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Alberto73

Nikonlander Veterano
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Tutti i contenuti di Alberto73

  1. Non ho cambiato il contenuto della borsa ma la borsa: da qualche giorno ho aggiunto questa al mio 'parco borse'
  2. Questa è la mia foto scattata nella stessa situazione (wb Auto0) Quella di Andrea con lo stesso settaggio vira pesantemente sull'azzurro!
  3. Questi sarebbero tutti motivi per comprarla non per non farlo... comunque i tempi di attesa son davvero lunghi.... (pensare che a me son smbrati tanti 3 mesi per un portatile... )
  4. LoL... magari! grazie ma mi limito a documentarmi e a riportare le informazioni che trovo nei miei testi Grazie! ho deciso di recuperare le foto dei luoghi che ho visitato negli anni passati e ce ne sono di belli!
  5. Su pc uno Trend Micro che dovrebbe essere uno dei migliori antivirus in circolazione ma anche un minimo di attenzione non aprendo mail palesemente di 'phishing'
  6. Alberto73

    [luoghi] Castel Valer

    In Val di Non, nei pressi di Tassullo e in posizione dominante rispetto al paesetto, troviamo Castel Valer. Premetto che essendo un edificio di proprietà privata, non è consentito fotografare gli interni. Il castello, il cui nome sembra derivi dalla cappella dedicata a San Valerio presente al suo interno, risale al 1211, quando venne edificato come guardia militare di un’antica strada romana dai conti di Appiano. Ma Per trovarne traccia su documenti scritti dobbiamo però arrivare al 1297, periodo in cui il Tirolo si espanse in Val di Non. Il castello cambia proprietà intorno alla metà del XIII secolo, quando viene espugnato da Ulrico I di Coredo. La famiglia Coredo ne resta in possesso fino al XIV secolo, allorché subentrano gli Spaur, che ne sono proprietari ancora ai giorni nostri. L’attuale castello si compone di due serie di edifici costruiti in epoche diverse: la prima, denominata ‘castel di sotto’, risale al XIV secolo, mentre la seconda, o ‘castel di sopra’, al XVI secolo. Fino a qualche tempo fa le due parti del castello appartenevano a due rami separati della famiglia Spaur ma poi, con l’estinzione di uno dei due, la proprietà si è unificata ed ora gli eredi del compianto conte Ulrico Spaur (venuto a mancare nel febbraio del 2021) ne stanno trattando la cessione con la provincia di Trento tra i possibili acquirenti. Il nucleo originario, ‘castel di sotto’, si sviluppa attorno alla torre ottagonale al centro dell’edificio che, oltre alla particolare forma della sezione, è, con i suoi 4 metri di altezza, la torre più alta della zona e le particolari aperture in cima ad essa permettevano di individuare eventuali assalitori e di difendere il maniero dai loro assalti. Entrati in possesso del castello, gli Spaur dettero il via, all’inizio del XVI secolo, al suo ampliamento con la costruzione di nuove cinta murarie e abitati che costituiscono la parte denominata ‘castel di sopra’. Da fortificazione militare, quindi, il castello diventa, col passare del tempo, sempre più edificio residenziale. Negli ultimi venti anni il conte Ulrico si è preso cura del complesso facendo eseguire un accurato restauro che hanno riportato il castello al suo splendore originale, anche con la ricostruzione del tetto effettuata utilizzando tegole realizzate a mano, dando l’impressione a chi vi entra di tornare in certo modo al medioevo. Un ponte di pietra permette di raggiungere il portone di ingresso e quindi di accedere al castello che, agli occhi del visitatore, si presenta come un piccolo borgo medioevale con le stradine che si snodano tra gli edifici. Con i suoi 5.500 mq, le sue oltre 100 stanze, delle quali ricordiamo, tra le più riccamente decorate, il salone degli Stemmi e le stanze Madruzziane, il castello conserva tutti gli arredi originali perfettamente conservati, che conferiscono un particolare pregio a tutta la costruzione. Da ricordare la presenza, all’interno del castello, della già citata cappella di San Valerio, affrescata da Giovanni e Battista Baschenis. Il committente dell’opera fu il conte Rodolfo Spaur che, avendo concesso loro fondi elevati, permise agli stessi di decorarla con materiali rari (come malachite e azzurrite) e impreziosirla con dorature. Dalla parte opposta dell’ingresso si trovava l’armeria del castello della quale, a causa di un cedimento del terreno sottostante e del conseguente crollo dell’edificio, non rimane più nulla, nemmeno del suo contenuto, probabilmente raccolto tra le macerie dagli abitanti del luogo. Pertanto, questa è una delle poche parti del castello che non si sono potute ricostruire. Altre aree o stanze visitabili che mi limito a ricordare sono il cortile, i giardini, la cantina, la cucina gotica, gli studi adiacenti, il loggiato, le stanze madruzziane, dal principe vescovo Carlo Emanuele Madruzzo che qui trascorreva l'estate, e il Salone Ulrico. Ricordo infine che è possibile entrarvi solo con delle visite guidate ad orari prestabiliti. Le informazioni contenute in questo articolo sono tratte da: https://visitcastelvaler.it/it/ https://www.visitvaldinon.it/it/poi/castel-valer/https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Valerhttps://www.pinetahotels.it/blog/castel-valer/https://www.ladige.it/territori/non-sole/2022/01/11/castel-valer-c-e-l-intesa-per-il-passaggio-alla-provincia-operazione-da-oltre-15-milioni-di-euro-1.3101262https://www.trentino.com/it/cultura-e-territorio/castelli/castel-valer/https://www.cultura.trentino.it/Luoghi/Tutti-i-luoghi-della-cultura/Castelli/Castel-Valerhttp://www.castellideltrentino.it/Siti/Castel-Valer Qui trovate Gli altri articoli del mio blog. Al prossimo articolo! Ciao ciao!
  7. #12 Roarr! (27 febbraio 2022) Nikon Z6 - 24-70/4 ( a 36 mm f4 iso 800 t. 1/80)
  8. E chi usa Mac che anti virus usa? 🤔
  9. Alberto73

