Un giorno di sole in giro per Caorle. Ci sono stato in vacanza da bambino. Per arrivarci ci voleva una mattinata da Padova percorrendo la “Triestina”, statale trafficata fino all’inverosimile. Ma una volta arrivati sembrava di essere in un altro mondo: poche case basse e piccole di pescatori e abitanti. D’estate si riempiva di turisti, specie austriaci e tedeschi, ma conservava il carattere del paese perchè abitato anche d’inverno. Non come altre cittadine balneari della zona. Ci torno sempre volentieri anche se il suo carattere è cambiato. Tuttavia il richiamo alla vicina Venezia e alle case colorate di Burano è quanto mai evidente. Non è caotica come Jesolo o Lignano. Le costruzioni sono meno invasive a tutto vantaggio del piacere di viverci. Un cartoccio di sardine alla griglia mangiate per strada "annegate" da un prosecco hanno poi contribuito ad interrompere i ritmi cittadini.