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Viandante

Nikonlander
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  1. Considerando tutto quanto avete giustamente sottolineato parlando della Sony A9III, un'eventuale Z9 simil A9III sarebbe una roba per una ristrettissima cerchia di fotografi super specializzati. Se fosse un'operazione necessaria al marketing Nikon allora ben venga per loro, altrimenti non credo sarà un corpo appetibile per la stragrande maggioranza dei fotografi. Per me personalmente interesse sotto zero, come ho dichiarato con il mio voto, essendomi più confacente un corpo stile Z6 e prestazioni non dissimili.
  2. Sono sinceramente dispiaciuto per tutto quello che ho letto, sono dispiaciuto per la perdita di due contributori di spessore umano/tecnico veramente notevole ma sono anche dispiaciuto per Mauro (e per Max essendo il co fondatore di questo sito) che si è trovato in questa situazione. Non conosco di persona nessuno quì ma credo di poter affermare che Mauro e Max sono proprio le ultime persone che avrebbero voluto che le cose prendessero questa piega e giungessero a questo finale. Le colpe? Boh, non ha molto senso recriminare da parte nostra che siamo parte del problema, e chi più o chi meno con la nostra assenza abbiamo contribuito sì, ma al deterioramento della comunità. Le frasi fatte sono odiose è vero ma mai come in questo caso vale il detto "chi non fa non falla", Mauro ha fatto, tantissimo, in questi anni e dobbiamo rammaricarci dell'abbandono di Silvio e Massimo nella stessa misura in cui dobbiamo farlo per il peso che Mauro sente di aver avuto in tutto questo. Mi auguro che rimangano in veste di affezionati Nikonlander sia Massimo che Silvio e che, una volta metabolizzata la situazione, possano anche riconsiderare il tutto insieme a Mauro e Max, per il loro bene e di conseguenza poi anche per il nostro. Grazie comunque per la spiegazione Mauro.
  3. Gran bel reportage, come sempre, sei una garanzia Massimo. Quoto ogni parola delle tue conclusioni, sul fatto di essere parte di un insieme così vasto e complesso del quale ormai tendiamo a non renderci conto, presi da un egocentrismo sconfinato. Le foto dei grandi predatori, soprattutto per esempio quella del cucciolo di gazzella in bocca al ghepardo, sono potenti e dovrebbero farci riflette sul nostro posto nel mondo. Senza troppo polemizzare su fatti di recente accaduti alle nostre latitudini, dovremmo ricordarci che quando andiamo in giro nel mondo noi non siamo al vertice della catena alimentare, che gli animali, predatori compresi (soprattutto quelli) non sono quei peluche batuffolosi che la televisione ci ha mostrato con i film Disney e simili. Che la natura non è compassionevole e non mostra pietà, la natura è perfetta proprio perché non ragiona come noi e dovremmo ricordarci di muoverci con cautela invece di pensare di essere i padroni, là fuori come in casa nostra. Non è un peccato sentirsi impotenti di fronte ad una iena che, come hai perfettamente notato tu, ti fa capire che la notte e quel posto sono casa sua e tu sei solo un piccolo, fragile, potenziale pasto. É una cosa che deve far riflettere e farci tornare consapevoli del nostro posto nel creato. Ci sono luoghi su questo pianeta che non ci appartengono, lasciamoli ai loro abitanti piuttosto che caparbiamente cercare di assoggettarli alla nostra presenza. Abbiamo la grandissima opportunità di poterci spostare ed adattare un po' a qualunque contesto, animali e piante non ce l'hanno questa possibilità, non invadiamo il pianeta senza lasciar niente agli altri. Scusa la digressione un po' polemica e probabilmente anche troppo retorica, ma sono foto di una natura ancora incontaminata che non può lasciarci indifferenti. Grazie per il reportage, ciao.
