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E' la domanda del giorno per molti siti fotografici. E' comparso un articolo su Petapixel e uno su Nikonrumors. Entrambi sono dubbiosi. Lo siamo anche noi. Non vi fidate dei tanti video su Youtube di gente "senza vergogna" capace di inventarsi ogni titolo possibile per attirare il visitatore. E' il criminale meccanismo di quel circuito. I proprietari dei canali vengono ricompensati in denaro reale per i flussi che generano, perché i visitatori vedano la pubblicità irradiata da Youtube automaticamente nel mezzo del filmato. A prescindere dal contenuto. E quindi ci sono cortometraggi montati con spezzoni di presentazioni ufficiali Nikon con una voce sintetica di sottofondo che anticipa le più improbabili caratteristiche della più improbabile delle prossime Nikon. Addirittura c'è chi ha fatto già il confronto tra la Z7 III e la Z8 o la tal fotocamera Sony (e ci sono filmati relativi anche ad ogni altra possibile Nikon, già comparsa o che non si è mai vista). Scriviamo "senza vergogna", perché gli autori di questi filmati raramente poi approfondiscono o fanno ammenda se le loro previsioni non si avverano nemmeno di lontano. Sono già impegnati a fare un altro video su qualche cosa d'altro che possa attirare il visitatore. Magari per un gossip di un ignaro VIP che non ha mai fatto o partecipato alla cosa a cui lo si sta associando. Con questa premessa, siccome Nikonland è un sito dedicato a Nikon retto da nikonisti a vita, andiamo all'argomento di questo articolo. Mentre ci aspettiamo vendite molto interessanti per la Nikon Z6 III, modello polivalente. La sua versione ad alta risoluzione venderebbe certo molto meno, essendo un prodotto di nicchia esclusivamente fotografica. Ne parliamo perché probabilmente qualcuno si sarà domandato se sia in arrivo una Z7 III, visto che è sempre stata presentata insieme alla sorella gemella. Al lancio del sistema Z, Nikon presentò Z7 e Z6 insieme. E anzi, la Z7 uscì nei negozi qualche mese prima della Z6. Stessa operazione nel 2020, al refresh con la versione II di Z6 e Z7, entrambe disponibili nella stessa data. Mentre adesso il lancio della Z6 III, quasi quattro anni dopo avviene senza che ci sia un segno della Z7 III. Ci possiamo aspettare una sorpresa prossimamente ? Tante cose sono successe da quell'agosto del 2018 (e del 2017), con i lanci della D850 e di Z6 e Z7. E' arrivata la Z9 e poi la sua figlioccia Z8. Macchina che offre prestazioni di fascia superiore rispetto alla Z7, una risoluzione praticamente sovrapponibile ma con un sensore molto diverso. Ad un prezzo diciamo non sostanzialmente superiore a quello di lancio (€ 3890) della prima Z7. noi abbiamo potuto provare la Nikon Z7 all'evento di lancio del 2018 e l'abbiamo subito adottata, sostituendo con essa la Nikon D850. E poi abbiamo avuto per qualche mese anche il modello aggiornato due anni dopo. belle macchine di cui abbiamo apprezzato le potenzialità espressive alla base della gamma a 64 ISO. Ma di cui abbiamo subito avuto contezza delle limitazioni indotte da un sensore pensato per una reflex. Già, perché a parte la volontà di Nikon di replicare a Sony che a suo tempo lanciò la sua alpha 7 in due tagli di risoluzione nello stesso corpo, la Z7 di fatto è l'estremo utilizzo del sensore da 45 megapixel progettato da Nikon per la D850. Modificato quel tanto che bastava - sostanzialmente nella matrice di punti a rilevazione di fase per ottenere l'autofocus sul sensore principale - per essere riutilizzato fino ad esaurimento. Da quel sensore è stato ricavato anche quello - benemerito - nato per la Nikon D500 e poi riutilizzato in tutte le fotocamere Nikon DX dalla D7500 all'ultima Nikon Z30. Se ci pensate, mettendo in piedi due sensori da 20 megapixel ed aggiungendo una strisciolina di un quarto, si ottiene esattamente la stessa risoluzione del sensore da 45.7 megapixel della Z7. (non è una operazione banale ma consente di ottenere economie di scala nello sviluppo e nella produzione di migliaia di sensori). Nikon si progetta da se i suoi sensori ma poi per darli in produzione ad un terzista in possesso di una fonderia adatta (usualmente Sony Semiconductor) deve ordinarne un numero congruo perché il prezzo unitario sia compatibile con l'utilizzo in una o più fotocamere di costo sensato per un dato posizionamento di mercato. Una nuova versione della Nikon Z7 