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Cominciamo da un grande privilegio: quello di chiedere ed ottenere in prestito da Ryuichi Watanabe di NewOldCamera uno dei più desiderati obiettivi Leica Summilux: il Leica 35mm f/1,4 Asph del 2010, un 9 lenti in 5 gruppi da 320grammi e 5mila euro: one of the most sought lens in the world... Ovviamente baionetta Leica M e messa a fuoco rigorosamente manuale: una scelta prestigiosa per i cultori delle macchine a telemetro Leica che hanno fatto la storia del marchio e della Fotografia, un punto di arrivo per i fortunati possessori. La prima tentazione è quella di custodirlo sotto una campana di vetro... ma aggiungendo un particolare che farà rabbrividire i puristi ed entusiasmare chi, come me, non disponga di una fotocamera del marchio e voglia provare se la leggenda che circonda questo Summilux, corrisponda a realtà: un adattatore AutoFocus Megadap MTZ11 che ne consenta il funzionamento, integrato dall'AF, sulle mie Nikon Z del quale adattatore abbiamo appena scritto con entusiasmo Mettiamo quindi insieme una collaborazione speciale, tra il distributore nazionale Nikon e il negozio di Milano più conosciuto dai fotografi di tutte le categorie ed età: Nital ci ha messo a disposizione la fotocamera all'altezza di questo obiettivo, la nuova Z7 II e NewOldCamera il Summilux 35/1,4 Asph L'insieme è suggestivo già dal punto di vista estetico: e come potrebbe essere diversamente ! Qui di seguito ricordo quali siano i presupposti di funzionamento del Megadap: L’adattatore AF Gabale Megadap MTZ11 nasce come anello motorizzato di conversione tra obiettivi a baionetta Leica M da rendere autofocus sulle fotocamere Nikon Z, con una movimentazione della baionetta di appena 6,5mm e comunicando sugli EXIF dei files ottenuti, i dati di esposizione e di focale e diaframma in uso sull’obiettivo, attraverso una procedura preventiva di registrazione dell’obiettivo in uso. Tale procedura consiste nello scattare un file a vuoto con l’obiettivo che si voglia registrare, ad un diaframma stabilito secondo la seguente tabella di corrispondenza tra il valore di diaframma e la focale dell’obiettivo in uso: dopo lo scatto a vuoto bisogna spegnere la fotocamera, quindi poi riaccenderla e a quel punto portare il valore del diaframma su quello scelto per le successive riprese: da questo momento sui dati EXIF verranno salvati sia la focale dell’obiettivo in uso, sia i valori reali di esposizione, in termini di tempi e diaframmi utilizzati. L’anello viene garantito affidabile per essere utilizzato con aperture da f/1,4 ad f/5,6 ma i test operati in proposito hanno dimostrato che ulteriori valori di apertura vengono regolarmente registrati negli EXIF, pur non realizzando corrette esposizioni. Non essendo presente alcuna trasmissione meccanica, il diaframma impostato sulla fotocamera, va ovviamente impostato anche sull’obiettivo, mentre il tempo di posa sarà automaticamente regolato, utilizzando le usuali regolazioni nei modi A, S, P, IsoAuto, oppure regolato manualmente in M. Il produttore stesso, affermando di poter collocare qualsiasi altro obiettivo su questo adattatore, ha messo in commercio un elevato numero di anelli adattatori tra le diverse baionette presenti sul mercato, presenti, passate e remote, e la baionetta LeicaM per la quale questo adattatore nasce (compresa ovviamente Nikon F). Alla luce di questa opportunità e della possibilità di aggiornamento del firmware del Megadap stesso (già tre aggiornamenti effettuati negli ultimi cinque mesi, dei quali l’ultimo, quello 2.0 del primo febbraio, decisamente di svolta nel miglioramento dell’efficienza dell’utilizzo in AF-C e con quasi tutte le modalità di funzionamento AF delle Nikon Z, compreso l' eye AF con riconoscimento dell'occhio) riteniamo siano questi i suoi punti di forza: 1. Rendere AutoFocus ottiche MF di pregio, in particolar modo le più luminose, visto il range di diaframmi per i quali questo adattatore è tarato 2. Stabilizzare ogni ottica utilizzata , grazie ai corpi Nikon Z che lo consentano 3. Riportare in AutoFocus sulle Nikon Z ottiche Nikon AF e AFD prive di motore interno AF 4. Ma soprattutto: PORTARE SUI DATI EXIF (ED A MIRINO/MONITOR) I DATI CORRENTI DI ESPOSIZIONE DI TUTTE LE CATEGORIE DI OBIETTIVI che sulle Nikon Z sono registrabili da menù solo per focale e luminosità massima, dati poi non visibili negli EXIF, 5. La possibilità (effettiva) di miglioramento futuro attraverso aggiornamenti del firmware. Ecco da dove proviene il mio desiderio e la richiesta a Watanabe di metterci a disposizione una delle sue creature preferite, conoscendo la sua passione per Leica e Nikon surclassata forse solo da quella musicale, come per curiosità gli ho anche chiesto in questi giorni durante i quali ho avuto il suo Summilux a disposizione: Ryuichi: tra Nikon, Leica e poi la musica, qual'è l'ordine in cui dai priorità a queste tue passioni? Entrambi i marchi mi emozionano diversamente. Certamente Nikon è stato il mio sogno fin da bambino e la prima Nikon F che ho avuto a età di 14 anni, è rimasta come mio simbolo di gioventù e anche l'inizio di lunghi anni di un cammino mai interrotto. Mentre la Musica è dentro di me ed io ne sono creatore, quindi i momenti della mia vita quotidiana, sono accompagnati sempre dai pensieri e dai fraseggi musicali. Il Leica Summilux 35/1,4 baionetta M che mi hai prestato, in che posizione lo collochi in una tua graduatoria degli obiettivi che preferisci? È uno degli obiettivi moderni più belli mai prodotti sicuramente. Per le fotografie a pellicola però preferisco obiettivi che hanno forse meno perfezione dal punto di vista MTF ( OTF ) come il precedente 35 mm Summilux. Cosa pensi di Nikonland.it obiettivamente, in termini di utilità nell'ambiente fotografico del nostro Paese ? Siete uno straordinario sito serio ricco di passione . C'è tanto amore verso la fotografia quindi ritengo che sia uno dei migliori. Grazie Ryuichi del tempo che ci riesci a dedicare. 