  4. Ti invidio, sono da anni un tifosissimo dei Green Bay Packers (quindi sono di diritto un Cheese head) e mi piacerebbe molto andare un giorno a visitare la città...magari non in inverno viste le temperature da quelle parti. Il gufo tra le ombre è stupendo, e la foto gli rende giustizia.
  5. Il castello di Himeji si trova a Himeji appunto, non ad Osaka.
  6. Perdonami ma non è proprio così, nel senso che le donne che portano i guanti (fino al gomito come giustamente fai notare) sono una minoranza, quella signora è sicuramente giapponese. Le donne che portano protezioni contro il sole così invasive sono veramente poche ed è una cosa che è nata comunque non troppo tempo fa, nel senso che 20 anni fa nessuna donna portava quel tipo di guanti (parola della mia compagna giapponese). Probabilmente questo tipo di abitudini aumenterà col passare gli anni o magari scomparirà, ma attualmente non è una cosa così comune. Per Silvio, la signora sta solo purificandosi bagnando la statua.
  7. Foto stupenda che le rende somma giustizia. Una volta ho letto una bella frase detta da un gatto "non potrò essere tuo amico per tutta la tua vita, ma tu sarai il mio migliore amico per tutta la mia". Quando penso all'ultima micia che si è spenta mentre la coccolavo (leucemia a 5 anni) mi vengono ancora le lacrime, il dolore è molto intenso e solo chi, come noi, lo ha provato può capire cosa significhi perdere una di queste pallette di pelo. Amo i gatti da sempre ed una delle caratteristiche che me li fanno amare di più è che non sono dipendenti dal branco e non siamo i loro capi, ogni volta che ci cercano, ogni volta che ci dimostrano il loro amore...è qualcosa di gratuito e assolutamente voluto da queste creaturine stupende. Ovviamente anche i cani sono animali fantastici ma i gatti...riesco sempre ad instaurare dei rapporti che dire speciali è dir poco. Inutile dire che ogni volta dico "mai più un dolore del genere", ed ogni volta riprendo uno o due gatti. Dalle tue parole si capisce quanto anche per te sia stata speciale Tigre, mi accodo perciò ai messaggi di vicinanza.
  8. Bello scatto Silvio, se posso permettermi avrei calcato la mano in PP eliminando le figure a destra che distraggono un po' dal soggetto, forse un crop quadrato? A me la foto piace molto e ci leggo il messaggio della sempre più diffusa sostituzione della Persona con lo smartphone, in questo caso lo sguardo diretto viene assorbito dallo schermo e si guarda il mondo attraverso l'oggetto. Quasi che la signora si ripari dalla possibilità di vedere con i propri occhi affidandosi alla più tranquillizzante, anestetizzata realtà virtuale. Logicamente ogni foto è interpretata da chi osserva ed ognuno ci legge messaggi che pescano dal proprio essere, però l'importante è che lo scatto faccia pensare o che trasmetta qualcosa d'immediato come in questo caso per me. Complimenti, ciao.
  9. Grazie Max, bellissimo scritto. Sono da sempre un appassionato di orologeria ed apprezzo enormemente Seiko (e Grand Seiko), mi fa piacere che tu abbia scritto questa bella storia su una delle manifatture (a dir la verità una delle poche se vogliamo proprio parlare in senso stretto) più prestigiose ed importanti nel mondo dell'orologeria. La quantità di brevetti ed innovazioni che Seiko ha prodotto nella sua storia è enorme e di vitale importanza, peccato che troppe persone pensino a questo marchio solo come ad un produttore di orologetti economici buoni ma finita lì.
  10. Io ho usato per anni il 200 micro (fantastico) ma per Z sogno più una nuova ed aggiornata versione di questo signore quà (magari f4 fisso).
