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12 marzo 2023 giornata primaverile con cielo terso e un po' di vento ricorrono alla memoria immagini di Sole, Mare e Vento non ho voglia di farmi una mattinata in auto per andare in Liguria decido così per un luogo mai visitato che possa offrirmi le stesse sensazioni Il Giardino del Merlo nell'alto lago di Como in località Musso queste le immagini che mi son portato a casa le sensazioni che cercavo le ho trovate anche se si è trattato di Sole, Lago e Vento
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Una beve premessa. Mi sono avvicinato alla fotografia naturalistica recentemente. Un genere che mi ha sempre affascinato ma che per varie ragioni non ho praticato se non negli ultimi tempi. Non vanto quindi nessuna lunga esperienza e quello che descrivo più avanti è solo il racconto di una mia emozione condita da qualche personalissima riflessione. Come ha detto qualcuno ( Alberto Salvetti se non sbaglio), la fotografia naturalistica è un genere che porta a cocenti delusioni e a qualche soddisfazione. Condivido in pieno... Dopo essermi dotato di alcuni "strumenti del mestiere” i risultati sono stati molto deludenti per iniziali problemi tecnici (errori miei) e poi per i contesti scelti. E’ arcinoto che per fotografare decentemente gli animali è necessario conoscere adeguatamente le loro abitudini che, talvolta, si scontrano inesorabilmente con le mie. Stranamente più i risultati erano insoddisfacentii e più cresceva la mia determinazione nell’ottenere le foto desiderate. Ad un certo punto ho anche pensato che per facilitare le cose sarebbe stato opportuno andare in una riserva o in una oasi, dove le probabilità di ottenere quello che volevo si sarebbe alzata considerevolmente data la concentrazione di presenze interessanti. Ma gli animali preferisco fotografarli nel loro contesto. Si potrebbe obiettare che in riserva gli animali sono nel loro contesto. Si, se sono allo stato brado, no se si posano dove c'è il becchime o la preda. Giusto o sbagliato che sia, preferisco affrontarli, diciamo, ad armi pari. Quindi ho insistito collezionando delusioni. Quando però in qualche occasione riesco ad ottenere quello che voglio, la soddisfazione c’è. Ritengo, come in questi caso, che la componente fortuna non sia trascurabile. La bravura sta nel non arrendersi mai e attendere. Anche chi va a pesca fa la stessa cosa, ma appesa all’amo c’è l’esca. Ecco, io sono un pescatore senza esca, se non con la capacità di aumentre le probabilità di successo, peraltro già scarse in partenza, attraverso l’insistenza. Lasciamo spazio alle immagini e ai vostri eventuali commenti. # 1 Ad un tratto davanti a me emerge lui: # 2 lo inquadro e mi chiedo come farà a mangiarsi quel pesce che intanto si dimena vigorosamente: # 3 penso che la preda gli stia sfuggendo e istintivamente parteggio per il catturato: # 4 ma, con una manovra da me inaspettata, il cormorano inesorabilmente non si fa sorprendere: # 5 il pesce cerca di svincolarsi dibattendo la coda: # 6 tentativo inutile: # 7 in breve scompare... # 8 e lui comincia ad allontanarsi tenendo il collo eretto; # 9 fino quasi a scomparire: # 10 Tra la prima e l’ultima foto passano 4 minuti circa. Ma il pesce sparisce in poco più di un minuto. Sapevo che i cormorani mangiano, ma ero abituato a vederli in volo o ad asciugarsi le ali.
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Dall'album: La foto migliore che avete scattato la scorsa settimana
lago Careser con dietro i ghiacciai del Vioz e del Cevedale- 8 commenti
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[paesaggio] Chiusi al lago (o al lago di Chiusi?)
