Vai al contenuto

Cerca nel Forum

Mostra risultati per tag 'micro nikkor'.

  • Cerca per Tag

    Tag separati da virgole.
  • Cerca per autore

Tipo di contenuto


Categorie

  • Editoriali
  • News
  • Mondo Nikon Z
    • Nikon Z : Test fotocamere
    • Nikkor Z : Test obiettivi Nikon
    • Test obiettivi compatibili con Nikon Z
    • Adattatori Autofocus per Nikon Z
    • Accessori e altro per Nikon Z
  • Mondo Reflex Nikon
    • Fotocamere Reflex
    • Obiettivi Nikon
    • Obiettivi Sigma
    • Altri Obiettivi
  • Altri Test
    • Guide all'acquisto
    • Schede di memoria e lettori di schede
    • Binocoli Nikon
    • Flash e Luci
    • Treppiedi e Teste
    • Accessori
    • Software
    • Fotocamere Sigma
  • Evidenza
  • Grandi Fotografi Nikon
  • Storia Nikon
  • Wildlife Photography
  • Reportage
  • Di particolare interesse

Categorie

  • Obiettivi DX
  • Grandangolari
  • Zoom Grandangolari
  • Super Zoom
  • Normali
  • Zoom Standard
  • Teleobiettivi
  • Zoom Teleobiettivi
  • Macro e Micro
  • Compatti
  • Fotocamere

Forum

  • Forum di Nikonland
    • Aiuto Online
    • Mercatino
    • Incontri, raduni, occasioni di fotografia insieme
    • Open Space : due chiacchiere in compagnia
  • Fotografia
    • Fotografie (commenti & critiche)
    • Fotografia e Grandi Fotografi
    • Contest Settimanali
  • Apparecchiature
    • Hardware & Software
    • Flash & Luci
    • Club Nikon Z8
    • Club Nikon Z9
    • Club Z6 - Z7 - Z5 - Z6 II - Z7 II - Z6 III
    • Club Nikon Zf e Nikon Zfc
    • Materiale Fotografico
    • Reflex Nikon
  • Archivio Vecchie Discussioni
    • Contest Chiusi
  • BWV 988 : Variazioni Goldberg's Forum di Variazioni Goldberg
  • BWV 988 : Variazioni Goldberg's Consigli per gli ascolti di musica
  • Nikonland Redazione's Redazione
  • Nikonland Redazione's Archivio Redazione
  • Club Motori's Club Motori : forum

Blog

  • Il blog di Piermario
  • Il Blog di Gianni
  • Blog di Vento
  • Blog di Egidio65
  • Lo Zibaldone
  • Gruccioni
  • Il blog di pantaraf
  • Editor's Blog
  • Crimini e Misfatti
  • Esperienze
  • Il blog di bimatic
  • Il Blog di Saverio Antinori
  • Strettamente personale
  • Il blog di Marco
  • Il blog di Paolo
  • Limited Edition
  • Per Ardua ad Astra
  • Max Aquila photo (C)
  • Il blog di frankiedoc
  • Blog di Riccardo55
  • Blog di Antonio
  • il Blog di Alessandro
  • roby
  • il Blog di GiPa
  • Il blog di Claudio
  • Un terrone al nord
  • I miei scatti
  • Il blog di Ennio
  • Questa foto mi dice qualcosa... [proposta]
  • il blog di Angelo
  • Viaggi di Claudio
  • Il Blog di Marco Vitrotto
  • Viandante
  • Blog di Dario Fava
  • Il blog di happygiraffe
  • Likethelight
  • Il Blog di Fab Cortesi
  • Sakurambo's Blog
  • effe
  • Consigli per comprare e vendere bene
  • Blog di Nikonland
  • Quattro chiacchiere con...
  • Cris7-BLOG
  • Il blog di Pedrito
  • Il blog di Davide D.
  • Il Giurnalett
  • il blog di Gianni54
  • PhotographyWord
  • Roby c
  • Silvio Renesto
  • [social] Considerazioni varie
  • G.B OMBRELLO
  • Il blog di Alberto Salvetti
  • C'era una volta ... Simona
  • IL Migliore Amico dell'uomo
  • Diario di un pigro
  • Muncias
  • Tentativi di Riky
  • Massimo Vignoli
  • ALBERTUS
  • Nicola
  • Giannantonio
  • Comments
  • Modelle's Blog Modelle
  • Il Club di Max e Mauro's Politicamente scorretto
  • Il Club di Max e Mauro's aMAXcord
  • Il Club di Max e Mauro's Omnia Vincit Amor et nos cedamus amori
  • Il Club di Max e Mauro's Wind and Wuthering
  • BWV 988 : Variazioni Goldberg's Storie di Musica
  • BWV 988 : Variazioni Goldberg's BWV 988 : Recensioni Audio
  • BWV 988 : Variazioni Goldberg's BWV 988 : Recensioni di Musica
  • Mauro's War Room's Achtung Panzer !
  • Mauro's War Room's Guerre e Battaglie
  • Mauro's War Room's Armi e Armati
  • Nikonland Redazione's Il Blog dell'Editore di Nikonland Magazine
  • Nikonland Redazione's Profili di Grandi Fotografi
  • Club Motori's Blog : motori

Cerca risultati in...

