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Alberto73

Nikonlander Veterano
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Tutti i contenuti di Alberto73

  1. ma sopratutto quanti sono quelli che usano una Nikon invece di una Sony... quando non usano una action cam. questi ultimi sono probabilmente la maggioranza!
  2. Tra le mie nikon non ho citato la FM3a perché sostanzialmente non è attiva, avendola io usata una volta sola...
  3. L'unica cosa che mi resta sono 2 obiettivi: il 70-300 e il 20 mm per il resto solo z sia come corpi che come obiettivi.
  4. Per quanto mi riguarda al momento non ho ne la possibilità ne l'interesse a prendere qualcosa di grosso come una z9, la d3 per me è stata l'ultima fotocamera di quel tipo. l'unica cosa che ora potrebbe interessarmi sarebbe una z6 che non soffra di rolling shutter....
  5. "Le auto da corsa non sono né belle né brutte. Diventano belle quando vincono." Enzo Ferrari direi che quest'anno le Ferrari sono decisamente brutte... e Vasseur sta facendo campagna acquisti ma ci vorrà un po' prima che i nuovi entrino a regime me nel frattempo... un team vincente, se teniamo il paragone con l'orchestra, deve anche saper accordare gli strumenti altrimenti... 😅 Comunque Pecco è primo in campionato e l'ultima gara è arrivato davanti a Martin per cui... non è che stia facendo proprio schifo (che dovrebbero dire sennò Marquez e Quartararo?)
  6. Come scritto in un articolo di qualche anno fa, l'abbazia di S. Eustachio e stata sottoposta, nel 2017, aun secondo e più massiccio intervento di restauro. I precedente, del 1992, venne effettuato in modo parziale. Posto qui alcune foto di confronto in cui si nota che l'area dell'abbazia, in stato di abbandono e non più visitabile prima dell'intervento, ha subito in linea di massima un restauro conservativo volto a consolidare le strutture e non a ricostruire tutto l'edificio. L'unica eccezione è costituita dalla torre antica, collocata all'ingresso dell'area, che è stata ricostruita in base alle ricerche storico/fotografiche. Qui trovate Gli altri articoli del mio blog. Al prossimo articolo! ciao!
  7. Grazie! se non l'hai visto nel mio blog c'è anche un articolo sull'abazia dopo il restauro! prossima cosa che farò sarà fare un articolo di confronto tra prima e dopo.
  8. già... ultimamente ho avuto poco da dire... ora vedo di ravanare un po' nel mio archivio e vedere se ci ricavo qualcosa di interessante.... oltre a questo Comunque ho aggiunto il link al video sotto l'articolo del duomo di cefalù.
  9. Dell’abbazia di S. Eustachio oggi non rimangono che pochi resti abbandonati. Risalente al XI secolo, fu edificata, su un possedimento donato da Ottone III a Regimbaldo di Treviso (appartenente a quella che passerà poi alla storia come la famiglia dei Collalto) come segno di riconoscenza per la sua indomita fedeltà in battaglia. Fu costruita per volere di Rambaldo III di Collalto e dalla madre, la contessa Gisla, con lo scopo di limitare il potere dei vescovi di Treviso con un'istituzione che dipendesse direttamente dal pontefice, il quale dal canto suo non vedeva di buon occhio l'espansione del potere temporale e religioso dei vescovi trevigiani, sostenitori dell'imperatore. L’abbazia, in seguito, ottenne dal successore Rambaldo IV ricche donazioni, seguite da una serie di privilegi ed esenzioni da parte dei Papi (nel 1231 papa Gregorio IX riconosceva