Vai al contenuto

Cerca nel Forum

Mostra risultati per tag 'africa'.

  • Cerca per Tag

    Tag separati da virgole.
  • Cerca per autore

Tipo di contenuto


Categorie

  • Editoriali
  • News
  • Mondo Nikon Z
    • Nikon Z : Test fotocamere
    • Nikkor Z : Test obiettivi Nikon
    • Test obiettivi compatibili con Nikon Z
    • Adattatori Autofocus per Nikon Z
    • Accessori e altro per Nikon Z
  • Mondo Reflex Nikon
    • Fotocamere Reflex
    • Obiettivi Nikon
    • Obiettivi Sigma
    • Altri Obiettivi
  • Altri Test
    • Guide all'acquisto
    • Schede di memoria e lettori di schede
    • Binocoli Nikon
    • Flash e Luci
    • Treppiedi e Teste
    • Accessori
    • Software
    • Fotocamere Sigma
  • Evidenza
  • Grandi Fotografi Nikon
  • Storia Nikon
  • Wildlife Photography
  • Reportage
  • Di particolare interesse

Categorie

  • Obiettivi DX
  • Grandangolari
  • Zoom Grandangolari
  • Super Zoom
  • Normali
  • Zoom Standard
  • Teleobiettivi
  • Zoom Teleobiettivi
  • Macro e Micro
  • Compatti
  • Fotocamere

Forum

  • Forum di Nikonland
    • Aiuto Online
    • Mercatino
    • Incontri, raduni, occasioni di fotografia insieme
    • Open Space : due chiacchiere in compagnia
  • Fotografia
    • Fotografie (commenti & critiche)
    • Fotografia e Grandi Fotografi
    • Contest Settimanali
  • Apparecchiature
    • Hardware & Software
    • Flash & Luci
    • Club Nikon Z8
    • Club Nikon Z9
    • Club Z6 - Z7 - Z5 - Z6 II - Z7 II - Z6 III
    • Club Nikon Zf e Nikon Zfc
    • Materiale Fotografico
    • Reflex Nikon
  • Archivio Vecchie Discussioni
    • Contest Chiusi
  • BWV 988 : Variazioni Goldberg's Forum di Variazioni Goldberg
  • BWV 988 : Variazioni Goldberg's Consigli per gli ascolti di musica
  • Nikonland Redazione's Redazione
  • Nikonland Redazione's Archivio Redazione
  • Club Motori's Club Motori : forum

Blog

  • Il blog di Piermario
  • Il Blog di Gianni
  • Blog di Vento
  • Blog di Egidio65
  • Lo Zibaldone
  • Gruccioni
  • Il blog di pantaraf
  • Editor's Blog
  • Crimini e Misfatti
  • Esperienze
  • Il blog di bimatic
  • Il Blog di Saverio Antinori
  • Strettamente personale
  • Il blog di Marco
  • Il blog di Paolo
  • Limited Edition
  • Per Ardua ad Astra
  • Max Aquila photo (C)
  • Il blog di frankiedoc
  • Blog di Riccardo55
  • Blog di Antonio
  • il Blog di Alessandro
  • roby
  • il Blog di GiPa
  • Il blog di Claudio
  • Un terrone al nord
  • I miei scatti
  • Il blog di Ennio
  • Questa foto mi dice qualcosa... [proposta]
  • il blog di Angelo
  • Viaggi di Claudio
  • Il Blog di Marco Vitrotto
  • Viandante
  • Blog di Dario Fava
  • Il blog di happygiraffe
  • Likethelight
  • Il Blog di Fab Cortesi
  • Sakurambo's Blog
  • effe
  • Consigli per comprare e vendere bene
  • Blog di Nikonland
  • Quattro chiacchiere con...
  • Cris7-BLOG
  • Il blog di Pedrito
  • Il blog di Davide D.
  • Il Giurnalett
  • il blog di Gianni54
  • PhotographyWord
  • Roby c
  • Silvio Renesto
  • [social] Considerazioni varie
  • G.B OMBRELLO
  • Il blog di Alberto Salvetti
  • C'era una volta ... Simona
  • IL Migliore Amico dell'uomo
  • Diario di un pigro
  • Muncias
  • Tentativi di Riky
  • Massimo Vignoli
  • ALBERTUS
  • Nicola
  • Giannantonio
  • Comments
  • Modelle's Blog Modelle
  • Il Club di Max e Mauro's Politicamente scorretto
  • Il Club di Max e Mauro's aMAXcord
  • Il Club di Max e Mauro's Omnia Vincit Amor et nos cedamus amori
  • Il Club di Max e Mauro's Wind and Wuthering
  • BWV 988 : Variazioni Goldberg's Storie di Musica
  • BWV 988 : Variazioni Goldberg's BWV 988 : Recensioni Audio
  • BWV 988 : Variazioni Goldberg's BWV 988 : Recensioni di Musica
  • Mauro's War Room's Achtung Panzer !
  • Mauro's War Room's Guerre e Battaglie
  • Mauro's War Room's Armi e Armati
  • Nikonland Redazione's Il Blog dell'Editore di Nikonland Magazine
  • Nikonland Redazione's Profili di Grandi Fotografi
  • Club Motori's Blog : motori

