Valerio Brustia

Questa la so!!! Si chiamava Fasulo quello che ha infilato il pirellone ed uccise, ricordiamolo, due impiegate della regione Lombardia. Un suicidio criminale. Se non ricordo male il blocco motore del Piper trapasso' l'edificio.

17-55 ma 17 50 mi dice niente Ok sigma. Sono impreparato

Per certo 200-400/4 vr II 80-400/4.5-5.6 vr 24-70/2.8 14-24/2.8 Afs 60 micro Afs 105 micro e credo d'aver intravisto un 24-120 ....ma perché so ste robe

La moglie e il figlio grande. Sto fotografo ha dovuto tirare il freno a mano, non ha più potuto fare quei grandi servizi che mi hanno stregato fin dalla mia prima copia di ng magazine america che aprii 25 anni fa Ed in effetti quei servizi, di quello spessore narrativo, su NGm non li trovo più da parecchio.

Mi piacerebbe contribuire, ho molto materiale. Confesso di essere messo male con il tempo, non è una novità ma adesso è pure peggio.

Tze, figurati ...

Mi chiami sul lavoro e mica posso rispondere sempre! Su ng wild sta passando un bel doc su photo ark. Joel Sartore è confermato il numero uno

Io sono stato a Dieppe nel '98 !!! La sede della Renault Alpine è lì e me la sono trovata davanti: spettacolo. Che bel ricordo

Come è bella la stratos, anche con quel colore da scarafaggio ...

Ma c'era anche una Stratos?? Dov'è, tiratela fuori! La lancia martini delle foto qui postate è una 037 ben successiva alla stratos. Bei ricordi, ma quanti incidenti mortali...

La novità è nel materiale siliconico che dovrebbe facilitare l'accesso ai comandi. Per contro quel tipo di materiale è una calamita per polvere e sporco. Di sacche stagne ce ne sono tante produzioni, ma tutte ( mi pare faccia eccezione solo EWAMarine) offrono l'oblo anteriore, quello dell'obiettivo, in materiale plastico. In genere è un policarbonato che si riga solo a guardargli addosso. E' un peccato perchè queste sacche vanno benissimo per tutte quelle situazioni potenzialmente dannose: pioggia battente, fango, polvere in sospensione. Ma se per ripulire l'oblo frontale lo grattuggi trasformandolo in un filtro flou, allora finisce subito la musica.

Ma mica ti devi giustificare, il larice è la conifera del monte Rosa, del Bianco, del Gran Paradiso. Ti dirò, quando trovo in pieno inverno una conifera con gli aghi resto perplesso, in effetti son cresciuto tra i larici con il loro sottobosco rosso di aghi e povero di funghi.

Bravo! a parte il fatto che in tutto il video non mostrano mai come si raccorda il gommone con le ghiere su cui vengono avvitati l'oblo anteriore ed il finestrone posteriore (dettaglio non da poco giacche ' quello è il vero punto debole), ma santiddio ci devono chiedere per forza dei soldi per realizzare sto preservativo ?????? maddaiii, che lo facessero, poi contiamo gli annegati: se su mille sono meno di 10 lo compro. Dubito che diffenderanno mai questo dato Le sacche impermeabili EwaMarine hanno oltre trent'anni di storia, la ditta non è fallita, quelle funzionano. Mica un caso che quei sacchetti di cellophane riescano a costare oltre 250 euro. Ci tengo a precisare che trattasi di dispositivi stagionali: quel che ha tenuto bene questa estate non è detto si comporti uguale il prossimo anno e tra due anni è consigliabile sostituirlo.

In effetti se vogliamo dare una accezione cromatica per il caso in oggetto vedo molto bene il MARRONE. Le notizie che avete riportato, al di là delle battute, sono un po' tristi. Intendo dire che mi spiace per i lavoratori cinesi, per contro è bello osservare come Nikon concentri la sua attività su prodotti di qualità lasciando la produzione di massa ad altri (spero...). Per il Sud America invece non giubilo affatto, è triste osservare come sarà caotico per i fotografi del continente americano colorato procurarsi materiali e usufruire di assistenza qualificata. No, è brutto. Certamente la tassazione folle dei paesi del Centro-Sud America non è responsabilità di Nikon; sua invece è la scelta di ingrassare HK, ma che devono fare? Quelli pagano e smerciano volumi spaventosi in tutto il mondo.