  11. Sì sono sostanzialmente d'accordo, della Fox ho un bellissimo coltello che è veramente fatto molto molto bene.
  12. Ma pensa te se dovevo scoprire così tanti appassionati di coltelli in questo forum, io sono la quarta generazione di arrotini/coltellinai della mia famiglia . Siamo di Scarperia (FI), paese piuttosto noto per la produzione di ferri taglienti anche se ormai da quasi sessant'anni non fabbrichiamo più niente ed il nostro lavoro è prettamente di affilatura di qualunque cosa debba tagliare (o quasi). Come arrotino sono ovviamente anche io appassionato di lame di ogni tipo e, avendo la compagna giapponese come molti di voi già sanno, non perdo occasione in quasi ogni mio viaggio nel Sol Levante di visitare qualche negozio che vende katana (originali antiche ma anche contemporanee) ed altro, lame che mi affascinano più di qualunque altra al mondo. Per come la vedo io al giorno d'oggi c'è una forte speculazione sui coltelli "custom", però almeno c'è un artigiano che produce dalla A alla Z un oggetto unico su commissione, ma soprattutto su prodotti di piccole industrie venduti al turismo come "fatti a mano" a prezzi di svariate centinaia di neuri. Oltre a questo la produzione in Italia la vedo abbastanza assestata su una qualità medio buona ma niente di particolarmente entusiasmante, soprattutto per le finiture dei coltelli. Poi anche in questo settore la Cina avanza sempre più con prodotti di pessima, scarsa, media qualità ma anche qualcosa di buono volendo, ma sono poche produzioni rispetto alla massa abnorme di pessimi prodotti.
  13. Ce l'ha un mio amico, confermo che è davvero imponente! Io sono un gattaro fatto e finito ma mi piacciono anche i cani, come del resto praticamente tutti gli animali della Terra. Una cosa però ho sempre pensato sui cani di queste dimensioni, non succede ma se succede che lui voglia aggredirti, cosa fai? Ecco, sono contrario nel tenere in casa animali che non siano in qualche modo affrontabili da un essere umano nel malaugurato caso ce ne sia bisogno. Incrocio relativamente spesso dalle mie parti una signora con un cane che sembra un Corso ma è ancora più grosso...ogni volta mi viene da pensare, ma che gli puoi fare a lui se decide di attaccarti? Inoltre, come spesso succede, vengono portati in giro senza museruola, ecco fino a che i problemi potrebbero riguardare solo il proprietario...ma in questo caso riguardano anche chi è nel posto sbagliato nel momento sbagliato, no grazie (nessuna colpa all'animale in questo caso, generalmente è colpa dell'uomo).
  14. Visto che un 70-200 f4 non è in roadmap (non che lo voglia personalmente) direi che mi piacerebbe moltissimo un 70-200 f4 MICRO, sulla falsa riga del vetusto 70-180 micro. Quindi un obiettivo realmente macro con RR 1:1, F4 fisso, con però prestazioni adeguate anche per un uso disinvolto come tele zoom da abbinare ad un 24-70/24-120 o simile in situazioni assolutamente diverse dalla macrofotografia/close-up. Stabilizzato sarebbe bene ma non necessariamente un obbligo, sarebbe bene fosse leggero e compatto.
  15. Mi unisco agli auguri ed apprezzo in toto l'editoriale del buon Mauro. Purtroppo da questa parte del pianeta pensiamo più a quante dosi farci a testa piuttosto che tagliare le gambe al virus vaccinando qualche miliardo di persone che non sanno neppure cos'è una siringa. Calcoli economici, roba che non compete a noi mortali, possiamo solo sperare di sopravvivere a questa pandemia, non solo fisicamente ma anche economicamente. Quì mi fermo perchè non è il luogo adatto a sfoghi personali. Per quanto mi riguarda terza dose tra due giorni, per il resto non ho mai avuto problemi visto che sono storicamente un antisociale conclamato e la mia compagna idem, per fortuna che stiamo così bene tra noi.