Trova risultati che contengono...


Data di creazione

  • Inizio

    Fine


Ultimo Aggiornamento

  • Inizio

    Fine


Filtra per numero di...

Iscritto

  • Inizio

    Fine


Gruppo


Regione di Residenza


Corredo Fotografico (sintetico !)


Cosa fotografi in prevalenza ?

Trovato 4 risultati

  1. Habemus Macro ! (ph. Maratta) E non perchè non ci bastassero le lenti addizionali su fissi e zoom, come abbiamo fatto da anni in qua, specificamente su Z (grazie alla alta qualità intrinseca di quasi tutte le lenti presentate in questi tre anni), visto che noi (plurale maiestatis) facciamo più close-up potograpy che macro o micro vere e proprie, per limiti intrinseci e personali: ma perchè era davvero impensabile che l'ultimo obiettivo specifico, marchiato Nikon, fosse un mamozzone di quindici anni fa, evoluzione di un progetto originariamente datato 1990... (ph. Renesto) con gli immaginabili limiti dovuti alla sperimentazione del tempo (2006) relativa ai sensori ante D3... Negli articoli pubblicati su Nikonland, specialmente quello a firma di Silvio Renesto, trovate ogni specificazione tecnica, in rapporto all'obiettivo appena presentato e che sta spopolando in tutti i negozi e vetrine di e-commerce, già solo col passaparola, vedendo la qualità degli scatti pubblicati, di gran lunga superiori alle aspettative e per giunta in assenza, (ancora per poco) di una mirrorless di riferimento, con la Z di Nikon, per riuscire a sfruttare il livello ancora ignoto delle migliori ottiche Nikkor S, fin qui presentate. Quindi il taglio di questo mio articolo, certamente più rivolto ad un utilizzo meno competente di chi ha già scritto, vuole rimarcare ulteriormente le potenzialità di questo macro, anche nelle..."mani sbagliate", quali possono essere le mie, invece di quelle degli scienziati che potranno estrarre da questo succo elementi di gran lunga più ...sostanziosi dei miei. Gli scatti, eseguiti con la Z6ii prima di venderla, sono dei miei soliti soggetti campagnoli, che illustro anche e con equivalente soddisfazione nell'articolo che riguarda il fratellino piccolo, quel MC50/2,8 che sta facendo breccia anche lui per la sua compattezza e leggerezza, unite anche in questo caso, alla qualità generale ottica La prima sensazione di piacevolezza di questo MC 105/2,8 è, secondo me, conferita dalla marcata sensazione di tridimensionalità, nella combinazione tra soggetto focheggiato ed il resto dell'inquadratura anche gli elementi eventualmente di disturbo nell'inquadratura, vengono resi in una maniera così elegante ed attenuata, da divenire soggetto a loro volta perfino in una foto apparentemente senza soggetto, gli oggetti prendono predominio nell'immagine, grazie a questo Nikkor MC 105/2,8 la dove non si arrivi addirittura a scambiare di importanza soggetti e strutture... specie nei pressi di tutta apertura, se prive di elementi forti di...interpretazione Non sono mai riuscito a trovare spiacevole, nervoso, lo sfuocato, anche nelle sue condizioni peggiori, dove cioè sia già identificabile senza ancora la giusta definizione Isolando poi in inquadratura il soggetto, basta il contrasto cromatico a fare il resto definizione eccellente sia in luce sia in controluce come si vede da questo crop della precedente immagine i punti di luce fuori fuoco determinano riflessi vagamente poligonali, nonostante il diaframma a nove lamelle, ma comunque tenui e composti, senza la benchè minima traccia di flares o ghosts, che nell'era moderna sembrano brutti ricordi, apprezzati solo dai vlogger come effetto ...speciale il controluce pieno e diretto, anche non assistito da luci di schiarita è entusiasmante Figuriamoci scegliendo il soggetto adatto per cromie e trasparenza, in favore di luce ancora, sulla differenza di resa a diaframma medio aperto: qui f/5,6 oppure chiuso, ad f/16 Chiaramente incrementando progressivamente anche nitidezza e contrasto... qualità che farà scegliere il diaframma più adatto alla resa del soggetto ritratto Tra le caratteristiche salienti dell'obiettivo, molto apprezzato dai possessori, è sicuramente il peso limitato a soli 630 grammi (cento in meno del precedente F) che, unitamente alle dimensioni, ergonomicamente ideali, le due ghiere, una delle quali ampiamente personalizzabile, il pulsante funzione ulteriore ed il display fornito anche di scala del rapporto di riproduzione, ne fanno un attrezzo da