Io ho contribuito a rimpolpare il mercato grigio del centro America. Chiedo scusa a Nikon, ma non era certamente nelle mie intenzioni

Evidentemente Dario visita poco le Alpi occidentali. Il larice è tipico dei terreni acidi terreni che si creano sul granito e non sui calcari dolomitici.

Ocio per formati 6x4.5 cm in su la soluzione di Roby è molto valida. Per il trentacinque mm invece siamo un po' scomodi perché si viaggia a cavallo della repro 1:1 (con una FX )e gli errori anche minimi di parallelismo si accentuano molto di più . Da qui il vantaggio di una struttura rigida come l'adattatore E1 2 3 come si chiama quel coso, rispetto allo stativo da rproduzione. Due note ulteriori sempre in relazione alle dia 24x36: per quanto buono l'obiettivo da riproduzione difficile che non butti dentro un po' di aberrazioni qui e là e comunque la messa a fuoco sulla repro 24*36 è veramente faticosa in questo lo scanner vince e vince anche per il software integrato di correzione righe e piccole schifezze presenti sul film che invece con la repro dobbiamo spulciare a mano. Nella mia esperienza per quante volte ci abbia provato e per quanti aloni siano presenti nella sezione ottica del mio scanner Nikon questi vince sempre su qualsiasi diapo riprodotta. Ma le dia 6x7 le digitalizzerò alla maniera di Roby, D800 105 micro G, profilo flat iso 100 f/11, 1/8 s o 1/4s, temp color 5250k fissi.

Hoila' che bella! E che bel bosco anche secco secco. Ma l'hai vista dove penso che tu vada spesso? (Un po' ermetico ma penso che Massimo comprenda)

Ma sì han fatto giù un grande casino per niente, o meglio, c'è la sottoscrizione al classic finchè ci sarà ed è ben questo il punto: l'incertezza del futuro. Io la vedo come te, non mi piace che il mio flusso fotografico sia forzosamente legato ad un unico strumento °propietario. Ma sta succedendo così, i risultati che ottengo con il mio LR4 , OOmente migliorabili secondo Michele, a me vanno già bene così come sono. Non sono e non sarò mai un ottimizzatore avanzato del file, come del resto non sono mai stato un bravo stampatore ai tempi del film tant'è che il 99% del mio archivio (10k foto schedate) sono DIAPOSITIVE, ciò dovrebbe chiarire il mio intento fotografico. Potrei anche digerire la faccenda dell'abbonamento del resto già pago una RAI che non guardo (RAI 5 fa eccezione: ho beccato Francone Mussida che raccontava gustosi aneddoti, ma alla quinta passata del concerto 2014 dei Lynard Skynard francamente mi scade anche RAI 5)E' il trend di ADOBE che mi dà sui nervi; la sensazione è di vincolo stringente nei confronti degli utilizzatori, una posizione dominante che si fa valere. Sul Cloud: non fa per me, lo dico subito no. Anche se ci fosse una broad band da stare male, le mie foto stanno a casa mia, al massimo il terzo BCK ma niente di più. Uè ma saran ben fatti miei dove "ritiro le scope"?? PS C'è una registrazione dei Lynard dal vivo credo della seconda metà '70 dove eseguono tutta tirata "Free Byrd". Il palco è una bocca aperta enorme da cui esce una lingua smisurata che funge da passerella; l'assolo a tre chitarre lo fanno lì sopra, con 30 metri di prolunga per le chitarre, sospesi sullo stuolo di folla. Uno spettacolo: credo che Duane Allman abbia guardato giù dal cielo quel giorno. Ecco: RAI 5 passami "quel" concerto!

Ecco detto fatto, ho perso l'insurrezione dei bolscevichi perché son schiantato nel sonno sotto i colpi dei moschetti della guardia dello Zar Nicola II. Questo di Sky e' un abbonamento estremamente utile!!! Vuoi mettere?