necessita di un sensore nuovo che Nikon al momento non possiede e il cui costo di sviluppo peserebbe troppo su un'unica macchina a bassa tiratura Quel sensore, come abbiamo imparato ad apprezzare, ha caratteristiche molto valide a 64 ISO e in condizioni controllate - studio o treppiedi - ma diventa cedente alle sensibilità superiori ai 400 ISO ed è molto lento in lettura, avendo un tempo di read out di circa 67 millisecondi. Quasi venti volte più lento di quello della Z8 che ne condivide la risoluzione e la base ISO ma con un punto di inversione della gamma leggermente più favorevole. Il risultato è una forte tendenza ad evidenziare fenomeni di rolling-shutter, visibili e fastidiosi nella fotografia d'azione e nel video con banding spesso importanti in luci artificiali miste. Video che non può avere caratteristiche elevate, perché pur in grado di estrarre il formato 4K60P obbliga i progettisti a intercalare le righe, con un flusso finale che perde molto di fluidità e naturalezza. Con l'uscita della Z6 III anche le aspettative per qualsiasi altra fotocamera di fascia media si sono elevate e quindi l'eventualità di riutilizzare quel vecchio sensore in una macchina con un processore aggiornato (una operazione simile a quella fatta da Nikon con la Zf che al sensore della Z6 ha accoppiato il processore della Z8/Z9) porterebbe ad un risultato al di sotto delle attese, non particolarmente interessante se non per un probabile miglioramento dell'autofocus. Caratteristica utile certo, ma non preminente in una macchina che resterebbe comunque votata ad usi riflessivi. E poi il modello a risoluzione elevata di Nikon, potrebbe portare al paradosso di avere una risoluzione maggiore a quello delle ammiraglie. Una cosa non inusuale ma difficile da veicolare su un mercato spesso perplesso dalle mosse del marketing dei produttori. Sul mercato esiste almeno un altro sensore con risoluzione elevata ma altrettanto, se non più lento ancora, del sensore di D850/Z7, che esporrebbe agli stessi limiti di quello attuale (rolling shutter, lentezza generale di lettura dei dati, video scadente). Fare un sensore nuovo parzialmente stacked tipo la Z6 III ? Perché no, tecnicamente sarebbe possibile. Ma costerebbe molto, si dovrebbe produrre in quantità adeguate e metterlo dove ? Quello della Z6 III ci potremmo scommettere, sarà riutilizzato presto o tardi in una possibile Nikon dedicata al video. E questo permetterà un ammortamento completo del suo costo di sviluppo. La Z7 non ha mai venduto in grandi quantità e quindi il costo di un nuovo sensore porterebbe il prezzo della fotocamera sui livelli di quello della Z8. A quel punto tanto varrebbe mettere il sensore della Z8 nella Z7 III. E con quali vantaggi rispetto alla Z8 ? Probabilmente solo un corpo più compatto e un display completamente articolato. Basterebbe ? Anche qui tenderemmo a scommettere sul no. la Nikon Z6 III offre un mix di capacità che la rendono adatta a praticamente tutti i fotografi. Tranne a quelli che pretendono di croppare fino all'impossibile per fare poi ingrandimenti a monitor. A quelli suggeriamo di dotarsi di obiettivi più lunghi, oppure di riuscire ad avvicinarsi di più al soggetto. Oppure ancora, di tentare tecniche multiscatto, se il loro genere lo consente. In definitiva ci sentiamo di confermare che l'eventualità del lancio di una Z7 III - di cui non escludiamo che esistano degli studi di fattibilità se non proprio dei prototipi - a breve sia da escludere. E tendenzialmente che lo spazio per un modello intermedio tra Z6 III e Z8 ad un prezzo appetibile tenda a scemare sempre di più. Il prezzo della Z6 III raffrontato a quello della Z6 II dimostra che anche la Z7 III necessiterebbe di un ritocco all'insù per ripagare i costi di sviluppo del suo nuovo sensore. E con la Z8 scontata a poco più del prezzo di lancio della Z7 originale (in atto € 4.099) il dubbio tra i residui acquirenti che non hanno ancora optato per una Z8 (che riteniamo già essere l'ideale erede della Z7) sarebbe ancora più sostenuto. peraltro i modelli interessanti e con caratteristiche all'avanguardia oggi sono già svariati (nella foto qui sopra abbiamo la Z6 III e di spalle la bella Zf) e l'interesse del mercato verso l'altissima risoluzione probabilmente è già andato verso i produttori che hanno apparecchi in medio formato. Vi servono elevate risoluzioni per il paesaggio o la stampa