Pedrito

Begli scatti i primi due, Roby!

Al tuo posto avrei insistito un po' di più nella ricerca di inquadrature diverse sfruttando le lenti che avevi disponibili, il soggetto e la luce mi sembravano prestarsi molto.

Complimenti Enrico, le tue foto raccontano bene quello che hai descritto a parole.

Poi, quando hai un attimo, pubblica gli altri scatti interessanti che hai portato a casa!

Belle immagini e bel racconto di un appassionato di fotografia e non solo, che riesce a coniugare tante attività diverse con le capacità tecnica e organizzativa e la caparbietà tipiche di un ingegnere. (E' un complimento! )

Francesco, mi ha fatto piacere leggerti qui e guardare le tue foto.

Belle immagini, Gianni, e che belle auto!

Se avessi alternato le immagini con altre riprese da differenti angolazioni o in location diverse la serie sarebbe stata ancora più gradevole. Ma leggo che hai altri scatti: puoi pubblicarne qualcuno?

Come un attaccante che realizza in area di rigore semplicemente spingendo in rete il pallone dopo una corta respinta del portiere.

Facile segnare così? Sì, ma bisogna essere lì, pronti, al posto giusto e al momento giusto...

Begli scatti, Massimo, per nulla banali e, per questo, interessanti pur effettuati in una città super fotografata.

Riguardo il tuo inedito minimal kit con cui ti sei mosso per le strade di Parigi, non era necessario scomodare Ming Thein: nel mio piccolo avrei potuto darti gli stessi identici suggerimenti, tanto è il tempo da cui fotografo con la stessa filosofia!

Fra le righe dell'articolo si fa inoltre riferimento a un insegnamento che credo importante e che anch'io ho fatto mio, cioè l'impegno/l'abitudine ad usare un solo obiettivo non tanto "per viaggiare leggero", quanto per imparare a vedere attraverso il mirino con maggiore attenzione e a cogliere quanto di fotograficamente interessante ci scorre davanti senza essere distratti da altro. Oltre che un bell'esercizio è anche un modo per imparare a concentrarsi sul soggetto e sulla migliore composizione per ritrarlo al meglio, senza dimenticare che così facendo è più facile essere pronti a scattare per non perdere momenti interessanti.

Benvenuto nel club "Only one lens"!

Molto suggestive, Paolo!

Grazie per il passaggio.

La mostra si è chiusa lo scorso 2 maggio ed è stata un successo nel gradimento di chi l'ha visitata per la qualità dei lavori presentati. E, nel nostro piccolo, crediamo anche noi, soci del fotoclub, che sia stata una delle migliori sotto questo aspetto.

L'unico rammarico, a cui peraltro non avremmo potuto ovviare, è stato quello delle presenze dei visitatori: sarà stato per i due ponti concomitanti per programmare una breve vacanza, sarà stato anche per il bel tempo finalmente arrivato dopo un lungo periodo di piogge che ha invitato molti a frequentare luoghi all'aperto, fatto sta che abbiamo registrato una partecipazione di pubblico inferiore rispetto alle precedenti edizioni.

Ma, tant'è: i complimenti ricevuti sono stati il più grande premio all'impegno di tutti per la riuscita della mostra.

E adesso, tutti fuori a scattare per preparare la prossima edizione!

Bel reportage!

Non conoscevo il Deposito né l'opportunità di poterlo visitare: avrei cercato di farci un salto per vederlo e scattare anch'io qualche fotografia.

Le informazioni sui mezzi esposti fanno parte di tue conoscenze personali oppure si possono ottenere durante la visita?

Interessante racconto e belle foto. Bravo!

Il 17/3/2018 at 11:11, Roby C dice:

...

Vabbè.. una la metto..  che poi, sono tre.. e tutte quante non sono io l'autore dello scatto.. 

...

Contento ora?

Mizzeca, sei praticamente uguale a come sei ora, a parte il normale imbiancamento (invernale?)!

Complimenti.

Bella storia Roby!

Dopo aver visto il tuo autoritratto nascosto dalla bella Nikon F, io che ti ho conosciuto quando già avevi... la maggiore età, mi sorge però una curiosità: com'eri a 20/30 anni? Perché non completi questa breve biografia con una tua bella foto degli anni ruggenti?

