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Fab Cortesi

Nikonlander
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Nikonlander

Nikonlander (3/6)

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Reputazione Forum

  1. Concordo con il tuo pensiero e forse sono definizioni forzate solo per classificare il genere e vengono più dall'etimologia delle parole. Rimanere rigidamente bloccati nel nome o definizione non cambierebbe il concetto dietro della foto. Pero siamo umani e a tutto dobbiamo catalogarlo e incastrarlo dietro una parola, forse per comprederne o agevolare il significato. Fatto sta, che si attribuisce l'identificazione proprio dal nome e non dal messaggio.
  2. Concordo pienamente con quanto detto da Enrico, e per quanto mi ricordo dal corso di fotogiornalismo dell’università, la differenza sostanziale son gli elementi/soggetti presenti nella foto. Ossia il fulcro si basa sugli elementi e sul discorso narrativo dell'immagine (Urban, le relazioni urbane tra "colore", architettura, forme e linee; Street Il fotografo cattura la verità della vita urbana ove l'elemento umano è il soggetto principale.)
  3. In Ritardo pero mi associo agli AUGURI, Auguroni Roby. E come dicono qui in Catalunya, "Anys i anys, per molts anys!" (Anni e anni, per molti anni!) - La "ny" é como la ñ in spagnolo e si pronuncia come una "gn"in italiano.
  4. Ciao a tutti. Son passati diversi pleniluni Rispondo al sondaggio. Recentemente ho preso una Z6 II e obiettivi vari Z per affiancarli al materiale DSLR che ho. Al momento non mi sono liberato del materiale DSLR, sebben vedo chiaramente che il futuro è ML e con giusta causa sia per qualità che per progettazione. Perché una Z6 II e non altro? Perché credo sia uno strumento adatto alle mie esigenze y stile fotografico. Segnalo che ho anche altre marche nel mio corredo perche l'importante e portare a termine quello che mi propongo, lo strumento adatto per la situazione adatta. Comunque Nikon, sebben indietro (come tutti sanno) tecnologicamente rispetto alla concorrenza, è per me lo strumento che mi rispecchia e che posso utilizzare anche a occhi chiusi.
  5. Al momento per i lavori e per affidabilità seguo con DSLR. Per me un sistema Z (fotocamera) più affidabile di 2ª 3 ª generazione (chiaramente non sto a rimproverare Nikon in quanto sta ancora agli albori e gia' per la 1ª serie ha tirato fuori un fotocamera degna di nota) Per gli obiettivi, chiaramente serie Z visto che il sistema F da anni aveva i giorni contati (parlo di limiti fisici), la tipica scelta 16-35 70-200 e 300 (f 2.8), senza passare per FTZ, un serie di fissi come 20/24/35 di dimensioni contenute. Forse chiederei anche un mondo video piu integrato e performante. Però sinceramente credo che tutto questo sia in arrivo, magari no nell'immediato, pero arriverà.
  6. Assolutamente si, considera che si espongono esclusivamente interi reportage documentaristici, il festival nasce per questo. Dall'altro lato, durante la prima settimana del festiva, quella dedicata agli incontri con i fotografi che hanno realizzato i reportage sono numerose. Un modo per avvicinare la "professione" al pubblico. Ci sono anche simposium ove i diversi specialisti e professionisti discutono i temi che riguardano e interessano il mondo dell'immagine e dell'informazione. Insomma un festival a 360º Non sono mai stato a Cortona, pero da quello che dici sembra molto interessante, magari ci si potrebbe andare, chissa.
  7. Si anche nel Visa pour l'image negli anni si sono esposte le foto del World Press Photo (WPP), spesso completandole con altri servizi dei propri autori/vincitori del WPP. Entro in una piccola e personale critica, non a alla tua affermazione ma al festival. Pero come detto il WPP personalmente mi lascia un po di amaro, perché si e' visto gente che pur di poter vincere questo importante premio ha alterato falsificato immagini. Insomma foto per la fama o foto per comunicare? In fin dei conti son foto fotogiornalistiche che dovrebbero attenersi a una forma morale di comunicare pero no le "Fake News" . Chiudo la critica Comunque sebben con critica soggettiva per le ragioni (Wow effect/Fast Food) che ho scritto sopra, partecipo attivamente anche al WWP, perché credo che la cultura visuale sia il cibo degli dei per un fotografo.