fine art di grande formato ? C'è il pixel-shift, il montaggio multiscatto e ... il medio formato ! Una risoluzione - possibile - in formato 36x24mm di 90-100 megapixel, andrebbe a sovrapporsi con quello di ingresso delle medio-formato in 44x33mm, che è già consolidato. Ma nel formato più piccolo gli inconvenienti per gestire risoluzioni del genere sono di un ordine di grandezza superiore. Mentre la maggiore superficie di sensore e gola del bocchettone, nelle medio-formato consente di trarre effettivi vantaggi dalla maggiore risoluzione. Che in termini di pura qualità di immagine, sebbene impegnativa, pensiamo siano di più immediata percezione visiva. Il mercato è già girato verso il video. Nikon è concentrata sugli sviluppi di RED DIGITAL per la fascia alta di quel mercato. Dicevamo del mercato. Ne abbiamo già parlato in un altro editoriale, i produttori oggi tendono ad assecondare di più i videografi che i fotografi. Sono il segmento più effervescente, demograficamente più giovane e quello disposto - per necessità - ad investire sul nuovo. I sensori discendono dalle specifiche del video. Ma il formato 8K in campo amatoriale e semiprofessionale non è un successo epocale. Figuriamoci i formati superiori che generano flussi di informazioni difficili da sopportare persino per le schede di memoria. 12K e 16K (formati alla pari delle risoluzioni che effettivamente darebbero vantaggi rispetto a quella del sensore di Z8 e Z9) generano file giganteschi. Mentre la richiesta reale del mercato è per il migliore dei 4K possibile, magari prodotto a partire da un 6K praticamente nativo, come quello permesso in casa Nikon solamente dalla Nikon Z6 III. la Nikon Z6 III ha le caratteristiche video più interessanti dell'intero catalogo Nikon, con l'esclusione del formato 8K, non sempre necessario a tutti gli operatori. Però ha un fattore di forma che non è pensato per il video. Una ipotetica Nikon Zv - stessa elettronica e stesso sensore della Z6 III - in un fattore di forma "a mattonella", senza mirino ma con una pletora di attacchi sia elettronici che meccanici per collegare le periferiche video e audio per il cinema, avrebbe certamente uno sbocco commerciale allettante. E in un certo qual modo completerebbe l'offerta di fascia altissima che Nikon ha acquisito con RED DIGITAL. Per tutte queste ragioni e senza dimenticare nemmeno per un istante quanto si sia ridotto l'intero bacino di utenza e di potenziali acquirenti - anche a causa del circolo vizioso indotto da riduzione delle vendite e conseguenti aumenti dei prezzi dei nuovi modelli che si sa già, venderanno meno dei precedenti - ci sentiamo di escludere che una Nikon Z7 III vedrà mai la luce. Salvo che Nikon non decida diversamente per smentirci Il che, intendiamoci, non significa né che le Z7 esistenti smetteranno improvvisamente di funzionare né che con esse non si possano fare foto eccellenti. I fotografi che la trovano soddisfacente non devono in alcun modo sentirsi delusi. Stiamo ragionando sul futuro. Siamo più che convinti che nei prossimi 24 mesi vedremo una nuova Nikon in formato DX, una versione più veloce della Nikon Z9 e una versione video della Z6 III. Senza che ci sia spazio per altro che non siano operazioni speciali con componentistica "riciclata" e destinazione stagionale. Non in questo mercato, almeno.
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Nikon Z6 / Z6 II nel 2024 : perché, per chi ?
Nikonland Admin posted an article in Nikon Z : Test fotocamere
Non è un segreto per nessuno. Attendiamo nel corso dei prossimi mesi la nuova Nikon Z6 III. E' stato anticipato da tutti i siti di rumors del mondo. Dopo tanti tuoni, verrà prima o poi la pioggia. La Z6 III porterà, come da promessa Nikon ufficializzata più volte, la tecnologia Z9 nella gamma media delle fotocamere Nikon Z. Avrà quindi un processore Expeed 7 con le sue librerie autofocus basate sul riconoscimento dei soggetti e il tracking realtime. Probabilmente avrà un sensore aggiornato, video 4K60p pieno formato, raffica più rapida e in generale prestazioni superiori alla Z6 II. E ci mancherebbe altro, visto che la Z6 II è stata presentata quasi 4 anni fa, nella seconda metà del 2020 e che lei stessa, nella sua architettura, riprende in gran parte le caratteristiche della precedente Z6 del luglio 2018. Naturalmente sei anni non sono passati invano e la tecnologia Nikon più avanzata