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Valerio Brustia

Nikonlander Veterano
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Commenti blog pubblicato da Valerio Brustia

  1. Non è un aquila ma un Biancone, è la metà di un'aquila. 
    La risposta è no

    le cornacchie, come le gazze, sono animali sociali o semi sociali. Non sono prede tipiche dei rapaci perchè si sanno difendere, il becco dei corvidi non va mai sottovalutato, essendo poi animali con uno zic di cervello in più, i grandi rapaci li "gestiscono" cioè sanno come farli allontanare alla bisogna. Tipicamente non tollerano predatori alati nell'intorno del loro sito di nidificazione, li affrontano al volo e li disturbano fino ad allontanarli. 

    Il corvo imperiale in assoluto è il più spavaldo, ecco lui sì che guarda negli occhi l'aquila reale senza nessuna reverenza. Ho sempre pensato che il corvo tolleri l'aquila e non viceversa 

    • Sono d'accordo 1

    Libeccio e Nikkor Z 180-600 ad alti ISO

    La qualità dell'aria è fondamentale. porto qui due esempi ,limite, in zona marina. L'acqua ha un effetto veramente devastante sugli strati d'aria immediatamente sovrastanti. In condizioni di calura e assenza di vento onestamente 300mm sono già troppi.

    qui in condizioni prossime al limite: scogliera fronte mare

    300mm in FX
    35_SAR_0089.thumb.jpg.0d2b882744dec51ae38437237ad51cd6.jpg

    Stessa posizione 800mm in DX (1200equiv)
    35_SAR_0090.thumb.jpg.a4e2e76c551358ba5e99b81e787ca5b0.jpg

    Tanto per ricordo, un pellegrino non lo si incontra tutti i giorni. Su 50 scatti 3 -4 decenti, il tremolio sul falco inganna l'AF e comunque non esiste più un piano di messa a fuoco che sia "piano"

    Poichè mi piace andarmela a cercare, ho provato qualcosa che NON SI DEVE FARE: ripresa raso al suolo in stagno retrodunale. 
    35_SAR_0193.thumb.jpg.08190652a61ba2a0b1b7c56a686b6529.jpg
    35_SAR_0192.thumb.jpg.48c89b1cfc24bb8096d50cd0f994c028.jpg
     

    Finchè ti vengono "vicino" in qualche modo si porta a casa l'mmagine: 800mm in DX (1200 equiv)
    image.thumb.jpeg.b63cfd4e0afe931a5300ae82b916d718.jpeg
     

    Ma poi uno ci prova lo stesso: juv di volpoca
    image.thumb.jpeg.c4e27c8dcc55f714eb4cdca08da8ee5e.jpeg
    come dicono in Corea -NUN ZE PO'-

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    • Eccellente, grazie ! 1
  2. 32 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

    Sicuramente Nanni Moretti in "Caro diario" episodio "isole" dove lui a Salina passeggia lungo il laghetto di Lingua e l'aliscafo alle sue spalle sembra che lo stia rincorrendo verso terra, compensando focale e sfondo in zoomata

    sai che non me lo ricordo, e che l'ho visto almeno 2 volte

  3. Bello!!!! 
    Se non ricordo male lo usò Orson Wells ne "l'infernale Quinlan", ed anche Salvatores, sono sicuro perchè me lo ricordo, ma non lo sono del film forse era in "puerto Escondido"

    Comunque Dario, sei andato su un po' leggerino e si vedeva che dopo un po' barbellavi dal freddo, il video lo dimostra: stai strizzato nelle spalle == freddo cane.
    Mi hanno segnalato (anni fa) degli amici indigeni che quelle vasche scavate nella roccia, che si vedono bene nel video,  sono popolate da tritoni crestati.