  16. Non ho partecipato al contest nè ho espresso pareri, sono l'ultimo quà che ha diritto di replica ma questa discussione è talmente interessante da aver catturato la mia attenzione. Il mio modesto parere è che Max abbia cercato di inserire l'elemento sbagliato nel posto sbagliato. Il che significa che l'elemento in sè è assolutamente meritevole di approfondimento, studio e discussione, ma non nel contesto nel quale è stato appunto inserito ovvero un contest senza un indirizzo preciso, aperto a tutto ed a tutti. Se d'altra parte è lodevole l'intento didattico che sta dietro a questo scatto, trovo che questi contest non siano il luogo giusto per approfondire e studiare fino a questo punto. Se lo scopo dei contest è quello di rinverdire la parte fotografica e pratica del sito, quello di far partecipare più persone possibile alla vita attiva del sito anche se solo con una foto o qualche commento e voto, penso che non sia necessario spingere sull'aspetto culturale e formativo "appesantendo" (passatemi il termine) questi spazi. Se oltre a far postare una foto ed esprimere un commento relativamente superficiale su altri scatti si riuscisse anche a far didattica ed a far crescere la cultura fotografica dei partecipanti sarebbe un bene sicuramente ma forse renderebbe i contest meno "scanzonati" e meno "leggeri", di fatto disincentivando magari qualcuno che non vuole partecipare a qualcosa di così "serio". Piuttosto, anche col rischio di una partecipazione minima o comunque sicuramente col rischio di restare più sotto traccia, sarebbe molto interessante aprire uno spazio nel quale discutere di cultura fotografica. Spazio nel quale postare foto che hanno uno scopo come quella di Max e scrivere commenti come il suo, grazie ai quali apprendere davvero tanto ed elevare appunto la nostra cultura fotografica. La dimostrazione pratica di quanto ho detto sopra sta proprio nel fatto che nel contest la sua foto non ha ricevuto attenzioni mentre quà ne stiamo parlando approfonditamente e con costrutto.
  17. Oggi sto ascoltando, e non mi annoia mai, Handmade Cities uscito nel 2016 ed album di debutto di Plini. Plini Roessler-Holgate è un chitarrista compositore australiano che scrive e suona pezzi prettamente strumentali che sono un mix tra rock progressive e djent. Per dare un'idea della caratura di questo artista basti sapere che l'incommensurabile Steve Vai descrive quest'album nello specifico come cit. "uno dei dischi di chitarra strumentale più belli, lungimiranti, melodici, ritmicamente e armonicamente profondi che abbia mai sentito"!!! Nella musica di Plini si ritrova l'influenza evidente di un altro dei grandi della chitarra rock, Joe Satriani, che Plini stesso dichiara di ammirare tantissimo ed in un'intervista dice "Ciò che trovo diverso nel modo di suonare di Joe è la sua capacità di creare melodie semplici e accattivanti e di esprimerle in modo così perfetto che non deve fare affidamento su passaggi appariscenti e trucchi interessanti per mantenere interessante il format della canzone strumentale". Ecco, è proprio questo che adoro di Plini, lo stesso modus operandi di Satriani, brani affascinanti, melodie accattivanti ma senza inutili virtuosismi o eccessi, c'è tutto ciò che serve per rendere quel brano meraviglioso.
  18. É esattamente il mio pensiero riguardo ai Nightwish, non c'è da aggiungere altro. Molto interessante questa digressione metallara, pensavo di non avere molti compari d'ascolto su questi lidi ahahahah
  19. Oggi, complice l'atmosfera uggiosa al di là della finestra, sto ascoltando del pop brasiliano di ottima fattura. La mia passata esperienza di vita in Brasile mi ha lasciato in eredità senz'altro l'amore per la bossa nova e per alcune altre perle musicali di quel paese, Marisa Monte è una di queste. Sto ascoltando l'album Infinito Particular del 2006, un album pop d'autore, con atmosfere rarefatte e rilassanti, con una Marisa mai invadente ma anzi suadente e dolcissima. Marisa, originaria di Rio de Janeiro, ha raccolto l'eredità popolare di icone della musica brasiliana come Elis Regina e Gal Costa proponendo una musica sofisticata e ricercata in contrapposizione con il graduale declino qualitativo e culturale della scena musicale ormai mondiale e non solo brasiliana. Nello stesso anno di uscita di quest'album è uscito anche Universo ao meu redor, album dedicato al samba rivisto in una chiave moderna, un disco che la stessa Marisa definisce "non è samba, ma di atmosfera di samba".
