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Lucky

Nikonlander
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  1. Sicuramente e' vero, ma non dimentichiamo che Nikon non produce le celle al litio che inserisce nelle sue batterie, ma le acquista, come tutti gli altri produttori. Certamente e' vero che ci sono in giro costruttori "spregiudicati" che utilizzano celle scadenti (dalla durata della carica e dalla vita utile molto scarse) ed elettroniche di controllo "risicate", per poter vendere i loro prodotti ad un prezzo molto basso, probabilmente mettendo anche a rischio i consumatori come giustamente dici, ma non facciamo di tutt'erba un fascio, perche' ci sono in giro anche produttori seri, che utilizzano celle qualitativamente valide ed usano analoghe circuitazioni di bilanciamento della carica ed analoghe circuitazioni di protezione rispetto a quelle utilizzate da Nikon (che poi, detto per inciso, si limitano ad un termistore PTC in serie alle celle, che ne impedisce l'esplosione se cortocircuitate....). Che convenga o meno acquistare questi prodotti, poi e' tutto da vedere, perche' in ogni caso i componenti di qualita' costano, ed il prezzo finale di una batteria terza di buona qualita' puo' avvicinarsi molto al prezzo di acquisto di una batteria originale, e, per quanto mi riguarda, l'ho gia' detto piu' di una volta che non ritengo il caso di risparmiare giusto qualche spicciolo per rischiare che un firmware poi mi impedisca l'uso della batteria. La questione e' che, elettronicamente parlando, a parita' di qualita' e di caratteristiche nominali, una cella e' una cella, ed un termistore e' un termistore, qualsiasi sia il nome scritto sull'involucro della batteria, e non c'e' proprio nulla di "misterioso" o "alchemico" nel funzionamento di un pacco batteria, che deve semplicemente fornire una determinata tensione per un determinato tempo, e fornire una corrente massima che non possa superare un determinato livello di intensita' tale da risultare pericoloso per se stessa o per il dispositivo che deve alimentare, e quindi non vi e' nessun rischio ad utilizzare una batteria che rispetti tali caratteristiche, qualunque ne sia il nome. Diciamo che con la sua politica, Nikon al 50% aiuta i consumatori a non cadere nella trappola di dispositivi scadenti e potenzialmente pericolosi, e col rimanente 50% si protegge da tutti gli altri produttori seri che vorrebbero competere in quel settore....
  2. Il PowerBank che hai indicato ha due porte Usb-A frontali, alle quali, nelle immagini, vengono collegati i dispositivi da ricaricare, ed una porta Usb-C laterale che "sembra" utilizzata per la ricarica del PowerBank. Poiche' nella descrizione e nelle serigrafie non viene indicato se la porta Usb-C e' solo per l'input oppure per l'input/output, e poiche' le fotocamere Nikon richiedono una connessione diretta Usb-C/Usb-C per attivare la ricarica (detto in altri termini, non puoi usare le porte Usb-A), in mancanza di migliori indicazioni non prenderei il PowerBank in questione, ma uno che ha una o piu' porte USB-C sicuramente funzionanti come output, come ad esempio quelli che ti sono stati indicati. P.S. Ovviamente tutto questo discorso vale quando si collega il PowerBank alla porta Usb-C di ricarica prevista sulla fotocamera, ma non possiamo sapere come funziona il "pezzotto cinese" e se rispetta a pieno i protocolli delle batterie Enel-15 e dell'adattatore originale Nikon CA EP-5B (che, tra l'altro, detto per inciso, ha una presa di ingresso proprietaria, compatibile solo con l'adattatore di rete Nikon CA EH-5d, e quindi non e' alimentabile con un PowerBank). Purtroppo Nikon ha una politica protezionistica rispetto agli accessori, in particolare rispetto alle batterie, per cui la macchina dialoga con la batteria per capire cosa hai inserito nel vano batterie e cosa la sta alimentando, e nel caso impedirne il funzionamento. Io stesso presi una batteria compatibile con la EnEl-15 per la D500, che inizialmente funzionava regolarmente, ma dopo il primo aggiornamento firmware effettuato alla macchina, immediatamente la batteria in questione non ha funzionato piu'....
  3. Confermo. Nikon Z6 con ultimo firmware disponibile. Se imposto "Silent Photography" ON nel menu, l'impostazione rimane anche se spengo la macchina....