adesso offre la Nikon Z9 e la Z8 che ne ricalca per la maggior parte le caratteristiche. Ma anche la Nikon Zf, nel suo piccolo ... pur mantenendo lo stesso sensore della Z6/Z6 II riprende in parte le funzionalità di Z8 e Z9. Quindi ha senso parlare di Nikon Z6 e Nikon Z6 II nel 2024 come nuovo acquisto nel 2024 ? A nostro avviso si, perché non tutti i fotografi necessitano di un autofocus allo stato dell'arte, di raffiche fino a 120 frame al secondo, di video 8K e di prestazioni esasperate in ogni campo. Z8 e Z9 rappresentano la punta di diamante dell'offerta fotografica (mirrorless e non solo) di oggi e la Zf, al di là dell'aspetto che ricalca le reflex dei primi anni '80, ne riprende in parte le possibilità tecnologiche. Ma, appunto, per chi fa fotografia ragionata a soggetti immobili o cooperativi, molte delle capacità dell'ultima generazione sono esagerate. Esagerazioni che hanno un prezzo, perché, anche trascurando la Z9, la Nikon Z8 ha costi di accesso inaccettabili per molti fotografi. La Z6 III molto probabilmente si posizionerà ben al di là dello street-price attuale della Z6/Z6 II (rendendone il costo complessivo impegnativo per molti, e anche li, con prestazioni, spesso esuberanti per le necessità effettive). Mentre la Nikon Zf, bellissima e potente, deve piacere. Ma quel fascino vintage in fondo ha successo ma non presso tutti. Insomma, se non siete fotografi animalieri e non fate sport a tempo pieno ma vi dedicate a fotografia da ... fotografo della domenica (nulla di offensivo, intendendo con questo il normale hobby della fotografia che si pratica durante il tempo libero, non come sfogo principale ed elettivo delle proprie passioni), una Nikon Z6 II potrebbe bastarvi. E con il risparmio conseguito (rispetto all'acquisto di una Z8, di una Zf, di una ... Z6 III ... !) potreste anche concedervi quell'obiettivo in più che vi renderebbe più felici della raffica a 30 frame al secondo o del video 4K full-frame. Per tacere del video 8K, indispensabile proprio solo per pochi. La Nikon Z6 II, body, ha un corpo del tutto analogo alla Nikon Z6 da cui si discosta solo per piccoli dettagli esteriormente. presenta un corpo maneggevole, né troppo piccolo, né troppo grande. ha un bel display articolato, non a prova di attacco nucleare come quello della Z8 e nemmeno del tutto articolato come quello della Zf ma comunque bello e ben fruibile. ha, eventualmente, gli attacchi interni per l'innesto del battery-grip opzionale che la rendono più comoda da utilizzare con obiettivi importanti e ne raddoppiano l'autonomia con le due batterie ma soprattutto si appoggia ad un sensore che, seppure non velocissimo e abbastanza soggetto ai fenomeni di rolling-shutter quando usato in modalità tutto "elettronico", vanta ottime doti di dinamica. In più, ha una tenuta spesso sorprendente agli alti ISO, come dimostrato in più articoli, anche ultimamente. lo scatto qui sopra è ripreso con li sensore della Nikon Z6/Z6 II/D780, trattato con Lightroom. E' uno scatto a 51200 ISO. Ma sembrerebbe una qualsiasi ripresa a 200-400 ISO, non vi sembra ? e questo qui sopra invece è ripreso a 12800 ISO. Ma passerebbe indenne il processo per la stampa in grande formato. Qui possiamo vantare un utilizzo pieno in molti generi per un totale di oltre 200.000 scatti con le varie Z6/Z6 II che abbiamo avuto a disposizione. Se abbiamo trovato un limite è nella capacità di seguire soggetti che si muovono ad alta velocità nella raffica ad alta risoluzione. Perché la Z6, come la Z7, olre i 5 frame per secondo, commuta la visione a mirino in una sorta di moviola che non è più realtime ma è un intercalare di immagini statiche riprese l'attimo prima. Con il risultato che quello che si vede non ha esatta correlazione temporale con la realtà. Cosa che impedisce di seguire con puntualità l'azione. Ma se non fate azione e non usate la raffica, non ve ne accorgerete mai. Così come non vi farà un baffo il fatto di avere l'otturatore meccanico. Se non siete fotografi da milioni di scatti, un otturatore pensato per fare 200.000 scatti vi durerà per sempre ! Sbaglierebbe chi pensa che i suoi 24 megapixel siano un limite. Nella realtà 24 megapixel sono più che sufficienti - anzi - di più, per la maggior parte degli usi. Come abbiamo modestamente cercato di dimostrare in un recente editoriale : Di quanti megapixel abbiamo realmente bisogno nel 2024 ? Potendo