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Silvio Renesto

Nikonlander Veterano
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  1. Nessuno si offenda, è per giocare e, soprattutto, in quella fila ci sono anch'io, senza dubbio.
  2. Esatto, poi circa 10-15 minuti a piedi (non so se ci sono dei bus/tram che arrivano più vicino).
  3. Il mio amico Gianni Ragno, qui ripreso insieme al suo alter ego, mi accompagna quasi sempre nelle uscite di fotografia naturalistica, ma lui preferisce di gran lunga la fotografia urbana, soprattutto Milano, così ogni tanto, ricambio la cortesia accompagnandolo per la città. Siamo andati a scoprire la nuova Piazza Adriano Olivetti nel quartiere Symbiosis a Milano, a ridosso della Fondazione Prada. Il quartiere sarà o forse già è, un business district nel quale troverà la sua sede il quartier generale di Fastweb. Si voleva vedere se, come la ormai arcinota piazza Gae Aulenti, o il quartiere Tre Torri, anche questa piazza Olivetti offrisse spunti fotografici. La piazza occupa 13 mila metri quadrati, ci sono spazi verdi, percorsi illuminati a led, specchi d'acqua e alberi che formano da una parte un "bosco urbano" e entro lo specchio d'acqua una sorta di oasi palustre (che comporta la crescita di micro alghe le quali nonostante il ricambio continuo danno un leggero colorino melmoso all'acqua immediatamente intorno). Gianni è nikonista da sempre (è lui che mi ha fatto passare da Pentax a Nikon quasi quarant'anni fa) ma ha anche una pericolosa inclinazione per il foveon così le foto in questo mini reportage sono state scattate da Gianni Ragno con la Sigma Sd1 Merrill e varie ottiche. Ecco la piazza, vista da Gianni: Dimenticavo, anche qui è presente uno degli scempi del cavallo di Leonardo che stanno appestando Milano (parere del tutto mio personale eh, magari è solo mia insensibilità artistica). E io? Non ho fatto foto? Mah sì qualcuna anch'io. Foto di Silvio Renesto scattata con Nikon D500 e Sigma 10-20mm. Se questo mini reportage vi ha incuriosito potete fare un giro da quelle parti (Zona MM Lodi) e vedere cosa se ne può cavar fuori, ho visto anche un paio di fotografi "ggiovani" con modelle, magari offre spunti per la street fashion.
  4. Lo so, e infatti questa mi sta più simpatica, ma se mai dovessi avere una "ricaduta" verso Fuji, mi prenderei la XT 3, per vari motivi.
  5. Non ne ho idea ma essendo la serie entry level, non costerà moltissimo, ma è senza mirino, per cui per me è come non esistesse.
  6. Infatti il video di lancio della Fiuggi XA-7 fa il paragone per mostrare la superiorità di immagine non con compatte o M4/3 o che, ma con smartphone! Vedi a 0.44s.
  7. Foto e luoghi incantevoli, bel reportage anche questo, grazie per aver condiviso con noi le tue belle foto.
  8. In questo caso segna l'inizio, non la fine
  9. L'ho pensato anch'io. Il 100-300 è molto, molto interessante (per me).
  10. Vero, le sue foto di donne avevano "anima" ed erano gioiose nella maggior parte. Come doveva essere anche lui a leggere quel che scrive chi l'ha conosciuto.
  11. A me sono piaciuti molto il gioco prospettico, la composizione e la (doppia) presenza umana, anch'io sono un po' perplesso sui toni un po' tenui.
  12. Inflazionato come soggetto, no? Però.. questo Nobuyuki Taguchi con la sua foto del Duomo di Milano mi ha convinto ( per inciso ha usato un 70-200 f2.8 Nikon, ma in questi casi è poco rilevante, l'occhio val molto più della marca). Che ne pensate di questa foto? Soprattutto chi fa street... ma anche gli altri Per approfondire: http://www.photo-visible.com/photo_gallery/photo_filmstrips_01.aspx
  13. Il motivo per cui non mi è mai piaciuto l'omologo Sigma è che non era mai un 300mm se non forse all'infinito, in pratica era come avere un 70- duecentoequalcosa sovradimensionato. Se questo invece fosse "fedele" come l'ultimo 70-200 FL, potrebbe anche essere interessante (non per me, comunque).
  14. Ho incontrato per caso Olivier Larrey sulla rivista Black and White Photography. Mi ha subito affascinato. Olvier Larrey, francese, di sè racconta (traduzione mia dal suo sito) fin da piccolo mi appassionava l'estremo Nord. Sulle ginocchia di mia nonna ho scoperto la fauna dell'Artide mentre mi leggeva i libri illustrati di Paul-Emile Victor. Trichechi, orsi, foche e le aurore boreali hanno alimentato i miei sogni e ispirato i miei progetti. Tornerò nell'estremo Nord ancora e ancora, certamente per conoscere meglio le terre gelide, ma sicuramente per conoscere meglio me stesso. Al momento sono un fotografo naturalista professionista per in Regard du Vivant e lavoro anche come guida dell'organizzazione Decouverte du Vivant. Olivier Larrey non fotografa solo l'Artide e non fotografa solo in bianco e nero, molti dei suoi lavori comprendono splendide immagini a colori, ma quello che mi ha colpito maggiormente e su cui voglio portare l'attenzione è la magia del suo incantato bianco e nero (più bianco che nero). Prima però di lasciare spazio alle fotografie ecco dei link su Olivier Larrey (andateci a fare un giro, ne vale la pena) e su Regard du Vivant: https://olivierlarrey.org/ http://www.faunesauvage.fr/fsphotographe/larrey-olivier http://regard-du-vivant.fr/fr/equipe.html Qui alcune sue immagini a colori: https://www.photo-montier.org/fiche-exposant/taiga-regards-croises-nature-finlandaise/ Ed ecco le sue foto, non occorre che le commenti, parlano da sole. Dai suoi lavori sulla fauna nordica Da altri suoi portfolio Disclaimer: Tutte le foto qui pubblicate sono copyright (c) di Olivier Larrey e sono qui riportate al solo scopo di divulgare la sua opera.
  15. Mauro al di là che sono foto simpatiche, il discorso sul messaggio che si coglie,, sulla lettura, è interessante ed è comunque utile scambiarsi opinioni su come si percepiscono le foto, no? Mettendo da parte il discorso cani/gatti che c'entra poco (comunque anch'io vedo meglio un cane per far passare un messaggio di serietà e prestazione), la Z nel mio modo di vedere è vero che è più piccola, ma non troppo ed è meno "cucciola", meno dolce con i suoi spigoli mentre è più prestazionale, rispetto all'idea che danno ai cagnolini a cui l'hanno associat,. Sicura e affidabile, io sarei stato colpito da un messaggio così, la Z associata ad uno o più cani di taglia medio-piccola che diano quell'impressione, anche se non saprei bene quale razza (tu puoi essere senz'altro più informato di me), probabilmente uno come i tuoi jack russel sarebbe andato meglio, reattivo, vivace, ma solido. E come dice Dario, fotografati in modo diverso.
  16. Anche io non vedo il nesso tra i cuccioli e le Nikon Z. E' vero che alcuni sono carini e si guardano volentieri, però in effetti non scatta alcuna associazione (nella mia testa eh). Mauro perdonami, ma mi permetto di inquinare il post canino con un video felino. Troppo divertente e un sacco di interazione!
  17. Bellissime foto, il bianco e nero soprattutto, esalta la scena e concentra sull'azione. Per quanto riguarda il clima io invece sono sono un rettile, ma le tue foto mi hanno reso piacevole anche il temuto inizio di settembre.
  18. Silvio Renesto

