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Jorgos

Nikonlander
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Articolo Commenti pubblicato da Jorgos

  1. 1 hour ago, Leo said:

    Andy il tuo caso è uno dei (pochi dal mio punto di vista) in cui può avere senso il BG.

    Domanda: ma un powerbank tipo quello descritto da Mauro, non potrebbe essere utilizzato per caricare nello zaino una batteria? Mai provato, ma dato che il MH33 della Z9 ha l'ingresso dell'alimentazione in USB-C penso si possa utilizzare anche con un PB. In qual caso, la Z8 non ha un equivalente per la EN-EL15?

    Mi trovo piu' o meno alla stessa situazione di Andy68 facendo foto naturalistica. Utilizzo Z9 con una batteria in piu' e Z8 con due batterie di scorta. Fino adesso raramente mi e' servita la seconda EN-EL18d per la Z9 anche facendo lunghe sessioni in capanno. Al contrario con la Z8 in una giornata piena consumo sicuramente due batterie. Porto sempre con me un power bank Baseus da 65w che con una carica puo' ricaricare 5 volte una batteria della Z9 tramite la base Nikon MH-33. Questo accorgimento e' molto piu' utile con la batteria della Z8, la EN-EL15c. La Nikon insieme con l' uscita della Zf ha messo in commercio anche una nuova base per questo tipo di batteria. Il modello di questa nuova base si chiama MH-34 e carica una EN-EL15c tramite una porta usb-c che puo' essere collegata con un qualsiasi charger con uscita usb-c o un power bank con PD. L'unico diffeto della base Nikon che costa troppo. La trovate su Nikonstore.it al prezzo di 60€ che vi assicuro e' il prezzo piu' basso in tutta Europa.

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  2. _DSC4223.thumb.JPG.63706b72b87acbdc47ef77cddd8961d6.JPG

     

    A volte mi sento in mezzo al mare, a navigare verso nuovi orizzonti, nuovi mondi. Fedeli compagne le mie nikon. La nuova era Z ha segnato strade nuove, ha superato limiti considerati non pocco tempo fa invalicabili. Il viaggio diventa straordinario, pieno di scoperte e di nuove realta'.

    Buon Natale e buone feste a tutti gli amici Nikonlanders.

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  3. E' vero, quest' anno e' stato un anno molto ricco  per la Nikon.

    Ho acquistato subito, appena uscite, la Z8 e la Zf. Tutte e due macchine di grande valore.

    Ho affiancato la Z8 alla Z9 per lavorare in contemporanea con un corpo piu' leggero ma con le stesse caratteristiche di base e sono molto sodisfato del risultato.

    La Zf e' un divertimento assoluto alla ''old style''. Che sia chiaro, adopero la macchina solo con obiettivi nativi Z, per le vecchie glorie mantengo la Df. Comunque devo amettere che devo ancora trovare il giusto equilibrio di lavoro tra bottoni e ghiere vecchio stile e il menu' con gli automatismi.

    Per quanto riguarda gli obiettivi, un grande must per me il 600/6,3 che sostituira' presto il mio 500pf.

    Per finire, non nascondo che mi attrae moltissimo il fascino del Plena, uno strumento molto particolare che puo' fare pero' la differenza a questa lunghezza focale.

    Grazie Nikon.

  4. Risultati interessanti. Personalmente pensavo che quelli che utilizzano solo macchine reflex sarebbero stati pochissimi, invece c’è chi ancora non si fida del mondo mirror less o non ha potuto fare ancora il salto. La Z8 ha dato una bella spinta agli indecisi e forse la prossima uscita della nuova Z6III darà il colpo finale.

    Peccato che la z30 non ha avuto così tanto successo. Si tratta di una gran bella macchina che utilizzo con tanto piacere. Lo stesso vale anche per la Z5 che secondo me come corpo ponte verso il sistema Z meritava più successo.

    Sarebbe interessante un sondaggio analogo anche sull’ utilizzo delle ottiche.

     

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  5. Grazie a tutti quanti dei vostri commenti e delle vostre belle parole.

    Sono molto contento del fatto che sono riuscito a trasmettere anche con il mio racconto le emozioni vissute di questa esperienza.

    Grazie a Mauro per la pubblicazione sul sito anche se mi sarebbe piaciuto vedere l'articolo stampato e pubblicato sul Nikonland Magazine.

    A piu' tardi per il resto.

  6. Informazione aggiuntiva per lo scatto morbido AR-11.

    La superficie di contatto e' fatta di resina di ebano. Questo tipo di resina viene spesso utilizzato nelle penne stilografiche di lusso e nei bocchini degli strumenti a fiato come sassofoni e clarinetti. E' lo stesso materiale che ricopre i bottoni frontali della Nikon Zf, quello dello sgancio dell' obiettivo e quello dedicato Fn.

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  7. A proposito del pulsante di scatto della nuovissima Zf vorrei informarvi, con dispiacere, che non si tratta di un pulsante meccanico vero e proprio, come quello classico di una volta, fatto per funzionare anche con gli scatti flessibili. Il pulsante della Zf e'  un semplice bottone metallico con un bucco filettato in mezzo,  solo per accettare uno scatto morbido tipo l' AR-11 e niente di piu'. L' uso di uno scatto flessibile richiede di un meccanismo sotto il pulsante che la Zf putroppo non ha.

