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Pedrito

Nikonlander Veterano
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Tutti i contenuti di Pedrito

  1. Possiedo una Z6 di cui sono soddisfatto ma che qualche volta denuncia i limiti della sua progettazione di qualche anno fa (ad esempio la messa a fuoco su soggetti in rapido movimento): per questo sarei interessato alla sua naturale evoluzione, oltre che per avere la disponibilità di una macchina più prestante ed aggiornata. Non che ne abbia urgente bisogno: ultimamente fotografo davvero poco, ma quando prendo la fotocamera in mano apprezzo se lo strumento è più "docile" e flessibile alle mie esigenze. Ho votato anche per la Zs: curioso per come potrebbe essere, soprattutto se fosse leggera e maneggevole come la mitica progenitrice alla quale potrebbe ispirarsi.
  2. Eccellente reportage, Max. Immagino che, conoscendo bene la manifestazione avendola frequentata più volte, hai potuto affinare la tua ricerca fotografica per concentrarti su volti, situazioni e colori che meglio la caratterizzano e che forse risultano più interessanti per chi osserva le immagini. Almeno per me questa è l'impressione che hanno dato le tue fotografie.
  3. La mia preferenza va alla 36 di Alberto Salvetti, per la delicatezza ed eleganza dell'immagine e per la tecnica di ripresa che consente di avere ben a fuoco i soggetti e gradevolmente sfocato il resto, accentuando la gradevolezza complessiva della foto.
  4. Per quest'anno spero di avere più tempo e, soprattutto, più occasioni per uscire a fotografare, ciò che mi è molto mancato l'anno scorso. Il prossimo imminente progetto è l'allestimento della consueta mostra annuale del fotoclub di cui faccio parte: "Itinerari" - questo il nome della mostra - si svolgerà anche quest'anno a fine aprile, precisamente dal 23 al 29 aprile ad Arezzo e mi vedrà partecipare con un lavoro a colori, manco a dirlo, a tema street. Pubblicherò un post qualche giorno prima dell'inizio della mostra per ricordare l'evento ed invitare chi volesse visitarla. Aggiungo che in contemporanea ad essa si svolgerà anche Foto Antiquaria, la mostra mercato nazionale di materiali e attrezzature fotografiche d'epoca (ma ci sono anche prodotti attuali) che si tiene due volte l'anno in città e che richiama tanti appassionati da ogni parte d'Italia. Poi nel corso dell'estate spero di poter avere modo di fotografare la natura in escursioni sull'appenino tosco-emiliano e di fare street photography in paesi e città che visiterò per turismo.
  5. Posto che Venezia all'alba (leggi: senza turisti) è meravigliosa per averla provata, e posto anche che ho i bioritmi di una civetta anziché di un'allodola, ma non riesco comunque a capire: che c****o ci vanno a fare le maschere alle 5 o alle 6 del mattino nella città semi-deserta? La gente per le calli è poca e i fotografi forse sono ancora meno (ed è ancora buio per scattare delle belle foto in cui far risaltare gli sgargianti colori dei vestiti) per avere la soddisfazione di farsi ritrarre da essi, e probabilmente a febbraio è anche freddino per stare in giro dall'alba al tramonto. E' per non pagare il nuovo ticket d'ingresso per la laguna?
  6. Immagini interessanti (come sempre) e testo a margine intelligente e divertente. Riguardo le modalità di ripresa di questi scatti credo che sia l' "onestà intellettuale" del fotografo a renderle in qualche modo "degne" di essere pubblicate e come tali apprezzate: l'importante è appunto comunicare come sono state raccolte. Ma non tutti i fotonaturalisti hanno questa tua sensibilità, a cominciare da certi documentaristi televisivi che ti fanno dire wow! quando osservi i loro lavori, ma che spesso ti instillano il dubbio che non siano del tutto genuine le loro meravigliose immagini.
  7. La mia preferenza va alla n. 8.3 di marcovitrotto. Le cime dei monti imbiancate ed il grande stormo di uccelli che solca il cielo diretto chissà dove esprimono la bellezza della natura e suggeriscono la libertà di un lungo viaggio.
  8. Se si tratta di rappresentare paesaggi ed atmosfere di Cumiana, io avrei proposto le foto con la legna e con i numeri civici che secondo me, oltre a poter ben rappresentare lo spirito della cittadina, sono anche fotograficamente interessanti. Ovviamente attendo anch'io la tua pag. 46 (non quella della Settimana Enigmistica) per le soluzioni, misteriosa come l'Area 51...
  9. Pedrito