Bellissimo contributo per tutti noi appassionati di auto e motori!

Bravo Roby.

Che meraviglia queste Alfa! Bravo Roby ad avercele fatte rivedere e ricordare.

Quelle di oggi non mi entusiasmano più, almeno non come quelle di qualche anno fa.

Ancora rimpiango la mia rossa spider del '96, da cui mi separai per sostiturla con un auto più adatta al mio lavoro...

Bellissime!

Stampare, stampare...

Bravo Roby, un posto straordinario perché assolutamente inusuale!

Mi hanno colpito i piatti e le stoviglie coi loghi di oli e benzine: non li userei mai per mangiare, credo che mi sentirei nel palato sapori di lubrificanti e carburanti.

Suggestionabile? Forse...

Belle foto e bel racconto.

Forse, al posto tuo, avrei meglio selezionato le immagini evitando qualche ripetizione, rendendo più efficace la serie.

Sì, belle le prime due foto che rappresentano il "tuo" vento.

Hai provato invece qualche scatto con tempi più lunghi? Forse saprebbe evidenziare diversamente o addirittura meglio il vento che hai descritto. 

Bellissimi anche gli scatti che hai aggiunto ai primi (hai fatto delle aggiunte o sbaglio?), davvero originali e ottimamente eseguiti, oltre che suggestivi.

Immagino che li hai anche sviluppati a colori: per curiosità, come sono?

Grazie a tutti del passaggio!

Molti visitatori fotografavano senza problemi e non è vietato farlo: è un vantaggio per gli stessi operatori che, lo ricordo, espongono e vendono le opere in fiera e che pertanto beneficiano della visibilità che qualsiasi forma di comunicazione dà loro.

Riguardo invece al fotografare nascostamente, beh, fa parte del gioco nel genere: se chiedessi alla gente di mettersi in posa si perderebbe la spontaneità della situazione, né sarebbero "genuine" le immagini riprese.

Ovviamente bisogna sempre rispettare i soggetti evitando di riprenderli in atteggiamenti sconvenienti o offensivi, così come evito di fotografare minori che possano essere riconoscibili, salvo di ottenere il consenso dei genitori, ecc.

Mi sembra una ricerca molto interessante e le immagini sono davvero belle e personali.

Mi stupisce essere il primo a commentarle (e ad apprezzarle).

Condivido il commento di bimatic (non ricordo il suo nome di battesimo) sulle immagini un po' cupe, ma apprezzo il testo a margine delle foto che ne dà un'interessante lettura e ben ne illustra alcuni aspetti.

Anche nella mia città, Arezzo, dove ogni prima domenica del mese si tiene da 50 anni la più grande Fiera Antiquaria d'Italia, vicino a pregevoli oggetti d'arte si vedono cose che nulla hanno a che fare con l'antiquariato ma, tant'è, la legge del commercio guida le scelte degli organizzatori e forse anche quelle del pubblico che la frequenta.

Bravo Egidio, foto piacevoli, ben fatte e per nulla scontate.

Bella lente il 70-200 f/4, sarebbe l'unica mancante per andare a completare il mio parco obiettivi e sostituire il 70-300 G VR mai troppo amato.

Vabbé, alla massima focale per ora mi faccio bastare il 24-105 Art appena acquistato, ma chissà che un giorno...

Bella storia e belle foto!

Bravo, e bravo anche all'intervistatore per essere riuscito a "farti raccontare" così bene.

Per curiosità,  hai scelto tu le foto o sono state condivise con Silvio?

Belle foto, Paolo!

Questa serie, per quello che riesco a vedere dal mio pc, rispetto alla prima che hai postato mi sembra meglio sviluppata grazie ad un contrasto più accentuato che rende più interessanti e "personali" gli scatti.

Mi piaceva anche la prima serie - te lo avevo scritto - ma queste hanno decisamente una marcia in più.

PS  Chissà come sarebbero le prime con lo sviluppo effettuato come queste ultime...

(Salvo che per quelle non avessi appositamente scelto quel tipo di caratterizzazione).