  8. Grazie Marco per la tua interessante riflessione. Posso garantirti che il Visa pour L'image e' decisamente un passo sopra ai vari festival che ho visto nel mondo. Il perché? Primo perché si articola in varie parti della città, diciamo che la città si mette a disposizione dell'evento. Molte delle esposizioni si svolgono in centri culturali, chiese sconsacrate, Hotel antichi, anfiteatri, ma anche per la strada o nei punti piu' remoti o nelle stessi negozi o centri commerciali, come per esempio OFF (Festival de Photoreportage Amateur) Primo perché l'evento e' realmente internazionale e cerca di mostrare nella sua interezza lavori reportage/documentaristici che normalmente rimarrebero nascosti o all'ombra dei piu blasonati lavori (sicuramente ottimi) e "sponsorizzati", ma di poco interesse mediatico. Molti dei servizi e delle foto esposte provengono da lavori/servizi personali di gente che si dedica o che cerca di far emergere dalle ceneri dei media cose che poco interessano. Voglio ricordare che molti degli editori o direttori dei giornali vanno, ormai e aimé, per tendenza. In fin dei conti gli apporti economici dei giornali e riviste provengono da terze parti, spesso e unicamente dalla pubblicità o lobby, e la informazione deve coincidere con la loro filosofia. lascio questo punto pero qui entrerei forse in polemica o retorica. Tornando al Visa, ho visto servizi realmente interessanti parlare anche di tematiche minori o di cose minoritarie (non sempre tematiche "Forti"), come la penalizzazione dell'aborto in molti paesi, la vita delle carceri, o la vita quotidiana di gente aristocratica. Tutti servizi molto ben realizzati e con una visione da dentro che non sempre e' facile osservare o simplecemente raccontare. A differenza del World Press Photo e che personalmente non ritengo il festival che più e che prediliga, molto troppo "WOW effect" il Visa ti conduce quasi per mano nel lavoro e nella vita del fotografo e nella vita dei ritrattati. Il WPP lo trovo spesso incompleto, soprattutto per lo spettatore che va li digiuno di cultura "reportagistica o documentaristica". Vede una o poca più foto, si realmente buone impattanti e che generano il "WOW Effect", lasciarti interdetto per quei 5-10 secondi ma che finisce li, non ti da di più, non ti apporta, non ti informa. E' diventato un riassunto visuale troppo sintetico (per me) e troppo mediatico, in parte lo specchio della società, ma soprattutto della fotografia "fast food". Nel Visa ci sono servizi interi, non tutte le foto sono impattanti o con il WOW effect. Pero ti guidano e portano a intendere molte cose sia sull'autore, sia sul tema raccontato. Insomma una guida completa di lavori inediti pero non per questo di poco valore artistico narrativo. Come accennato sopra a Perpignan e parallelamente al Visa Pour L'image vi e' anche un festival che permette ai fotografi Amatoriali (non professionisti = che non si dedicano al 100% a la fotografia) che si chiama OFF Festival de Photoreportage Amateur, ossia una possibilità offerta anche a chi non e' un professionista del settore ma che ha buone doti e qualità. Una opportunità interessante per tutti quelli che realizzano interessanti progetti personali e che non sempre posso arrivare a un istituzioni mediatiche, ma che lo sviluppano e realizzano di forma indipendente. E devo dire che sinceramente ho visto degli ottimi lavori degni di nota. L'OFF spesso viene esposto in scuole, biblioteche o semplici negozi, si come un ristorante, una frutteria, un parrucchiere o un calzolaio....insomma posti di vita quotidiana per gente quotidiana ove si espongono foto di vita, per molti (sfortunatamente) ma non per tutti, quotidiane .