Cerca risultati in...

Trova risultati che contengono...


Data di creazione

  • Inizio

    Fine


Ultimo Aggiornamento

  • Inizio

    Fine


Filtra per numero di...

Iscritto

  • Inizio

    Fine


Gruppo


Regione di Residenza


Corredo Fotografico (sintetico !)


Cosa fotografi in prevalenza ?

Trovato 4 risultati

  1. Massimo Vignoli

    Serengeti

    Ovvero la pianura sconfinata, il mare d’erba. Z9 su 100-400@100 1/640 f5.6 ISO 100 È qui che, ad inizio aprile di quest’anno, ho il mio primo contatto con l’Africa degli animali: un safari, in Tanzania! L’occasione è un “safari di Memy”, l’amico che, ormai molti anni fa, aveva organizzato il mio primo viaggio fotografico in Finlandia. Un segno del destino? Credo di si, il motivo lo capirete anche voi proseguendo nella lettura. Z9 su 100-400@400 1/1000 f11 ISO 450 Un’esperienza molto profonda, per scriverne ho dovuto aspettare alcuni mesi per metabolizzarla. I ricordi a cui tengo di più sono la sensazione di spazi sconfinati, senza costruzioni a 360°, e la quantità di animali che abbiamo avuto intorno a noi. Due cose davvero incredibili e difficili da descrivere. Che mi hanno così stupito da… quasi non avere fotografato! Davvero, tornato a casa mi sono accorto di non avere che pochi scatti capace di raccontare decentemente queste due cose, finendo per fotografare l’individuo e non il branco, la situazione e non il contesto. Questo anche perché, venendo meno ad una delle mie più consolidate convinzioni, non ho portato con me il laptop e quindi me ne sono accorto solo a casa. Z9 su 600/4 1/800 f5.6 ISO 64 Ma ce n’è un altro che mi ha impressionato in modo indelebile: i grandi predatori. Lo sguardo di un leone o di leopardo è una cosa molto difficile da dimenticare. Così come il loro ruggito, specie se vi capita di sentirlo, vicino, nella notte. Z9 su 600/4@840 1/1000 f5.6 ISO 1250 Z9 su 600/4 1/1000 f4 ISO 180 Ma non sono solo loro, una notte uscendo dalla tenda per un bisogno fisiologico ho illuminato con la pila, a pochi metri, una iena. Ci siamo guardati per un tempo che mi è sembrato infinito, poi, con indolenza, si è allontanata. Sembrava dirmi “sei a casa mia, la notte non è per te”. Messaggio che ho capito con più chiarezza qualche giorno dopo, quando ne ho vista e sentita una mangiare una giovane gazzella predata da un ghepardo. Si, sentita. La iena ha una delle dentature più forti in natura e sgranocchiava le ossa delle zampe di quella povera gazzella come noi facciamo con i grissini. Ma la la forza è nulla senza controllo, lo so sembra una battuta che scimmiotta la pubblicità. Ma... Z9 su 100-400@190 1/640 f5.6 ISO 5600 Come può la stessa specie avere questa differenza di... sguardo e fine?!? Z9 su 600/4@840 1/1000 f5.6 ISO 220 Z9 su 100-400@400 1/125 f8 ISO 400 Oppure guardando i ghepardi in caccia, le Ferrari della natura all’opera. Difficilissimo vedere una loro caccia in situazioni non controllate da abbastanza vicino da fotografarla. Corrono troppo veloci, oltre i 100km/ora che raggiungono in pochi secondi con una accelerazione pazzesca. Ma non è stato solo questo ad impressionarmi. Lo ha fatto di più vedere che se le prede scoprono l’avvicinamento del ghepardo, si allontanano…. ma non di molto. E si dimenticano di lui in pochissimo tempo, rimettendosi tranquillamente a mangiare. Così che il predatore ci possa riprovare! Insomma un equilibrio naturale sorprendente! Z9 su 600/4 1/1000 f4 ISO 72 Z9 su 600/4 1/1000 f6.3 ISO 220 A chi pensa che questa sia una scena triste, "povera gazzella", occorre ricordare che le probabilità di diventare adulto di un giovane ghepardo sono molto più basse. Già. Come sempre la Natura ha i suoi trucchi ed i suoi segreti. Difficile pensare che questo gattino possa, se la madre sarà una brava cacciatrice e la fortuna sarà dalla loro, diventare un grande predatore. Z9 su 100-400@400 1/500 f5.6 ISO 64 In questo viaggio è stata la