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E' la domanda del giorno per molti siti fotografici. E' comparso un articolo su Petapixel e uno su Nikonrumors. Entrambi sono dubbiosi. Lo siamo anche noi. Non vi fidate dei tanti video su Youtube di gente "senza vergogna" capace di inventarsi ogni titolo possibile per attirare il visitatore. E' il criminale meccanismo di quel circuito. I proprietari dei canali vengono ricompensati in denaro reale per i flussi che generano, perché i visitatori vedano la pubblicità irradiata da Youtube automaticamente nel mezzo del filmato. A prescindere dal contenuto. E quindi ci sono cortometraggi montati con spezzoni di presentazioni ufficiali Nikon con una voce sintetica di sottofondo che anticipa le più improbabili caratteristiche della più improbabile delle prossime Nikon. Addirittura c'è chi ha fatto già il confronto tra la Z7 III e la Z8 o la tal fotocamera Sony (e ci sono filmati relativi anche ad ogni altra possibile Nikon, già comparsa o che non si è mai vista). Scriviamo "senza vergogna", perché gli autori di questi filmati raramente poi approfondiscono o fanno ammenda se le loro previsioni non si avverano nemmeno di lontano. Sono già impegnati a fare un altro video su qualche cosa d'altro che possa attirare il visitatore. Magari per un gossip di un ignaro VIP che non ha mai fatto o partecipato alla cosa a cui lo si sta associando. Con questa premessa, siccome Nikonland è un sito dedicato a Nikon retto da nikonisti a vita, andiamo all'argomento di questo articolo. Mentre ci aspettiamo vendite molto interessanti per la Nikon Z6 III, modello polivalente. La sua versione ad alta risoluzione venderebbe certo molto meno, essendo un prodotto di nicchia esclusivamente fotografica. Ne parliamo perché probabilmente qualcuno si sarà domandato se sia in arrivo una Z7 III, visto che è sempre stata presentata insieme alla sorella gemella. Al lancio del sistema Z, Nikon presentò Z7 e Z6 insieme. E anzi, la Z7 uscì nei negozi qualche mese prima della Z6. Stessa operazione nel 2020, al refresh con la versione II di Z6 e Z7, entrambe disponibili nella stessa data. Mentre adesso il lancio della Z6 III, quasi quattro anni dopo avviene senza che ci sia un segno della Z7 III. Ci possiamo aspettare una sorpresa prossimamente ? Tante cose sono successe da quell'agosto del 2018 (e del 2017), con i lanci della D850 e di Z6 e Z7. E' arrivata la Z9 e poi la sua figlioccia Z8. Macchina che offre prestazioni di fascia superiore rispetto alla Z7, una risoluzione praticamente sovrapponibile ma con un sensore molto diverso. Ad un prezzo diciamo non sostanzialmente superiore a quello di lancio (€ 3890) della prima Z7. noi abbiamo potuto provare la Nikon Z7 all'evento di lancio del 2018 e l'abbiamo subito adottata, sostituendo con essa la Nikon D850. E poi abbiamo avuto per qualche mese anche il modello aggiornato due anni dopo. belle macchine di cui abbiamo apprezzato le potenzialità espressive alla base della gamma a 64 ISO. Ma di cui abbiamo subito avuto contezza delle limitazioni indotte da un sensore pensato per una reflex. Già, perché a parte la volontà di Nikon di replicare a Sony che a suo tempo lanciò la sua alpha 7 in due tagli di risoluzione nello stesso corpo, la Z7 di fatto è l'estremo utilizzo del sensore da 45 megapixel progettato da Nikon per la D850. Modificato quel tanto che bastava - sostanzialmente nella matrice di punti a rilevazione di fase per ottenere l'autofocus sul sensore principale - per essere riutilizzato fino ad esaurimento. Da quel sensore è stato ricavato anche quello - benemerito - nato per la Nikon D500 e poi riutilizzato in tutte le fotocamere Nikon DX dalla D7500 all'ultima Nikon Z30. Se ci pensate, mettendo in piedi due sensori da 20 megapixel ed aggiungendo una strisciolina di un quarto, si ottiene esattamente la stessa risoluzione del sensore da 45.7 megapixel della Z7. (non è una operazione banale ma consente di ottenere economie di scala nello sviluppo e nella produzione di migliaia di sensori). Nikon si progetta da