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  8. 6 hours ago, M&M said:

    Insomma, c'è qualcun altro in ascolto o in visione che ha ricevuto la sua Nikon Zf e vuole condividerlo con noi ?

    Si, certo !! Eccomi qua' presente.

    Arrivata anche a me. Alla fine non ho resistito e l'ho comprata. Una gran bella macchina.

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    Puo' andar bene anche con il 24-70/2,8.

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    E qui' in confronto con la Df.

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  9. On 8/17/2023 at 7:50 PM, Massimo Vignoli said:

    A me piacerebbe che sotto questo articolo invece che discussioni sul rispetto - che è la base in qualsiasi comunità o rapporto - si facessero discussioni sulla fotografia e, meglio ancora, per restare in topic, su come diventare migliori fotografi. 

    Massimo ha ragione, meglio parlare di fotografia.

    Sempre nell’ ambito della foto nauralistica, ecco allora come interpretare al meglio, secondo me, la regola 20-60-20 di Paul Nicklen.

    Il primo 20 %. Regole di base e tecnica. Non c'e' niente da fare, la nostra foto deve essere esposta bene almeno al 90%, gia' dalla ripresa. Il fuoco deve essere sul punto del massimo interesse per il nostro soggetto, che sia un animale o un' azione in evoluzione. L' inquadratura sapiente e perfetta valorizzera' di sicuro i nostri scatti. Regolazione ad arte della temperatura colore che sembra facile e scontata ma alla fine vi assicuro che non lo e' per niente.

    Notare che tutte le regolazioni sopracitate, a parte la corretta messa a fuoco, possono essere ritoccate in post produzione ma questa deve essere un' operazione di correzione lieve dei vari valori e non un intervento pesante.

    La seconda parte del 60%. Qui comincia il vero impegno del fotografo artista. Una volta assicurato il primo 20% si cerca di dare un ulteriore valore ai nostri scatti. 

    Si puo' ricorrere a tecniche particolari tipo il mosso creativo o la famosa tecnica del panning o ad un' illuminazione mista. Oppure, perche' no, all' adozione del bianco e nero come mezzo espressivo alternativo. Tutte scelte per dare un tocco artistico ai nostri fotogrammi.

    D' altra parte, scegliere un fondo interessante, il diaframma adatto per isolare il nostro soggetto, cercare il bokeh particolare che il nostro obiettivo puo' dare, approfittare di un controluce interessante, sono pratiche che possono assicurarci foto creative. Tutto dipende da noi e se nel corso delle nostre esperienze precedenti abbiamo esercitato e approfondito tutte queste tematiche.

    Ma la cosa che vale di piu' in questa porzione del 60% non ha a che fare con la fotografia vera e propria. Un buon bagaglio sulla conoscenza delle abitudini e dei comportamenti dei nostri soggetti diventa tesoro per fare una foto speciale. Qui c' entra la nostra esperienza acquisita in occasioni precedenti, fotografiche o non. E' molto importante essere preparati a certi comportamenti dei nostri soggetti o capire al volo l' evolversi di una scena d' azione. Insomma, un misto di conoscenza, pratica ed esperienza ci possono assicurare scatti molto speciali e artisticamente espressivi.

    Allora al restante 20% finale cosa rimane ?  Qui parliamo dell' apoteosi espressiva. Questi scatti sono scatti da maestri. Fino qui, avendo seguito la strada sopra descritta, forse possiamo assicurarci il terzo premio di un ipotetico concorso. Ma allora gli ingredienti per la foto magica e perfetta quali sono ?

    Secondo me e' uno solo : l'insistenza a non abbassare la guardia, a chiedere sempre di piu essendo sicuri che la' fuori succedera' una cosa irripetibile, pretendere insomma che la fortuna lavori per noi. Sembra un paradosso ma solo chi si e' trovato in situazioni del genere mi puo' capire. Quando a volte tutto questo si verifica e i pianeti della dea fortuna si allineano, ecco allora che davanti ai nostri occhi capita la scena piu’ emozionante, piu’ pittorica, maestosamente irripetibile e piena di poesia.

    Vi sembra difficile seguire questa strada ?

    Vi assicuro che per me e' come scalare l' Everest ma e' la strada che personalmente voglio percorrere, passo per passo, fino in fondo …. se mai arrivero' !

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  10. Personalmente la Nikon Zf non mi attira per niente come design.

    In pratica e' una Zfc ridimensionata per il full frame con un' impugnatura disegnata male che ricorda vagamente la F3.

    Secondo me non hanno seguito le scelte dei designers per il proggetto iniziale perche' aumentava il costo della produzione. Allora niente scelte alla Tetsuro Goto e niente design di alta classe alla Giorgetto Giugiaro, costano troppo. 

    E se non bastasse, non hanno mantenuto il botone di riproduzione immagini sotto quello del menu, una scelta molto indovinata nelle Z9/Z8.