  4. Scusa, ma non si capisce molto: intendi dire che hai fatto il roll back del firmware della Z6II e della Z9, ed il Nikon Z 24/70 f2.8s ha ripreso a funzionare ? In ogni caso, hai gia' visto se non esiste un aggiornamento firmware per il Nikon Z 24/70 f2.8s che non hai ancora fatto ?
  5. Sono pienamente d'accordo. Molte persone hanno acquistato la Z9 attratte dalle sue caratteristiche tecniche molto piu' avanzate rispetto a Z6-Z7, sobbarcandosi l'impegno fisico dato dal peso e dalle dimensioni della Z9. Quando e' uscita la Z8, che offre praticamente le stesse identiche prestazioni nella maggior parte delle situazioni, con peso e dimensioni decisamente minori, chi non aveva bisogno di spremere la macchina fino all'ultimo (vedi ad esempio la dissipazione del calore...) ha potuto vendere o permutare la Z9 per una Z8 praticamente senza alcun impegno economico, anzi talvolta recuperando pure qualcosa... Il fatto che abbiano fatto pochi scatti, personalmente non mi stupisce piu' di tanto. Il mondo e' pieno di SUV enormi da 3000cc di cilindrata che hanno fatto solo qualche migliaio di chilometri, di pistole e fucili da migliaia di euro che hanno sparato si e no 2 volte, di impianti Hi-End da 100.000 Euro che hanno fatto solo "il rodaggio delle elettroniche..." Ognuno spende i suoi soldi nel modo e per quello che gli aggrada maggiormente.
  6. Come avevo preannunciato a Max in un altro post, ho atteso la pubblicazione della review completa per poter dire anche la mia ed allegare qualche foto fatta con il Viltrox 20mm su soggetti bidimensionali, in modo da poter capire meglio come si comporta la lente ai vari diaframmi, confrontarla con altre realizzazioni piu' blasonate, ed avere un punto di riferimento oggettivo. Premetto: lo so che c'e' chi non apprezza questo tipo di test e li considera del tutto inutili, ma ci sono anche molte persone, tra cui io, che, invece, li considerano validi strumenti per capire come utilizzare un obbiettivo, sfruttandone al meglio le caratteristiche, quindi ritengo che sia un utile completamento alla ottima review fatta da Max, che tiene in maggior conto l'aspetto puramente "fotografico" della lente. La prima foto mostra il confronto diretto tra il Viltrox ad F4 ed il Nikkor Z 14-30 at 20mm F4. Nella zona centrale del fotogramma, possiamo dire che le due lenti se la giocano testa a testa, nonostante il Viltrox costi solo una frazione del Nikkor, e sia ben piu' piccolo e leggero. Ovviamente il discorso cambia quando ci spostiamo dal centro del fotogramma verso i bordi. Nella foto, nonostante non si tratti proprio della zona angolare ma di una zona abbastanza vicina al bordo del fotogramma, la differenza di resa tra le due lenti appare evidente. In ogni caso, ad F4, l'onesto Viltrox, ai bordi dell'immagine, risulta molto vicino come resa al Nikon AF-S 16-35 F4 (che ho provato tempo addietro in altre condizioni operative) e nonostante tutto e' ancora piu' definito rispetto al vecchio Nikon AF-D 20mm F2,8 (anche questo testato in altre condizioni operative), mentre in zona centrale risulta sempre pari o addirittura superiore a questi ultimi. E' interessante notare come il Viltrox, purtroppo, presenti una discreta curvatura di campo, che rende la resa ai bordi peggiore di quella ottenibile se si sposta l'area di messa a fuoco ai bordi, piuttosto che al centro dell'immagine. Spostando l'area di messa a fuoco ai bordi, la resa di questi migliora discretamente, ovviamente a scapito della zona centrale, che, in questo caso, risulta leggermente meno definita. Nelle due foto successive e' possibile valutare la resa del Viltrox 20mm a tutta apertura (F2,8) e diaframmato di uno stop (F4). In questo caso, la resa ai bordi migliora in maniera piu' consistente di quanto migliori la resa al centro dell'immagine, che e' gia' utilizzabile ad F2,8 ma, secondo il mio personalissimo parere, considerando anche i bordi, questa lente trova il suo reale utilizzo da F4 in poi. Continuando a chiudere il diaframma, i bordi migliorano ancora leggermente, mentre al centro del fotogramma il miglioramento e' quasi inavvertibile. Possiamo pertanto ritenere che, a partire da F4 in poi, l'utilizzo del diaframma diventi una scelta puramente creativa. Tralasciando la distorsione prospettica dovuta alla inclinazione della