  9. Comunque essendo assenti al Photokina (adesso in versione annuale e non piu biennale ) anche Leica e Olympus credo proprio che la scelta, sebbene no condivisa da molti, sia decisamente strategica. Pressione all organizzazione? Vedremo se ci saranno altre “perdite” durante il cammino, chi vivrà vedrà!
  10. Come da titolo quest'anno si è celebrato il 31st International Festival of Photojournalism del Visa Pour l'Image (https://www.visapourlimage.com/en) e come di consueto ho partecipato anche a questa edizione. Ricordo che il Visa Pour l'Image di Perpignan (Francia) è il festival del fotogiornalismo più prestigioso a livello mondiale ove si espongono i reportage e le fotografie provenienti da tutto il mondo e che offre la opportunità di entrare in contatto, durante la prima settimana del festiva, con i vari autori e i migliori fotografi del settore nonché di venire a conoscenza delle varie attività/avvenimenti che si intraprendono a livello mondiale. Dire che questo festival, ormai concluso, e' un "Must" per tutti quelli che vivono o respirano il o nel mondo del fotogiornalismo. Come di consueto vengono messe a disposizione varie sale per le esposizioni dei lavori, che provengono dai piu' remoti posti del mondo, e che il tutto e' gratis per qualsiasi spettatore. Quest'anno, tra tutti i reportage presentati, vi erano due interessanti retrospettive di due fotografi raccomandabilissimi come il due fotografi francesi: Patrick Chauvel (http://www.fonds-patrickchauvel.com) con il suo "50 Years On the Front line" e Alain Keler (http://www.myop.fr/photographer/alain-keler) con il suo "Diary of a Photographer".uno spettacolo poter vedere i loro lavori e leggere/ascoltare le loro esperienze, o il lavoro del serbo Goran Tomasevic (https://widerimage.reuters.com/photographer/goran-tomasevic) con "Another Civil War in Libya" oppure il lavoro dell'Italiano Valerio Bispuri (http://www.valeriobispuri.com/vb16/) con "Prisoners" per citarne alcuni. Insomma vi erano foto e fotografi per ogni genere del fotogiornalismo, come detto un "MUST" che personalmente non mi perdo mai da molti, moltissimi anni. Adesso bisogna attendere altri 12 mesi per poter partecipare alla 32sima edizione, quindi per tutti gli interessati, che mettano un ricordatorio nella propria agenda per il prossimo anno, perche per me non c'e' migliore forma di piacere che passare per un paio di giorni Perpignan e godere del festival https://www.visapourlimage.com/en Aggiungo un po di foto "catturate" durante la mia presenza a Perpignan, spero siano gradite.... Foto scattate con la mia compagna di viaggio leggero, una Fiuggi....😱......si niente Nikon per questo evento. PS: scusate per la qualità ma le sto ridimensionando e caricando dal telefono.
  11. Si probabilmente una scelta strategica, pero non sempre nefasta se compensata con altri eventi o avvenimenti. Non credo sia solo un taglio dettato dall economia in arancione/rosso di Nikon ma probabilmente di differenziarsi dalla competenza. Per esempio metto la strategia di Apple, che rinuncia allegramente del World Mobile Congress di febbraio che si celebra a Barcelona di ogni anno ove son presenti i piu grandi marchi della telefonia mobile per fare eventi puramente personalizzati. Spero questo sia il cammino di Nikon elevarsi tra la massa, chiaramente il potere mediatico delle altre case come Sonny e Canon sono quasi irraggiungibili pero non per questo sinonimo di qualita (o detto qualita no numeri statistici o profitti). Insomma spero che ogni centesimo speso da Nikon sia per offrire il massimo, l’inconcepibile, l’inarrivabile. In God (Nikon) we trust! 😜
  12. OT: Dario, non so se te lo ho detto altre volte, pero mi piace molto il tuo stile di ritrarre le persone e mi piace molto il tuo modo di fotografare e la tua filosofia. Hai un fun in piú ed é molto che lo penso.
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