    Non lo so, bisogna prenderla in mano ma a prima vista non mi attira, ecco.

     

     

     

  11. Accipichia !! Ho visto solo adesso questo bellissimo articolo e le tue interessantissime riflessioni su come migliorarsi fotograficamente. Questo si e' parlare di fotografia. Sono completamente d'accordo con i tuoi pensieri e il modo di fare per cercare sempre la foto migliore, la foto impossibile, quella che non ha bisogno solo della tecnica perfetta ma e' frutto della persistenza del fotografo nell' osare e andare oltre i limiti. 

    Quando studiavo architettura ed eravamo chiamati come aspiranti architetti ad affrontare temi di composizione, tante volte ci si bloccava con gli schizzi fatti sulla carta. Non si andava avanti perche' i segni della matita, seguendo le idee iniziali, non matterializzavano il proggetto voluto. Allora, una delle tecniche era di osare e girare il foglio di carta sotto-sopra. Ed ecco che nascevano nuove prospettive e l'immaginazione prendeva una strada diversa.

    Con la fotografia succede lo stesso. Provare, persistere e soprattutto osare sono gli ingredienti  per arivare ad una foto speciale, una foto che ti lascia con la bocca aperta.

    Grazie Massimo per la condivisone della tua visione sulla fotografia, quella vera, dai risultati sorprendenti.

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  12. 2 hours ago, M&M said:

    Che a loro costerà una fortuna. Perchè non sono solo 4 viti da svitare e riavvitare, si deve smontare e rimontare mezza macchina. Moltiplicato potenzialmente per 30.000 :36_1_60:

    Se ho capito bene il problema degli anelli non ancorati bene al corpo macchina non e' dovuto al materiale adoperato non di qualita' ma alla negligenza dell' operaio a fare bene il suo lavoro. E dico operaio perche' se fosse un lavoro svolto da un robot la cosa sarebbe stata avvertita subito. Secondo me il problema si presenta in pocchissimi esemplari e Nikon lo sa benissimo. Conosce anche il nome del impiegato disgraziato solo che si trova alle strette e per questioni d' onore preferisce fare il trdizionale ''harakiri'' giapponese amettendo che la ditta e' pronta a risolvere anche preventivamente l' eventuale problema. 

    Tengo far presente che queste sono ipotesi mie e non informazioni di qualsiasi tipo.

  13. Per quanto riguarda la conversione Arca mount del piede del 600/4 ottima scelta e' questo della ditta americana RRS che insieme alla Wimberley, secondo me, producono articoli di altissimo livello anche se un po' cari.

    Il modello LCF-22 della Really Right Stuff e' compatibile con la triade NIKKOR: 400/2.8TC - 600/4TC - 800/6.3PF

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    In Europa, i due marchi statunitensi (ed altri ancora), li si puo' trovare in due negozzi.

    In Germania al sito https://www.augenblicke-eingefangen.de/

    In Olanda al sito https://www.cameranu.nl/nl

    Il secondo e' il piu' conveniente economicamente parlando. 

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  14. Ottimo articolo esauriente, bellissime immagini, scatti impegnativi. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per tirare la somma riguardo un primo approccio all' uso di un obiettivo cosi impegnativo come questo nuovo Nikkor Z 600/4TC VR S.

    Complimenti ancora una volta per l' acquisto di quest' ottica e intendo qui sottolineare la consapevolezza della tua scelta perche' si tratta di una scelta impegnativa. Non parlo dal punto di vista economico ma intendo la promessa che si fa a se stessi di spingere la passione per la fotografia verso limiti inesplorati.

    Personalmente mi trovo anch' io davanti al dilemma tra il 400/2,8 TC ed il 600/4 TC e per questo penso di aprire una discussione apposta perche' credo sia un argomento che potrebbe interessare anche altri Nikonlanders.

    Ottima scelta quella della testa Wimberley MH-100.  

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  15. Massimo, ti devi accontentare di una sola coppa, ne volevo mettere molto di piu'. I miei piu' sinceri complimenti, non tanto per il tuo racconto che mi ha lasciato con la bocca aperta, non tanto per le foto eccelenti (sono sicuro che ci sono altre ancora piu' belle) ma soprattutto per la tua perseveranza nel seguire i tuoi sogni. Ti auguro tante belle esperienze come questa che ti lasciano nel cuore il dolce sapore di averle vissute, corredate come sempre da bellissime fotografie riccordi di una vita.

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  16. E' un obiettivo veramente superlativo, costruito con cura nei particolari e con prestazioni eccellenti. Ho avuto l' occasione, alla ''Photovision'' di Atene, prenderlo in mano e provarlo per un po'. Autofocus fulmineo, ottima compensazione del meccanismo VR per fotografia a mano libera, ottimo peso per la focale di 800mm. Mi piacerebbe provarlo a lungo ma sono ancora indeciso se mi serve veramente. Per il momento preferisco usare, al massimo, il 500mm cercando di avicinarmi il piu' possibile ai miei soggetti. Complimenti alla Nikon per la sua proggettazione e realizzazione soprattutto a questo prezzo. 

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