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Non è quello delle piogge interminabili delle passate settimane ma quello della neve in montagna a coprire i larici gialli. Che finalmente è arrivata, molto copiosa e molto prima di quando è capitato gli scorsi anni. Basti pensare che 2 settimane fa ho dovuto rinunciare ad andare in quota per il rischio valanghe mentre la settimana scorsa sono salito faticando moltissimo, a causa della neve ancora inconsistente e di una errata valutazione sulla necessità delle ciaspole, finendo per non fotografare nulla. Ma tutto è andato a posto lo scorso sabato! Novembre è la stagione degli amori dei camosci, per cui scegliere la destinazione era semplicissimo: Parco Nazionale del Gran Paradiso. Questa volta in compagnia di una new entry in questo tipo di fotografia: Leo! Le previsioni meteo erano di tempo molto nuvoloso con deboli nevicate, proprio come piace a me (che sono genovese, ma i miei amici dicono che evidentemente devo avere origini scozzesi: più è tempo brutto e più mi piace). In realtà è stato molto peggio, nel senso che quasi tutta la giornata abbiamo avuto, causa mancanza di vento, un nebbione persistente che impediva, al netto di pochi rari istanti, di vedere a pochi metri. Quindi da una parte grosse difficoltà a rintracciare e poi fotografare i soggetti e dall'altra la forte umidità che aumentava, nell'attesa nella neve, la percezione del freddo. Ma la pazienza, prima attitudine indispensabile al fotografo naturalista, ha fatto premio anche questa volta ed a un certo punto tutto è andato a posto: un po' più di vento o un cambio di pressione e la nebbia si è alzata. E qui è entrata in azione la seconda attitudine: la voglia di provarci ancora. Perché era ormai tardi e noi stavamo già rientrando. Ma c'era, laggiù in fondo, un bel maschietto di camoscio sdraiato a ruminare nelle neve! Per cui, verificato che Leo avesse preso la pila, che poi per tornare all'auto in sicurezza si è dimostrata indispensabile, siamo tornati sui nostri passi, scoprendo dopo poco che in zona erano in tre! L' alzarsi della nebbia ha fatto si che divenissero consapevoli della presenza uno dell'altro, regalandoci momenti indimenticabili in una scenografia da sogno. Peccato che, per la neve, in giro non ci fossero femmine a scaldare, con gli ormoni, il livello del loro confronto. Per questo, ci sarà la prossima volta! E ora le immagini, tutte a mano libera con D5, 24 1.8G e 80-400/4.5-5.6G (che anche questa volta si è guadagnato la mia stima!). Massimo 19/11/2018.
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