macchina, la distorsione propria della lente non e' particolarmente marcata, e sicuramente ho visto molto di peggio anche su lenti di ben altro costo. Stranamente le linee verticali sono ben corrette, ma e' visibile una leggera distorsione a cuscino solo sulle linee orizzontali poste nella zona mediana superiore del fotogramma, in maniera leggermente piu' evidente che in quella orizzontale inferiore. Normalmente cio' non risulta affatto fastidioso, e non e' neppure visibile sulla maggior parte dei soggetti, ma se cerchiamo la perfezione per riprese architettoniche professionali, allora questo potrebbe essere un problema. Chiaramente su software come Nikon Capture la correzione automatica della distorsione non sortisce alcun effetto, non essendoci un preset per tale lente, pero' devo far presente che sul sito della Viltrox a questa pagina e' presente un preset per Lightroom che dovrebbe risolvere questo problema, ma dato che non uso Lightroom, non posso offrire dettagli a riguardo. Infine, devo far presente che il Viltrox 20mm ha una correzione della aberrazione cromatica molto buona. Anche fotografando zone fortemente esposte, o addirittura sovraesposte, non sono riuscito a rilevare frange blu o rosse lungo i bordi dei dettagli sottili, e questa e' una caratteristica non da poco.... Ha quindi un senso questa lente ? Assolutamente SI !! per una serie di motivi: - Ha un rapporto prezzo/prestazioni inarrivabile...., ancor di piu' se lo si acquista da Rollei e non da Amazon... - E' piccola e leggera tanto da poter stare nella tasca del pantalone o del gilet senza nemmeno accorgersene, e quindi puo' essere un complemento prezioso se si esce "leggeri" con solo una Z6 ed un 24-120 Z, oppure se dobbiamo visitare luoghi dove non e' consentito entrare con borse o zaini al seguito. - Ha una ottima resa al centro, dove spesso si trova il soggetto della foto, ed a patto di diaframmare leggermente, anche la resa ai bordi risulta utilizzabile, soprattutto in considerazione del fatto che, spesso, con lenti cosi' grand'angolari, i soggetti che si trovano ai bordi dell'immagine comunque non si vengono a trovare sullo stesso piano di messa a fuoco dei soggetti principali posti al centro della foto, e quindi sono in ogni caso poco definiti per evidenti motivi di fisica ottica... Ovviamente, se si dispone di un budget elevato che permette di acquistare un Nikkor Z 20mm F1,8 S, se il peso e le dimensioni di quest'ultimo non sono un problema, soprattutto in relazione ai luoghi dove fotografare, non ha senso acquistare un Viltrox 20mm, cosi' come la sua curvatura di campo non lo rende particolarmente indicato per riprendere i soggetti bidimensionali o la sua distosione potrebbe dare qualche problema nella riproduzione di soggetti architettonici, ma per tutto il resto il piccolino ne esce a tesa alta. IMHO, Luciano P.S. non ho capito perche', ma comunque cliccando piu' volte sulle immagini alla fine si riesce ad aprirle a grandezza originale....
  7. Visto che ti manca poco, allora aspetto l'uscita del tuo articolo, e poi, se ti va, ci aggiungo un post con qualche scatto comparativo (Angolo alto Sx, Centro, Angolo Basso Dx) effettuato su soggetto bidimensionale in condizioni controllate tra il Viltrox 20 ed il Nikkor Z 14-30, da cui si rileva l'ottima resa centrale dell'obbiettivo, nonche' uno scatto da cui si rileva la curvatura di campo del Viltrox
  8. Serve un qualsiasi Power Bank con presa in uscita USB-C e protocollo PD , di capacita' adeguata all'utilizzo che ne intendi fare Le negoziazioni di tensione e corrente tra Power Bank e dispositivo, le fa automaticamente il protocollo PD, almeno su tutti i dispositivi dotati di una porta di ricarica USB-C. Per quanto riguarda invece l'accrocco cinese da inserire nel vano batterie, bisognerebbe sapere come e' fatto il circuito interno e se rispetta integralmente il circuito dell'adattatore originale Nikon anche se, in linea di principio, dovrebbe essere piu' o meno equivalente a quello Nikon, ma questo non te lo garantisce nessuno, come nessuno ti garantisce che dopo un aggiornamento firmware della macchina, magari destinato ufficialmente a tutt'altro, il "pezzotto" cinese non venga piu' riconosciuto dalla macchina, come e' gia' capitato con molte batterie "compatibili" di terze parti....