in ogni momento, intervenire via software/AI, per - qualora servisse - quadruplicarli fino a 96 pixel e senza bisogno del pixel shift, senza muoverci da Lightroom/Photoshop : Il Migliora Immagine di Adobe : I - Super Resolution (ingrandimento immagini) In questo esempio, lo scatto del sensore da 24 megapixel della Z6, portato a 96 megapixel con Lightroom e la sua intelligenza artificiale : basterebbe per stampare in formato poster, o anche 240x160cm a parete. Ma nella realtà è solo il crop di un volto ripreso da una figura ambientata, portato ad risoluzione quadrupla e stampabile in grande formato ! Insomma, abbiamo visto i suoi limiti, evidenziato i suoi pregi, vediamola a confronto con le altre soluzioni Nikon. Con la Nikon Z8 non condivide nulla se non il marchio Nikon. La Nikon Z8 è una macchina professionale ad alte prestazioni, pensata per assecondare ogni necessità del suo proprietario. Ma è più grossa, più pesante, più costosa. Molto più costosa. Richiede ottiche più pregiate, perché la Z6 con il suo 24-70/4 va benissimo. Mentre per la Z8 ci vuole, al minimo, il più costoso e ingombrante 24-120/4. lato prestazioni non ci sono paragoni. Ma se uno di voi interessati a questo confronto punta sulle prestazioni, può anche smettere di leggere. La Nikon Z8 vincerà sempre. Però, siate sinceri, siete sicuri che vi servano quelle potenzialità ? Se è così preparatevi a spendere i 5.549 euro necessari per avere la Z8 con il 24-120/4 (in questo momento scontati di 700 euro per una campagna in corso). Per la Z6 II con il 24-70/4 ne basteranno 2.499. E se preferireste il 24-120/4 al posto del più piccolo obiettivo dato in kit standard con la Z6, l'offerta è pari a € 2.749. Insomma, circa la metà di risparmio che possono andare in un bel grandangolare o in un bel teleobiettivo, a seconda di cosa vi piace fotografare di più. Naturalmente la Z8 offre comandi professionali, mirino tondo, tenuta per migliaia e migliaia e migliaia di scatti continui (non ha parti meccaniche che si possono usurare, come ad esempio, l'otturatore meccanico) la differente architettura tra Z8 e Z6 è evidente. Una è una macchina realmente professionale, l'altra viene definita prosumer, né professionale né consumer, insomma, una via di mezzo. Ma per un fotografo senza pretese professionali e senza un corredo professionale il solo corpo non farebbe differenza, salvo impegnare buona parte del budget disponibile a discapito delle ottiche, più importanti per il risultato complessivo. Con la Nikon Zf le differenze sembrano più estetiche. Nella realtà le due macchine condividono solo il sensore, che è esattamente lo stesso 24 megapixel CMOS impiegato anche su D780 e Z6 prima serie. ma l'architettura è ancora più diversa. La Zf si rifà alle reflex Nikon dei primi anni '80 (ad esempio FM2 o FE2, o anche, più recente, FM3a) e andrebbe usata regolando i quadranti anziché le ghiere. mentre la Z6 II è una macchina di impostazione moderna. La Z6 è più ergonomica, più compatta, più leggera. Utilizza schede di memoria di tipo CFexpress insieme alle comuni SD. La Zf ha uno strano miscuglio di SD e microSD. certo la Zf è più raffinata, più affascinante. Anche più prestante, perché ha un processore 10 volte più veloce di quello della Z6. Che le permette un autofocus simile a quello di Z8 e Z9. Ma la qualità d'immagine (e del video) é del tutto sovrapponibile a quella della Z6. Quindi a meno che non abbiate necessità di un autofocus evoluto e non siate attratti dall'aspetto e dalle funzionalità vintage della Zf, con la Z6 farete le stesse identiche fotografie. La Zf è un modello più recente, oggi non è scontata, quindi costa di più. Peraltro non ha una gamma di obiettivi pensata per lei. Mentre la Z6 si trova a suo agio con ogni Nikkor Z e con ogni Nikkor F via Nikon FTZ. Naturalmente se siete affascinati dalle top model degli anni '80 sceglierete la Zf. Ma la Z6 II resta una scelta razionale. E la Nikon Z6 di prima serie ? C'è un mare di usato a prezzi di ogni genere, di macchine usate e come nuove. E spesso si trovano anche fondi di magazzino, realmente nuovi. La Z6 condivide quasi tutto con la Z6 II, salvo pochi dettagli. I tre più importanti, sono interni. La Z6 II ha due processori Expeed 6, che si dividono il carico tra loro. La Z6 ne ha solo uno. Questo ha consentito alla Z6 II di offrire all'utente il video 4k60P (seppure in formato DX) cosa che