se i suoi sensori ma poi per darli in produzione ad un terzista in possesso di una fonderia adatta (usualmente Sony Semiconductor) deve ordinarne un numero congruo perché il prezzo unitario sia compatibile con l'utilizzo in una o più fotocamere di costo sensato per un dato posizionamento di mercato. Una nuova versione della Nikon Z7 necessita di un sensore nuovo che Nikon al momento non possiede e il cui costo di sviluppo peserebbe troppo su un'unica macchina a bassa tiratura Quel sensore, come abbiamo imparato ad apprezzare, ha caratteristiche molto valide a 64 ISO e in condizioni controllate - studio o treppiedi - ma diventa cedente alle sensibilità superiori ai 400 ISO ed è molto lento in lettura, avendo un tempo di read out di circa 67 millisecondi. Quasi venti volte più lento di quello della Z8 che ne condivide la risoluzione e la base ISO ma con un punto di inversione della gamma leggermente più favorevole. Il risultato è una forte tendenza ad evidenziare fenomeni di rolling-shutter, visibili e fastidiosi nella fotografia d'azione e nel video con banding spesso importanti in luci artificiali miste. Video che non può avere caratteristiche elevate, perché pur in grado di estrarre il formato 4K60P obbliga i progettisti a intercalare le righe, con un flusso finale che perde molto di fluidità e naturalezza. Con l'uscita della Z6 III anche le aspettative per qualsiasi altra fotocamera di fascia media si sono elevate e quindi l'eventualità di riutilizzare quel vecchio sensore in una macchina con un processore aggiornato (una operazione simile a quella fatta da Nikon con la Zf che al sensore della Z6 ha accoppiato il processore della Z8/Z9) porterebbe ad un risultato al di sotto delle attese, non particolarmente interessante se non per un probabile miglioramento dell'autofocus. Caratteristica utile certo, ma non preminente in una macchina che resterebbe comunque votata ad usi riflessivi. E poi il modello a risoluzione elevata di Nikon, potrebbe portare al paradosso di avere una risoluzione maggiore a quello delle ammiraglie. Una cosa non inusuale ma difficile da veicolare su un mercato spesso perplesso dalle mosse del marketing dei produttori. Sul mercato esiste almeno un altro sensore con risoluzione elevata ma altrettanto, se non più lento ancora, del sensore di D850/Z7, che esporrebbe agli stessi limiti di quello attuale (rolling shutter, lentezza generale di lettura dei dati, video scadente). Fare un sensore nuovo parzialmente stacked tipo la Z6 III ? Perché no, tecnicamente sarebbe possibile. Ma costerebbe molto, si dovrebbe produrre in quantità adeguate e metterlo dove ? Quello della Z6 III ci potremmo scommettere, sarà riutilizzato presto o tardi in una possibile Nikon dedicata al video. E questo permetterà un ammortamento completo del suo costo di sviluppo. La Z7 non ha mai venduto in grandi quantità e quindi il costo di un nuovo sensore porterebbe il prezzo della fotocamera sui livelli di quello della Z8. A quel punto tanto varrebbe mettere il sensore della Z8 nella Z7 III. E con quali vantaggi rispetto alla Z8 ? Probabilmente solo un corpo più compatto e un display completamente articolato. Basterebbe ? Anche qui tenderemmo a scommettere sul no. la Nikon Z6 III offre un mix di capacità che la rendono adatta a praticamente tutti i fotografi. Tranne a quelli che pretendono di croppare fino all'impossibile per fare poi ingrandimenti a monitor. A quelli suggeriamo di dotarsi di obiettivi più lunghi, oppure di riuscire ad avvicinarsi di più al soggetto. Oppure ancora, di tentare tecniche multiscatto, se il loro genere lo consente. In definitiva ci sentiamo di confermare che l'eventualità del lancio di una Z7 III - di cui non escludiamo che esistano degli studi di fattibilità se non proprio dei prototipi - a breve sia da escludere. E tendenzialmente che lo spazio per un modello intermedio tra Z6 III e Z8 ad un prezzo appetibile tenda a scemare sempre di più. Il prezzo della Z6 III raffrontato a quello della Z6 II dimostra che anche la Z7 III necessiterebbe di un ritocco