Pedrito ha pubblicato a blog entry in Il blog di Pedrito
Uscito di casa la mattina con borsa da lavoro di ordinanza, un’agenda piena di appuntamenti e un bel po’ di chilometri da fare, ho volutamente lasciato nell’armadietto sia la Z6 con tutta la sua artiglieria che la piccola Olympus, il back-up disimpegnato della mia Nikon. Ho così tanto lavoro da fare, la luce in questa stagione fa pure schifo, figurati se avrò tempo e modo anche solo di tirare fuori dalla custodia la macchina per uno scatto o due, mi sono detto. Ma avevo scordato che vale sempre la regola che quando non si ha la fotocamera con sé si osservano le migliori occasioni per fotografare. E naturalmente così è stato anche stavolta. Complice il cliente (stronzo) che non si fa trovare all’appuntamento, un’ora abbondante a disposizione da passare possibilmente senza imprecare contro chi ti fa perdere tempo e la vicinanza di un sito che stuzzicava la mia inguaribile curiosità per i luoghi sconosciuti o non frequentati da tanto, ho deciso di dirigermi al piccolo Lago di Chiusi poco distante, desideroso di esplorarlo un po'. Sceso fino lì, wow! mi è sembrato di essere capitato in un paradiso, e assieme alle poche persone che c'erano ho pensato che fossimo chiusi in una bellissima bomboniera, adagiata fra Umbria e Toscana! Sarà stato per il fatto che in questo periodo post pandemico c’è poca gente in giro anche nei siti più votati al turismo, sarà che il Comune o le associazioni di volontari del luogo avevamo reso un giardino elegante e ben curato il porticciolo e le aree limitrofe che ricordavo invece disordinate e trascurate, sarà stato che una leggera e piacevole brezza aveva reso l’aria più tersa di quanto non sia in questo periodo, sarà stato che il cielo era costellato di bellissime e fotogeniche nuvolette desiderose di fare da sfondo a delle fotografie, che mi sono detto: eccheccacchio, per una volta che ho lasciato a casa la fotocamera ecco un fantastico set con soggetto e luce giusta per tanti begli scatti, ma a cui devo rinunciare! Tuttavia non mi sono perso d’animo e, tirato fuori il mio smartphone, ho provato a vedere cosa riuscivo a portare a casa. Ed ecco qui il risultato. Non sembra male, vero? (Tutti le immagini sono state riprese con Redmi Note 8 Pro, postate qui così come uscite dal telefono e ridotte nelle dimensioni per la pubblicazione sul web. Alcune hanno subito una raddrizzatina.) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. -
[paesaggio] Da 24 a 200: tramonto sul lago
Pedrito ha pubblicato una discussione in Fotografie (commenti & critiche)
E' un pomeriggio un po' nuvoloso sul lago, con una luce non proprio ideale per fotografare. Ma la voglia di fare qualche scatto dopo essermi ritagliato un paio d'ore di "libertà" nella clausura indotta dall'attuale pandemia e la curiosità di testare il mio nuovo 24-200mm appena arrivato hanno avuto il sopravvento, pur tra qualche perplessità per quello che oggettivamente sarei riuscito a portare a casa in quelle condizioni di luce. Poi davanti al sole che scendeva all'orizzonte sono arrivate delle belle nuvole a creare dei suggestivi effetti sia sull'acqua che nel cielo, e così ho provato a lasciarmi guidare da ciò che quel paesaggio via via mi ispirava, dosando l'esposizione e muovendomi rapido sulla sponda del lago per cogliere i riflessi e le silhouette dei soggetti che avevo deciso di ritrarre a seconda della luce che filtrava tra le nuvole. E non mi sono fatto mancare nulla. Da 24 a 200 millimetri ho usato tutte le focali che avevo. Ed ecco le immagini che ho scelto di condividere qui. Enjoy. (Tutte le foto sono scattate con Z6 + 24-200mm f4/6.3 VR, eccetto le prime due riprese con 24-70mm f/4) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.- 4 risposte
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- lago
- monocromia
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Ci sono pomeriggi in cui il lago è così placido, immobile, silenzioso che sembra incantato. 1. Il sole al tramonto colora tutto di arancio, totale assenza di vento, neanche un'onda che increspa l'acqua, nessun rumore che possa turbare quello che sembra un mondo sospeso, un paesaggio irreale, quasi fiabesco. 2. 3. Nell'aria solo qualche lontano starnazzare di anatre, il garrito di un gabbiano che vola solitario e poi di nuovo il silenzio, mentre il sole si corica sull'orizzonte e la luce si fa via via più tenue. 4. 5. Due pescatori gettano le reti, e il piccolo motore del loro barchino risuona appena nell'aria per poi perdersi di nuovo nella quiete del grande lago adesso quasi addormentato. 6. Buon riposo, Trasimeno.