lavoro di grande maneggevolezza e facilità d'uso (handling), qualità che consente a tutti di avvicinarvisi. Il tutto insieme ad un prezzo d'attacco (sotto i 1200 euro) davvero azzeccato, ne farà un successo di vendite a patto di produrne i quantitativi richiesti (cosa che è il cruccio di tutti i produttori ai nostri giorni) Ugualmente, nell'appassionante ricerca dello scatto più interessante agli insetti che sono i più interessati vicini dei fiori che ho ritratto, questo obiettivo si manifesta con una resa adatta ad ogni esigenza di ripresa, dagli sfondi più uniformi a quelli più definiti (insieme al soggetto, ovviamente) e la sua maneggevolezza invita alla sfida in velocità e prontezza di azione dell'AF tanto quanto nell'avvicinamento fino ai 29cm dal sensore della minima distanza di maf (nessuna pretesa rispetto i capolavori ammirati negli articoli prima ricordati) f/4 f/13 allo stesso diaframma, con differente sfondo, ovviamente cambia tutto: idem...aumentando la distanza fino a servire da puro e semplice strumento da ripresa, invece che da...test, aiutando a scoprire...insperate scenette...! Manifestando una resa eccellente anche nei crop immagine di queste ultime quattro foto, dove siamo arrivati, nella penultima, quasi ad un 2x Finito il periodo di prova e ceduta la Z6ii, ho reso l'obiettivo che in mani più capaci delle mie sarà capace di produrre immagini ben più spettacolose. Mi è rimasta una interiore soddisfazione della capacità di rinascita Nikon nell'ambito che la aveva più caratterizzata alle sue origini: la produzione di ottiche al di sopra di ogni immaginazione, senza dovere eccedere, cadendo nel più facile (a ben pensarci) NO COMPROMISE Qui, invece il compromesso è stato fatto, contenendo il prezzo ad un livello al quale tutti gli interessati non avranno più scuse per cambiare sistema. Nikon Z, of course ! Max Aquila photo (C) per Nikonland 2021
  2. Una opportunità ormai rara, quella di paragonare sul campo, nel segno di Nikonland, due obiettivi che rappresentano il passato ed il futuro delle lenti specializzate in fotografia ravvicinata e macro. I due 105/2,8, quello F-mount in listino tra il 2006 ed il 2021, ed il moderno Z-mount, appunto del 2021, entrato in commercio col contestuale ritiro dell'altro dal catalogo. Ovviamente entrambi su Nikon Z9, con l'ausilio di un FTZ II che li rende simili in lunghezza... Simili in altezza si, ma non nel peso: tra le innovazioni consistenti della linea Z, infatti, la diminuzione sostanziale di peso delle ottiche...e, se il vecchio Micro 105VR era considerato un obiettivo poco pesante, in forza dei suoi 814g a cui aggiungere quelli dell' FTZii che cosa dovremmo dire del peso del nuovo MC105 dotato di baionetta Z ??? Chiaramente sensibile su di una Z della prima serie questa differenza di quasi tre etti, certamente meno sulla Z9, strumento di riferimento di questo test. Altro parametro, la distanza minima di maf a parità di RR: ci sono 2,5 cm di differenza tra i due obiettivi macro, cosa che può interessare in maniera differente certuni potrebbero infatti, a parità di RR, sentirsi avvantaggiati da una maggiore distanza dal soggetto. Ancora: la scala tradizionale del VR105, tripartita tra metri, piedi ed RR dà maggior conforto del moderno display del MC105 che non riusciamo ad ottenere di poter regolare in durata di apparizione, in effetti eccessivamente breve... Potendo tenerlo sempre acceso comporterebbe una diversa considerazione. Entra qui in campo inoltre, una differenza di base tra i due obiettivi in relazione alla lunghezza focale effettiva: quella del nuovo MC105 mi sembra leggermente inferiore a quella del vecchio VR105, ovviamente fino ad un metro dal soggetto, MC105 105VR MC105 VR105 al di sotto della quale quota conta, ben più della focale effettiva, il Rapporto di Riproduzione tra le dimensioni di soggetto e sensore MC105 105VR dorato il VR, come da antica tradizione per le ottiche Nikkor dotate di vetri speciali, tanto quanto austero il moderno Nikkor Z 14 lenti in 12 gruppi, una sola lente ED, trattamento ai nanocristalli sulla lente frontale, per il VR105 del 2006 16 lenti in 11 gruppi, ben tre lenti ED ed una ASPH, trattamento antiriflesso ARNEO per il Nikkor Z MC105 motore AF SWM per il più vecchio, stepper per il MC, silenziosissimi, al contrario dell'altro. VR integrato nel nuovo MC, disattivabile dal menù (o da uno dei