all'insù per ripagare i costi di sviluppo del suo nuovo sensore. E con la Z8 scontata a poco più del prezzo di lancio della Z7 originale (in atto € 4.099) il dubbio tra i residui acquirenti che non hanno ancora optato per una Z8 (che riteniamo già essere l'ideale erede della Z7) sarebbe ancora più sostenuto. peraltro i modelli interessanti e con caratteristiche all'avanguardia oggi sono già svariati (nella foto qui sopra abbiamo la Z6 III e di spalle la bella Zf) e l'interesse del mercato verso l'altissima risoluzione probabilmente è già andato verso i produttori che hanno apparecchi in medio formato. Vi servono elevate risoluzioni per il paesaggio o la stampa fine art di grande formato ? C'è il pixel-shift, il montaggio multiscatto e ... il medio formato ! Una risoluzione - possibile - in formato 36x24mm di 90-100 megapixel, andrebbe a sovrapporsi con quello di ingresso delle medio-formato in 44x33mm, che è già consolidato. Ma nel formato più piccolo gli inconvenienti per gestire risoluzioni del genere sono di un ordine di grandezza superiore. Mentre la maggiore superficie di sensore e gola del bocchettone, nelle medio-formato consente di trarre effettivi vantaggi dalla maggiore risoluzione. Che in termini di pura qualità di immagine, sebbene impegnativa, pensiamo siano di più immediata percezione visiva. Il mercato è già girato verso il video. Nikon è concentrata sugli sviluppi di RED DIGITAL per la fascia alta di quel mercato. Dicevamo del mercato. Ne abbiamo già parlato in un altro editoriale, i produttori oggi tendono ad assecondare di più i videografi che i fotografi. Sono il segmento più effervescente, demograficamente più giovane e quello disposto - per necessità - ad investire sul nuovo. I sensori discendono dalle specifiche del video. Ma il formato 8K in campo amatoriale e semiprofessionale non è un successo epocale. Figuriamoci i formati superiori che generano flussi di informazioni difficili da sopportare persino per le schede di memoria. 12K e 16K (formati alla pari delle risoluzioni che effettivamente darebbero vantaggi rispetto a quella del sensore di Z8 e Z9) generano file giganteschi. Mentre la richiesta reale del mercato è per il migliore dei 4K possibile, magari prodotto a partire da un 6K praticamente nativo, come quello permesso in casa Nikon solamente dalla Nikon Z6 III. la Nikon Z6 III ha le caratteristiche video più interessanti dell'intero catalogo Nikon, con l'esclusione del formato 8K, non sempre necessario a tutti gli operatori. Però ha un fattore di forma che non è pensato per il video. Una ipotetica Nikon Zv - stessa elettronica e stesso sensore della Z6 III - in un fattore di forma "a mattonella", senza mirino ma con una pletora di attacchi sia elettronici che meccanici per collegare le periferiche video e audio per il cinema, avrebbe certamente uno sbocco commerciale allettante. E in un certo qual modo completerebbe l'offerta di fascia altissima che Nikon ha acquisito con RED DIGITAL. Per tutte queste ragioni e senza dimenticare nemmeno per un istante quanto si sia ridotto l'intero bacino di utenza e di potenziali acquirenti - anche a causa del circolo vizioso indotto da riduzione delle vendite e conseguenti aumenti dei prezzi dei nuovi modelli che si sa già, venderanno meno dei precedenti - ci sentiamo di escludere che una Nikon Z7 III vedrà mai la luce. Salvo che Nikon non decida diversamente per smentirci Il che, intendiamoci, non significa né che le Z7 esistenti smetteranno improvvisamente di funzionare né che con esse non si possano fare foto eccellenti. I fotografi che la trovano soddisfacente non devono in alcun modo sentirsi delusi. Stiamo ragionando sul futuro. Siamo più che convinti che nei prossimi 24 mesi vedremo una nuova Nikon in formato DX, una versione più veloce della Nikon Z9 e una versione video della Z6 III. Senza che ci sia spazio per altro che non siano operazioni speciali con componentistica "riciclata" e destinazione stagionale. Non in questo mercato, almeno.
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