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Fotografare agli Uffizi e Palazzo Pitti Recentemente durante una visita a questi due musei di Firenze ho voluto testare le mie abilità fotografiche in un contesto dal mio punto di vista molto sfidante in condizione di luce disponibile. Già perché nei musei, non sempre è consentito fotografare, ma se si può fare devi arrangiarti con luce disponibile e armarti di tanta, molta pazienza, nonché di tanta educazione e tanti sorrisi. In ogni caso in questi due siti è permesso, anche se non usi il telefonino ed hai un kit fotografico non proprio invisibile come il mio, D7100 e Sigma Art 18-35. Le difficoltà sono state principalmente le persone in visita come me e lo spazio a disposizione, oltre a dover sempre stare attento a non alzare troppo gli ISO per non avere foto con una quantità di rumore eccessivo ed ai riflessi dell’illuminazione sulle opere, sempre dietro l’angolo. Anche al bilanciamento del bianco bisogna prestare attenzione, ogni stanza è illuminata diversamente, diciamo con la condizione migliore per preservare l’opera ed offrire al visitatore una visione adeguata. Se tutto questo è vero per la percezione del nostro occhio per il sensore della reflex non lo è. Ovviamente tutto a mano libera, perché se riesci ad entrare con un minuscolo zainetto come il mio di sicuro ti bloccano se vuoi portarti all’interno un treppiede. Non vi propongo molte foto, penso potreste annoiarvi ma qualcosa che possa piacere dei due siti: 1 - Gli Uffizi di questo sito solo tre opere del Botticelli La nascita di Venere La primavera La Calunnia 2 – Palazzo Pitti di questo invece tre opere scolpite nel marmo Un piccolo Buonarroti a bottega Una Venere di Canova Un Busto di Napoleone e questa tela Ne ho scattate molte altre ma ritengo queste piacevoli e sufficienti per condividere con tutti voi le difficoltà che si possono incontrare in casi come questo. Per la postproduzione è stato usato LR CC tutto in automatico, tranne per il bilanciamento del bianco che ho cercato sul momento utilizzando la modalità temperatura colore previsualizzando l’immagine sul monitor della D7100, poi corretto manualmente. Mi è piaciuta questa experience, mi ha dato modo di godere del patrimonio artistico e di cimentarmi in questa mia passione fotografica con ciò che ho. Grazie per essere passati di qui.