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Z9, 100-400mm, il capanno e tutto il resto.
Silvio Renesto posted a blog entry in Il naturalista racconta
Un proverbio cinese (mi pare) dice che cento sentito dire non fanno un vedere. Ho passato qualche ora in capanno con Mauro Maratta ed ho avuto modo di vedere all'opera e provare io stesso la Z9 con il 100-400mm f4.5-5.6 Z. Non è certo stata una prova esaustiva, ma è stata più che sufficiente per farmi capire diverse cose, soprattutto ho capito perchè la Z9 davvero ti può cambiare, se lo vuoi, il modo di fotografare. Ci arrivo fra poco. Prima due brevissime considerazioni sul 100-400mm f4.5-5.6 Z: la prova è stata una conferma della validità dell'obiettivo. Sulla mia Z6 (!) è veloce, silenziosissimo, usabile senza treppiede se i soggetti lo consentono. La differenza con il SIGMA 150-600 che mi ero portato è notevole. Sotto l' aspetto operativo e costruttivo. Nikon Z6, SIGMA 150-600 a 480mm f.8, 1/1000s, 16.000 ISO. Il SIGMA non è velocissimo di suo, ma con l'FTZ sulla Z6, è ancora più lento, la ghiera dello zoom richiede un certo impegno e così via, il 100-400 è assolutamente fluido in tutto. Un piacere da usare. Dal punto di vista della qualità di immagine più che la nitidezza in sè, non malvagia nemmeno nel SIGMA, la differenza sta nella resa dei colori, la saturazione e in tante altre cose. Sul 100-400 non ne scrivo oltre qui, mi riservo di fare un articolo dettagliato appena arriverà il mio. Nikon Z6, Nikon 100-400 a 280mm f6.3, 1/1250s 1000 ISO. Nikon Z6, Nikon 100-400 a 400mm f5.6, 1/1250s 2000 ISO, Topaz Denoise AI. Torniamo alla Z9. Quando Mauro scriveva che la Z9 cambia il modo di fotografare, non ero sicuro di capire bene cosa volesse dire e a volte mi sembrava un po' troppo entusiasta. Nel breve tempo che l'ho provata ... ho capito. La Z9 ti apre nuove vie, nuove possiblità, che si può decidere o meno di seguire, secondo i gusti e le inclinazioni di ciascuno, la Z9 non obbliga a fare altro, ma ti fa vedere che ci può essere altro. Troppo astratto? Concretizzo: La raffica veloce, la capacità di seguire il soggetto erratico tenendo a fuoco l'occhio o la testa, la capacità di fare video, il non oscuramento del mirino, la quasi impossibilità di sbagliare le foto a meno di non impegnarcisi, sono tutte cose che non solo ti semplificano la vita, ma ti fanno venir voglia di sperimentare di più. Ho visto la sequenza a "millemila" fotogrammi al secondo del fringuello che fa il bagno, una serie di scatti enorme fra cui scegliere quello più spettacolare, che magari con una raffica lenta avresti perso. La Z9 non si sostituisce alla nostra capacità e sensibilità di fotografi, ma ci toglie impicci e questa libertà fa venir voglia di sperimentare approcci diversi, soprattutto rende molto più facile ottenere le immagini che vogliamo con la qualità che vogliamo (certo si possono ottenere foto pessime anche con la Z9, ma nel caso il problema non è nella fotocamera ). I video, lo dice uno che li ha sempre snobbati, diventano un'altra opportunità da esplorare che la Z9 permette di ottenere con grande qualità. Io continuo a non vederli come sostitutivi della fotografia, ma nella foto naturalistica sono interessanti come "opportunità aggiuntive", secondo quello che si vuole trasmettere, a volte può essere meglio un video, altre una foto. Non sono categorico, per carità si può fotografare con qualsiasi cosa, si possono fare belle foto con quasi tutto (a patto di esserne capaci), ma per un certo tipo di fotografia d'azione, potendo, si dovrebbe provare ad esplorare le possibilità che si offrono.- 2 comments
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