a Sant'Eustachio il controllo di trentacinque tra pievi e cappelle poste in tutto il territorio trevigiano sino a Mestre), diventando così uno dei siti monastici di primaria importanza dal punto di vista politico e culturale dell’epoca. Il monastero, così, poteva contare su vasti possedimenti ampliati nel corso dei secoli e, a conferma della totale autonomia dell'istituzione, i rettori delle chiese si formavano presso il seminario della stessa abbazia. Al periodo di massimo splendore fece seguito la gravissima crisi trecentesca (scisma d'Occidente, peste nera, invasioni degli Ungari) della quale i vescovi approfittarono per estendere la propria influenza sui possedimenti dell'abbazia. Nel 1521, ormai decaduta e nota per il malcostume dei suoi frati, l'Abbazia fu soppressa a seguito di una Bolla del Papa Leone X e divenne una prepositura della famiglia dei Collalto. Tra il Cinquecento e il Seicento l'abbazia divenne un importante polo culturale. Qui vennero ospitati, tra gli altri, Pietro Aretino, Gaspara Stampa e tra il 1553 ed il 1555 vi si stabilì anche Monsignor Giovanni Della Casa, che proprio qui trovò ispirazione per la stesura del suo Galateo. Tra il 1744 e il 1819 il complesso fu guidato dal preposito Vinciguerra VII di Collalto, uomo colto e capace che lo trasformò in un'importante azienda agricola retta da esperti e studiosi. Fu grazie a lui che la prepositura sopravvisse alle soppressioni napoleoniche di inizio Ottocento, che invece colpirono la vicina certosa di San Girolamo (di cui oggi non rimane alcuna traccia). Nel 1865, tuttavia, le autorità ecclesiastiche giudicarono inutile e obsoleta questa istituzione che fu definitivamente soppressa, e il titolo di abate trasferito al vescovo di Treviso. Durante la prima guerra mondiale, dopo la rotta di Caporetto, con il conseguente spostamento del fronte sulla nuova linea Altipiani-Grappa-Piave, l’abbazia venne a trovarsi nel mezzo dello scontro armato. Il sito abbaziale di Nervesa venne fatto presidiare da contingenti della Royal Artillery Britannica. L’artiglieria Austriaca, di conseguenza, sparò numerose salve di cannone sull’edificio, danneggiando irrimediabilmente la struttura. Le informazioni contenute in questo articolo sono tratte da: http://www.montello.eu/visitare-il-montello/17-turismo-montello/visitare-il-montello/23-abbazia-sant-eustachio-montello http://www.venetofilmcommission.it/location-guide/item/2666-abbazia-di-santeustachio-nervesa-della-battaglia.html http://www.battagliadelsolstizio.it/index.php?option=com_content&view=article&id=22&Itemid=149 http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2015/10/27/news/abbazia-caso-politico-svenduto-il-marchio-1.12339348 https://it.wikipedia.org/wiki/Abbazia_di_Sant'Eustachio http://www.magicoveneto.it/Trevisan/Montello/MAbbazia.htm Qui trovate Gli altri articoli del mio blog. Al prossimo articolo! Ciao ciao!
  10. Buono a sapersi... aggiorno subito che son rimasto indietro con gli aggiornamenti 😅 la 'manina' che si vede sulla foto del display immagino sia relativa alla stabilizzazione dell'ottica...
  11. Io ho la FTTC da qualche anno, praticamente da quando ho preso casa, non ho la gigabit ma come banda non mi posso lamentare e la linea è generalmente stabile. l'unica cosa che mi rompe è avere il cavo in fibra di Open fiber che passa quasi a fianco della mia porta di casa e non potermici attaccare...
  12. Alberto73