alla Z6 I è preclusa. La Z6 II ha anche un buffer leggermente maggiorato. Ma soprattutto la Z6 II ha due slot di memoria uno per XQD/CFexpress e uno per SD, mentre la Z6 ha solo lo slot per XQD/CFexpress. Quando non si ricercano prestazioni, fateci essere onesti, le CFexpress sono un lusso inutile. Le SD, al netto della loro struttura più fragile, vanno bene ugualmente ed hanno il pregio di essere più economiche e più facilmente interfacciabili. Infine, ultima differenza eclatante - perchè una Z6 I e una Z6 II si distinguono a stento sul piano estetico - è il differente battery-grip disponibile. la Nikon Z6 II ha un vero battery-grip con impugnatura ergonomica e comandi verticali duplicati la Nikon Z6 invece si deve contentare di un semplice battery-pack che contiene due batterie ma nessun comandi di scatto. Ma, in estrema sintesi, se queste peculiarità non vi interessano per il vostro stile fotografico, Nikon Z6 e Nikon Z6 II faranno foto perfettamente identiche tra loro. Come saranno identiche alle foto fatte con la Nikon Zf o la reflex Nikon D780 che condivide sensore e processore con la Nikon Z6 e rappresenta l'estremo ponte di collegamento tra reflex Nikon e mirrorless Nikon Z. Quindi, concludendo ? Bisogna fare l'identikit del fotografo, prima di decidere quale fotocamera sia meglio comperare. Se si fa fotografia d'azione, sport o wildlife in movimento, allora il nostro consiglio è puntare alla Nikon Z8 (se non alla Z9). Oppure attendere la Nikon Z6 III che forse offrirà prestazioni di quel genere, in un corpo compatto ed a prezzo più abbordabile (ma comunque ampiamente più costoso della Z6 II). Se invece la propria fotografia non prevede la necessità di riconoscimento in tempo reale e tracking del soggetto, raffica per inseguimenti ad alta velocità, video sofisticato, una Z6 potrebbe bastare. Il risparmio economico sarebbe solo razionale ed utilizzabile per acquistare altri obiettivi utili per il proprio genere fotografico. La Nikon Zf rappresenta una alternativa. Più che altro per soddisfare aneliti di stile e nostalgico, non necessariamente razionali. Che non ci permettiamo di criticare, perché noi stessi siamo vittima del fascino della Nikon Zf. Perché ogni Nikon Z, in mano al fotografo giusto e con i giusti obiettivi Nikkor Z, farà la sua felicità a prescindere dal nome del modello, dalla targhetta sul suo corpo macchina e dal cartellino del prezzo. Buone scelte ! *** Giudizio finale PRO: compatta e leggera Ben costruita dispone di memorie di tipo avanzato (CFexpress) qualità di immagine elevata (specie lato dinamica e tenuta agli alti ISO) prezzo/prestazioni, specie in promozione o sull'usato, eccezionale rispetto ai modelli nuovi, per chi non necessita delle prestazioni della nuova generazione non richiede il corredo più sofisticato per rendere al meglio (cosa pretesa invece dalla Nikon Z8) a differenza della Nikon Zf, gli obiettivi S di prima generazione sono pensati per lei CONTRO: affetta da artefatti di rolling-shutter quando usata in otturatore elettronico verrà presto avvicendata dal modello Z6 III autofocus di prima generazione che viene da considerare "primitivo" se rapportato agli standard attuali Nikon effetto "moviola" a mirino che perde il tempo reale quando si fotografa alla raffica massima video 4K60p permesso solo nel modello II e solo in formato 1.5x adatta a generi fotografici più posati (ma è un difetto ?)- 22 comments
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Sto usando la Nikon Z6 II da quando è uscita lo scorso autunno. Purtroppo il periodo non è stato propizio per utilizzarla dove avrei voluto valutarne davvero le potenzialità - rispetto alla Nikon Z6 prima serie - in eventi sportivi sfidanti, quali il motocross o l'automobilismo. L'ho potuta usare per lo più in fotografia di ritratto e generale. Oltre che in test informali che avrete già visto in queste pagine. Il mio giudizio complessivo è molto positivo pur con qualche caveat che condividerò più avanti, se avrete la bontà di continuare a leggere questo articolo. Che come mio solito, non è un test di laboratorio ma un'esperienza d'uso quotidiana, sul serio, da parte di uno che mangia pane e Nikon da quando il Presidente degli Stati Uniti era ancora Ronnie Reagan *** Uno strumento da lavoro La Nikon Z6 II si può considerare l'equivalente sia sul piano merceologico che funzionale, della reflex Nikon