🙏🙏🙏❤️ La Fotografia ci aiuterà a venir fuori da questo momento ...🌈 Vediamo come funziona questo ensamble allora? Partiamo da uno scarno video: DSC_4781.MP4 In buona sostanza ottengo su un obiettivo pensato per un utilizzo in messa a fuoco manuale una precisione assoluta di fuoco, anche e sopratutto ai diaframmi più aperti, quelli ai quale si scatta dopo aver impiegato risorse considerevoli per il suo acquisto e che lo rendono un obiettivo differente dagli altri. Le modalità di autofocus consentite spaziano dall' AF a punto singolo a quello continuo, ivi comprese tutte le modalità di utlizzo dei sensori AF, da quelli dinamici fino all' eye AF. Il motivo dell'acquisto del Megadap MTZ11 è proprio questo: rendere affidabile la messa a fuoco anche a chi non riesca a gestire la limitatissima profondità di campo di un f/1,4 nell'angolo di campo, peraltro ampio di un 35mm. Di gestirlo anche su di una mirrorless, una fotocamera che possiede diversi aiuti al fuoco manuale, come la colorazione del piano di messa a fuoco o l'ingrandimento del soggetto inquadrato, del tutto inaffidabili ed insicuri (qualunque sia la marca della fotocamera) in un utilizzo a mano libera, dove oltre al soggetto sia anche il fotografo ad ingenerare movimento nell'inquadratura. Di consentire poi, l'utilizzo di ottiche sopraffine come questo Leica M sulle nostre Nikon Z che ancora difettano di completezza del catalogo obiettivi, essendo il sistema più recente apparso sul mercato ML. E volete poi mettere il brivido di rendere autofocus un Summilux su Nikon !!!??? Due mondi separati alla nascita che si ricongiungono. Bisogna poi ricordare agli utenti di questo adattatore, di ricordarsi sempre di spegnere la fotocamera solo dopo aver portato il selettore dei diaframmi della fotocamera stessa a valori più luminosi di f/5,6...a pena di registrare una differente focale e ritrovarsela impostata con l'obiettivo di prima, alla successiva riaccensione (il curioso sistema di registrazione della focale obiettivo è sempre attivo e si concretizza ad ogni spegnimento fotocamera: se spegnete con la ghiera della fotocamera, per esempio, a f/8 alla riaccensione sugli EXIF vi risulterebbe un bel 12mm... ) Come vedete dalla lista delle focali, la successione è proprio caratteristica del mondo Leica M, con la presenza di valori sconosciuti ad altri marchi, come i 21, 25, 40, 75 e 90mm Ciò, per chi usa obiettivi di altre marche invece che Leica (attraverso ulteriore anello adattatore anteposto al Megadap) può costituire un limite...ma alla fine della fiera, sono convinto che compra un Megadap chi voglia rendere AF e stabilizzati obiettivi di focale attorno a quella standard e particolarmente luminosi. Come questo supremo Summilux 35/1,4 Asph: andando in giro per Palermo, unendo le passioni di Watanabe: fotografando il Teatro Massimo, tempio della Musica, con il suo Leica sulla mia Nikon... impressionato dalle sfumature di materia che questo obiettivo riesce a concretizzare sull'eccellente sensore della Z7 II da un'estremo all'altro della scala delle densità oppure girando in una delle prime giornate di sole della nuova stagione sfruttando l'intera gamma disponibile di questo connubio a tre, qui con la Luce ... lavorando in autofocus con questo prodigio ottico Leica, a tutta apertura, fino massimo ad f/2, perfettamente assistito dalle possibilità di conferma del fuoco della fotocamera (crop della precedente) e giusto in tempi di mascherine (infotografabili), dedicandomi ai miei ritratti di pietra preferiti, quelli dei putti del Serpotta nella Chiesa del Gesù di Palermo (Casa Professa), dove tra marmo, stucchi e forme, l Summilux naviga col pilota automatico, pur nella quasi totale assenza di luce consona, grazie alla sua eccellente apertura massima ed all'assistenza AF del Megadap la bellezza salverà il mondo... ...e la Fotografia è il tramite che può unirci a quella Grande Bellezza. Grazie ancora al nostro amico Ryuichi Watanabe, che mi ha consentito di realizzare questo sogno... sogno che accarezzavo da tempo e che questo adattatore, nato per Leica M su Nikon Z, (ma adattabile ad ogni altro obiettivo tramite gli adattatori tra la baionetta preferita e Leica M) può permettere di far rivivere ad ognuno dei nostri lettori che voglia ridare la Luce ai suoi obiettivi più cari, resi obsoleti dal progresso degli ultimi anni. Max Aquila photo (C) per Nikonland 2021
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