prima volta che ho percepito, con questa chiarezza, quanto la civilizzazione dei luoghi dove viviamo ci abbia privato della consapevolezza di quello che dovrebbe essere la vita animale. Perché nei miei molti viaggi al nord, nelle mie molte giornate in montagna, ho sempre sentito la forza della natura nel suo insieme, il suo essere severa tanto quanto il nostro essere piccoli e deboli di fronte a Lei. Ma in Africa, nel Serengeti, attraverso la moltitudine di animali ed il loro comportamento, attraverso un ecosistema completo di prede e predatori, ho percepito la forza della vita. Incredibile come da noi non si capisca, ad esempio, che un lupo è una ricchezza! È difficile da spiegare e devo fare attenzione, non voglio girare questo articolo verso la “filosofia naturalistica”, è ora di tornare su un terreno più solido, meno introspettivo. Quindi la chiudo qui. Alcuni consigli sulla logistica: - Treppiede o monopiede non servono perché non si può scendere dall’auto, molto utile un bean bag. Occorre anche avere lenti che siamo capaci di utilizzare a mano libera. - Due corpi macchina sono utilissimi - direi indispensabili, perché cambiare lente è problematico per la polvere. Una cosa molto utile da avere è una sacca o un telo di cotone o nylon con la quale coprire l’attrezzatura durante i continui trasferimenti. Riporre tutto nello zaino è sconsigliato (è lento e finisce per riempire lo zaino di polvere e sabbia). - Portare un kit di pulizia per lenti e sensori, assolutamente indispensabili pompetta e pennellino. - Come lenti, su FX servono focali da 100 a 600mm, meglio se si ha qualcosa anche più corto e più lungo. In molti mi hanno detto “la lente ideale per l’Africa è il 400/2.8 o il 180-400, il 600/4 è lungo”. Ho troppa poca esperienza per essere assertivo ma con 100-400/4.5-5.6S su un corpo e 600/4TC S sull’altro mi sono trovato benissimo. Alla fine le fotografie che ho fatto sono divise sostanzialmente a metà tra le due lenti, qualcosina in più per il 600, che in 1/3 dei casi ho moltiplicato. - Se, come me, andrete in tenda pensate bene alle batterie considerando che la loro durata dipende molto più dal tempo di accensione/osservazione che dal numero di scatti. Io ho fatto campeggio libero le prime due notti, con assenza totale di energia elettrica, poi campeggiato in strutture attrezzate, ma con corrente elettrica disponibile solo nelle zone comuni, incustodite (3 prese per tutto il campeggio). Con 3 batterie per la Z9 ed un Power Bank con PD da 10.000mAh non sono mai stato in difficoltà, ricaricando qualcosa giorno per giorno dall' inverter della Jeep (che si usa a turno). Con le batterie piccole della Z8/Z7/Z6/… credo che il numero giusto nelle stesse condizioni sia 5-6. Z9 su 100-400@290 1/1250 f5.6 ISO 320 Z9 su 100-400@290 1/1000 f5.6 ISO 100 Z9 su 600/4 1/320 f16 ISO 450 In relazione alla fotografia, mi sento di dare questi consigli: - Cercate un’organizzazione che vi garantisca di stare fuori da subito dopo l’alba a subito prima del tramonto. Nelle ore centrali della giornata la luce è dura ma soprattutto l’aria diventa pessima per la fotografia. Io ho fatto un viaggio pensato per fotografare e tutto ruotava intorno a quello, pasti e soste compresi: è il modo che consiglio di più. - Parlate con il vostro driver e con gli altri passeggeri. Il driver cercherà di portavi più vicino possibile, cosa che non necessariamente è la migliore perché conduce ad immagini prese dall’alto verso il basso. Spesso è meglio stare un po’ più lontani ed usare focali più lunghe… Inoltre, di solito questo viene fatto senza tenere conto della direzione della luce che, inutile dirlo, è la cosa più importante di tutte. - Mentre inquadrate e fotografate fate molto attenzione a rami/erba/vegetazione: i fili fuori fuoco dietro o davanti al soggetto possono aggiungere ma spesso, in particolare davanti agli occhi, tolgono interesse alle immagini (e