    My model for today

    Grazie e come? lo sfondo è quello che vedo dal balcone di casa mia...
  13. mi sono appena imbattuto in questo video... non è un test ma semplici impressioni d'uso (lo dice lui stesso che non ne ha le competenze) però lo trovo interessante dato che tra chi fa video su Youtube Sony imperversa... anche se qui il paragone è con un iPhone...
  14. Alberto73

    Duomo di Cefalù

    Uno dei posti a cui mi sento più legato è una piccola cittadina in provincia di Palermo: Cefalù! Tale legame affettivo è dovuto sia al fatto che questi luoghi racchiudono ricordi d’infanzia, sia che qui è nata mia nonna materna. Della provincia di Palermo era anche il nonno, suo marito, originario di un paese chiamato Torretta. Caratteristica principale della città, che la rende molto visibile, è la rocca che la sovrasta. Non mi accingo però a parlare non parlerò della rocca, bensì di ciò che si trova nel cuore della città, ovvero il Duomo, il cui nome corretto è ‘Basilica Cattedrale della Trasfigurazione’. Una leggenda narra che la sua edificazione sia legata ad un voto fatto da Ruggero II d’Altavilla, primo re di Sicilia. Il re, sorpreso da una forte tempesta, avrebbe fatto voto di costruire un tempio dedicato a Cristo e ai suoi apostoli se lui e l’equipaggio si fossero salvati. Una volta approdato sulla spiaggia di Cefalù (Cefaleddi per i saraceni) avrebbe mantenuto la promessa facendo costruire l’edificio religioso sul luogo dell’approdo. Ma questa è solo una leggenda; alcuni documenti storici ci danno una versione dei fatti ben diversa: uno è datato 1145 ed è un diploma di dotazione della chiesa in cui non si fa menzione di nessun voto ma di un sentimento di devozione verso il Salvatore che gli aveva permesso di salire al potere. Più chiaro ancora è un diploma dell’arcivescovo di Messina, datato 1131, nel quale si parla della fondazione del tempio da parte di re Ruggero “in suffragio, delle anime di suo padre di più memoria, Ruggiero, primo conte di Sicilia, e della madre sua Adelasia regina, e ancora per sua redenzione e soddisfacimento di tutti i suoi peccati, e per sollievo dei poveri e viandanti”. Delle indagini archeologiche hanno inoltre rivelato la presenza di mosaici del VI secolo legati a una struttura di epoca bizantina che testimonierebbero l'esistenza in loco di un precedente edificio religioso. Architettonicamente parlando l’edificio è stato realizzato basandosi su modelli costruttivi tipici della Normandia importati dai Normanni soprattutto in Calabria, ma è anche testimone dell’influenza che ha avuto l’architettura araba nelle maestranze siciliane che hanno realizzato questo monumento. L’intera struttura poggia su un basamento fatto di pietre intagliate, recuperate da edifici della città che un tempo sorgeva sulla cima della rupe. Un’ampia scala dà accesso al grande sagrato della chiesa, in origine utilizzato come cimitero, circondato da una cancellata in ferro battuto realizzata nel 1585 in sostituzione del muro perimetrale e interrotta da pilastri, terminanti con una piramide sovrastata da una sfera, posti ai lati dei cancelli d’ingresso e sugli angoli prospicenti la piazza. Sui quattro pilastri rivolti verso quest’ultima nel 1726 le piramidi vennero sostituite da quattro pisatuna, ovvero statue che rappresentano i quattro dottori della chiesa latina: San Girolamo, San Gregorio, Sant’Ambrogio e Sant’Agostino. Sul sagrato troneggia la facciata principale della chiesa delimitata da due torri a pianta quadrata leggermente diverse l’una dall’altra in quanto rappresentano l’una il potere spirituale della Chiesa e l’altra il potere temporale della Monarchia. Le due torri, sulle quali si aprono delle finestre bifore e che sulla sommità più stretta rispetto alla base presentano una terminazione piramidale, conferiscono un aspetto più tipico di una fortezza che non di un edificio sacro. Sulla facciata della basilica troviamo un portico a tre archi (due a sesto acuto e quello centrale a tutto sesto) sorretto da quattro colonne, da cui si accede all’edificio religioso. La pianta della chiesa è a croce latina divisa all’interno in tre navate rispetto alle quali il transetto presenta un’altezza maggiore. Fin dall’origine le decorazioni a mosaico furono realizzate esclusivamente nel presbiterio, mentre nel resto dell’edificio, anche se si può presumere che fossero previste, non vennero mai iniziate. Le figure rappresentate nell’abside sono disposte in ordine gerarchico dove la figura più importante è il ‘Cristo Pantocratore’ realizzato nella parte alta. La mano destra del Cristo rappresenta, con le due dita unite , la doppia natura, divina e umana, di Gesù mentre con l’altra mano regge un Vangelo aperto. Subito sotto troviamo la Madonna circondata dai quattro arcangeli. Nelle due fasce sottostanti sono raffigurati, in una Pietro e Paolo con gli evangelisti, mentre nell’altra alcuni degli apostoli identificati da un ‘titulis’ ovvero il nome. All’interno della chiesa è presente il monumento sepolcrale del Vescovo Castelli, nel quale un gruppo marmoreo rappresenta il prelato intento a distribuire elemosine, un mendicante nudo che riceve una camicia da lui e due fanciulli, un bimbo e una bimba. Accanto all’altare troviamo il fonte battesimale: una vasca circolare realizzata utilizzando un unico blocco di lumachella decorata con 4 leoncini a rilievo. Due di essi sono rappresentati in movimento mentre gli altri due sono fermi in quanto i due leoni fermi hanno già ricevuto il battesimo mentre quelli in movimento si dirigono verso la luce. Pregevole è l’altare d’argento situato nell’abside a sinistra dell’altare maggiore; realizzato da artigiani palermitani, è stato ivi posto nel XVIII secolo. All’interno del santuario si trova inoltre una statua della Madonna con Bambino realizzata nel 1533 dalla bottega di Antonello Gagini. Nel bassorilievo ai piedi della statua è rappresentata la dormienza di Maria con le effigi del committente e della moglie. Per chi fosse interessato è possibile fare delle visite guidate della cattedrale secondo tre percorsi diversi. Qui trovate gli altri articoli del mio blog. Al prossimo articolo! Ciao ciao!
  15. i miei articoli ce l'hanno quasi tutti... ne mancano giusto alcuni che non ho ancora aggiornato.
  16. Articolo davvero simpatico e divertente io però al momento sono già accasato cone le mie 2 zattuali.... la z50 la uso poco ma per ragioni di numero vorrei tenerla il più a lungo possibile
  17. Non ho cambiato il contenuto della borsa ma la borsa: da qualche giorno ho aggiunto questa al mio 'parco borse'
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