D750. Non è l'ammiraglia e non ha nemmeno un corpo professionale ma esattamente come la D750 serve a qualsiasi scopo le si voglia affidare. come nel caso della sorella più costosa, Nikon Z7 II, le differenze esteriori rispetto alla precedente serie sono minime. Si limitano per lo più al marchietto II dopo al numero del modello. La produzione passata in Thailand dal Giappone. L'apertura del vano memorie più alta. Perché le differenze concrete sono all'interno. nel doppio alloggiamento per memorie (XQD/CFexpress + SD di tipo UHS-II) nella contattiera estesa per consentire al battery-grip MB-N11 progettato espressamente per Z6 II e Z7 II di operare con i comandi in verticale nell'ingresso USB-C e la relativa elettronica in grado di sfruttare le peculiarità della nuova batteria potenziata EN-EL15c (compatibile con le precedenti ma in grado di operare in ricarica mentre la macchina è attiva) nell'uso di un doppio processore rispetto al processore singolo che insieme ad un buffer maggiorato, permettono alla Z6 II di raggiungere sequenze di 200 scatti consecutivi, il che nella pratica significa poter scattare sempre in continuo altre differenze aggiunte sul piano software come le nuove modalità autofocus, i tempi di scatti allungati sino a 900 secondi. la promessa di aggiornamenti firmware già mantenuta con l'ultima versione v 1.1 che ha aggiunto il video in formato 4K60p (sebbene in modalità 1.5x) e il formato RAW proprietario di Blackmagic (mediante registratore esterno e modifica hardware in assistenza a pagamento) che speriamo verrà costantemente estesa nel prossima futuro sin qui la teoria. Se questo si possa tradurre nella pratica in operatività migliorata nella vostra quotidianità fotografica, lo lascio a voi. Per me si, ed è il motivo per cui l'ho ordinata e comprata prima di provarla. a me bastava già solo questo battery-grip, montato e mai smontato da quando mi è arrivato con dentro due batterie EN-EL15c che da quel giorno ricarico esclusivamente via USB-C (con un bel caricabatteria da 65 W). Perchè nella sostanza la Z6 II è immutata ergonomicamente rispetto alla Z6 I. E questo per me significa dolore fisico a mani, polsi e braccia, durante l'uso continuo che ne faccio con il suo compagno di merende : la Z6 II si avvantaggia enormemente (al pari della sorella Z7 II) del nuovo battery-grip Nikon MB-N11 nell'uso di ottiche impegnative sul piano fisico, specie scattando in verticale Sinceramente del secondo slot di memoria non mi è mai importato nulla. Solo sulla D5 l'ho sfruttato in ridondanza, perchè quella macchina è l'unica Nikon (con la D6) con due slot uguali XQD/CFExpress. Ma nelle Z come nella D850 lo sbilanciamento di prestazioni delle due schede di memoria non mi entusiasma. Anche se ammetto di usare solo SD le poche volte che faccio scatti singoli qui in studio per foto di poco conto in jpg "small" & "basic" a scopo di pubblicazione sul web. Ma sul campo solo ed esclusivamente le migliori CFExpress. Del resto non dico che le nuove modalità di AF non mi convincano, solo devo ammettere che mi aspetto ben altro da Nikon. Ma di questo parleremo nelle conclusioni. Mentre in linea generale, la Z6 già era molto agile, adesso lo è di più. E' piuttosto la Z7 II che adesso può lavorare insieme alla Z6, mentre la Z7 proprio non ce la faceva in termini di buffer e doveva fermarsi continuamente ansimante. Per quanto riguarda il doppio processore, i vantaggi ci sono e credo di averli mostrati qui : ma probabilmente i tecnici Nikon è solo con la versione 1.1 del firmware che stanno sfruttando di più la maggior potenza. Adesso il riconoscimento dell'occhio avviene più da lontano, col cursore piccolissimo (come l'occhietto, lontano) e con maggiore percentuale di centri. Così come la doppia potenza consente la ripresa video in modalità 4K60p mentre prima era limitata al 30p. Ecco, non avrei molto altro da dire, ribadendo, per l'appunto, che non ho potuto usare la macchina in eventi sportivi impegnativi (intendo con soggetti in moto variabile come le moto del motocross) o nel seguire uccelli in volo veloce. Con Z6 e specialmente Z7 ammetto che non sono mai stato soddisfatto. Con la Z6 II spero di poterci provare con la bella stagione se le modalità colorate ci consentiranno di uscire fuori porta. Cosa oggi che non mi è consentita ... La qualità d'immagine è identica a quella della Z6. E su questo credo che non