tasti FN. Invece slider ON/OFF presente sul fianco del VR105. Piuttosto rumoroso l'intervento del VR del vecchio Micro Nikkor, rispetto all'assoluta silenziosità del nuovo MC: anche questi elementi, con soggetti animati inquadrati, possono fare subito una netta differenza. Anche ad obiettivo staccato dalla macchina, il nuovo MC105, scuotendolo, non dà quella sensazione di parti in movimento, più presente invece sul vecchio VR105 una bella differenza sul nuovo Z: il limitatore di fuoco che stavolta correttamente consente di evitare hunting dell' AF quando ci si trovi agli RR più elevati che consenta un obiettivo di questa categoria: tra la minima maf di 29cm ed i 50cm, che corrispondono ad un RR di 1:3,3 (peraltro bypassabile con la ghiera manuale di maf). Nel VR105, inspiegabilmente per un obiettivo macro, il limitatore di maf opera tra mezzo metro e infinito, quindi tutela maggiormente gli utilizzi a distanze non ravvicinate di questo obiettivo. Il desiderio di tutti noi nikonisti, in epoca full digital, sarebbe quello di poter programmare di volta in volta, da menù, il range utile dell' AF, in relazione al soggetto inquadrato. Proprio come auspichiamo una revisione dell'utilissimo focus stacking, che ci consenta di stabilire a mirino/monitor la distanza minima e massima di intervento dell' AF, in funzione della quale, unitamente agli altri parametri (diaframma, step di intervento, exp...) la fotocamera poi computi quanti scatti effettivamente servano a coprire il range richiesto. Non ci pare una opportunità da poco, tantomeno irrealizzabile... Andiamo quindi a valutarne le prestazioni sia in termini assoluti, sia in relazione all'adattabilità del vecchio VR105 (per chi ne sia ancora in possesso) su di una Nikon Z9: qual'è il presupposto di un test del genere, oggi, nel 2022 ...? Essenzialmente: essere già possessore del "vecchio" AF-S 105VR e considerare pregi e difetti della sua utilizzabilità su Z decidere sull'acquisto (da usato) di un 105VR piuttosto che di uno Z MC105 stabilire se passare a Z in funzione delle prestazioni del nuovo macro 105 (chi utilizzi questo obiettivo in misura preminente o esclusiva rispetto altri) E cosa si ricerca oggi in un 105mm Macro? Fondamentalmente nitidezza, microcontrasto, correttezza cromatica, tra le prestazioni fotografiche, inoltre precisione dell' AF, assistenza del VR, silenziosità del sistema. Ancora: distanza di lavoro adeguata ai soggetti preferiti, maneggevolezza nell'utilizzo a mano libera, completezza delle indicazioni relative a distanza, RR, pdc. Ma un obiettivo macro di questa focale è anche un mediotele che si può sfruttare non solamente ai diaframmi medi e chiusi, per i quali è sicuramente ottimizzato, così cominciamo proprio da qui, dai diaframmi a tutta apertura (f/2,8 nominale, ma che a seconda del diminuire della distanza di maf può diventare anche f/4,2 sul MC e f/4,8 sull' AF-S) MC105 f/2,8 105VR f/3 MC105 f/2.8 105 VR f/3 MC105 f/2.8 105VR f/4 MC105 f/4 105 VR f/3,3 MC105 f/3,3 e a tutta gamma dei diaframmi disponibili, fino all' improbabile valore di f/40 (a rischio di diffrazione e ...polvere) 105VR MC105 Ineccepibile la progressione dei due obiettivi a tutti i valori di diaframma ed anche la gradualità e, sopratutto, la gradevolezza dello sfuocato, grazie anche alle 9 lamelle del diaframma di entrambi questi macro. Ben differente invece, la prestazione dell'autofocus, pur in questa sequenza di scatti eseguita su treppiede, variando unicamente il valore del diaframma, cercando di utilizzare l' eyeAF ottimizzato per animali, disponibile sulla Z): ovviamente nessun problema con lo Z MC105, mentre il più vecchio AF-S ha chiaramente manifestato "allergia" a questa funzione, chiudendo oltre f/11: nel senso che il sistema rilevava l'occhio del tacchino, ma poi il sensore AF che si attivava era quello relativo alla parte piu contrastata del pupazzo, tra il corpo scuro ed il collo rosso (da f/16 in poi) Avvicinandosi al soggetto, oltre le distanze minime fisiologiche per un mediotele come un 105mm, ci si rende conto di quanto sia importante diaframmare ed anche pesantemente: la riprova questi due scatti che seguono, a f/8, che in questa condizione assomigliano maledettamente ad una apertura molto più luminosa di quella utilizzata... 