  20. Sto ascoltando l'ultimo lavoro dei Dream Theater, A View from the Top of the World.. Nonostante sia una band metal progressive, quindi un genere non troppo diffuso, è così conosciuta che immagino anche molti di voi li abbiano almeno sentiti nominare. Una carriera che si avvia verso i 40anni, nascono nel 1985 a Boston per volere del chitarrista John Petrucci, del bassista John Myung e del batterista Mike Portnoy. Sono certamente una della band che ha influenzato maggiormente la scena progressive dagli anni '90 in poi, con album incredibili come Images and Words, Metropolis Pt.2, Six Degrees of Inner Turbolence, A Change of Season ecc. Nel 2010 Portnoy decide di abbandonare i DT e per molti, me compreso, è finita un'era. Il sostituto Mike Mangini è un mostro sacro di tecnica, un musicista assurdo, ma Portnoy è unico ed i DT non saranno più gli stessi dopo la sua dipartita. Negli anni la produzione di questa band è cambiata notevolmente, per certi versi si è un po' addolcita con sonorità e strutture dei brani più semplici ed orecchiabili, rimanendo comunque sempre su un livello eccellente almeno dal punto di vista tecnico. Ascolto moltissimo metal di vario genere ma se c'è una band che ha un repertorio così vasto e di qualità dal quale è possibile estrapolare decine di brani di altissima caratura e sempre bellissimi da ascoltare, beh sono senz'altro i Dream Theater.
  21. É un po' il discorso della Sony A7IV, rispetto alla III ha un AF migliore, raffica migliore, video migliore ma in sostanza se poi quelle 3 cose non le sfrutti basta la III. Pensando a cosa potrebbe avere una Z6III, al prezzo maggiore al quale sarà proposta, credo di non sbagliare dicendo che sarà più performante in tutto. Ok, ma a me ed a moltissimi altri non sposta di una virgola l'af, il video, la raffica, tutte funzioni che non ho mai sfruttato per come sono concepite (mai fatta una raffica o messo in AF-C). Quindi sono perfettamente d'accordo con questo editoriale, ognuno dovrebbe essere sincero ed onesto con sé stesso, poi può comprare ciò che vuole anche se non gli serve ma almeno sappia cosa sta facendo e perché.
  22. Pianta che amo tantissimo anche io. In Giappone il frutto del Gingko, chiamato Ginnan (la G si pronuncia come quella di "gatto" quindi Ghinnan all'ascolto) lo utilizzano in vari sfruttando i semi che non emanano quello sgradevole odore. Per esempio è comune trovarlo in un piatto chiamato Cyawanmushi che è una specie di budino salato cotto al vapore fatto con uovo, ghinnan, funghi skitake, pezzettini di pollo, ed altri ingredienti vari. In autunno è veramente uno spettacolo per gli occhi la pianta del Gingko.
  23. É un singolo test ma da quanto vedo il confronto con il 2,8 chiuso a f4 è sostenibile senza sfigurare, anzi. Credo che siano veramente tutti di altissimo livello per cui lo scenario è davvero idilliaco, basta scegliere quello più confacente alle proprie esigenze senza patemi e senza pensare alla qualità complessiva che rimane per tutti altissima. Brava Nikon.
  24. Come fecero a suo tempo con le pietre miliari D3+D700, credo che vedremo altre due pietre miliari Z9+Zqualcosa (8?) ovvero il travaso in corpo non monolitico della tecnologia ammiraglia.
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