  9. Lucky

    con... il becco nella marmellata !

    Ma adesso anche i gabbiani fanno il passo dell'oca ?
  10. Cosa "non si può fare" ? Ricaricare la en-el15c nella Z6/Z7 via USB con la fotocamera spenta ? SI...PUO'...FARE... !! (cit. Frankenstin Junior...) Ricaricare la en-el15c nella Z6/Z7 via USB con la fotocamera accesa ? NO !!, non si puo' fare, almeno per quanto ne sappia io. Alimentare la Z6/Z7 con un alimentatore esterno/powerbank ? NO !!, non si puo' fare, almeno per quanto ne sappia io.
  11. allora, visto il tono dei vs. commenti, mi risparmio la fatica, non ancora fatta, di doverla tradurre dall'inglese.....
  12. Lucky

    raffica con Nikon Z8

    Concordo. Se ti serve un tempo certo di 1/1000 perche' vuoi lavorare con la priorita' ai diaframmi ? In un caso come questo si lavora a priorita' di tempi, oppure, come ti hanno gia' detto, in manuale con autoiso, lasciando alla macchina il compito di scegliere la sensibilita' corretta, tant'e' che, come hai detto tu, in M tutto funziona regolarmente.... Se poi lo scopo e' quello di fare da betatester per il firmware della macchina, allora e' un'altro discorso.
  13. diciamo che, se tra i messaggi di chkdsk alle fasi 3 e 4 non e' risultato nessun errore, questo e' un segnale incoraggiante. Io spruzzerei sui contatti della scheda qualche goccia di spray disossidante secco (tipo il G-20 di 2C Electronics), di quelli per elettronica che si trovano nei negozi di componentistica, inserendola e levandola alcune volte dalla macchina subito dopo aver spruzzato il disossidante, cosi' da "ripulire" anche i contatti della macchina, e poi terrei la scheda "in osservazione" utilizzandola regolarmente, almeno in quelle occasioni dove non bisogna essere certi di non perdere neppure una foto scattata, fermo restando che, dopo di cio', al primissimo segnale di "esitazione" la metterei in panchina. Non escluderei pero' di tenere sotto osservazione anche la macchina, utilizzando un'altra scheda di buona qualita', giusto per essere certi che il problema non possa dipendere da quest'ultima...
  14. detto cosi' sembra che la scheda ha avuto qualche problema a registrare i file, ha tentato piu' volte di scriverli, bloccando la macchina come conseguenza, ed infine non e' riuscita a registrarli. Se la scheda e' molto utilizzata, potrebbero essere locazioni di memoria danneggiate dalle ripetute riscritture. Anche se non stiamo parlando di un Hard Disk, potresti provare ad inserire la scheda in un lettore, collegarlo al computer, lanciare il prompt dei comandi in modalita' amministratore e digitare " chkdsk /x /r /f L: " (dove L e' la lettera della scheda da controllare). Generalmente si evitano queste procedure sugli SSD e sulle schede di memoria, per non "consumare" la vita utile del supporto, ma nel tuo caso e' peggio affrontare un lavoro importante con una scheda che potrebbe avere settori difettosi, che fare qualche riscrittura a vuoto.
  15. ovviamente.... ma repetita iuvant, e non c'e' bisogno di puntualizzare sempre ogni volta...