    Z9 : prime consegne

    Se ti fa lo stesso te lo fanno per il primo di aprile... ma di cartone e con un pesce disegnato sopra
  10. #22 Ove Sile... (30 maggio 2021) Nikon Z6 Nikkor Z 24-70/4S
  11. Non so se posso o vado troppo OT ma credo che questo possa interessarti!
  12. Intel fino alla 11 generazione stava perdendo terreno nei confronti della concorrenza, in primis AMD, pur detenendo ancora una buona fetta di mercato ed avendo venduto, a quanto ho sentito magari qualcuno può smentirmi, più della rivale AMD ma più per mancanza di prodotti in vendita di quest'ultima che per meriti propri. Con la nuova architettura Alder Lake si direbbe che abbiano aperto la via per il rilancio della 'casa blu' e le nuove cpu dovrebbero aver fatto un bel passo avanti. Cosa può portare questo nuovo innesto in Intel dato che la via è già tracciata? io spero che lavorino anche dal lato consumi e temperature, apple col suo m1 ha introdotto un chip che consuma poco e scalda altrettanto (mi pare parta da 25° mentre le cpu intel da 50/60° cosa che ha permesso al macbook air ddi rinunciare all'unica ventola mal collegata che aveva ed essere sempre prestante salvo che per utilizzi molto pesanti)
  13. ho aggiunto il testo all'articolo! (come per quello su Tokyo)
  14. Difficile immaginare come potesse essere, in giro per il web ho visto delle ricostruzioni di come poteva essere l'aspetto esterno, ma l'interno chissà...
  15. Per quanto mi riguarda no, non la comprerei! Personalmente l'estetica delle attuali Z non mi dispiace mentre non mi interessa una versione retrò, mentre se volessi cambiare una delle mie z in futuro è più probabile che mi interessi una Z6III (la II non l'ho mai presa in considerazione a prescindere).
  16. Premessa: il materiale fotografico di questo articolo risale a qualche anno fa! A nord della penisola di Sirmione troviamo, in posizione panoramica sul Lago di Garda, un luogo conosciuto come le ‘Grotte di Catullo’. Non si tratta effettivamente di grotte e nulla ha a che fare con Gaio Valerio Catullo. La definizione di 'grotte' è dovuta ai primi viaggiatori arrivati in questo luogo nel Quattrocento che, vedendo la costruzione ricoperta di vegetazione, credettero di trovarsi di fronte a delle grotte naturali. Si tratta in realtà di una grande villa romana ivi costruita agli inizi del I° secolo D.C. poi abbandonata nel III secolo. In quel periodo parte della sua decorazione architettonica venne spostata nell’altra villa romana di Sirmione. L’attribuzione della villa al poeta di origine veronese è dovuta al fatto che, nei suoi componimenti, riscoperti nel XV secolo, Catullo descrive il ritorno alla ‘amata casa di Sirmione’. L’edificio però non può essergli appartenuto in quanto è probabile che sia stato costruito dopo la sua morte, mentre della casa citata dal poeta non si hanno riferimenti sulla possibile ubicazione. Quando e perché la villa sia stata abbandonata non si sa nulla, ma il fatto di aver trovato delle tombe al suo interno risalenti al IV/V secolo dimostra che a quel tempo si trovasse già in stato di abbandono e che venisse usato come cava di materiali da costruzione. Il recupero vero e proprio dei resti archeologici è stato iniziato tra il 1939 e il 1940 quando la Soprintendenza alle Belle Arti ha avviato un programma di scavi e restauri e, successivamente, ha acquisito tutta