    Nikon and Cats

    Ispirato al "Zed and Puppies" in Zetaland. Idea che ho trovato simpatica Foto prese da internet, i diritti sono dei rispettivi autori.
  19. Mi piace particolarmente la prima dell'ultima serie. Comunque mi hai ispirato. Nel forum, non Zeta ma F, farò qualcosa di simile in tema felino .
  20. Uno con dei kittens non c'è?
  21. Un po' più a fuoco forse potrei essere più preciso, ma al 90% sono larve di coleotteri, quali? Più probabili sono due: o i cosiddetti "coleotteri dei tappeti" (Dermestidi) o le "tarme della farina", che non sono vere tarme ma da adulti sono piccoli coleotteri neri . I Dermestidi sia larve che adulti sono molto voraci e mangiano tutto quello che è di derivazione animale (solo materia morta, non aggrediscono i vivi), come ad esempio la lana. Le tarme della farina invece mangiano ... farina, pasta ecc.
  22. Sì, con quelle della sua specie. Accoppiamenti fra specie diverse possono incidentalmente accadere nel regno animale, ma raramente danno discendenza, che a sua volta raramente è fertile (es. cavalli e asini possono fare i muli e i bardotti, ma questi ultimi sono sterili). Approfitto per fare un chiarimento sui termini : razza è un termine scientificamente poco preciso, che dovrebbe indicare varietà all'interno di una stessa specie, come le diverse razze dei cani che appartengono però tutti alla stessa specie quindi possono tranquillamente accoppiarsi e fare figli fecondi (anche se poi far accoppiare un terrier con un alano può rivelarsi problematico... ) . Mi hai fatto venire anche un'idea per un blog...
  23. Se sfogliamo la bibbia degli appassionati di libellule, ossia Alla Voce Trithemis annulata (splendida libellula dal colore violetto dei maschi) troviamo scritto che si tratta di una specie africana in espansione verso nord. La cartina la segnala lungo il margine tirrenico fino alla Toscana. L' edizione è del 2006. Nel 2012 l'ho fotografata infatti nel grossetano. Queste sono di oggi, 31 Agosto 2019, al... Parco Nord Milano! Mai viste negli anni precedenti.
  24. Grazie Massimo del passaggio e dei commenti, Un test con la 500D lo farei molto volentieri. PS un confronto fra tubi e lenti (però in in generale) l'ho fatto tempo fa nell'articolo linkato nel post iniziale.
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