Pedrito

Sempre pungente, nevvero?

Quindi possiamo affermare trattarsi di una fotocamera PROFESSIONALE?

Vero, ma Roby non deve gestire file creati da una fotocamera di ultimissima generazione, e mi pare non abbia neanche particolari esigenze di post produzione, così che un software pur non aggiornatissimo ma di prestazioni complete può forse meglio aiutarlo più di uno recentissimo ma ridotto in alcune funzioni. E' vero anche che quest'ultimo è appunto aggiornato e in lingua italiana, quindi più fruibile sotto questi aspetti, e che il suo costo è decisamente abbordabile. Ma direi che solo Roby alla luce di queste considerazioni può valutare davvero ciò che può fare al caso suo.

Forse si tratta di una vecchia versione stand alone. Se il prezzo è coerente rispetto l'utilizzo che ne devi fare e i raw che vi devi sviluppare e, ovviamente, se il venditore è affidabile, perché no? Il menu in inglese, alla fine, non è un problema: il significato dei pochi comandi del sw si imparano abbastanza velocemente.

Grazie a tutti per i suggerimenti.

Per fare un piacere a degli amici impegnati con le loro compagnie in spettacoli di beneficienza, ultimamente mi è capitato di effettuare fotografie in teatri della mia città. Con un po' di pratica ho affinato la tecnica di ripresa e le immagini che sono riuscito ad ottenere mi sono sembrate decenti se non addirittura di buona qualità. Tuttavia credo di poter fare meglio, e sono qui a porre una domanda rispetto al bilanciamento del bianco da utilizzare in queste occasioni. Come è noto negli spettacoli teatrali (e non solo in essi) luci bianche e colorate si alternano ad illuminare le scene e gli attori, e pertanto i colori delle immagini ottenute variano in funzione di queste variabili. Dando per scontato che un fascio di luce blu o rossa modifica di conseguenza la scena e l'incarnato degli artisti, mi chiedo (e vi chiedo) però se sia utile inizialmente settare la macchina con un WB fisso e partire da quello per la ripresa e il successivo sviluppo dei raw, oppure lasciare al (buon) automatismo della mia fotocamera la scelta di esso. Spero di non aver fatto una domanda stupida, ma domandare è lecito e rispondere... è la cortesia che vi chiedo.

Mi hai fatto veramente divertire! PS Ascoltiamo sempre le nostre mogli/compagne/ecc.: sono i migliori critici dei nostri lavori perché "vedono" quello che noi fotografi non riusciamo neanche a scorgere, e spesso ci riportano sulla giusta strada...

E a proposito di eventuali incompatibilità o, soprattutto, problematiche per le ottiche della tua Nikon D7200, stai pur certo che l'acquisto di un Nikkor ti mette al riparo da queste evenienze. Tra l'altro, come hai visto, qualora all'interno di Nikon sorgano difficoltà nell'utilizzo di obiettivi di ultima generazione con macchine meno recenti, Nikon rende disponibili aggiornamenti firmware che risolvono il problema. Per le altre marche, poi, un breve test pratico potrà sempre permetterti di verificare la compatibilità tra corpo e lenti di brand diversi. Infine ti confermo anch'io che, pur non rappresentando questo sito la Bibbia della fotografia - né lo vuole essere - le esperienze che vi leggi sono assolutamente imparziali e competenti, e perciò affidabili. E la conoscenza personale fra molti di noi è un'ulteriore garanzia della fondatezza dei giudizi a seguito delle rispettive pratiche che vengono messe a fattor comune a beneficio di tutti.

Onirica e originale! Mi piace

No, "solo" € 7690, iva inclusa... La finta leva di ricarica mi lascia basito, questa volta mi sembra si tratti davvero di una caduta di stile da parte di questa famosa azienda. Però va anche detto che molte case dovrebbero prendere esempio dal marketing Leica: via via che dai vari modelli vengono meno alcune funzioni, maggiore è il prezzo che viene richiesto con il motivo che la fotografia che così è possibile effettuare diventa più pura da permettere ai fotografi "di concentrarsi esclusivamente sull'atto di creare immagini". E' assurdo, ma geniale se tutto ciò alla fine genera €€€€ e $$$$$

Davvero interessante per chi come me ama tutto ciò che ha un motore. Complimenti Roby!

Bella serie, Nicola, sia per l'idea che per la realizzazione.

Sì, è vero, non esistono gatti perfidi, così come non esistono cani cattivi. Esistono invece condizioni dovute agli umani che rendono meno socievoli i primi o addirittura pericolosi i secondi. E concordo sul fatto che il gatto non è mai stato realmente addomesticato come il cane il quale, essendo in più un animale di branco, nei millenni ha fatto un percorso con l'uomo che l'ha reso più adattabile con le abitudini e le necessità di quest'ultimo. Aggiungo uno scatto fatto a Orgosolo tanti anni fa in cui mi colpì il messaggio che appare sul murales e che ripropongo qui: mi sembra il miglior omaggio alla razza felina. Concordi?