105VR f/8 MC105 f/8 (da notare nel riflesso della finestra sul vetro del fisheye , come il microcontrasto del nuovo Z MC105 sia decisamente superiore, a parità di condizioni di ripresa) Una delle critiche più frequenti mosse negli ultimi anni al Micro Nikkor AF-S 105/2,8G specie dopo l'avvento di sensori come quello della D850 da cui deriva proprio quello della Z9, è stata quella relativa ad una certa abbondanza di aberrazione cromatica e di fringings... la buona notizia è che, grazie alle correzioni automatiche da fw delle fotocamere Z, estese alle ottiche F-mount attraverso l' FTZ, mi pare che sul sensore della Z9 si siano annullate quasi del tutto, come potrete constatare aprendo le immagini di questo articolo... ecco una ninfea ripresa col 105VR ed il suo crop... mi paiono assolutamente analoghe alla stessa immagine ripresa con il MC105 ed al suo crop... anche ai margini del pericolo di... zona diffrazione 105VR a f/22 MC105 f/22 così come anche le seguenti coppie di immagini realizzate ad f/11 e a TA dello stesso soggetto, assolutamente scevre, a mio avviso, da qualunque possibile influenza di aberrazione cromatica, anche sul più incline F-mount 105 VR MC105 altrettanto che in queste immagini realizzate ai diaframmi medi di entrambi gli obiettivi MC105 105VR Last but not least... un gruppo di immagini di Odonati, realizzate per testare la funzionalità dei due Macro alle distanze più ravvicinate in combinata con l'efficienza dei motori AF che nei due obiettivi, come detto, appartengono a generazioni differenti per tecnologia. Metto per prime e di seguito, quelle realizzate con il Micro AF-S 105G VR, a varie distanze e RR, ma sopratutto, a vario tipo di cellule AF, tra le tante disponibili su Z9 Le libellule sono dei soggetti molto stimolanti per colore, forme e, sopratutto, come palestra di pazienza nel loro avvicinamento. Non hanno propriamente delle strutture corporee indicate per essere aiutati dall' eyeAF: molto spesso il sensore viene ingannato e ritiene essere occhio una geometria delle ali, oppure il loro attacco dorsale, per cui probabilmente i sensori più adatti sono quelli di AF dinamico small e medio. Ma il motore dell'AF deve essere fulmineo per riuscire a cogliere l'essenza del tessuto oculare composto da decine di migliaia di organi visivi, perchè poi si evidenzi a foto ingrandita come perfettamente messo a fuoco. La postura di stasi, nella quale, lateralmente, troviamo l'ala a protezione del capo, non consente con facilità di individuare l'occhio retrostante. Insomma...guardate adesso gli scatti realizzati nello stesso contesto di soggetti e di luce, questa volta con lo Z Nikkor MC105/2,8 S su Nikon Z9 e poi ne parliamo... ... Vi prego di non farmi il torto di non aprirle, una per una, per comprendere il solco, la trincea, che solo quest'ultimo test scava tra i due obiettivi in lizza: una evidente supremazia dei motori stepper, silenziosi e fulminei nell'aggancio alla cellula del sensore AF, qualunque essa sia, rispetto all'obsoleto e più rumoroso SWM, nel determinare la reale differenza qualitativa tra una foto perfettamente (o tendente a esserlo...) a fuoco sull'esatto punto del soggetto dove si è puntato il riferimento di messa a fuoco. Impossibile senza milioni di scarti, ottenere in MF questi risultati, inutile perseverare a farlo con obiettivi come questo Micro Nikkor, non solamente fuori catalogo, ma definitivamente oscurato dalle alternative moderne. Anche con le libellule, lo stesso problema nei test dell' eyeAF che con il 105VR F-mount, si fermano ad f/11 e non vanno oltre, a differenza che con il moderno MC105 Z-mount, che lo gestisce anche alle aperture meno luminose di f/11 compatibilmente con le difficoltà del soggetto in questione, la libellula...insetto dai 28k di occhi... E' solamente a questo punto che mi sento di tirare le somme e di rispondere ai quesiti iniziali: chi possegga un Micro Nikkor 105/2.8G VR sappia che attraverso un FTZ I o II, potrà non solamente utilizzarlo nella pienezza delle sue funzioni, ma lo troverà decisamente migliorato dalla gestione fw dei file ottenuti, sulle prestazioni complementari in ragione di distorsione ed aberrazioni cromatiche chi debba decidere quale obiettivo dei due preferisca, legga il mio articolo e ne guardi le immagini SI !!! Se un motivo ci sia di passaggio al nuovo sistema Z, questo Nikor MC 105/2.8S è certamente un argomento fondamentale, per i cultori di questa focale e dei generi ad essa associati (non escluso il puro ritratto) Spero di non essere stato prolisso o, peggio, incompleto... Max Aquila photo (c) per Nikonland 2022 IT'S AN ICON IT'S A NIKON