  16. Dario, fermo restando la piena validita' del concetto che hai espresso, permettimi solo di correggere una piccola imprecisione tecnica, e solo per non veicolare informazioni imprecise: Z8 e Z9 non hanno due sensori, uno per il mirino ed uno per la scheda di memoria, ma hanno un unico sensore, con un readout abbastanza veloce da seguire l'azione in tempo reale. A valle dei fotodiodi, l'elettronica del sensore si preoccupa di splittare i dati inviandoli ai due canali di cui dispone il processore Expeed 7, uno destinato al mirino/display ed un'altro destinato all'invio al buffer di memoria e di li' alla scheda di memorizzazione. Per maggior chiarezza ti allego lo schema a blocchi del sistema. Luciano
  17. Scusami tu, Rino, ma un sensore Fx da 60 Mpx diventerebbe all'incirca 25,6 Mpix se utilizzato in formato Dx, esattamente come i 45,4 Mpix della Z9/Z8 diventano 19,4 Mpix in Dx, mentre io ho parlato di un sensore nativo Dx "da almeno 30Mpix" , cosa che richiederebbe un sensore Fx da almeno 70,2 Mpix. quindi non stiamo parlando esattamente della stessa cosa. La differenza di resa fotografica tra due sensori di risoluzione diversa, si attenua progressivamente man mano che aumenta la risoluzione della macchina. Detto in altri termini, 8 Mpix in piu' su un sensore da 20-25 Mpix non sono la stessa cosa di 8 Mpix in piu' su un sensore da 45 Mpix a parita' di condizioni di contorno. Il punto e' che il costo di produzione di un sensore Fx e' molto superiore a quello di un sensore Dx, e quindi fare una macchina Fx da 70 Mpix costerebbe molto piu' che farne una Dx da 30 Mpix. Inoltre, e sempre nell'ottica del contenimento dei costi, anche una macchina con una sola scheda (CFX o SD), con una raffica autolimitata (e Mauro ha dimostrato ampiamente nei suoi test, prove alla mano, che anche la microSD montata nella ZF riesce a sostenere un discreto transfer rate) e con un corpo stile Zfc, potrebbe avere senso in molti generi fotografici. Se proprio dobbiamo, allora, forse e' piu' utile una Z9x con un sensore dal readout ancora piu' veloce, che una Z9 da 60 Mpix. P.S. Fortunatamente non tutti gli esseri umani hanno le stesse idee e la pensano allo stesso modo. Ad esempio, oramai e' noto a tutti che io non sono d'accordo con chi sostiene il concetto che il prezzo non conta, e si compra solamente quello che serve realmente, non quello che e' raggiungibile dal punto di vista economico. Questo e' sicuramente verissimo per chi non ha problemi economici, ma chi deve fare tre volte i conti per vedere di arrivare alla fine del mese, e cio' nonostante, ad esempio, vorrebbe una focale da 600mm, magari e' contento lo stesso di acquistare con sacrificio un 180-200 F6,3 da 2000 Eu da utilizzare a 600mm, piuttosto che un (probabilmente piu' idoneo ??) 600mm F6,3 da 5750 Eu, e magari aggiungerci poi anche un TcZ 1,4x per arrivare ogni tanto ad 840mm, invece di acquistare anche un 800mm F6,3 da 6750 Eu, esattamente come potrebbe farsi bastare una Dx "economica..." da 33 Mpixel, piuttosto che una Fx "professionale" da oltre 70 Mpix. Allo stesso modo, io preferisco ancora utilizzare tutti i pixel che ho a disposizione in una macchina, magari utilizzando una macchina di formato Dx ma con maggiore risoluzione, piuttosto che affidarmi ad una AI per ingrandire una foto facendole inventare informazioni che non sono presenti nella foto. Forse, piu' in là, chissà.... ma probabilmente a quel punto le foto non si scatteranno neppure piu', ma ci limiteremo pronuncare: "Alexa, stampami la foto di una bambina vietnamese nuda che corre piangendo verso di me, immersa in uno scenario di guerra..." Come direbbero Plutarco o Giulio Cesare, "De gustibus non est disputandum" nel massimo rispetto delle reciproche convinzioni.
  18. No, gia' te l'ho detto prima... e come ha detto Max, "con gli occhiali ci si deve adattare"
  19. No, 60 Mpix su un sensore FX non mi interessano per niente, anche perche' cambierebbe poco rispetto ai 45 Mpix della Z8/Z9. Mi interesserebbe invece molto una mirrorless in formato Dx da almeno 30 Mpix, dotata di IBIS, anche se avesse una sola scheda di memoria, una raffica piu' limitata rispetto ad una Z8/Z9, ed un corpo simil ZFc, se tutto questo potesse contribuire a limitarne il costo. Credo che renderebbe felice tutti i fotonaturalisti e chi scatta foto a soggetti lontani, ed attualmente e' obbligato a scattare in formato Dx, con conseguente castrazione del numero di pixel, per ottenere un campo piu' ristretto.