l’area archeologica per poterla meglio tutelare. La villa occupa una superficie di 2 ettari ed è stata solo in parte riportata alla luce. Di tutto il complesso, il piano nobile è la porzione giunta ai nostri giorni in condizioni peggiori, anche per il fatto che dopo il suo abbandono è stata usata come cava di materiali, mentre il piano intermedio e quello inferiore si sono conservati meglio. L’edificio è a pianta rettangolare, misura 167 x 105 metri, e, sui lati corti, presenta 2 avancorpi: quello meridionale in cui si trova l’ingresso della villa e quello settentrionale dove c’era un’ampia terrazza belvedere collegata ad altre terrazze. Essendo costruita su un terreno in pendenza, il progetto venne adattato alla conformazione del terreno, per cui in alcune parti l’edificio si compone di tre livelli, in altre di due e nella parte meridionale di un solo livello. Vennero inoltre realizzate delle imponenti strutture di sostegno. Una delle parti ancora visibili oggi è il criptoportico (portico nascosto) che si sviluppa lungo il lato occidentale della villa. In origine quel portico, suddiviso in due navate, era coperto da una doppia volta a botte che sorreggeva la sovrastante passeggiata porticata. Adiacente ad esso troviamo un impianto termale costituito da un vano più ampio, indicato come piscina dotata, probabilmente, di un ipocausto, ossia un pavimento sorretto da pilastrini collegato alle intercapedini delle pareti della vasca. In queste e sotto il pavimento circolava l’aria calda prodotta da una caldaia che riscaldava l’acqua. La ‘piscina’ è tutto ciò che ne rimane. La parte centrale dell’area ospitava un ampio giardino, mentre oggi è presente il grande uliveto che, con le sue 1500 piante e grazie all’ingente lavoro di recupero, permette di produrre un olio extravergine di oliva conosciuto come ‘olio di Catullo’. Nella parte nord troviamo la cosiddetta "aula dei giganti", al di sopra della quale si trovavano le sale di rappresentanza più belle assieme alla grande terrazza panoramica. Con l’abbandono della villa e il degrado delle strutture queste ultime sono collassate nella sottostante aula. Il ‘grande pilone’ è uno degli elementi più imponenti di sostegno dell’edificio e l’ultima parte della villa che vedono i visitatori prima di arrivare all’uscita. Le informazioni contenute in questo articolo sono tratte da: https://it.wikipedia.org/wiki/Grotte_di_Catullo https://museilombardia.cultura.gov.it/musei/grotte-di-catullo-e-museo-archeologico-di-sirmione/ https://www.tuttogarda.it/sirmione/sirmione_villa_catullo.htm https://www.museionline.info/tipologie-museo/grotte-di-catullo https://sirmionebs.it/scopri/arte-e-monumenti/grotte-di-catullo/ https://www.bresciatourism.it/cosa-fare/grotte-catullo-sirmione/ http://iviaggidiraffaella.blogspot.com/2018/02/sirmione-le-grotte-di-catullo.html Qui trovate Gli altri articoli del mio blog. Al prossimo articolo! Ciao ciao!
  17. Aggiornato l'articolo con delle didascalie!
  18. 1) la n° 20 per la scena particolare colta 2) la n° 17, sarà che mi piacciono i treni storici, ma mi sembra che meriti e il colore mi sembra comunque adatto 3) la n° 18, trovo molto bello l'effetto ad arco delle stelle sopra quel vecchio edificio abbandonato
  19. #15 'Sempre più in alto' Nikon Z50 + AFS 70-300 13 agosto 2021
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