  3. Un microcosmo: ricordate la pozzanghera di Z la formica...? Bene, questa è una storia di un'altra formica, Zfc vista attraverso l'occhio del suo MC 50/2,8 in un ambito non più grande di un metro cubo: una gebbia, un albero di fico che vi si specchia ed il loro mondo attorno. Basta solo sedersi e....osservare. Partanna (TP), Cassaro 28 agosto 2021 Mi avete visto spesso alle prese con gli stessi soggetti, più o meno nello stesso posto, la gebbia del mio vigneto, una vasca larga un metro quadro, in mezzo alla campagna, popolata dai suoi protagonisti. Eccoli, alcuni di essi, in queste foto: a voi attribuir loro un nome. Tra una settimana, molti di loro saranno altri, o altrove: questo è il senso della Natura (della quale anche noi siamo parte) io, finchè potrò, non cambio il luogo: è tutto il resto che ruota intorno. Nikkor MC 50/2,8 su Nikon Ftc e, in alcune foto, un lampo di luce di schiarita, fornito da un Godox AD100 col suo trigger. Qualcuna è leggermente croppata in postproduzione. Questo obiettivo macro della linea di lenti Nikon Z, appena presentato, il Nikkor MC 50/2,8 sarà un protagonista delle immagini a venire, non soltanto mie, a causa della sua facilità estrema nell'utilizzo, delle sue qualità indiscutibili di nitidezza e contrasto, tali da farlo stare in catalogo anche senza una S (tipica degli obiettivi Z di maggior pregio), degno di ogni Nikon Z sulle quali verrà utilizzato. Provate e tornate a raccontare... Max Aquila photo (C) per Nikonland 2021
  4. ...il buon vino sta spesso nelle piccole botti... La ricerca di un obiettivo per macrofotografia da "campagna", piccolo, leggero, compatto ed efficiente mi aveva spesso portato a chiedermi il perche', del piu' "micro" dei Macro Nikkor, presentato in formato DX gia' nel 2011, fino ad oggi non avessi mai sentito parlare, ne' visto fotografie con esso realizzate. Non mi sono lasciato sfuggire la possibilita' di utilizzarlo per un breve periodo, cosi' ecco i risultati delle mie elucubrazioni. Il Nikon Micro 40mm f/2,8G e' senza alcun dubbio il piu' compatto e leggero progetto di Nikon nella sua lunga tradizione di obiettivi dedicati alla fotografia ravvicinata, macro e microfotografia. Pesa solamente 229 grammi e insieme al suo paraluce dedicato HB-61 (in bundle, insieme al sacchetto floscio da protezione), ancora soltanto 246 grammi. Possiede classico diametro filtri da 52mm e con la ghiera della messa a fuoco posta ad infinito misura solamente 68mm di lunghezza, che diventano 85 alla massima estensione dell'elicoide di messa a fuoco.Il nocciolo delle lenti fuoriuscendo verso la minima distanza mette a fuoco a soli 16,3 cm dal soggetto (presente nella finestrella anche la scala macro RR) in forza della dimensione del barilotto si determina una distanza operativa tra montatura filtri e soggetto di... soli 3,6cm (che si ridurrebbero a 2,5 nel malaugurato caso si tenga innestato il paraluce) Baionetta rigorosamente in metallo, rispetto le solite plastiche del barilotto (le stesse di progetti ottici Nikon ben piu' celebrati e... costosi)e selettore M/A - M di messa a fuoco, sopra il limitatore di range della maf, per limitare il rischio di "hunting" che pero' nella settimana in cui ho usato questo obiettivo non ho avuto modo di lamentare, pur lasciando su "full" detta regolazione. Escursione dell'elicoide della messa a fuoco di 180° dei quali meta' (90°) tra infinito e 20cm (1:2) e l'altra meta' tra RR 1:2 ed 1:1 (16,3cm)... davvero fine Niente VR (purtroppo) ma per fortuna un motore SWM di traslazione, ben al di sopra per efficienza, di altri collocati su obiettivi dalle ambizioni incomparabili a questo... calimero del catalogo Nikon. Nove lenti in sette gruppi, senza elementi speciali a bassa dispersione ne' lenti asferiche, bastano a molti per classificare negativamente un progetto ottico, prima ancora di averlo messo alla prova. Cosa che io ho invece fatto e poi, voluto condividere Un quaranta millimetri DX da 220 euro come questo, nasce per assecondare esigenze molto disparate, da quelle di un fotografo che voglia cimentarsi con qualche soggetto a distanza ravvicinata (fiori, insetti, oggetti inanimati) crop alla necessita' di disporre comunque di un'ottica "for all seasons" capace comunque