Amo gli animali, ma se dovessi prendermene in casa uno opterei per un cane, mai per un gatto. Ho visto gatti maschi correre come dei pazzi sulle tende di casa (sì, proprio SULLE tende, con i danni che si possono immaginare) o marcare il territorio di casa (intendo IN casa)... Ho visto gatti femmine seguire ovunque e come un'ombra la padrona di turno, pretendendo che qualsiasi porta o porta-finestra rimanesse aperta (anche in pieno inverno) per ottenerne il passaggio pena graffi sugli stipiti o interminabili miagolii fino all'ottenimento di quanto richiesto... E potrei andare avanti a lungo a raccontare. Comunque i gatti di questi locali, che avevo visto in tv in reportage dal Giappone, sembrano tutti molto amichevoli e simpatici, e credo che potrei frequentarli (i locali e i gatti) senza problemi magari affezionandomi a qualche bestiola. Ma non sarà che i loro avventori hanno avuto le mie stesse esperienze e preferiscono avvicinare lì questi felini piuttosto che averne uno in casa propria?

Per fare solo un esempio, anche la Lamborghini non è più italiana da tempo, ma continua a produrre in Italia eccellenti automobili acquistate in tutto il mondo e riconosciute "italiane", aldilà della sua proprietà. Se la produzione rimane in Italia e, soprattutto, i suoi molti centri di ricerca rimangono operativi senza essere smantellati o trasferiti, non vedo in questo passaggio grandi svantaggi.

Mi pare che il "miracolo tecnologico" sia riferito al fatto che, pur utilizzando su una macchina di nuova generazione obiettivi non concepiti per essa, le prestazioni sul campo risultino di grande qualità malgrado la presenza di un adattore fra l'una e gli altri. E mi sembra appunto questa una grande notizia sia per l'attuale mancanza di un dignitoso parco obiettivi S che per il fatto che molti fotografi desiderino utilizzare ancora e fin da subito le proprie lenti. Piuttosto: anche i Sigma operano correttamente davanti al FTZ?

Ponte Buriano, Arezzo (L'Arno sotto "il ponte della Gioconda")

Fantastiche! La grande bellezza nell'infinitamente piccolo...

Huawei P9 Lite, formato 4:3, 4MB Inserisco due immagini solo ridimensionate per il web. Nella prima, effettuata in pieno sole, non mi sembrano male la lettura delle ombre e la tenuta dei dettagli sul bianco della pavimentazione. Nella seconda, in luce artificiale (500 ISO), mi pare apprezzabile la leggibilità complessiva dell'immagine. La fotocamera del telefono ha anche un menu "Pro Foto" che permette la selezione manuale di AWB, ISO, tempi ed EV oltre che la scelta del tipo di misurazione esposimetrica, e consente quindi una certa flessibilità nello scatto. Ma pensare di ottenere dal telefono prestazioni vicine a quelle di una fotocamera, beh...

La storia della patata drogata della strega mi ha tolto un po' della serenità che le tue belle foto mi trasmettono, ma ho apprezzato sia le immagini che la divulgazione scientifica a corredo.

Se un obiettivo mi serve, e mi serve tanto, e so che lo userò tanto, e mi aspetto tanto dal suo utilizzo, beh, lo compro senza pensare a fare economie. E se davvero farà al caso mio, ogni centesimo speso per il suo acquisto sarà ben ripagato dalla soddisfazione che mi darà. Poi si può anche acquistare qualcosa di non indispensabile, per giocarci o per la curiosità di come potrebbe essere utilizzato, perché il suo modico prezzo ci invoglia a farlo. Ma avendo ben chiaro che, nel mercato fotografico, spendere poco è quasi sempre sinonimo di qualità approssimativa. Ma un bambino per divertirsi non ha bisogno del pallone dei Mondiali: giocherà con grande soddisfazione anche con un Super Tele di plastica da pochi euro...

Perfettamente d'accordo. Sarebbe come per un alpista appassionato rimandare la scalata ad un "ottomila" per attendere di raggiungere magari a 60 anni di età la tranquillità economica per pagarsi volo, permanenza, attrezzatura e staff in Nepal e tentare l'impresa. Aggiungo che può invece essere coerente l'acquisto di quel tal zoom XY o di quel tal macro WZ "perché costa una stupidata", se si tratta di un oggetto non strettamente necessario per i propri usi ma che, comprato per curiosità, può magari disvelare prospettive interessanti e diventare in seguito per l'acquirente il punto di partenza per sperimentare forme diverse e nuove di fotografia.

Ecchecavolo, qui abbiamo solo l'Arno d'argento, che dalle mie parti è pure in secca e d'argento ormai non è più. Vabbè, vediamo che possiamo fare...

Ma su, dai... E' come per chi, come me, è stato colpito dall'enorme problema della luce parassita della D750 appena acquistata. Ma per pigrizia e, soprattutto, per non perdere l'uso della macchina per i 20/30 giorni necessari alla riparazione, poi non ho mai proceduto a inviare la fotocamera a LTR. Ad oggi, dopo tre anni e mezzo e alcune decine di migliaia di scatti, solo per 2 volte mi è capitato di rilevare questo fenomeno. Un NON problema.

Dunque il "Made in Japan" che fa capolino dietro il display viene confermato dalla qualità costruttiva generale della macchina, a dispetto della rotellina PSAM che contraddistingue le macchine prosumer (o "non pro")? Perché il prezzo attuale a cui viene proposta non appare proprio da categoria prosumer...