    Ti risulta?

    sono belle le colline del piacentino, davvero belle.

    grazie della condivisione

    ciao

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  4. Massimo

    fai mente locale

    piccioni, ratti, scarafaggi .. gabbiani e cornacchie (e taccole), son tutte bestie che a chi più, a chi meno, ci fanno schifo.
    Ebbene, queste bestie hanno tutte il comune denominatore di esser ottimamente adatte al ns ecomondo e ci vengono ad abitare senza essere invitate, c'è da farsi qualche domanda.

     

    Silvio,

    il tema che lanci qui è quello delle "relazioni" ed è il più difficile da trattare perchè ci vogliono le condizioni giuste, come dice Massimo, occorre che i pianeti si allineino.
    Tecnicamente parlando, il goal è mostrare la concomitanza di universi paralleli (umano e animale) che  si osservano, convivono spesso l'uno all'insaputa dell'altro. Personalmente ho notato che molto raramente è possibile usare il grandangolo per aiutarci a descrivere il fenomeno, tante volte è il tele più indicato perchè, sfruttando la compressione prospettica, ci permette di avvicinare i piani. Certo che quando si può ricorrere al grandangolo è una festa, ma occorre che chi va in primo piano, normalmente la bestia, sia molto confidente, è rarissimo. Il tele purchè si mantenga la corretta leggibilità dei piani diversi è molto molto più versatile. C'è una foto che vorrei realizzare e la vorrei fare qui vicino a casa: le minilepri sui bastioni del parco della mia città. La immagino con le luci e le persone che camminano sullo sfondo e i roditori sul selciato ripresi al loro stesso livello. Non l'ho ancora fatta perchè finisce che mi arrestano.

     

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  5. Sempre interessanti queste storie di natura. 

     

    800mm sono una bella lunghezza e se l'aria è indecente non ci puoi far nulla. Invece ti consiglio, per il futuro, per riprese come queste (in serie) di escludere il WB auto e impostare un WB in K così, almeno cromaticamente, le immagini saranno tutte egualmente calibrate all'origine. Per l'esposizione invece vedi tu, ognuno ha il suo modo di gestirla, ma qui (essendo il cielo lo sfondo dominante) anche uno 0.2 stop di differenza d'esposizione si vedono. Se mostri una foto sola non se ne accorge nessuno, ma se le accosti son dolori.

     

  6. 19 ore fa, Tanker ha scritto:

    ma ricordo male o un difetto simile capitava anche sulle ottiche che montavano una lente di fresnel?

     

    NON SCHERZIAMO: se dai tele PF 300-500-800 venisse fuori quella roba lì ... credo non esisterebbe Nikonland
    :)


    Come individuato da chi mi ha preceduto, il problema è di compressione JPG eccessiva, che taglia i toni intermedi mangiandosi le sfumature. Basta verificare i parametri di esportazione di LR e passa la paura

     

     

    • Sono d'accordo 2
  7. 5 ore fa, cris7 ha scritto:

    Nooo, :-) la mitica strada dello Stelvio è stata finita nel 1825 e fino verso la fine dell'800 era aperta tutto l'anno.

    Va che la statale ss38 è del 1928 e comprende il passo, evidentemente già in essere. Credo che il vero flusso cominci con la realizzazione del collegamento da e per il passo che è questo poi l'argomento della discussione

  8. Fermo restando che ciascuno usa la fotografia come meglio crede, per gli scopi che si prefigge che sono ovviamente personalissimi, insisto nel ricordare un aspetto che riguarda la vasta massa di fotografi "naturalisti" o sedicenti tali che, negli ultimi 20 anni sta proliferando a manetta.

    L'azione antropica è famelica ed inarrestabile ed a noi "fotonaturalisti" toglie i soggetti: siamo per forza di cose in aperto contrasto.
    Per questo specifico aspetto, chi dirige i suoi obiettivi sulla NATURA, dovrebbe aver coscienza della situazione e per questa ragione il racconto di Silvio del presente post dovrebbe essere mandatorio per qualunque fotonaturalista.