  20. Sotto questo aspetto, le mirrorless non sono diverse dalle reflex Personalmente parlando, quando guardo dentro un mirino, che sia ottico o un display, se non levo gli occhiali finisco con lo stare troppo distante, e non vedo tutto il mirino. Solo levando gli occhiali riesco ad avvicinarmi abbastanza da vedere tutta l'immagine nel mirino e tutti gli indicatori, e quindi, per questo motivo, sono "costretto" a regolare la correzione diottrica e ad alzare gli occhiali. Non e' detto pero' che sia lo stesso per gli altri.....
  21. ed hai fatto benissimo, perche' quei due dati insieme indicano che c'e' un danno fisico sulla superfice di uno dei piatti, e che il sistema ha gia' utilizzato tutti i settori di backup per riallocare automaticamente gli errori, ma che non sono bastati in quanto sono stati usati tutti e cio' nonostante sono rimasti ancora settori danneggiati pendenti, ed oramai non piu' corregibili. Ovviamente un disco cosi' e' totalmente inaffidabile. Mi e' capitata la stessa cosa con un Seagate Barracuda che dava gli stessi errori [C5] [C6], ed il comando "chkdsk :L /x /r /f" (dove L e' la lettera del disco da controllare) ha rilevato il danneggiamento dei dati in due file .jpeg, che, alla prova dei fatti, si aprivano regolarmente, ma mostravano parti dell'immagine mancanti.
  22. Il rumore che hai descritto potrebbe essere dovuto alla procedura di riallineamento delle testine sulle tracce, effettuato per la compensazione delle dilatazioni termiche. Considerando che e' un 18Tb e quindi ha tanti piatti e tante testine, nonche' un'altissima densità di scrittura, anche disallineamenti microscopici possono compromettere la lettura delle tracce, da cui la necessita' di effettuare il riallineamento con maggior frequenza di un disco da 2Tb Se entrambi i tuoi Exos X18 fanno lo stesso rumore, se i test Seagate non hanno rilevato nulla, e soprattutto, se le temperature durante il funzionamento prolungato non hanno superato mai i 45° e si mantengono stabilmente sotto i 40° sul lungo periodo, l'esperienza mi insegna che non dovresti avere problemi, anche se un disco da 18Tb e' sicuramente piu' problematico di uno da 2 o 4Tb. In caso contrario, come diceva Toto': "specie quest'anno, c'è stata una grande moria delle vacche, come voi ben sapete..."
  23. la registrazione non l'ho mai fatta in vita mia, ma la durata della garanzia la puoi verificare qui, semplicemente inserendo il numero di serie dell'Hd: Seagate Support Warranty Se poi vuoi verificare lo stato dei dischi, ti basta scaricare il software "SeaTools" di Seagate e lanciare uno dei test diagnostici
  24. Personalmente parlando, trovo certe sottili distinzioni, in particolare quelle tra schede di memoria ed Hard Disk, non particolarmente convincenti e sostenibili, soprattutto perche' in questo caso stiamo parlando comunque di oggetti strettamente legati al lavoro/hobby/passione attinente la fotografia, e se dopo un po' mi si dovessero "cuocere" gli Hd con le mie foto, la cosa mi interessera' e come...! anche se mi annoiano a morte le annotazioni tecniche su °C, V, mAh, Wh etc., ma in ogni caso rispetto le tue tesi con educazione, e quindi per me il discorso puo' finire qui'. @ Max Aquila: Si Max, purtroppo non ho fatto a tempo ad acquistarlo quando lo hai preso tu, ed ho perso l'occasione...., ma io so aspettare. P.S. giusto per dovere di cronaca, su Amazon in una decina di anni ho restituito un solo acquisto, e solo perche' dopo due giorni aveva smesso del tutto di funzionare. Non acquisterei mai un prodotto per testarlo e con l'intenzione di restituirlo se non mi garba. Fa parte del mio carattere
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