quindi parlate con il driver e con gli altri passeggeri per farlo spostare, spesso basta meno di un metro). - Cercate di stare più bassi possibile: anche nei safari vale la regola di fotografare all'altezza del soggetto che si fotografa. Quindi, evitate il più possibile il tetto della Jeep: si hanno invariabilmente punti di ripresa troppo alti. Fotografando da dentro, dai finestrini, si usa il Bean bag o a braccia stese fuori, verso il basso, inquadrando e componendo sullo schermo (e qui dire che l’AF con riconoscimento dell’occhio è utile è un eufemismo). - Quando l’aria/luce fa schifo godetevi la situazione, non c’è nulla di meglio da fare. Portando un binocolo risparmierete le batterie Ma quando la luce è questa... Z9 su 100-400@100 1/100 f8 ISO 64 Z9 su 600@840 1/250 f8 ISO 1100 Z9 su 100-400@400 1/1250 f5.6 ISO 2200 Il kit che avevo con me, e che è diventato un grande classico: - 2 Z9 (utilissimo avere le stesse batterie e prestazioni allineate tra i due corpi, non indispensabile che siano 2 corpi pro anche se le Z9…. - 24-120/4S (usato pochissimo, ma lo riporterei per fare foto che questa volta bovinamente non ho fatto) - 100-400/4.5-5.6S - 600/4TC S - 2TB di CFexpress (in 10 giorni e senza laptop le ho usate quasi tutte) - 1 batteria di scorta - 1 Power bank 10.000mAh - Kit di pulizia per lenti e sensore Il tutto in uno zaino Kiboko 30L+, che costa un occhio ma ha il miglior equilibrio tra protezione dell’attrezzatura e peso del mercato, ha dimensioni perfettamente nei limiti e… contiene il 600/4TC con il paraluce in modo perfetto. NB: non fate mai, MAI, viaggiare le lenti lunghe montate sui corpi!! Credo proprio che sul mercato non ci sia niente che raggiunga questa somma di prestazioni e usabilità. Chiudo con lui, arrivederci RE. Z9 su 100-400@210 1/800 f5.6 ISO 1600 Massimo Vignoli per Nikonland (c) 14/10/2023
  2. Se le stelle mantengono il corretto allineamento in agosto dovrei partire per un breve viaggio in Zambia, nella zona della Luangwa Valley. Il Luangwa è un affluente dello Zambesi ed un habitat importante per molta fauna africana. Il viaggio prevede 4/5 giorni di permanenza in un Camp con game drive nelle fasce alba/metà mattina e pomeriggio/tramonto, forse ci saranno un safari trek a piedi ed una uscita notturna con un co-driver attrezzato di luce che cera ed illumina gli animali nel buio. Per il safari trek pare che i ranger tengano, comprensibilmente, i gruppi lontani da buona parte delle specie di medie/grandi dimensioni. Senza entrare nel dettaglio del viaggio, viene consigliato di arrivare con lenti tele oltre i 400 mm e, ovviamente il più luminose possibile. In un mondo ideale avrei ordinato un paio di Z9 con il 70-200, il 400 f2.8 Z ed l'800 f6.3 appena presentati. Non vivendo in un mondo ideale sto valutando come organizzarmi. La mia Z6 è, quasi certamente, inadeguata con AF a molti dei soggetti che vedrò, ma vorrei comunque portarla. La doterò del 24-120 f4 per avere una lente versatile, magari insieme al 14 Samyang e ad un fisso f1.8 ( tutto da decidere in base allo zaino ). Manca però un corpo performante ed almeno uno zoom super tele degno di questo nome, il mio Tamron 70-200 non basta anche se potrebbe essere utile per i paesaggi ed i soggetti più vicini. Ora, aggiornare la Z6 ad una Z6II non credo risolverebbe molto sul corpo macchina e di Z9 non mi sembra se ne trovino, men che meno usate. Quindi, a parte sperare che esca un corpo Z performante da qui a luglio l'opzione più semplice è tornare su reflex. A meno di voler prendere una Sony A9 usata con un 200-600 da rivedere a fine viaggio. Un amico molto gentile mi ha dato disponibilità per la sua D4, sui mercatini vedo varie D500 usate a prezzi inferiori ai mille euro, spesso con batterie extra e battery grip ( mi sembra di aver capito che l'autonomia è un punto debole di questa macchina ). Resterebbe comunque il discorso super tele, e qui si