiunge eventualmente in DX e/o con i moltiplicatori TCZ) Vedute... Tutti i formati utili: tutti i picture control della vostra fotocamera, ogni elemento che possa caratterizzare dimensionalmente la scena inquadrata è a disposizione di questo 400mm: non a caso una delle mie focali preferite per questo genere. ebbè... SPORT... Non c'è molto da aggiungere: è questo il suo campo di elezione, ribadendo la poliedricità nella possibilità di essere indifferentemente usato su corpi macchina prestazionali come la Nikon Z9, in FX come in DX, con e senza i moltiplicatori, già da qualità JPG Normal*, che produce un file sufficientemente grande per ogni utilizzo anche professionale, oppure il nuovo formato RAW a compressione di alta efficienza (e poco ingombro sugli HD). Un teleobiettivo che sta rivoluzionando i parametri delle ottiche di pari focale, con le sue caratteristiche dimensionali e di luminosità, che lo trasformano si, in un game changer, per tutti coloro che un 400/2,8 dal costo quadruplo non potranno mai acquistarlo...ed in caso ci riuscissero, gli rimarrà sempre un ingombro e peso da utilizzo esclusivamente professionale. Mentre questo Nikkor Z 400/4,5 si presta anche ai brevi viaggi, contenuto in uno zaino adatto al diametro del paraluce ed abbastanza spazioso, come il mio, da contenere anche il suo fratello minore, ovverossia quel Nikkor Z 70-200/2,8 che ne costituisce la naturale estensione in basso, per alternarsi all'uso di questo 400mm. Un corredo portentoso per ogni opportunità che vada, come dimostrato, dal ritratto alla fotografia sportiva di livello professionale. Auguro a tanti Nikonlander di decidere in questo senso. Max Aquila photo (C) per Nikonland 2022- 62 comments
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