    La NATURA sembra a gratis, ma così non è. Il costo di mantenimento degli ambienti naturali non è immediatamente misurabile con la pecunia, ma lo si può pesare direttamente con Doveri e Regole. Nei luoghi deputati alla conservazione certe azioni si possono compiere altre no. 

    Venendo al Gipeto allo Stelvio, pregherei di leggere la time - line seguente che aiuta ad inquadrare la situazione.

    1913: ultimo gipeto delle Alpi abbattuto in valle d’Aosta

    1928: costruzione ss38  Passo Stelvio

    1935: istituzione Parco Nazionale Stelvio

    1998: primo involo di reintroduzione del gipeto allo Stelvio

    La strada è stata realizzata prima dell'istituzione del Parco Nazionale ed entrambe son figlie di anni non propriamente splendenti per la storia del nostro paese. Ci sono poi  70 anni di antropizzazione prima della reintroduzione del Gipeto, Gipeto che mancava da quelle zone da oltre 85 anni.
    Ecco bella e servita la ricetta del pasticcio.

    E ora cosa vogliamo fare?
    Non esiste una soluzione che non leda le libertà (acquisite) di almeno una delle 10 categorie umane di frequentatori del passo. L'unico che ORA è sicuramente "leso" è il Gipeto che, timido com'è, di certo non gradisce il rombo delle Harley o lo sferragliare dei desmodromici. Ma il Gipeto non è umano, qui non scrive, non è iscritto alla camera di commercio e poi ... è arrivato nel 1998, anzi ce lo hanno riportato!!

    Le foto di Silvio sono l'innesco per una riflessione che io credo sia necessaria a tutti, un pungolo di disincanto rispetto greenwash spudorato, al limite del ripugnante, che ci bombarda quotidianamente.
     

    Bravo Silvio

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    Greta Van Fleet : Starcatcher

    Ah ma allora non sono solo io ad aver nasato del "buono" da sti 4 pistola americani. 

    Onestamente ho visto in tv un loro live che mi ha spento un po' di entusiasmo: tanta scena e poca sostanza. Ma credo possano fare meglio. 

    Una apparizione uscita male non merita giudizio eterno.

     

  9. 1 ora fa, Max Aquila ha scritto:

    Ah...

    io non ci credo che Andrea Purgatori sia morto di morte naturale 

    Non voglio neanche pensarlo. 
    Fosse così vorrebbe dire che a raccontare la storia di ieri, con i suoi miserabili retroscena, c'è il rischio di poter cambiar qualcosa, com'era ai tempi di Giancarlo Siani per capirci.
    Ecco, son sicuro che oggi non è così.

    Mi dispiace per Purgatori, cxxo mi dispiace.

    Tornando al tema: dottò, decollai dall'aeroporto di Comiso a maggio. Nel corridoio, invece di belle immagini turistiche della Sicilia, le foto di Falcone  Borsellino e relativi crateri erano in mostra. La sensazione di presa per il culo fu forte assai.
    Come te un po' di memoria la conservo anche io.  

    Un abbraccio Max

  10.  

    25 minuti fa, cismax ha scritto:

    sono io quello ha postato il commento divertito. Non conosco Valerio di persona, ma per quanto ho avuto modo di conoscerlo leggendolo, a me quella pareva una battuta, col primo pano sugli occhi spiritati. Certamente una battuta molto vicina alla realtà delle cose, ne sono sicuro - mi sono ritrovato anch'io in un paio di situazioni di vera difficoltà fisica (una volta è stato salendo sul Monte Bianco, nulla a che vedere con questo, ma il disagio che ne consegue non è affatto piacevole - ma vedo che Valerio dissemina spesso i suoi racconti di battute per alleggerire e rendere più accattivante il tutto e se anche si trattava di una situazione obiettivamente al limite, ho creduto volesse farci ridere su.

    Spero di non aver travisato.