va dai vari 150-600 Sigma/Tamron al 200-500 Nikon al Sigma 60-600 fino ai vari fissi 500 e 600 fissi. Non è il caso di correre, credo di potermi organizzare con una certa calma da qui ad agosto. Ma sono aperto ai consigli. In Africa ci sono già stato più volte, non sono un novizio dei viaggi con permanenza nei parchi; è la prima volta, però, di un viaggio con una così forte vocazione fotonaturalistica. Avendo poi un punto di appoggio fisso per tutto il viaggio mi sento meno vincolato al contenimento dei pesi e volumi e vorrei andare con qualcosa di più performante. Grazie a tutti quelli che vorranno rispondere.
  3. Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Silvio Renesto il 15 agosto 2016 su nikonland.eu. La fotografia di Nick Brandt è unica, fortemente coinvolgente ed ha un solo scopo: celebrare, non documentare, la bellezza, di più, la grandezza della natura africana minacciata di distruzione. Nick Brandt fotografa per consegnare questa natura alla memoria, prima che scompaia, ma lo fa nella speranza che qualcuno si muova in tempo per preservare quel che ne rimane. Nick Brandt nasce nel 1964 in Inghilterra, studia pittura e cinematografia alla Saint Martin's School of Art. All'inizio degli anni 90 si trasferisce negli USA dove dirige alcuni video musicali di successo tra cui uno con Michael Jackson. Nel 1995, durante le riprese di uno di questi video (Earth Song) ambientato in Tanzania, si innamora della natura e degli animali d'Africa. Per alcuni anni cerca di trasmettere senza successo le sue sensazioni nei confronti di questa terra. Poi ha un'intuizione, esprimerà questo sentimento tramite la fotografia, ma una fotografia diversa. Brandt infatti sceglie di fotografare in un modo completamente diverso da quasi tutti gli altri fotografi naturalisti. Le sue immagini sono molto lontane dalla vivacità di colori e dal dinamismo che si incontra nella quasi totalità della fotografia naturalistica di oggi. Nick Brandt fotografa in bianco e nero su pellicola medio formato e non usa teleobiettivi potenti perchè, secondo lui, sono di ostacolo nel catturare l'essenza degli animali, secondo Brandt, con gli animali è come con le persone, non puoi rivelarne la personalità con un ritratto ripreso da lontano a loro insaputa.Devi essere vicino, presente (viene da chiedersi cosa faccia o cosa abbia per non venire mangiato dai leoni o calpestato da un elefante, come è successo ad altro fotografo famoso, Peter Beard, che se l'è cavata per un soffio).Afferma di amare le "sorprese" e le "imperfezioni" della pellicola, come la luce interagisce in modo inaspettato con il negativo.Secondo lui le foto troppo perfette tecnicamente non necessariamente sono migliori o più interessanti. Dal 2000 inizia il suo progetto fotografico: non documentare, ma celebrare, la bellezza, direi la grandezza, della natura africana minacciata di distruzione, per consegnarla alla memoria, prima che scompaia, nella speranza che qualcuno si muova per preservare almeno quel che ne rimane. Il suo lavoro si concretizza in una trilogia di libri i cui titoli formano in sequenza un'unica frase: "On This Earth", "A Shadow Falls", "Across The Ravaged Land" (ossia "Su questa Terra" "Si proietta un'Ombra", "Su di una terra devastata"), oltre a numerosissime mostre. Nel 2010 esasperato dal contrabbando di avorio, causa della strage degli elefanti, diviene co-fondatore della Fondazione Big Life, per la conservazione della fauna (e della natura) dell'Africa Orientale, a questo proposito scrive:"There’s little use being angry and passive. Much better to be angry and active." Ossia "serve a poco essere arrabbiati e passivi,. Molto meglio essere arrabbiati e fare qualcosa".Come non essere d'accordo. La "cosa" bianca è un cranio di elefante. Nel 2016 pubblica una mostra/installazione ed un libro intitolati "Inherit the dust" (eredita la polvere) nella quale tramite una serie di