del ritratto a mezzobusto o figura intera, fino al solito imperversare di panorami e dettagli degli stessi in soggettiva. Senza spendere troppo (220 euro, appunto), senza appesantire la borsa (270 grammi completo di tappi e paraluce), senza doversi preoccupare di scegliere focali "difficili" per un neofita, insomma... Anch'io, per esempio, dotato da decenni di obiettivi macro di tutte le focali disponibili, avevo a lungo snobbato questo Micro Nikkor (equivalente peraltro su pieno formato per copertura ad un comune 60mm), ma per l'esigenza di accoppiare alla fatidica Nikon 1 V3 un piccolo macro (che per il sostanzioso fattore di moltiplicazione 2,7x non facesse schizzare la copertura equivalente verso focali decisamente tele), era da un po' di tempo che mi domandavo ....sotto sotto l'effetto che fa !E considerando le alternative, questa di casa sembra proprio essere la piu' indicata e non solo esteticamente in funzione di ingombri e pesi (tenuto conto della limitazione costituita dal melanconico adattatore FT-1) Il che vedremo piu' avanti, foto alla mano. Ho usato per banco di prova di questo 40mm Micro Nikkor una Nikon D810, sicuramente lontana dal target per cui questo obiettivo e' stato prodotto, ma a mio giudizio ancor piu' asseverante nella impietosa capacita' selettiva del sensore di questa insuperata (in casa Nikon ) reflex Naturalmente utilizzando il rettangolo di copertura che su una FX compare ad indicare lo spazio inquadrato dall'obiettivo DX montato su quella macchina.La qual cosa mi ha fatto tornare idealmente all'utilizzo di una macchina a telemetro col mirino a cornici multiple, funzione dei principali obiettivi utilizzabili ... una delle poche comodita' nell'utilizzo di quelle macchine del secolo passato, giacche' consentiva con un obiettivo dalla copertura inferiore a quella visualizzata dal mirino, di vedere una maggiore porzione di spazio e...non restare sorpresi dallo spostamento eventuale del soggetto da fotografare.Ho goduto in sostanza di una copertura del mirino del 150% !!! Cosa che mi ha consentito di controllare anche la precisione della relativa cornice della D810, fotografando un foglio di carta a quadri (da 1cm di lato) appositamente stampato con la mia Epson a quattro cartucce a RR 1:1 la cornice della D810 inquadra esattamente un rettangolo da 16x24mm a RR 1:2 circa 19cm dal foglio e ad 85cm circa di distanza dal piano focale Dette foto (orribili ma indicative) lasciate tali e quali, senza neppure tentare di raddrizzarle, ci dicono anche della buona prestazione in termini di distorsione, sia alle minime sia alle brevi distanze, di questo piccolo Micro Nikkor;ma ci fanno anche valutare (specie quella di RR 1:1) la capacita' risolutiva dell'obiettivo (in abbinata alla D810) nella lettura dei pigmenti di inchiostro delle quattro cartucce della Epson (BCMY) sia delle fibre del foglio di carta. crop 7x Ma non ci servono muri di mattoni o fogli quadrettati per rendercene conto,basta scattare a qualunque soggetto si decida di inquadrare da vicino per poterlo constatare TA (f/3,5 data la distanza ravvicinata) f/5,6 f/11 e 16 beh...magari non troppo da vicino rispetto la fonte di luce, se con il paraluce montato a pena di ritrovarci con una bella fetta di ombra a rendere illeggibile parte dell'inquadratura Il vantaggio di un obiettivo macro e' senza dubbio quello di consentire un avvicinamento al soggetto maggiore rispetto ad un obiettivo di pari focale, quindi consentendo una migliore lettura del particolare, rispetto al quadro generale. ...anche a tutta apertura La mia ricerca di un macro di limitata lunghezza focale mira invece ad ottenere un obiettivo ideale sia a manifestare elevata (rispetto a progetti tele-macro) profondita' di campo alle distanze medie e lunghe insieme che limitata, alle minime distanze di messa a fuoco del soggetto inquadrato. Mi spiego meglio: un obiettivo di questa focale manifesta la consueta elevata variabilita' di resa del soggetto su cui effettuiamo la messa a fuoco, rispetto allo sfondo, quando il soggetto si trovi a distanze superiori al metro, metro e mezzo dal piano focale del sensore f/4 f/16 quando invece si inquadri un soggetto al di sotto del metro/ mezzo metro dal piano focale, le cose cambiano, e nonostante l'utilizzo di diaframmi molto chiusi, la pdc resta davvero limitata f/22 Quando poi si abbia a che fare con un obiettivo macro