    L'anno che verrà

    Buon Natale e tanti auguri a tutti gli amici di Nikonland!
  10. Per me la serie Z9 va oltre le mie necessità, per cui non sono interessato ad una sua evoluzione. Attenderei invece l'evoluzione della mia attuale Z6 se, come viene detto, la terza serie avrà quelle migliorie che potrebbero convincermi a permutare la mia macchina.
  11. Begli scatti ed altrettanto coinvolgente il tuo racconto: sembrava di essere lì... Complimenti!
  12. Uso correntemente la mia fida Z6 e, quando mi è necessario un secondo corpo, le affianco la D750 per la quale ho ancora diverse (buone) lenti F. Mantengo ancora la vecchia D300, la mia prima reflex, che saltuariamente utilizzo per mantenerne in efficienza otturatore e batterie, e che per affetto non voglio alienare.
  13. Una grande perdita che mi ha molto rattristato soprattutto quando, dopo aver apprezzato le sue fotografie, nel tempo ho potuto conoscere meglio anche il suo genio e la sua storia attraverso mostre e documentari a lui dedicati, fino ad ispirarmi a lui nella ricerca dei miei scatti di strada. R.I.P.
  14. Frequento Nikonland praticamente da quando esiste perché lo trovo informato, equilibrato ed educato: e mi astengo dallo spiegare meglio questi aggettivi, ché chi naviga da un po' su queste pagine capisce perfettamente ciò che intendo. Per gli stessi motivi non frequento altri siti Nikon, se non per mantenermi informato su aspetti che qui vengono trattati poco o per nulla, e comunque con incursioni brevi e sporadiche. Francamente aborro leggere notizie o commenti superficiali o peggio, di parte, e mi annoiano le polemiche on-line. E sotto questi aspetti Nikonland, tranne qualche rara occasione, non mi ha mai deluso.
  15. Perché le locomotive sono in funzione pur trainate dal locomore elettrico?
  16. Per vari motivi negli ultimi tempi non ho frequentato molto Nikonland, salvo leggere ogni tanto qualche contributo per rimanere aggiornato su Nikon & C., e rimango sorpreso per quanto leggo qui adesso. Mi dispiace molto, sia per il contributo che Silvio e Massimo hanno sempre dato a Nikonland, sia dal punto di vista personale avendoli conosciuti entrambi ed avendo apprezzate le loro qualità umane e le elevate competenze tecniche: non poterli leggere qui o rivederli in un futuro ipotetico incontro Nikonland (come accaduto più volte in passato malgrado tempo e distanze) mi rammarica assai. Ma in generale il rammarico che provo - e che forse provano altri qui come me - è apprendere di dissapori fra persone tra cui c'era amicizia (più o meno stretta che fosse) e condivisione di passioni comuni: aldilà di Nikonland, è questo che mi dà più amarezza. Ma prendo atto del fatto aggiungendo sommessamente che, per la fatica che richiede mantenere Nikonland attiva ai livelli a cui siamo tutti abituati, perdere dei validi contributori significa rendere un po' più dispendioso il lavoro e un po' più povera la qualità dei contenuti.
  17. Io ho ancora sia la D300 che la D750, e domenica scorsa quest'ultima l'ho usata come secondo corpo accanto alla Z6 per fotografare ad un battesimo. Ho ancora delle (ottime) ottiche F, e dalle foto che ho portato a casa devo dire che la non più giovane reflex è stata al passo con la mirroless sia nell'uso che nei risultati. E aggiungo anche che mi ha divertito scattare con il suo rumoroso clic clac, soprattutto perché era sempre immediatamente pronta allo scatto senza la necessità di essere "svegliata" dopo una breve inattività come richiede la Z6. Poi, alla domanda riguardante l'eventuale interesse ad acquistare una nuova reflex, risponderei sempre che no, non sono interessato, perché le Z sono così evolute rispetto alla precedente tecnologia (pur avendo la mia Z6 ormai qualche annetto) che mai tornerei indietro.
  18. Scatti molto suggestivi. Complimenti!
  19. Pedrito

    WEC 6 ore Monza

    Mi piacciono le foto che sei riuscito a portarti a casa, soprattutto alla luce delle difficoltà che hai evidenziato. Forse io al posto tuo più che alle auto mi sarei dedicato a fotografare le persone che, quando sono così tante e - immagino - variegate, fanno irrimediabilmente prevalere in me l'anima dello street photographer perché diventano soggetti estremamente interessanti (anche perché tante e chissà quanto strane...). Con gli anni sono diventato anch'io come Mauro meno tollerante alla gente e al casino (oltre che alle alte temperature). Ma io sono io...
  20. Una bella serie di foto "stradali", ed alcune veramente riuscite: per me, la prima di apertura, lo spettacolo di strada, il fotografo con i cavalli ed il gruppo in rosa.
  21. Non so se lo comprerò, ma mi attira molto per le sue caratteristiche di leggerezza e versatilità, oltre che per il favorevole rapporto qualità/prezzo. Non ho mai avuto un super tele (a parte quando da bambino giocavo a calcio nel cortile sotto casa...) e nel caso sarei tra quelli che prima acquistano un obiettivo e poi decidono se gli serve. Non è da me, ma ho fatto il Classico e non sarò mai un ingegnere...
  22. Articolo interessante, come lo sono sempre i tuoi. Se posso andare un po' OT ed allargare il discorso, la ricerca dell'inquadratura, la "cura" dello sfondo e di quanto può distrarre l'osservatore dell'immagine, beh, è un aspetto che tutti i fotografi devono curare quando scattano. Anche i fotoreporter che, per definizione, non sempre hanno tempo e modo di cercare la migliore inquadratura possibile, anche loro non possono ignorare alcuni fondamentali aspetti della ripresa se desiderano che le loro istantanee siano incisive ed efficaci come si aspettano. E ti dirò di più, Silvio: questo tema è così trasversale nei generi fotografici che forse meriterebbe maggiore visibilità ed un ampliamento della sua discussione nella parte dedicata ai Discorsi sulla Fotografia. Quella con la F maiuscola.
  23. Un reportage... ponderoso per numero di foto, didascalie puntuali a complemento di ciascuna e pazienza per sviluppare e postare tutto qui per il nostro godimento. Complimenti Gianni!
  24. Pedrito

    il suono del Silenzio

    Bel reportage. Dove si dimostra che non è necessario volare a 10 ore dall'italico Stivale e sobbarcarsi lunghi tragitti su sentieri sterrati a bordo di un Defender per divertirsi e portare a casa immagini belle ed interessanti che documentano la bellezza della Natura... Bravo Valerio.
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