imponenti foto panoramiche documenta l'impatto umano nell'Africa Orientale luoghi dove un tempo gli animali vagavano liberi, ora non più. In ogni location, pannelli a grandezza naturale degli animali sono sovrapposti ad un ambiente di affollamento urbanistico, fabbriche, discariche e cave. Non entro nel merito dell'aspetto conservazionistico, perchè lo ritengo un argomento lungo e complesso. Mi limito alla fotografia. E' mia opinione che le sue foto siano il contrario (o comunque molto differenti come approccio) di quello che normalmente si intende come fotografia naturalistica, dove l'animale in genere viene rappresentato in modo da minimizzare o se possibile annullare (o almeno si finge di annullare) la presenza del fotografo.Inoltre le sue foto, a mio parere, hanno un certo/elevato grado di elaborazione, non so se digitale o "tradizionale", visto che parte da una pellicola. Ma questo non è un giudizio negativo, al contrario.Le fotografie di Brandt non vogliono essere neutre oppure accattivanti rappresentazioni della vita animale, vogliono invece essere personali, appassionate testimonianze di un patrimonio di bellezza senza eguali, che è già in gran parte perduto e presto scomparirà se nessuno farà nulla (come ahimé ritengo probabile). Le foto di Nick Brandt non sono descrizioni, sono... grida. I suoi animali sono fieri, maestosi o teneri, spesso tragici in un senso shakesperiano, una grandezza sconfitta dalla avidità e dalla meschinità (o forse dalla cinica, puramente darwiniana competizione di una specie molto, molto più aggressiva di quanto farebbero pensare i sui denti poco aguzzi). Le foto sono per me bellissime e se non sono "spontanee" nel senso del purismo naturalistico poco importa. Toccano il cuore (a chi ne ha uno). E questo è quel che conta.Sono immagini forti, mi ricordano un po' alcune della "Genesi" di Salgado però, pur condividendo a volte la possanza, quelle di Brandt sono intrise, di tristezza. Avete mai visto l'espressione di un gorilla allo zoo? Fiera e triste, così. Silvio Renesto per Nikonland PS, Tutte le foto sono prese da Internet e © Nick Brandt PPS Non guardate negli occhi uno scimpanzè invece, avendo il 96% del nostro DNA, un po' della "cattiveria" umana traspare...
  4. Questo mio scritto vuole essere solo una breve descrizione di quanto sperimentato sul campo durante il mio primo safari fotografico. Avendo deciso di fare questo viaggio mi sono rapidamente reso conto di avere bisogno di una lente a lunga focale per non ritrovarmi in difficoltà una volta sulla jeep. In effetti, posso anticipare che ci sono momenti nei quali anche 400mm ( su Full Frame ) rischiano di diventare pochi. Anche se poi la tecnica ci insegna che le lunghe focali non servono a fotografare lontano ma a riempire il fotogramma... Avendo una Nikon D800 ho cercato tra le varie possibilità offerte e subito la scelta si è ristretta a poche lenti, ancora più ristretta dopo aver verificato i costi di acquisto. Insomma, incoraggiato anche dai test fatti qui su Nikonland, ho deciso di prendere il Sigma 100-400. Oltretutto il più leggero e compatto nel lotto dei contendenti. Una volta in viaggio ho, forse anche forzatamente, utilizzato il Sigma per ogni genere di inquadrata, più volte a discapito del Nikon 24-120 f4 che copriva la parte "corta" del mio corredo. Quindi, a seguire, trovate tutte immagini scattate con la D800, senza uso di filtri fisici, ma solo postprodotte con Lightroom sl mio Mac. IS0 1250 - 1/2500sec - 400mm - f6,3 ISO 1250 - 1/4000 sec - 100mm - f5,6 ISO 1250 - 1/2000 sec - 400mm - f6,3 ISO 1250 - 1/8000 sec - 220mm - f6,0 ( LEGGERO CROP ) ISO 800 - 1/2500 sec - 400mm - f6,3 ( LEGGERO CROP ) ISO 800 - 1/1000 sec - 400mm - f6,3 ISO 400 - 1/1250 sec - 400mm - f6,3 ( CROP SOSTANZIOSO QUASI A FORMATO DX ) ISO 400 - 1/2000 sec - 112mm - f6,3 ISO 400 - 1/500 sec - 400mm - f8,0 Commenti ben graditi.
×
×
  • Crea Nuovo...