    MACCHE' TRAVISARE HAI COLTO! In questa vita bisogna RIDERE ogni volta che si può che fa solo bene!!

    Per questo apprezzo tantissimo i perculamenti di Max e Mauro, anzi: li cerco e loro lo sanno.
    Che delusione da chi si prende troppo sul serio, poi abbandona Nikonland, eddai...

    Sul tema età/sforzi/caldo

    Mauro dice il vero ma Silvio mi ha smascherato.
    In realtà sono tutte azioni ben calibrate. Se son stanco mollo un po' di zavorra e faccio due viaggi: son 2Km si e no di intrico forestale per andare dall'auto alla riva, un percorso che conosco solo io. Ci sarà un perché non ci viene nessuno,  non lo conosco, non lo so e non lo comprendo. Mia moglie, per esempio, non ne vuol sapere...o.O

    Il caldo si, è il vero nemico e tanti anni fa arrivai al tracollo. Aprivo il sentiero a giugno, nelle ore + calde, con un'umidità da svenire ed arrivai a tanto così da perdere i sensi: non avevo quarant'anni. Ho preso la misura ed il sentiero lo manutengo tutte le settimane da marzo in poi. In estate è affrontabile, si suda, ma come a correre, forse meno.

    E' per questo che in estate esco alle 18.00, alle 19.00 .. alle 20.00 DA CASA, vuol dire essere sul pezzo alle 21.00, godersi un'ora e mezza di luce che muore e poi tornare all'auto, nel buio pesto (fresco) con la torcia frontale. Caricarsi di meno? si se si cammina di più. Ad esempio so che posso fare traversate alpine con non più di 10-12kg di zavorra. Ma se il percorso è piano, e se non è troppo lungo (10-12km max, 15km siam già fuori) allora si può incrementare il carico. Uso treppiedi in carbonio e sto lasciando a casa quello grosso con la boccia da 74mm. Lo uso solo con il 600/4 in mezza stagione, quando fa più fresco. Ehhh è tutto un bilanciare le cose... è anche il bello

    Sull'acqua del Sesia:

    è un po' meno immonda di quella del Ticino, il letto di sabbia la filtra e i paesi che vi si affacciano hanno cambiato, negli anni, le loro tristi abitudini. Ma ci vuole ACQUA e questa si sta veramente riducendo in modo massiccio ( in una settimana il fiume è calato di 25cm ). L'acqua della Lama Grande è stata a tanto così da essere potabile, poi l'uomo ci mette mano...TDC...non sono le deiezioni animali selvatici a devastare ma la deviazione di canali irrigui si, cribbio e questo mondo qui non c'è più:

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  11. Silvio e Mauro avete ragione entrambi. Bisogna intendersi sullo scopo d'uso della fotografia.  Per me e' sempre stato uno strumento di indagine e non di creazione.

    Questo deve essere chiaro, ma l'ho sempre affermato, non e' una novita'. Va da se' che poi il lettore ci veda altro ed e' nelle cose della comunicazione.

    Il Gps non lo accendo consuna e non mi serve ;)

     

  12. Grazie a tutti

    ho piacere nel rilevare un certo interesse.

    La sera il caldo si riduce ed e' sopportabile...si suda e si espellono tossine. Il guaio e' arrivare sul posto con il necessario. Questo e' il bagaglio di ieri

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    25kg tra tutto. Ma mi son portato la cssa

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    E' ststa una notte fresca, piacevole ma stamane gia' slle 6.30 stavo pezzando. Alle 9.45 son dovuto scappare Ero appostato na non ho resistito oltre, un caldo micidiale. Peccato. Smontare il campo e tornare all'auto e' ststo un supplizio. Ho fatto di corsa che non ne potevo piu. Alle 12.00 ero sotto la doccia  e mi devo ancora ripigliare

    son piallato.

    Fortunatamente  domani sono in ufficio ;)

     

     

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