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Nicola B

Nikonlander Veterano
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Commenti blog pubblicato da Nicola B

  1. @Silvio Renesto

    @Massimo Vignoli

    Eh già…. lo sfondo… Oltre  alla posizione,  che comunque sceglie lui,  è anche questione di apertura massima e di conseguente profondità di campo. In premessa alla fine avevo ricordato  che pure l’obiettivo conta. Specie in casi come questi dove la  scelta del dove puntare non è tua.   Si,  costruirsi un capanno e fotografare da un posto “tuo” è una cosa che dà soddisfazione almeno quanto la foto e ti permette di valutare completamente la scena da riprendere: nel mio caso non era ed non è possibile perchè è un canale demaniale in periferia. (A saperli vedere stanno in posti che sembrano impossibil, tipo i gheppi in piena città..)

    Ad ogni buon conto il significato del blog è la soddisfazione di essere riuscito in una cosa che perseguivo da tempo. Poi sulla resa delle foto,  concordo senz’altro con voi!

    Grazie anche a @Antonio Biggio per il passaggio. 

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  2. A questa festa popolare vorrei partecipare una volta o l’altra…

    Hai saputo coglierne i contorni  ancestrali che l’uomo da sempre collega all’invocazione del bene sul male. Alcune inquadrature sono veramente efficaci e rendono in pieno il clima che si doveva avvertire. I contrasti che vedo (non so se siano frutto anche dell’ottica usata) sottolineano la lotta che da sempre appartiene al genere umano. Bravo veramente! 

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  3. 24 minuti fa, Enrico Floris ha scritto:

    Personalmente considero questo comportamento infantile.  Soprattutto considerato che l'unica risposta sarà che embargati ci finiremo noi perchè loro hanno le risorse e noi no.
    L'unica domanda che dovremmo porci sarebbe: ma tutto questo casino a chi giova veramente? Io mi sarei anche un po' stufato di vedere abusato il termine "geopolitica" che sa tanto di politicamente corretto. Ogni decisione (sulla pelle dei popoli, e tanto meglio se quei popoli sono europei, giusto per non perdere l'abitudine di mettere gli altri nel tritacarne) viene presa per meri interessi economici.

    Gli Usa hanno inventato la globalizzazione e oggi gli Usa la vogliono eliminare perchè ha creato solo casini. Beh, troppo semplice. Indietro non si torna, non dopo che Cina, Russia e India si sono arricchite a dismisura (e si sono anche armate a dismisura perchè potenza economica equivale a potenza militare) e lo hanno fatto riempiendo gli arsenali per quanti anni? Senza spendere un centesimo in guerre inutili. Cosa che invece la NATO ha fatto e peggio ancora gli USA hanno fatto: un'unica guerra ininterrotta da oltre 80 anni in ogni angolo del mondo. Ma davvero vogliamo  (passatemi il termine, ma non c'è un modo diverso per dirlo) scoprire quanto pesano i coglioni di CIna, Russia e India? Ma davvero?

    Il mondo dovrebbe essere un posto sicuro. Attualmente non lo è. E per una strana congiunzione astrale l'UE e gli USA sono governate da imbecilli.
    Non saprei come uscire da questo casino, avete qualche idea?

    Dissento:

    1) la globalizzazione non l’hanno "inventata" gli Usa ed è andata bene a tutti finché c’era convenienza,  "Itagliani” compresi (fare un giro dalle parti mie please..);

    2) sulle guerre: prendersela solo con la Nato mio sembra alquanto riduttivo: il resto tutti santi?

    3) Il mondo da un pezzo non si divide più in buoni e cattivi, o imbecilli e intelligenti dai su….

    4) @Alberto Salvettii lupi, Alberto, i lupi...

  4. Si direbbe un riassunto di una parte importante di vita fotografica. Immagino foto “pazienti” e guadagnate,  specie nel caso del gallo (avevi già rccontato della buca nella quale ti sei nascosto per ore…). Concordo con le sensazioni gia espresse naturalmente e mi auguro che ti torni la voglia, visti i risultati!

  5. 18 ore fa, Max Aquila ha scritto:

    […]

     

    che attrezzatura hai usato e come hai voluto impostarla, da dove fotografavi e se fosse un appostamento casuale o studiato.

    Cosa ti è mancato al momento in cui scattavi (in relazione alle funzioni adottate con l'attrezzatura) e che cernita hai fatto sulle foto.

    […]

    Beh… un racconto alla Ernest non è male… 

    Le foto sono state fatte con D5 e Sigma 150 600 S, f 6,3  1/2000 e iso tra i 200 e 400. Ero all’interno di un capanno in riva ad un lago e non sapevo a priori quale pennuto mi si sarebbe presentato. Puntavo al falco di palude o ad un martin pescatore dei quali però nemmeno l’ombra,  salvo un martino arrivato a circa 3 metri da me e ripartito nel giro di 2 secondi. Un pit stop da formula 1...

    (Ho un conto in sospeso con questo animale: lo inseguo nei posti più consoni  da 2 anni, non in oasi dove sarebbe facile, e non sono ancora riuscito a beccarlo. Quattro mesi fa sopra  un canale in pieno centro urbano a 10 metrti da me in hovering per 40 secondi mi ha fatto così :marameo: )

    Avevo con me il treppiede usato per non stancarmi durante l’attesa e  usato come monopiede al momento dello scatto. Nessuno scarto per fuori fuoco, foto scelte solo per differenziare le scene.

    Cosa mi è mancato? Il tempo che è sempre tiranno e limitato. D’altra parte il compito di italiano si fa (faceva) in tre ore.   

     

    @effesi, sono stato molto soddisfatto: carburante per proseguire..

    @Massimo Vignoli la fortuna va coltivata, certo, ma devo dire che il cormorano poteva pranzare a 200 metri da me: per lui era uguale...

    @cris7come la tua col gallo cedrone… 

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  6. Una idea originale ben realizzata. Sono varie,  non c’è monotonia pur nella costanza del soggetto e dell’ambientazione. C’è solo una piccola cosa:  non mi convince lo sviluppo dell’ultima foto.  La trovo un po’ troppo omogenea e compressa nella scala dei grigi.  L’impatto emotivo è comunque assicurato. Complimenti, bravo!

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  7. Embè, Paolo non mi hai deluso nemmeno questa volta. Fotografare la  montagna non è cosa da tutti: inquadratura e luce fanno la differenza. Il bianco nero è più difficile del colore:  la numero 5 fa scomparire le altre a colori, salvo la quartultima.

    Sul bianco nero ve ne sono tre o quattro  di superlative (secondo me). Le altre sono appena sotto comunque. Hai un buon occhio, bravo. Si sapeva, ma la costanza della resa vuol dire che non è solo fortuna.

  8. Sono tutte gradevoli ma il cambio di passo si nota dalla 8 in poi. La 17 (una di quelle con le canne riflesse nell’acqua) le stacca tutte di un bel po’ per inquadratura e luce. Alcune sono ripetitive ma capisco che ti sei fatto prendere la mano: succede anche a me quando una situazione mi piace molto. :) 

    Quelle  che hai aggiunto successivamente perdono un po’ rispetto alle prime: quando si beve per primo un vino buono, il successivo, se non è eccellente,  sembra meno gradevole di quel che è! 

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