che porti a distanze davvero ravvicinate la messa a fuoco del soggetto, il diaframma diventa quasi funzione della quantita' di luce erogabile piu' che della pdc disponibile, che diminuisce in maniera esponenziale f/8 f/22 cosicche' da un soggetto ripreso in maniera da dare risalto anche a piccole distanze contigue, nonostante una decisa differenza di diaframma in uso, a parita' di illuminazione (omogenea), risulta una lieve, quasi impercettibile, differenziazionef/5,6 f/16 ed e' soltanto industriandosi ad esagerare i "contrasti" di impostazione (inquadratura, diaframma a TA, controluce diretto) che si riescono ad ottenere risultati che portino a "far notare" uno scatto piuttosto che quello piu' "usuale" oppure, rimarcando differenze tra primo piano e sfondo, slittando il piano di messa a fuoco di qualche millimetro avanti o indietro sul soggettof/16 f/4 f/5,6 Insomma questo Nikon 40mm/2,8 e' di certo una bella sorpresa in termini di facilita' e duttilita' d'uso, a mano libera nonostante l'assenza di un sistema VR (il che costituisce il mio principale motivo di rimpianto) spaziando dalla tradizionale ripresa di soggetti ad elevato contrasto, come parti di testo con i quali si comporta in maniera quasi ineccepibile, paragonato per esempio al Sigma 105mm f/2,8 Macro DG OS alla piu' praticata delle macroattivita', come e' la caccia fotografica vagante, dall'avvistamento... all'accerchiamento... fino alla...cattura della preda sempre nel rispetto degli intenti fotonaturalistici, ma sopratutto dell'incolumita' dei soggetti,come questo Podarcis siculus (prof. Renesto docet) che ci sembra perfettamente integrato nel promiscuo habitat circostante In quanto poi all'abbinamento con l'adattatore FT-1 su Nikon V3 e alle conseguenti operativita' (ridotte a causa del singolo punto di AF centrale disponibile per colpa dei negligenti progettisti Nikon), ecco che l'esigenza principale di disporre con detto sistema ML di un obiettivo che coniughi la focale che ne risulti (eq. ad un 108mm su FX) con la capacita' di resa dei minimi dettagli di un soggetto, finalmente mi si realizza con un insieme dal peso complessivo di 800grammi, ma dalla maneggevolezza immutata, nel rispetto delle dimensioni della V3.Il tutto con risultati entusiastici, dopo anni di attesa per la mancata realizzazione di un progetto macro, specifico per questo sistema. San Biagio Platani (AG) festa pasquale degli archi con le sculture di pane un tripudio di colori, contrasti e dettaglio degli oggetti inquadrati da distanze delle piu' varie Il bilancio che derivo da questa settimana di utilizzo non mi mette certo in imbarazzo nelle mie valutazioni complessive: si tratta certamente di un obiettivo facile e per ogni fotografo, dal piu' sprovveduto al piu' completo di attrezzatura:specie chi usi ancora reflex in formato DX per sfruttare il fattore di moltiplicazione 1,5x puo' avere bisogno di un obiettivo di piccole dimensioni, costo esiguo (direi ridicolo) da affiancare ai supertele all'interno di borse nelle quali lo spazio sembra non bastare mai.Dotandosi cosi' di un tuttofare utile anche in situazioni di lavoro, quando "qui ed ora" si debba per esempio riprodurre un testo o un'immagine di piccole dimensioni e non si abbia modo e tempo di ovviare altrimenti. Un obiettivo che e' stato fin qui ingiustamente trascurato da Nikon stessa che non lo ha mai valorizzato per gli aspetti precipui, ma anzi quasi nascosto di fronte ai fratelloni piu' ingombranti e costosi.D'altro canto, chi si doti di obiettivi come il 50/1,8 o il 35/1,8 cosi' come l/85/1,8 e simili AFS della stessa fattura (scarsa) e prospettive di utilizzo, non dovrebbe farsi mancare questo Micro Nikkor risparmiando nell'acquisto ma non restando a...mezzo pasto per i risultati Ed ecco il mio bilancio sintetico... Pregi: - dimensioni e peso ridotte - nitidezza e contrasto- assenza di distorsione - efficienza motore SWM - escursione dell'elicoide di messa a fuoco sulle brevissime distanze - paraluce in dotazione Difetti: - fragilita' dei materiali - assenza di elementi ottici pregiati (asferici/ED) - assenza del VR - distanza operativa eccessivamente ridotta - paraluce inutilizzabile in macro In sostanza, nessuno sente la mancanza dei nanocristalli, perche' questo Nikon AF-S Micro Nikkor 40mm f/2,8Grisulta essere un obiettivo...rilassante Max Aquila per Nikonland 2016 ©
×
×
  • Crea Nuovo...