ci sia da indagare oltre. Ne indugiare in fantasticherie sulla sensibilità dell'autofocus dove luce non ce n'è. Mi è bastato scattare in un salone in penombra insieme ad un amico con la Z6. Già con il firmware 1.0x la differenza era evidente. Con la 1.1, praticamente abissale. Basterebbe questo per fare l'upgrade ? Dipende da voi. Come ho scritto per me già è bastato il battery-grip. Il resto è venuto come gradito omaggio. Nikon Z6 II + Nikkor Z 70-200/2.8 S con TC 1.4x a 280mm. Sodalizio perfetto, sancito anche dai dati Exif *** Non mi sentirei di aggiungere molto altro se non andare a concludere in modo sommario. Conclusioni La Nikon Z6 II è una Nikon Z6 matura e completa. Perfettamente azzeccata nella sua fascia di segmento e prezzo. Secondo me è assolutamente la migliore Nikon Z sinora proposta. Per il giusto prezzo offre il mix migliore di caratteristiche giusto senza troppo chiedere in cambio, né in termini di sforzo economico né di apparato di contorno. Va bene per tutto e non é specializzata quanto lo è la sorellona Z7 II. Ha una raffica potente, un buffer inesauribile, gamma dinamica agli alti ISO che per averne una migliore si deve passare alla D6. Non si crede di essere più di quanto non sia (una ammiraglia) e quindi è tanto bella quanto onesta pare ... Pro il prezzo è quello giusto per il mix di caratteristiche offerte sinceramente sia per l'hobbysta che per il professionista non c'è da desiderare di più, salvo che per quel 5% di fotografi specializzati in fotografia d'azione (tipo sport veloci o wildlife) la risoluzione è quella giusta il video è di grande qualità, anche in modalità autofocus automatico è compatta e agile per chi trova che queste siano caratteristiche positive il nuovo eye AF è nettamente migliorato rispetto alla prima generazione il nuovo battery grip è come deve essere fatto un battery grip la nuova batteria è davvero prestazionale Contro la raffica base è scarsa nel 2021 l'oscuramento del mirino in raffica nel 2021 "non si può più vedere" la raffica estesa è limitata da talune specifiche e comunque a mirino viene riprodotta con un effetto moviola che non consente di seguire in tempo reale l'azione (c'è un evidente lag tra l'evento reale e quello che si vede nel mirino) le modalità di autofocus sono da considerare ancora primitive e piuttosto amatoriali, non rispetto alla concorrenza che pure è più avanti ma rispetto alla Nikon D6. L'intero comparto autofocus andrebbe ripensato dalla base, prendendo a base quello della D6 per estenderlo alle potenzialità della rilevazione di fase a tutto frame. Purtroppo devo nella pratica riscontrare che in molte circostanze l'autofocus della Z6 II (che pure è meglio di quello della Z7 II) proprio non ci capisce niente "e va per muri e prati", costringendomi ad intervenire con paroline dolci e vezzeggiativi ... la potenza installata a livello di processore è chiaramente inadeguata alle aspettative del 2021. Certi smarphone di fascia media hanno più potenza disponibile il sensore è superato, oggi ci si aspetta di avere un video 4K60p in formato pieno o quasi, anche se la Z6 II non è una macchina dedicata al video, è la macchina d'elezione del video per Nikon sebbene meno della Z7/Z7 II la Z6 è incline a mostrare effetti del rolling shutter in modalità silenziosa. I contro sembreranno magari ingenerosi ma tutto sommato appaiono, secondo me, in linea con la fascia di appartenenza della macchina, che lo ripeto ancora non è e non si spaccia per essere una ammiraglia. Per questo motivo l'ho adottata e penso che la userò come macchina da battaglia - non come compagna per la vita - finchè non comparirà una Nikon Z di fascia più alta che superi almeno buona parte dei limiti che le attribuisco io. Naturalmente ognuno ha il suo mileage e credo che nella realtà per il 99% dei fotografi le capacità della Z6 II siano più che adeguate. Anzi ... Per me l'upgrade dalla Z6 alla Z6 II è stato naturale (anche perchè avevo accumulato quasi 200.000 scatti sulla I) per qualcun altro credo che un pensierino al riguardo lo dovrebbe fare. Per molti no, le migliorie non sono sostanziali anche se, per uno come me, sono ben più che formali, anzi, all'atto pratico sufficienti a farmela adottare. Insomma, in medio stat virtus, mai come nel caso della Nikon Z6 II il vecchio motto latino si adatta a questo modo.
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